Utente:Fedgaro1/Sandbox
Piazza del Mercato Centrale | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Firenze |
Circoscrizione | Q1 - Centro storico |
Codice postale | 50123 |
Informazioni generali | |
Tipo | ZTL |
Progettista | Giuseppe Mengoni |
Costruzione | 1869 - 1874 |
Collegamenti | |
Intersezioni | Borgo La Noce, Via Sant'Antonino, Via Panicale |
Luoghi d'interesse | Mercato Centrale |
Mappa | |
Posizione nel comune di Firenze | |

Piazza del Mercato Centrale è una delle piazze più importanti a livello storico, urbanistico e culturale della città di Firenze. [1]
Storia della piazza
Riqualificazione del Mercato vecchio
Nasce dalla riqualificazione del Mercato Vecchio del 1860 che diede vita anche ad un'altra piazza molto nota come Piazza della Repubblica. Il Mercato Vecchio era la piazza più grande della città e divenne un luogo centrale della vita della Firenze dell'epoca per la sua grande vitalità e la presenza del marcato. Inizialmente solo le strade che la circondavano furono usate per lo scambio di merci, ma successivamente la piazza si riempì di banchi coperti con tettoie di legno, simili a baracche, successivamente murate. Assunsero così l'aspetto di casotti chiusi e botteghe. Erano divise da strettissimi vicoli che si internavano come raggi al centro della piazza e le larghe tettoie che sporgevano, assicurate da colonne, diventarono delle logge. Dall'opera dell'artista Fabio Borbottoni si percepisce come l'antica piazza del mercato fosse importante e di come divenne fulcro sociale della città di Firenze. Divenne un luogo della città frequentato dalla gente più disparata, riuniti in un perimetro vivissimo, caratterizzato dai colori sgargianti delle merci e dal vociare continuo.[2] Se all'inizio la trasformazione di questa zona piacque molto ai fiorentini, ben presto si resero conto che l'ammasso incontrollato di merce e persone, creasse problemi igienici e di ordine pubblico. I grandi palazzi prima vennero abbandonati e finirono con il degradarsi. Vista la situazione di forte decadenza divenne sempre più popolare l'idea dello smantellamento dell'area. Dopo l'intervento di riqualificazione nacque il mercato di San Lorenzo, il mercato delle erbe in Sant'Ambrogio e un altro ancora, demolito nei primi del 900', in San Frediano. La via dell'Ariento, via Panicale, via Sant'Antonio e via Chiara mantennero soltanto le loro schiere di case esterne , mentre quelle interne vennero abbattute liberando uno spazio enorme dove fu terminato nel 1874 il Mercato Centrale e la sua piazza triangolare. [3] Questo grandissimo lavoro di riqualificazione era dovuto al passaggio di capitale del Regno d'Italia da Torino a Firenze (1865 -1871).
La piazza oggi
Anche oggigiorno la principale attività della piazza riguarda il mercato, che si sviluppa lungo le diverse stradine circostanti e termina davanti all'edificio del Mercato Centrale. Sono presenti delle bancarelle che espongono, manufatti in ceramica, abiti, oggetti di cartoleria, souvenir e svariati articoli in pelle e molti negozi e banchi di ambulanti che offrono merci di ogni tipo; le tradizionali botteghe dei vinai, i carretti dei 'trippai' e le osterie con tipica cucina fiorentina. Ultimamente questa zona è stato protagonista di molti eventi e manifestazioni popolari, nella Piazza del Mercato infatti e nelle strade adiacenti vengono organizzati spettacoli di artisti di strada, iniziative culturali e la tradizionale Festa della Rificolona celebrata nel mese di settembre, con musicisti, animatori e spettacoli per bambini. [4]La piazza attira cittadini e turisti con la presenza di svariati ristoranti e locali con tavoli all'aperto.
Mercato Centrale
Trasferita la capitale del regno a Firenze, e per accogliere degnamente le sue nuove istituzioni che avrebbero soggiornato in riva d'Arno dal 1865 al 1870, la città affrontò una riqualificazione urbana, ispirandosi alle grandi città europee come Parigi. Per realizzare la nuova struttura del mercato centrale a San Lorenzo, venne incaricato l'architetto ingegnere Giuseppe Poggi[5] redattore, tra la fine del 1864 e il 1865, del piano di espansione della città di Firenze. Egli ritenne utile collocare il nuovo mercato in un'area ai margini del centro cittadino vicina alla Stazione Centrale e di revisionare la rete viaria circostante. Il Mercato venne edificato utilizzando ferro e vetro nel 1874, dall'architetto Giuseppe Mengoni, autore del Mercato di Sant'Ambrogio e della Galleria Vittorie Emanuele di Milano.
