Utente:MBertelli86/Sandbox

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Chiesa di Santa Eufrasia
La facciata
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Toscana
LocalitàPisa, via dei Mille
Inizio costruzione780
Completamento1124

La chiesa di Santa Eufrasia si trova in via dei Mille a Pisa.

Storia

La chiesa è documentata dal 780 (viene citata nell'atto di fondazione del monastero benedettino di S. Savino[1]) ma risale nelle forme attuali al 1124, quando fu intitolata alle sante Eufrasia e Barbara dal cardinale Cristofano Malcondime[2].

E' stata sotto il patronato della famiglia Griffi e poi della famiglia San Casciani; dal 1691 è stata sotto la giurisdizione della conventuale dell’Ordine di S. Stefano.[2]

I restauri principali risalgono all'inizio del secolo XVII e al 1717, quando l’edificio passò ai Teresiani Scalzi dell’Ordine Carmelitano.

L'interno ad aula unica fu ristrutturato nel XVIII secolo, come si può notare bene dalle cornici in stucco che rivelano la preponderanza della facies settecentesca. A quest'epoca risale anche la parte superiore della facciata in mattoni.[1]

Gli altari laterali sono del 1720, come le decorazioni in stucco. I lavori si conclusero nel 1730 e la chiesa fu riaperta al culto.[2]

Nel 1810 l’edificio passò alla Compagnia delle Sacre Stimmate di S. Francesco.[2]

Unnuovo restauro venne eseguito nel 1888 per l'interesse di Raffaello Torrini, rettore dell'Università di Pisa.[2]

Nel 2011, durante dei lavori di restauro e recupero ad uso didattico ad opera dell'Università di Pisa, è stata trovata, nei locali attualmente sul retro della chiesa, sotto l'abside, una camera ipogea a forma di ferro di cavallo con un pozzo centrale e un bancone lungo le pareti con incisi i nomi dei defunti, tutti del XVIII secolo.[3]

La chiesa, sconsacrata nel secondo dopoguerra[1], è in uso all'Università di Pisa, attualmente come sala studio della biblioteca di antichistica.

Descrizione

La facciata dell'edificio è a capanna e si presenta composta da due parti: in quella inferiore è ancora visibile la costruzione medievale in conci di pietra e il portale con lunetta a tutto sesto, mentre in quella superiore, interamente in laterizio, è dovuta a interventi del XVIII secolo.

L’interno ha una aula unica, absidata; le colonne, i pilastri e le cornici in stucco sono segnali degli interventi settecenteschi.

Le tele degli altari - Morte di Santa Teresa di Mauro Soderini e Morte di San Giuseppe di Francesco Conti e Ignazio Hugford - attualmente sono conservate nella vicina chiesa di S. Sisto e nel Museo di S. Matteo. Un'altra tavola, duecentesca, raffigurante la Madonna e le due sante Eufrasia e Barbara, probabilmente parte di una pala d’altare, in seguito alla sconsacrazione della chiesa venne collocata nella chiesa di S. Maria Madre della Chiesa, in via Parini.[1]

Note

  1. ^ a b c d Chiesa di Santa Eufrasia, su turismo.pisa.it. URL consultato l'11 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2018).
  2. ^ a b c d e Chiesa di Santa Eufrasia Pisa, su m.pisaonline.it. URL consultato il 24 giugno 2021.
  3. ^ Un'antica camera mortuaria sotto Sant'Eufrasia, in UNIPI News, Università di Pisa. URL consultato l'11 aprile 2018.

Collegamenti esterni

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