Chris Christie
Christopher James "Chris" Christie (Newark, 6 settembre 1962) è un politico e avvocato statunitense, attuale governatore del New Jersey e candidato repubblicano alle presidenziali del 2016 fino alla decisione di sospendere la sua campagna elettorale, il 10 febbraio.
Chris Christie | |
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55º Governatore del New Jersey | |
In carica | |
Inizio mandato | 19 gennaio 2010 |
Predecessore | Jon Corzine |
Procuratore generale del New Jersey | |
Durata mandato | 17 gennaio 2002 -1º dicembre 2008 |
Predecessore | Robert Cleary |
Successore | Ralph Marra |
Membro del Consiglio degli esperti legali della Contea di Morris | |
Durata mandato | 1 gennaio 1995 - 6 gennaio 1998 |
Predecessore | Edward Tamm |
Successore | John Murphy |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano |
Titolo di studio | Bachelor of Arts e Juris Doctor |
Università | Università del Delaware, Seton Hall University School of Law, Seton Hall University e Livingston High School |
Firma | ![]() |
Biografia
Nato a Newark, Christie è figlio di Sondra A. (nata Grasso) di origini siciliane e Wilbur James "Bill" Christie, un revisore dei conti di origini scozzesi da parte di padre. Dopo aver studiato legge alla Seton Hall University, divenne avvocato ed esercitò questa professione per diversi anni.
Nel frattempo cominciò ad operare in politica a livello locale, aderendo al Partito Repubblicano. Dopo aver lavorato anche come lobbista, nel 2001 venne nominato United States attorney (una sorta di pubblico ministero che si occupa di reati di competenza federale). Christie rivestì questo incarico per circa sette anni e durante il suo servizio si occupò soprattutto di casi riguardanti dei politici accusati di corruzione.
Nel 2009 Christie si candidò alla carica di governatore del New Jersey e riuscì ad ottenere la nomination repubblicana. Nelle elezioni generali affrontò il governatore democratico in carica Jon Corzine e riuscì a sconfiggerlo di misura.
Nel 2012 è stata ipotizzata una sua candidatura alle elezioni presidenziali, ma lo stesso Christie annunciò la propria intenzione di non prendere parte alla competizione. Nel 2013 viene riconfermato Governatore del New Jersey con oltre il 60% dei voti sconfiggendo la senatrice democratica Barbara Buono. Christie riesce ad imporsi nettamente su tutte le fasce elettorali e territoriali di uno Stato tradizionalmente democratico.
Il 30 giugno del 2015 annuncia alla palestra della scuola della cittadina di Livingston la sua candidatura alle presidenziali del 2016.[1] Sposato con Mary Pat Foster, nonché padre di quattro figli, Christie è giudicato un repubblicano di vedute moderate ed è spesso etichettato come centrista. Alcuni commentatori politici sostengono che il fatto di essere affetto da obesità possa avere effetti negativi sulla carriera politica di Christie.
Scandalo Bridgegate
Il 10 gennaio 2014 vengono rese note delle mail confidenziali tra la vicecapo di gabinetto del governatore Christie, Bridget Ann Kelly, e David Wilderstein, uno dei capi della Port Authorty, responsabile per il traffico sul Washington Bridge, il ponte più trafficato d'America (che insieme a due tunnel, collega il New Jersey alla città di New York attraverso il fiume Hudson) nelle quali la collaboratrice di Christie chiedeva "di creare qualche problema di traffico a Fort Lee" (città all'imboccatura del ponte), che dopo tre giorni puntualmente si verifica con tre corsie su quattro chiuse senza motivo.
Il mega ingorgo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato creato ad arte: una vera e propria vendetta politica nei confronti del Sindaco democratico di Fort Lee, Mark Sokolich, reo di aver negato il suo sostegno bipartisan alla riconferma di Christie (repubblicano) alla carica di Governatore, appoggio che era stato, invece, concesso da altri sedici sindaci democratici dello Stato. Il Governatore si è detto da subito estraneo alla vicenda rimandando le responsabilità ai funzionari del ponte che a causa delle durissime polemiche sono stati costretti a dimettersi (tra cui lo stesso Wilderstein) fino a quando i documenti confidenziali non hanno tirato in ballo gli stretti collaboratori di Christie, paventando l'ipotesi di un sabotaggio elettorale.
Di fronte all'evidenza il Governatore si è assunto la piena responsabilità politica dell'accaduto denunciando di essere però stato ingannato dai suoi più stretti collaboratori, subito licenziati, che avrebbero agito completamente all'oscuro dell'interessato anche se a suo esclusivo vantaggio. Il Partito Democratico ha chiesto le immediate dimissioni di Christie da Governatore, riconfermato da pochi mesi, mentre il Wall Street Journal identificò lo scandalo come la fine della corsa per Christie come candidato repubblicano per le Presidenziali del 2016.
Scandalo Sandygate
Il 13 gennaio 2014 Christie risulta indagato per i fondi destinate alle popolazioni del New Jersey vittime dell'uragano Sandy, quantificati in venticinque milioni di dollari di aiuti federali. Questo nuovo scandalo nasce dalla denuncia di un deputato democratico del New Jersey, Frank Pallone Jr, che l'estate precedente ha inviato al Department of Housing and Urban Development una lettera con la richiesta di indagare sull'utilizzo dei fondi per l'uragano.
Christie infatti, secondo l'ipotesi di Pallone, avrebbe utilizzato parte dei fondi per una serie di spot televisivi che magnificavano lo stato delle coste del New Jersey, invitando gli americani ad andarci in vacanza e minimizzando gli effetti di Sandy. Pallone faceva però notare che per la produzione degli spot era stata scelta una società di marketing e comunicazione che faceva un prezzo più alto rispetto ai concorrenti (circa 2,2 milioni in più). Inoltre gli spot sarebbero serviti come pubblicità elettorale per il Governatore e la sua famiglia visto le imminenti elezioni in New Jersey, penalizzando invece una società che si opponeva alla indebita campagna pubblicitaria.
Note
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Chris Christie sul Project Vote Smart
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