Utente:Deliapida/Sandbox

Versione del 11 dic 2013 alle 22:06 di Giaccai (discussione | contributi) (storia: cassate parole (dell'Università di Firenze ) in quanto pleonastiche)

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA) dell'Università di Firenze è un'unità organizzativa costituita dall'insieme delle strutture bibliotecarie e di documentazione dell'Università e delle risorse destinate al loro funzionamento, volte all'erogazione di servizi di integrazione e di supporto per la didattica e la ricerca[1].

Finalità

Ha lo scopo di assicurare, in modo coordinato ed organizzato, la fruizione, lo sviluppo, l’aggiornamento, la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio bibliografico e documentale posseduto dall'Università di Firenze; il trattamento dell’informazione bibliografica; l’accesso e la diffusione dell’informazione bibliografica; l’eliminazione degli ostacoli alla fruizione delle risorse da parte di utenti svantaggiati. Si tratta dunque di una struttura organica - un vero e proprio "Sistema[2]", appunto - che mira a promuovere con procedure condivise, comuni e uguali in tutte le biblioteche universitarie fiorentine, ogni sua attività. Questo obiettivo si è realizzato attraverso la fruizione online sempre più diffusa di tutti i servizi: non solo il catalogo, tradizionale strumento di ricerca, ma anche i periodici elettronici, le banche dati, il prestito interbibliotecario, il cosiddetto "document delivery", cioè l'accesso ai full text in formato elettronico di articoli e periodici. (da aggiornare, chiesti via email nuovi dati): Il patrimonio documentale ammonta circa a 3 milioni e mezzo di volumi, con un milione e mezzo nella sola Biblioteca Umanistica e circa 800.000 nella nuova Biblioteca delle scienze sociali; al 31 dicembre 2008 24.875 periodici cartacei; 111 banche dati consultabili gratuitamente dalle postazioni dell'Università; FLORE (Florence Research Repository), il repository istituzionale ad accesso pieno ed aperto dell'Università degli studi di Firenze, alimentato dalle pubblicazioni scientifiche e dai relativi full text degli autori dell'Ateneo fiorentino; Impronte digitali, la collezione di materiale bibliografico digitalizzato dal Sistema Bibliotecario di Ateneo.