L’esposizione internazionale fiorentina del 1874
Nel 1874 la Regia Società Toscana di Orticultura e l’Accademia dei Georgofili promossero la Mostra internazionale di floricoltura e orticoltura, inaugurando cosi anche i locali del mercato centrale di S. Lorenzo, arredati per l'occasione da Giacomo Roster. La manifestazione si svolse in concomitanza con il Congresso Internazionale Botanico promosso da Filippo Parlatore, che colse nella manifestazione l’opportunità per attirare l’attenzione anche sull’Erbario Centrale Italiano. Le mostre continuarono anche nei decenni successivi ed ebbero un' importanza notevole per la diffusione di piante ortive, arboree e delle specie floricole.[6]
Interventi
I lavori di ristrutturazione del Mercato centrale, durarono dal 2002 al 2009, trasformando la piazza esterna nella copertura del piazzale interrato e realizzando una nuova pavimentazione in pietra serena. All'interno dell'edificio il fine era riqualificare il piano ammezzato, sfruttando appieno gli spazi della struttura e con lo scopo di aggiungere all'edificio altre funzioni legate alla collettività, oltre a quella tradizionale di mercato per la frutta. La struttura del Mercato Centrale di San Lorenzo mantiene ancora oggi molte delle caratteristiche realizzate nel progetto di Giuseppe Mengoni.[7]
Struttura interna
La struttura a pianta rettangolare di circa 5600 mq caratterizzata da facciate principali con al centro un intercolumnio a due pilastri, affiancato da cinque arcate semicircolari per ogni lato, raggiunge un'altezza di circa 14,50 metri. Il Mercato Centrale è organizzato su due piani ed è dedicato al cibo, al piano terra si possono trovare bancarelle di frutta e verdura e piccoli negozietti che vendono specialità locali, mentre il secondo piano è stato completamente rinnovato ed ospita vari banchi dediti ognuno a specialità culinarie. La struttura fonde due diversi linguaggi architettonici, mescolando il moderno al tradizionale. Il linguaggio classico è espresso nelle arcate presenti nella struttura e anche nelle modifiche successive si cercò di mantenere l'aspetto tradizionale di alcune strutture preesistenti pur ricorrendo a tecniche e materiali al passo con i tempi.
Curiosità
Al numero 22 una targa ricorda la casa dove nacque l'orafo e scultore Benvenuto Cellini, all'epoca su via Chiara prima che venisse demolito l'altro lato. Alla targa più antica (marmorea) venne poi aggiunta un'altra targa bronzea di dimensioni più grandi, il 3 novembre 1900.
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La targa su Benvenuto Cellini
Bibliografia
- Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Roma, Newton & Compton, 2003.
- Francesco Cesati, Firenze sparita nei 120 dipinti di Fabio Borbottoni, Roma, Newton & Compton, 2003.
- Luca Giannelli, Vecchi mestieri e figure della Firenze popolare, Firenze, Scramasax, 2016.
- Andrea Petrioli e Fabrizio Petrioli, Un involontario ritratto di Firenze, Firenze, Polistampa, 2016.
- Mercatistorici.com
Voci correlate
Altri progetti
- ^ Luca Giannelli, Vecchi mestieri e figure della Firenze popolare, Scramasax Editori.
- ^ Franco Cesati, Firenze sparita nei 120 dipinti di Fabio Borbottoni, Newton Capton Editori, Roma 2003 (pag 242).
- ^ Andrea Petrioli e Fabrizio Petrioli, Un involontario ritratto di Firenze, Polistampa Firenze Edizioni.
- ^ Mercato di San Lorenzo, su firenze-online.com. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ SAN LORENZO MERCATO CENTRALE DI FIRENZE, su mercatocentralefirenze.wordpress.com. URL consultato il 4 ottobre 2020.
- ^ Daniele Vergari, "Un mondo che si incontra”. Firenze e le esposizioni; le esposizioni a Firenze. Agricoltura, scienza e alimentazione (1851-1911), su rsa.storiaagricoltura.it, pp. 111-112. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ [mercatistorici.com mercati storici] .