Tribunale illegale

tribunale che ignora gli standard di legge o di giustizia ufficialmente riconosciuti
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Un tribunale illegale, talvolta dall'inglese kangaroo court italianizzato con la locuzione corte o tribunale di canguri è un tribunale che ignora gli standard di legge o di giustizia ufficialmente riconosciuti e spesso ha poca o nessuna giurisdizione ufficiale nel territorio in cui si colloca.[1]

Una sessione del Tribunale popolare nella Germania nazista, ampiamente descritto nella storiografia come una corte di canguri.

Il termine può anche applicarsi a un tribunale tenuto da un'autorità giudiziaria legittima che ignori intenzionalmente gli obblighi legali o etici della corte. Ai convenuti in tali tribunali viene spesso negato l'accesso alla rappresentanza legale e, in alcuni casi, la difesa adeguata e il diritto di ricorso.

I pregiudizi del decisore o motivazioni politiche sono tra le motivazioni più frequenti dei tribunali illegali. Tali procedimenti sono spesso tenuti per dare l'apparenza di un processo equo e giusto, anche se il verdetto è stato già deciso prima che il processo abbia effettivamente avuto inizio.

Un tribunale di canguri potrebbe anche svilupparsi quando la struttura e il funzionamento del dibattito si traducono in un livello scadente di giudizio. Un esempio comune di questo è quando l'accusa ha eccessivi e ingiusti vantaggi strutturali rispetto alla difesa. [2]

Etimologia del termine kangaroo court

La locuzione anglosassone kangaroo court è convinzione popolare sia derivata dai tribunali delle colonie penali australiane.[3]

Tuttavia, la prima comparsa del termine proviene da una fonte americana nell'anno 1853.

Alcune fonti suggeriscono che il termine potrebbe essersi diffuso durante la corsa all'oro californiana del 1849 dove affluirono molte migliaia di australiani.

In conseguenza della presenza dei minatori australiani, il termine potrebbe aver fatto la sua apparizione come descrizione delle procedure astiose e sbrigative che dovevano dirimere le questioni sulle rivendicazioni territoriali da parte dei minatori.

Apparentemente, il termine deriva dalla nozione di giustizia che procede "a balzelli", come un canguro - in altre parole, "saltando sopra" (ossia intenzionalmente ignorando) le prove che sarebbero a favore dell'imputato.

Una teoria alternativa è che, poiché queste corti sono spesso convocate rapidamente per affrontare un problema immediato, vengono chiamate corti di canguri perché sono "saltate fuori", costituendosi dal nulla, proprio come fanno i canguri.[4]

La frase è popolare nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda ed è ancora di uso comune.

È anche possibile che i minatori australiani utilizzassero il termine per descrivere le azioni dei vigilantes americani locali che, a causa delle accuse di illegalità reciproche tra gli australiani, prendevano la situazione nelle loro mani fino ad arrivare al punto di eseguire condanne a morte senza processo.

Esempi

Alcuni esempi di luoghi di giudizio descritti come tribunali di canguri sono il Tribunale del popolo (Volksgerichtshof) della Germania nazista che condannò persone sospettate di essere coinvolte nel piano fallito per assassinare Hitler il 20 luglio 1944.

Un altro esempio è il processo a Pol Pot e suo fratello Ieng San del tribunale rivoluzionario popolare in Cambogia nell'agosto 1979.

Dopo un lungo processo con una durata di cinque giorni, entrambi furono condannati a morte in contumacia il 19 agosto 1979. [5]

Prove emerse successivamente hanno dimostrato che i verdetti e i documenti di condanna erano stati preparati prima del processo.[6]

Basandosi su queste prove, le Nazioni Unite hanno proceduto a delegittimare il tribunale affermando che non era conforme agli standard del diritto internazionale.

Durante la rivoluzione romena del 1989, il segretario generale e presidente e del partito comunista Nicolae Ceausescu e sua moglie Elena furono condannati a morte da una corte di canguri di soldati dell'Esercito popolare rumeno, che erano poco prima passati dalla parte dei rivoluzionari.

Note

  1. ^ kangaroo court, su Merriam-Webster Dictionary. URL consultato l'11 novembre 2011.
  2. ^ Stempel, Jeffrey W. 8 Nev. L.J. 251 (2007-2008) Keeping Arbitrations from becoming Kangaroo Courts
  3. ^ (EN) What’s the origin of “kangaroo court”? Is “kangaroo” aborigine for “I don’t know”?, su The Straight Dope, 4 gennaio 1985. URL consultato il 15 luglio 2019.
  4. ^ kangaroo court, su TheFreeDictionary.com. URL consultato il 15 luglio 2019.
  5. ^ Schlund-Vials, C. J. (2012), War, Genocide and Justice, Minneapolis: University of Minnesota Press
  6. ^ (EN) David Chandler, Cambodia Deals with its Past: Collective Memory, Demonisation and Induced Amnesia, in Totalitarian Movements and Political Religions, vol. 9, n. 2-3, 2008, pp. 355–369, DOI:10.1080/14690760802094933. URL consultato il 12 giugno 2018.

Collegamenti esterni