Thea (fossile)
Nel 1937 e specificatamente ad Acquedolci nella grotta di San Teodoro[1] nel messinese si ha il ritrovamento di uno scheletro. Questo fossile risale a ben 11-14 mila anni fa in era paleolitica superiore[2], quando ancora la popolazione umana in Sicilia non era particolarmente rilevante ed è stato ritrovato accanto ad altri sei. L'importanza sta nel fatto che appartiene alla nostra stessa specie ovvero homo sapiens e a parte qualche costola ed una mano non manca nulla. È di genere femminile facilmente intuibile per il bacino largo.
Si suppone fosse una donna molto importante appartenente ad un ceto sociale elevato.
Ha una dentatura perfetta quindi non aveva problemi di alimentazione. Poi studiando anche le articolazioni si può evincere che non essendo gran che logorate che non aveva lavorato molto quindi doveva essere una sacerdotessa o principessa. La statura doveva essere intorno al 1,70 m. Si pensa sia morta intorno ai 30 anni di secondo parto, da sottolineare che l'età media era più bassa. Recentemente grazie a studi più accurati è stato possibile ricostruirne le sembianze. La ricostruzione la quale si trova insieme allo scheletro al Museo di paleontologia e geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro di Palermo[3]. Un ritrovamento del genere fa molto pensare, a come gli essere viventi siano cambiati nel corso del tempo. La teoria di Darwin che tutti conosciamo non fa altro che ribadire che in tanti anni c'è stato un progredire delle specie più forti e l'estinzione di quelle più deboli. Gli studi di Darwin danno vita ad una corrente filosofica ed altre artistiche molto interessanti.
Note
Collegamenti esterni
- Associazione Nomentana (PDF), su associazionenomentana.com. URL consultato il 28 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).