storia

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo si è costituito formalmente nel 1995[3] e, preceduto solo dall'Università di Genova, gestisce in modo centralizzato e omogeneo strutture in precedenza separate. Il nucleo scientifico più importante delle Biblioteche e dei Musei dell'Università di Firenze è costituito dalle raccolte dell'Imperial Regio Museo di Fisica e storia naturale, fondato da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1775. Esso conteneva una ricca raccolta di macchine e di strumenti tecnico-scientifici, tra cui le meravigliose macchine di Galileo (che oggi si trovano al Museo di storia della scienza) e vi era annesso un osservatorio astronomico (La Specola), nome poi rimasto al Museo zoologico. Nel 1859 nacque l'Istituto di studi superiori, pratici e di perfezionamento di Firenze, che si componeva di quattro sezioni (presto ridotte a tre, perché la sezione di Studi legali spostò la propria attività a Pisa). Si trattava delle sezioni di Scienze Naturali, Medicina e Chirurgia, Filosofia e Filologia. Le prime due ereditavano la lunga tradizione e le raccolte del grande museo scientifico leopoldino, rispettivamente, e dell'antico Arcispedale di Santa Maria Nuova; la terza invece era di recente costituzione, ma anche nelle sue raccolte approdarono libri scientifici palatini e granducali e libri scientifici di altra provenienza. Con la nascita dell'Istituto di Studi superiori e delle quattro sezioni, tuttavia, si avviò lo smembramento di collezioni nelle quali strumenti, apparati e libri erano fusi in unità armonica. Da quel momento in poi i libri, considerati un supporto diretto all'attività didattica, presero a seguire una strada separata, approdando nelle biblioteche che man mano venivano creandosi intorno alle rispettive discipline e alle Facoltà; invece gli oggetti e gli strumenti, considerati testimonianze ormai statiche di una passata stagione di esperimenti, venivano affidati alla funzione più conservativa e meno d'uso dei Musei universitari. Il 10 ottobre 1924 l'Istituto di studi superiori si trasformò nell'Università degli studi di Firenze e alle preesistenti tre sezioni, che divennero altrettante Facoltà, si aggiunsero le nuove Facoltà di Giurisprudenza e di Matematica. Già alla vigilia della prima guerra mondiale le Facoltà erano diventate dieci; esse si accrebbero successivamente fino a diventare dodici. Da febbraio 2013 le Facoltà vengono soppresse e l'attività didattica dell'Università è coordinata da dieci Scuole, costituite ognuna da due o più Dipartimenti. La frammentazione fisica delle biblioteche e delle collezioni restò quella che la storia precedente dell'istituzione aveva prefigurato. Tuttavia nel 1995 la nascita dello SBA resuscitò, d'intesa con l'organizzazione generale dell'Ateneo in grandi settori disciplinari, le quattro grandi partizioni dell'Istituto di studi superiori. Vennero istituite, analogamente, un'Area Biomedica, un'Area Scientifica, un'Area Giuridica (oggi detta delle Scienze sociali), un'area Umanistica. Si aggiunse un'area Tecnologica, comprendente le Facoltà di Architettura, Ingegneria e Agraria, che precedentemente era stata assorbita nella sezione scientifica dell'Istituto. Anche le biblioteche dunque, numerose per tradizione storica e anche per il continuo aggregarsi, dividersi, riaggregarsi al seguito delle Facoltà e degli Istituti, sono confluite in queste cinque grandi aree disciplinari.

Organi di governo

Il sistema è coordinato dal Coordinamento centrale delle biblioteche dalla Commissione bibliotche e dal Comitato tecnico di gestione.

Coordinamento centrale delle biblioteche

Biblioteche di area

Il sistema si articola in 5 Biblioteche di area:

  • Biblioteca di scienze
  • Biblioteca biomedica
  • Biblioteca di scienze sociali
  • Biblioteca umanistica
  • Biblioteca di scienze tecnologiche
  1. Sede di Architettura

