Guglielmo Tell

eroe del folklore svizzero
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Guglielmo Tell (Wilhelm Tell) fu un eroe leggendario svizzero, la sua reale esistenza storica è ancora oggetto di disputa.

Guglielmo Tell è l'eroe svizzero per antonomasia. Mito o realtà di un piccolo paese nel cuore dell'Europa, Tell e la sua leggenda medioevale sono conosciuti in tutto il mondo.

Secondo la leggenda Guglielmo Tell visse nel Canton Uri a ridosso del massiccio del San Gottardo.
Tell, padre di famiglia, cacciatore ed eccellente balestriere il 18 novembre del 1307 si recò nel capoluogo regionale, Altdorf. Mentre passò sulla pubblica piazza ignorò il cappello imperiale fatto issare in cima ad un’asta, alcuni mesi prima, dal balivo Gessler (l’amministratore locale degli Asburgo). Il cappello, simbolo dell’autorità imperiale, doveva assolutamente essere riverito da chiunque passava. Chi non si inchinava rischiava la confisca dei beni o addirittura la morte. Siccome Tell non riverì il cappello si ritrovò nei guai. Il giorno dopo venne citato in piazza; davanti a tutti dovette giustificare il suo agire.
In cambio della vita, il balivo Gessler gli impose la prova della mela che, posta sulla testa del figlioletto Walter, avrebbe dovuto essere centrata dalla freccia della sua balestra. La prova riuscì a Tell ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, Guglielmo nascose una seconda freccia sotto la giacca, pronta per il tiranno. Questo costò a Tell la libertà, egli venne arrestato e portato in barca verso la prigione. Improvvisamente si scatenò una tempesta e i suoi carcerieri liberarono l’eccellente timoniere per farsi aiutare. Arrivati alla riva, Tell riuscì a scappare e, con una possente spinta, rimandò l’imbarcazione verso il largo.
Il terzo giorno, nascosto dietro ad un albero ai lati della «Via cava» che dal Gottardo conduce a Zurigo, Tell si vendicò uccidendo Gessler.

Importanti personaggi della storia hanno contribuito a rendere la figura di Tell famosa. Tra di essi, primo in assoluto, lo scrittore e poeta tedesco Friedrich Schiller (1759-1805), che ne descrisse le eroiche gesta e ne fece un'opera teatrale.
Non si può non citare il famoso compositore Gioacchino Rossini (1792-1868) che compose l'ouverture dell'omonima opera.

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