Moog
Il Moog è un sistema di sintetizzatori basati su tastiera, progettato e costruito dall'ingegnere Robert Moog dal quale poi ne prese il nome. In circolazione vi erano due tipi di Moog, il complicato Polymoog multimodulare, utilizzato più spessp in sala di registrazione con 12 oscillatori, pieno di cavi di derivazione e complessi sistemi di memorizzazione dei ritmi, era il più sofisticato, ingombrante ed anche estremamente costoso, ed é stato p.es utilizzato dai Pink Floyd nell'album The Dark Side of the Moon oppure da Keith Emerson dei Emerson Lake & Palmer.
Il sintetizzatore portatile Minimoog
Il secondo sintetizzatore della Moog, una tastiera portatile, più econòmica, con solo 3 oscillatori, era quello maggiormente usato dai gruppi musicali in concerto. Quest'ultimo venne chiamato Minimoog. Attualmente sono disponibili in commercio delle repliche migliorate.
Estrema versatilità del suono coniugata ad un "carattere"
L'aspetto rilevante, al di là del puro dato tecnico, riguarda l'ingresso nel panorama musicale di uno strumento che ha sonorità e funzionalità innovative, non solo nell'ambito della musica rock ma, in alcuni casi specifici, nella musica colta.
Il Moog utilizzato nel cinema
Un esempio interessante riguarda l'uso del moog da parte di un musicista molto amato dal regista Stanley Kubrick, Walter Carlos (ora Wendy Carlos), il quale è stato colui che ha costruito un ponte interessante tra l'uso di questo strumento in chiave a-tonale e puramente espressiva (ad esempio Timesteps o l'album Corsivo'For Seasons") e musiche che costituivano riproposizioni di brani di Bach o di Beethoven.
Il Polimoog e la capacità quasi infinita di ricreare suoni
Il Moog, soprattutto nella vesione a 12 oscillatori, che aveva variabili sonore e timbriche quasi infinite, ha costituito la realizzazione di un sogno antico che è quello di manipolare il "suono" attraverso una variazione cromatica che lo rende simile all'uso dei colori su una tavolozza. Si ritiene che la forza del Moog risieda comunque sul suo potere evocativo: un lungo "do" basso che fa da sfondo a certe scene filmiche può essere sostituito da un tappeto di archi (vedi ad. es. l'introduzione, sempre parlando di musica contemporanea, al primo movimento della 3° Sinfonia di Gorecki), ma quel suono caratteristico del sinth Moog è oramai entrato a pieno titolo nell'immaginario sonoro di questi ultimi decenni.
Nell'ouverture chiamata "mountain rock", composte da W.Carlos, per il film Shining di Stanley Kubrick, non sappiamo se una forma di rappresentazione sonora incredibilmente congrua sarebbe stata possibile attraverso altri strumenti, il fatto è che per alcuni in quel contesto l'evocazione emotiva è stata straordinaria. Molti affermano che il Moog ha dato alla storia della musica un decisivo contributo.