Fondo D'Arbela: fondo costituito dalle opere di Alfredo D'Arbela donate nel 1978 e composto da 80 volumi e tre scatole (1910-1960) di fascicoli, disegni tecnici ed eliocopie riguardanti l'ingegneria ferroviaria (ponti, strade ferrate) e la meccanica ferroviaria (locomotori). Fondo Gori: fondo donato nel 1990 e costituito dal materiale relativo all'attività professionale e didattica di Giuseppe Giorgio Gori. Il fondo è composto da manoscritti, ritagli di giornale, materiale grafico e iconografico, videocassette degli anni compresi tra il 1934 e il 1968, in particolare si tratta di 140 progetti raccolti in 165 scatole. Gabriella Carapelli, Gianna Frosali, Giuseppe Giorgio Gori, 1906-1969: inventario analitico dell’archivio conservato presso la biblioteca di Scienze tecnologiche, Firenze, Edifir, 2010. Fondo Papini: fondo costituito dalle opere di Roberto Papini donate nel 1972 e composto da 330 libri, 55 periodici, 1.500 cataloghi di mostre, cataloghi di librerie antiquarie, estratti, opuscoli, manoscritti, appunti, documenti personali, concorsi di architettura, materiale didattico, elaborati di studenti, materiale fotografico (lastre e fotografie), una raccolta di cartoline e una raccolta di articoli di giornale; il materiale riguarda l'architettura e le arti decorative in Italia dal 1903 al 1956. R. De Simone, Cronache di architettura 1914-1957: antologia degli scritti di Roberto Papini, Firenze, Edifir, 1998. Gianna Frosali, Documenti di architettura: l'archivio di Roberto Papini, "Quasar", 2000, 23, 219-28. Fondo Piacentini: fondo donato alla biblioteca nel 1980 e costituito da circa 500 fascicoli relativi all'attività professionale di Marcello Piacentini contenenti la documentazione relativa ai concorsi e ai progetti di architettura a cui partecipò (studi, schizzi, esecutivi di opere realizzate, fotografie di architetture, manoscritti delle pubblicazioni e carteggi, estratti di riviste e quotidiani) e da una serie formata da 2.500 pezzi di piccolo formato costituiti da appunti, disegni e studi di architettura, conservati dall'architetto come banca di idee progettuali; i documenti sono relativi agli anni dal 1903 al 1960. Storia e cultura di una città. Edifici Pubblici a Bari 1900-1950, Bari, Regione Puglia, Assessorato alla cultura, 1987. (contiene anche: Inventario analitico dei documenti del Fondo Piacentini riguardanti il Piano regolatore e sistemazione del nuovo centro di Bari). M. Lupano, L'archivio di Marcello Piacentini, "Urbanistica", 1988, marzo, 38-41. M. Lupano, Disegni malnoti di Marcello Piacentini, "1935: gli artisti nell'Università e la questione della pittura murale", 1985, catalogo della mostra, 20-21. M. Lupano, Marcello Piacentini, Roma-Bari, Laterza, 1991. Fondo Vagnetti: fondo donato tra il 1989 e il 1990 e costituito dai carteggi e dal materiale grafico relativo all'attività progettuale di Luigi Vagnetti; le tavole sono accorpate per progetto (120 progetti) e divise per tipologia (arredamento, chiesa, INAcasa, edilizia, urbanistica, uffici, sportiva, religiosa, scolastica, ponti). Gabriella Carapelli, Luigi Vagnetti, 1915-1980: inventario analitico dell’archivio, Firenze, Edifir, 2008. Fondo Vannucci: fondo donato alla biblioteca nel 1984 e composto dal materiale relativo all'attività professionale di Enzo Vannucci (1950-1982): 85 inserti, due armadi di disegni tecnici, disegni, lucidi e copie eliografiche raccolte in cartelle, pochi volumi di carattere tecnico.

  1. Sede di Agraria

Fondo Maugini: fondo costituito dalle opere donate nel 1985 dagli eredi di Armando Maugini e composto da circa 550 opuscoli (1900-1970) di argomento agronomico ed economico con particolare riferimento al periodo fascista e ai possedimenti italiani in Africa e da circa 130 carte geografiche (1930-1950) delle colonie italiane in Africa. Fondo Niccoli: fondo costituito dalle opere donate nel 1978 dagli eredi di Nello Niccoli e composto da circa 230 monografie di argomento agronomico, meccanico-agrario ed economico-agrario (1890-1950).

  1. Sede di Ingegneria

Fondo Galileo: fondo costituito dalle opere donate nel 1975 dalle Officine Galileo e composto da circa 1000 pezzi tra monografie, periodici, fascicoli sugli argomenti elettricità, elettromagnetismo, ottica, matematica e da materiale vario della prima metà del '900. Anna Bicchielli, Rossano De Laurentiis, Fondo Officine Galileo: catalogo, Firenze, Università degli Sudi di Firenze, 2011.

  • Biblioteca del Polo universitario di Prato

Note

  1. ^ Per l'organizzazione e il funzionamento dello SBA dell'Università di Firenze si veda Regolamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo
  2. ^ Graziano Ruffini, I sistemi bibliotecari di Ateneo nella storia recente delle Università italiane, in Pensare le biblioteche. Studi e interventi offerti a Paolo Traniello, a cura di A. Nuovo, A. Petrucciani e G. Ruffini, Roma, Sinnos, 2008, pp. 339-348.
  3. ^ insetire citazione documentu ufficiale

Bibliografia

Collegamenti esterni