Massimo D'Alema
' (...) è un [[]] [[]]. Massimo D'Alema (Roma, 20 aprile 1949) è un uomo politico italiano.
Biografia
Controversie riguardanti Massimo D'Alema
Dichiarazioni su Tangentopoli
Coinvolgimento in "Affittopoli"
Procedimenti giudiziari a carico di Massimo D'Alema
Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa[1]. I soldi erano destinati al Partito Comunista Italiano, di cui D'Alema era all’epoca segretario regionale pugliese. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip Concetta Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema[2] quando il reato era destinato a cadere in prescrizione.
Riferimenti
Bibliografia
- Dialogo su Berlinguer, con Paul Ginsborg (Giunti 1994), ISBN 8809205456;
- Un paese normale. La sinistra e il futuro dell'Italia (Mondadori 1995), ISBN 8804408472;
- Progettare il futuro (Bompiani 1996), ISBN 8845228835;
- La sinistra nell'Italia che cambia (Feltrinelli 1997), ISBN 8807470136
- La grande occasione. L'Italia verso le riforme (Mondadori 1997), ISBN 8804421614;
- Parole a vista, con Enrico Ghezzi (Bompiani 1997), ISBN 884523777X;
- Kosovo. Gli italiani e la guerra, Intervista con Federico Rampini (Mondadori 1999), ISBN 8804473029;
- Oltre la paura (Mondadori 2002), ISBN 8804512067;
- La politica ai tempi della globalizzazione (Manni 2003);
- A Mosca l'ultima volta (Donzelli 2004).
Collegamenti esterni
Predecessore: Achille Occhetto |
Segretario del PDS/DS (1994-1998) | Successore: Walter Veltroni |
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