Carlo II di Savoia

duca di Savoia (r. 1504-1553)

Carlo II di Savoia o Carlo III di Savoia, detto il Buono (Chazey, 23 giugno 1486Vercelli, 17 agosto 1553) fu duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1504 al 1553. Fu anche re titolare di Cipro e Gerusalemme (la titolazione come Carlo II o come Carlo III varia a seconda se suo cugino Carlo Giovanni Amedeo di Savoia venga considerato come Carlo II oppure no).

Carlo II o III
Duca di Savoia
Stemma
Stemma
In carica10 settembre 1504 –
17 agosto 1553
PredecessoreFilippo II
SuccessoreEmanuele Filiberto I
Altri titoliPrincipe di Piemonte
Conte d'Aosta
Conte di Moriana
Conte di Nizza
Re di Cipro
Re di Gerusalemme
Custode della Sacra Sindone
NascitaChazey, 23 giugno 1486
MorteVercelli, 17 agosto 1553
SepolturaDuomo di Vercelli
Casa realeSavoia
PadreFilippo II di Savoia
MadreClaudina di Bretagna
ConsorteBeatrice di Portogallo
FigliEmanuele Filiberto Adriano di Savoia
Ludovico di Savoia
Emanuele Filiberto I di Savoia
Caterina di Savoia
Maria di Savoia
Isabella di Savoia
Gianmaria di Savoia
ReligioneCattolico

Era figlio di Filippo II di Savoia e della seconda moglie del padre, Claudina di Brosse.

Biografia

Spentosi Filiberto II senza discendenza, gli succedette il fratellastro Carlo, che trovò lo Stato in condizioni finanziarie assai precarie. Cercando di risanare almeno in parte il grave deficit prodotto dai governi precedenti, si alleò con Luigi XII nella lega di Cambrai contro il ducato di Milano.

A Luigi XII succedette (1º gennaio 1515) Francesco I, nipote dello stesso Carlo II di Savoia (il padre di Francesco I, Carlo, conte d'Angoulême, aveva sposato Luisa di Savoia, figlia di Filippo II di Savoia e di Margherita di Borbone) e capostipite della dinastia regale francese dei Valois-Angoulême.

A causa dell'amicizia con il Re francese, il Ducato di Savoia venne invaso dalle truppe mercenarie svizzere assoldate da papa Leone X cui Carlo aveva negato il transito per la Francia. L'esercito francese, comandato da Gian Giacomo Trivulzio, aggirò gli svizzeri, che lasciarono il Piemonte, e colse una vittoria brillante a Marignano (13 settembre 1515).
Alla conclusione della pace di Noyon Carlo II fece da mediatore fra Francesco I e Carlo I di Spagna (il futuro imperatore Carlo V).

Il 5 ottobre 1521 Carlo II sposò a Villefranche sur Mer Beatrice di Portogallo (1504 – 1538), figlia di Manuele I, re del Portogallo (1469 – 1521) e di Maria d'Aragona (1482 – 1517), che gli portò in dote la contea di Asti. Alla elezione di Carlo I di Spagna ad Imperatore del Sacro Romano Impero con il nome di Carlo V, fu di nuovo guerra (1523). Francesco I ridiscese con il suo esercito dai valichi alpini ma fu sconfitto in Lombardia dall'esercito imperiale. Ridiscese con il suo esercito le Alpi l'anno successivo, sempre transitando per la terre del Ducato di Savoia con gli effetti devastanti immaginabili, e conquistò Milano ma venne sonoramente sconfitto e fatto prigioniero a Pavia. Carlo II intanto si era riavvicinato all'Imperatore di cui era divenuto cognato attraverso la moglie.

Con l'estinzione dei Paleologi di Monferrato nella persona di Gian Giorgio Paleologo (1533), Carlo II accampò le sue pretese sul territorio, essendo discendente di Jolanda di Monferrato, che nel 1333 aveva sposato Aimone di Savoia, ma contro di lui trovò Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, ed il marchese di Saluzzo Francesco Lodovico, appoggiato da Francesco I. Un ulteriore avvicinamento di Carlo II all'Imperatore, manifestatosi con l'invio del figlio di Carlo II Ludovico a Madrid per esservi educato, fornì il pretesto a Francesco I per invadere la Savoia. Il 3 aprile 1536 i francesi occuparono Torino e Carlo II fuggì con il figlio Emanuele Filiberto a Vercelli. Il Piemonte venne dichiarato annesso alla Francia da Francesco I, nonostante l'eroica resistenza di città quali Aosta e Nizza. Sfortunatamente, Carlo II era troppo debole, sia economicamente che militarmente, per poter sperare di riprendersi le città perdute e, ben presto dimenticato, nemmeno cercò di ristabilire il suo potere in Piemonte.

Allorché però spagnoli ed inglesi giunsero a minacciare la stessa Parigi, Francesco I fu costretto a firmare la pace di Crepy (18 settembre 1544), con la quale si impegnava a restituire ai Savoia tutte le terre occupate escluse Pinerolo e Montmélian. Ma i francesi rimasero di fatto dov'erano e, morto Francesco I (1547), il suo successore Enrico II venne in visita a Torino accolto trionfalmente come se la città fosse francese.

Ridotto con le sole province di Aosta, Vercelli e Nizza, l'infelice Carlo II morì in Vercelli e fu sepolto in una cappella del duomo di questa città.

Discendenza

Da Beatrice di Portogallo Carlo ebbe nove figli:

ed altri due figli, entrambi ancora di nome Emanuele, morti in fasce (fu proprio Beatrice ad aver introdotto in Casa Savoia il nome di Emanuele).

Ascendenza

Carlo II di Savoia Padre:
Filippo II di Savoia
Nonno paterno:
Ludovico di Savoia
Bisnonno paterno:
Antipapa Felice V
Trisnonno paterno:
Amedeo VII di Savoia
Trisnonna paterna:
Bona di Berry
Bisnonna paterna:
Maria di Borgogna
Trisnonno paterno:
Filippo II di Borgogna
Trisnonna paterna:
Margherita III delle Fiandre
Nonna paterna:
Anna di Lusignano
Bisnonno paterno:
Giano di Lusignano
Trisnonno paterno:
Giacomo I di Cipro
Trisnonna paterna:
Helvis von Braunschweig
Bisnonna paterna:
Carlotta di Borbone
Trisnonno paterno:
Giovanni I di Borbone-La Marche
Trisnonna paterna:
Caterina di Vendôme
Madre:
Claudina di Brosse
Nonno materno:
Giovanni II di Brosse
Bisnonno materno:
Giovanni I di Brosse
Trisnonno paterno:
Pietro di Bretagna
Trisnonna paterna:
Marguerite de Malleval
Bisnonna materna:
Giovanna di Naillac
Trisnonno materno:
Guillame de Naillac
Trisnonna materna:
Jeanne Turpin
Nonna materna:
Nicole de Châtillon
Bisnonno materno:
Carlo di Châtillon
Trisnonno materno:
Giovanni I di Châtillon
Trisnonna materna:
Marguerite de Clisson
Bisnonna materna:
Isabeau de Vivonne
Trisnonno materno:
Savary V de Vivonne
Trisnonna materna:
Jeanne d'Aspremont

Bibliografia

Onorificenze

Altri progetti

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