Utente:Freddref/Sandbox
Palazzo Venera | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | Pisa |
Indirizzo | Via Santa Maria, 36 |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Uso | Sede distaccata del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa |
Piani | 4 |
Palazzo Venera è un edificio storico di Pisa, situato nel quartiere Santa Maria, sede distaccata del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa.
Non si hanno notizie certe sulla costruzione del Palazzo, anche se probabilmente fece parte del piano di riqualificazione di via Santa Maria del XVI secolo a opera di Ferdinando I de' Medici. Il palazzo è noto per aver ospitato Vittorio Alfieri per un breve periodo e per essere stato la sede del primo collegamento a Internet in Italia nel 1986.
Storia
//DA RIELABORARE E CONTROLLARE ULTERIORMENTE
La data di costruzione di Palazzo Venera è ignota, sicuramente il palazzo fu caratterizzato dall'accorpamento di diverse strutture murarie di origine medioevale, la cui traccia è ben visibile nello sviluppo disomogeneo della planimetria dell'edificio. Un'ipotesi evidenzia come la possibile esistenza di una cinta muraria alto-medioevale ponesse tra il X e l'XI secolo l'area di Palazzo Venera a ridosso di questa cinta muraria. Nel XVIII secolo il palazzo fu di proprietà di una famiglia Nervi di Pisa e in seguito, nel 1765, Giuliano Franco Prini sposò Anna Nervi e nel 1770 il palazzo passò di proprietà alla famiglia Prini. Negli anni successivi all'acquisizione i Prini restaurarono il Palazzo ed effettuarono opere di abbellimento tra cui diverse decorazioni pittoriche che vennero alla luce durante i lavori di restauro dei primi anni duemila. Nel corso del XIX secolo il palazzo, noto in quegli anni come Palazzo Nervi-Prini, venne ulteriormente restaurato ed elevato all'attuale altezza di quattro piani. I lavori avvennero sicuramente nei primi anni del XIX secolo, un'incisione del Terreni del 1801 conferma come il palazzo fosse ancora a tre piani e con la presenza di uno stemma nobiliare al primo piano, mentre un'incisione del Polloni del 1834, il palazzo appare come oggi, con quattro piani in elevazione, finestre con cornici modanate e un bugnato in adiacenza al palazzo vicino; non vi è più lo stemma gentilizio.
Il soggiorno di Vittorio Alfieri
Sovra olimpico ponte in finto Marte
Vedea prodigi di valore e d`arte,
Per cui Pisa in Italia e sola viva.
»
// DA rielabolare Nel novembre 1784, Vittorio Alfieri era in cerca di serenità e lasciando la moglie da sola a Bologna decise di andare a vivere da solo a Pisa. Da uno scambio epistolare che ebbe con il suo amico Mario Bianchi di Siena, si pote stabilire che Alfieri ebbe come dimora durante il suo secondo soggiorno Palazzo Prini. Durante il suo soggirono Alfieri //OPERE SCRITTE //DESCRIZIONE CASA // FONTE VITTORIO ALFIERI A PISA
La prima connessione a Internet
Nel 1963 Alessandro Faedo, allora rettore dell' Università di Pisa, decise di acquisire il palazzo per ospitare la nuova sede del Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico del CNR.
Tra il 1963 e il 1964 il palazzo venne restaurato e riconfigurato internamente. Gli spazi adibiti ad appartamenti vennero riconvertiti in uffici. La collocazione di laboratori e officine al piano terra e la creazione di un locale ascensore cambiarono radicalmente la disposizione interna originale del palazzo. I lavori vennero effettuati senza tenere in considerazione il patrimonio storico-artistico del palazzo che perse molte delle sue opere artistiche e decorazioni pittoriche originali.
Il 30 aprile 1986 il ricercatore Antonio Bonito in sala macchine monitorò il viaggio di un semplice segnale che trasportava il messaggio "OK" che arrivò a Roaring Creek in Pennsylvania e tornò indietro a Pisa attraverso la rete satellitare atlantica SATNET. Questo evento rappresentò il primo collegamento a Internet in Italia.
Il recupero e il restauro nei primi anni duemila
Il palazzo fu protagonista di un ulteriore restauro nei primi anni duemila. I lavori iniziarono nel 2003 e terminarono nel 2006 con l'intento di recuperare la struttura e in vista della sua nuova funzione di sede del Dipartimento di Linguistica dell'Università di Pisa. Dal punto di vista funzionale il restauro ha riconfigurato il piano terra per adeguarlo alle funzioni didattiche, il secondo e il terzo piano sono stati oggetto di una riorganizzazione funzionale e il quarto piano ha visto l'ampliamento del sottotetto e la creazione di nuovi spazi.
Per quanto riguarda il restauro architettonico, sono stati eliminati elementi impropri, utilizzati materiali leggeri, rifatte le pavimentazioni in linea con lo stile architettonico del palazzo e sono state recuperate e restaurate diverse decorazioni pittoriche presenti sulle volte e sulle pareti di alcune stanze. Inoltre nel progetto di restauro venne inserito il palazzo adiacente di due piani che divenne sede del Centro Linguistico Interdipartimentale di Pisa e che ora costituisce insieme a Palazzo Venera un unico complesso edilizio.
Descrizione
//DA RISCRIVERE Il palazzo si presenta con una facciata realizzata a intonaco disposta su quattro piani. Su ogni piano sono presenti undici finestre architravate che costituiscono una prova della disomogeneità planimetrica della struttura, data dall'allineamento fuori asse che si evince da una variazione nella disposizione delle finestre.
Il palazzo si presenta con un piano terra edificato a bugnato sicuramente molto differente d
Interni di valore: numerose e belle stanze, giardino ricco di essenze e apparati decorativi, come un chiosco e una prospettiva dipinta in fronte all’ingresso, dotato anche di una stalla per i cavalli.
//FONTE VITTORIO ALFIERI A PISA
Note
Bibliografia
- Vittorio Cian, Vittorio Alfieri a Pisa, I, Pisa, ETS, 2002, ISBN 978-8846705648.
- Emilia Daniele, Le dimore di Pisa: l'arte di abitare i palazzi di una antica repubblica, I, Firenze, Alinea Editrice, 2010, ISBN 978-8860555564.
- Alessandro Panajia, Il casino dei nobili: famiglie illustri, viaggiatori, mondanità a Pisa tra Sette e Ottocento, I, Pisa, ETS, 1996, ISBN 88-7741-956-3.
- Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana(2006). Vol. 2, I, Firenze, All'insegna del giglio, 2007, ISBN 978-8878143593.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Restauro e recupero funzionale di Palazzo Nervi Prini (già Palazzo Venera), su unipi.it (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2005).
- Piacenti s.p.a. lavori realizzati: Palazzo Venera via Santa Maria, Pisa, su piacenti.org.
- Pisa: inaugurata la nuova sede del dipartimento di Linguistica a Palazzo Venera, su controcampus.it.
- Restauro e recupero di Palazzo Venera come sede universitaria, su cmsa.it.
- Antonio Blasco Bonito, su treccani.it.
- Quel segnale partito dal CNR e la risposta USA, su lastampa.it.
- Trent'anni fa il primo clic in rete, su firenze.repubblica.it.