Utente:Voidxaria/Sandbox

Versione del 20 mar 2023 alle 18:18 di Voidxaria (discussione | contributi) (Nuova pagina: {{Composto chimico |nome = Polibutilene Tereftalato |immagine = polibutilenetereftalato.jpg |nome_IUPAC = Poly(oxy-1,4-butanediyloxycarbonyl-1,4-phenylenecarbonyl) |formula = C<sub>12</sub>H<sub>12</sub>O<sub>4</sub> |numero_CAS = 24968-12-5 |densità_g_l = 1,24 – 1,34 g/cm3 (ISO 1183) |temperatura_di_fusione = 220°C }} Il '''Polibutilene Tereftalato''' (PBT) è un materiale termoplastico semicristallino appartenente alla famiglia dei poliestere|polieste...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Polibutilene Tereftalato
Nome IUPAC
Poly(oxy-1,4-butanediyloxycarbonyl-1,4-phenylenecarbonyl)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC12H12O4
Numero CAS24968-12-5
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/l, in c.s.)1,24 – 1,34 g/cm3 (ISO 1183)
Temperatura di fusione220°C
Indicazioni di sicurezza

Il Polibutilene Tereftalato (PBT) è un materiale termoplastico semicristallino appartenente alla famiglia dei poliesteri. Viene prodotto dalla polimerizzazione del butadiene e dell'acido tereftalico e impiegato principalmente nello stampaggio a iniezione per applicazioni ingegnerizzate.[1]

Storia

La preparazione della prima resina di poliestere risale al 1847 e al 1883 con Berzelius, Gay-Lussac e Pelouze e la sua prima applicazione fu per un rivestimento superficiale.[2] A quel tempo la resina era conosciuta come alkyd (alcohol + acid). Il PBT entrò a far parte ufficialmente del mercato insieme al PET intorno al 1970 e venne introdotto come un materiale plastico ingegneristico. Viene anche denominato con la sigla PTMT, meno utilizzata.

Caratteristiche

È un materiale semicristallino con resistenza chimica, rigidità meccanica, eccellenti proprietà elettriche, buone proprietà di frizione e resistenza all’abrasione, grande rigidità e durezza e resistenza al calore (fino a 150°C), proprietà che rimangono stabili a prescindere dalle condizioni ambientali.

Il PBT è adatto per applicazioni tecniche che richiedono un’elevata stabilità dimensionale, in quanto questo materiale ha un basso coefficiente di espansione termica e un basso assorbimento di acqua. Caratterizzato da una struttura cristallina, il polibutilene tereftalato è adatto per sostituire in alcune applicazioni le resine termoindurenti e addirittura gli stessi metalli. Alcuni gradi di polibutilentereftalato (PBT) sono a rapida cristallizzazione, permettendo tempi ciclo più rapidi.[3]

Il PBT viene impiegato per la stragrande maggioranza (circa il 75%) rinforzato con fibra di vetro o altri agenti rinforzanti al fine di ottimizzare sia la resistenza meccanica sia i costi; un altro 15% circa viene utilizzato in miscela con policarbonato o polietilentereftalato[4], queste miscele sono molto utilizzate nella produzione di cruscotti e paraurti per veicoli.

  1. ^ resinex.it, [hhttps://www.resinex.it/tipi-di-polimeri/pbt.html hhttps://www.resinex.it/tipi-di-polimeri/pbt.html].
  2. ^ plasticfinder.it, https://www.plasticfinder.it/pbt/pbt-polibutilene-tereftalato.
  3. ^ resinex.it, [hhttps://www.resinex.it/tipi-di-polimeri/pbt.html hhttps://www.resinex.it/tipi-di-polimeri/pbt.html].
  4. ^ plastmagazine.it, https://www.plastmagazine.it/polibutilentereftalato-pbt-caratteristiche-utilizzi-e-mercato/.