Discussione:D'Isernia

Versione del 29 nov 2021 alle 01:05 di 79.30.139.224 (discussione) (La famiglia D'Isernia non sarebbe altro che uno dei tanti rami della famiglia Corvo (provenienti dai territori tra Molise e Abruzzo))
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Sembra che tutti si ostinino a non tenere in consideraione gli indizi che portano al cognome di Andrea d'Isernia. Esiste un libro antico del VII secolo d.C. "Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli del signor Carlo De Lellis", terzo volume, in "Della famiglia D'Isernia e Corvo", Napoli 1671, con l'autorizzazione de' superiori e indirizzato all’Illustrissimo & Eccellentissimo Signore Don Pietro Antonio; Raymondo Folch De Cardona olim D’Aragona. Questo libro parla di Andrea d'Isernia proprio per quanto riguarda la famiglia Corvo, inoltre riporta lo stesso stemma della famiglia Corvo. Pensare che il cognome di Andrea d'Isernia possa essere Corvo sia per il libro che per il blasone di famiglia non è per niente strano. La dimora di Andrea d'Isernia a Napoli dovrebbe essere proprio corrispondente ai palazzi nobiliari civico numero 220 e 228 (palazzi che si compenetrano uno nell'altro e che con molte probabilità nel medioevo erano un'unica proprietà appartenente ad Andrea d'Isernia poi passata ai discendenti della nobile casata di Pietro Corvo di Sulmona). Sul civico 228 si vede chiaramente il blasone della famiglia Corvo che non a caso è lo stesso della famiglia di Andrea d'Isernia, provenienti proprio dai territori di Molise (Isernia, Pietrabbondante) e Abruzzo (Sulmona, Atri, Ortona). Si potrebbe pensare che Andrea D'Isernia quindi fosse un giusrista o professionista del campo giuridico esattamente come lo erano i suoi avi, ossia gli antichi romani che governavano. Il cognome Corvo, Corvino e le varianti sarebbero tutti appartenenti ai discendenti e parenti di Valerio Publicola (fondatore della Repubblica di Roma). Corvo sarebbe il cognome scelto dal tribuno Marco Valerio Corvo, che secondo una legenda narrata da Tito Livo avrebbe sconfitto un uomo gallo dalle dimensioni gigantesche subito dopo che un corvo si appoggiò sul suo elmo, portanogli così fortuna. La famiglia sarebbe quindi stata esperta di diritto per molti secoli, in quanto discendente da famiglie romane appartenenti alla gens Valeria (gente che aveva ricoperto numerose volte la carica di conosle). Il cognome di Andrea di isernia, come suggeriscono gli indizi (il libro di Carlo de Lellis, il blasone di famiglia e il palazzo a Napoli) sarebbe Andrea Corvo (o Corvi e varianti del cognome).

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