Caligola
Caio Cesare Germanico (Caligola) | |
Caligola Imperatore Romano |
Caio Cesare Germanico (31 agosto 12 - 15 gennaio 41, anche noto come Caio Cesare o Caligola, Imperatore Romano regnò dal 37 al 41. Noto per il suo dispotismo estremamente stravagante, eccentrico e talvolta crudele, fu assassinato nel 41 da alcune sue guardie.
Era figlio del Generale Germanico (nipote di Tiberio e fratello maggiore di Claudio) e Agrippina, a sua volta nipote di Augusto. Da ragazzo accompagnava i genitori nelle spedizioni militari ed indossava nei campi la calzatura dei legionari (Caliga), da cui il soprannome affettuoso "Caligola", datogli dai soldati. Attraverso la madre era pronipote dell'Imperatore Augusto ed attraverso il padre pronipote della moglie di Augusto, Livia. L'ipotesi avanzata da taluno che Caligola a sette anni si fosse reso responsabile della morte del padre in Siria, non è supportata da fonti storiche.
Dopo la morte di Tiberio, avvenuta il 16 marzo 37, il Senato ne annullò il testamento, che lasciava la guida dell'impero a Caligola e a Tiberio Gemello, nipote del defunto imperatore, sostenendo che al momento della stesura Tiberio fosse insano di mente e proclamò Imperator Caligola il 18 marzo 37. Il nuovo imperatore per evitare problemi dinastici nominò subito Tiberio Gemello princeps iuvenutis.
Non ancora ventenne fu sorpreso in rapporti incestuosi con la sorella Drusilla, che morì nel 38. Ebbe quattro mogli: Giunia Claudilla, Livia Orestilla, Lollia Paolina, già sposata a Publio Memmio Regolo, e infine Milonia Cesonia.
Nel 38 fece giustiziare o indusse al suicidio il suo ex sostenitore e potente capo della guardia Nevio Sutorio Macro, probabilmente temendone il potere; fece anche uccidere Tiberio Gemello, molto probabilmente temendo che questi reclamasse quello che, stando al testamento di Tiberio, gli spettava di diritto.
Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Questo provoncò molto scontento, soprattutto presso quelle popolazioni che già avevano problemi con la semplice autorità civile di Roma senza contare quella religiosa, per esempio i Giudei, che scatenarono motti di rivolta.
Dopo aver depauperato le finanze dello Stato (alla morte di Tiberio circa 2.700.000.000 di sesterzi) in generosi compensi ai militari e giochi favolosi, estorse danaro all'aristocrazia romana ed inaugurò un bordello di stato.
Si dice anche che avesse una straordinaria passione per il suo cavallo, che rispondeva al nome "Incitato". Un aneddoto molto noto narra che lo nominò Senatore ed intendesse nominarlo Console.
Nel 39 Caligola represse una rivolta fra le sue truppe nell'alto Reno e marciò verso la costa settentrionale della Gallia, apparentemente intenzionato ad invadere la Bretagna. Invece ordinò alle truppe di scendere in acqua a cercare conchiglie, come ci racconta Svetonio; o più probabilmente lasciò perdere una spedizione male preparata.
Un suo famoso motto era oderint dum metuant (Lascia che odino finché temono).
Quando fu assassinato, la moglie Milonia Cesonia e la loro figlia bambina, Giulia Drusilla, così chiamata in ricordo della sorella di Caligola da lui divinizzata alla morte, morirono con lui. A lui succedette lo zio Claudio.
Fonti:
Il problema delle fonti nel caso di Caligola è un problema complesso. Si tratta sicuramente di un personaggio discusso e politicamente avverso alla classe sociale o al ceto dal quale provenivano gli storiografi romani e greci che quindi nella sua descrizione non spiccano per oggettività.
Molte delle informazioni su Caligola provengono da fonti prevenute contro di lui, specialmente dallo storico Svetonio e Dione Cassio. Le fonti si concentrano inoltre più sui pettegolezzi che sulla politica del giovane imperatore, dandoci quindi una visione distorta e poco veritiera della sua figura.
Pochi sono i dati politici sicuri che ci sono noti, non c'è pervenuta infatti, la parte degli Annali di Tacito relativa al regno di Caligola. Anche se probabilmente lo storico romano si sarebbe schierato contro il giovane sovrano almeno ci avrebbe fornito utili informazioni sulla linea politica da esso adottatta, informazioni quasi del tutto assenti in Svetonio e Dione Cassio.
Svetonio dedica 9 capitoli della sua biografia a Caligola principe e 39 a caligola mostro.
Bibliografia:
- Ludwig Quidde - Caligula. Eine Studie über römischen Caesarenwahnsinn (Caligola: Uno studio sulla demenza imperiale) (1894), in cui Caligola è paragonato all'Imperatore Tedesco Guglielmo II.
- Winterling Aloys - Caligola. Dietro la follia - Laterza (2005).
- Antonelli Giuseppe - Caligola. Imperatore folle o principe inadeguato al ruolo assegnatogli dalla sorte? - Newton & Compton (2001)
- Camus Albert - Caligola - Bompiani (2000)
- Barrett Anthony - Caligola - Mondadori (1998)
- Ferrill Arther - Caligola. Imperatore di Roma - SEI (1996)
- Nony Daniel - Caligola - Salerno (1988)
- Köberlein Ernst - Caligola e i culti egizi - Paideia (1986)
Caligola è il titolo di una commedia di Albert Camus, che fu a base di un film ungherese del 1996 e della versione televisiva del 2001.