Insecta
Gli Insetti o Entomi (Insecta), sono una classe appartenente al grande phylum degli Arthropoda, i più complessi e perfezionati animali invertebrati. Questa classe rappresenta il più grande raggruppamento di animali che popoli la Terra, con oltre un milione di specie, pari ai cinque sesti dell’intera animalità.
Insetti | |
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Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclassi | |
Si ritiene che siano i più antichi colonizzatori delle terre emerse [1] in quanto sono stati rinvenuti fossili di Insetti risalenti al Devoniano.
Morfologia
Aspetti generali
Gli Insetti devono il loro nome alla struttura metamerica del corpo [2].
A differenza di altri Artropodi, la metameria degli Insetti è di tipo eteronomo: il corpo è infatti suddiviso, in genere, in tre regioni morfologiche distinte, denominate capo, torace, addome, ai quali sono associate delle appendici; le più evidenti, ma non sempre presenti, sono le antenne nel capo, le zampe e le ali nel torace. Le regioni morfologiche sono dette genericamente tagmi.
L'intero corpo è racchiuso in un esoscheletro, formato da sostanze organiche particolari che gli conferiscono una specifica robustezza. L'esoscheletro presenta dei tratti di discontinuità in cui il tegumento diventa membranoso. In tal modo corpo e appendici risultano suddivisi in unità genericamente denominate segmenti o somiti (se riferite al corpo) e articoli (se riferite alle appendici).
Esoscheletro
A differenza dei Vertebrati, la funzione di sostegno e di attacco dei muscoli negli Artropodi è svolta da uno scheletro esterno che, nel contempo, svolge anche la funzione di tegumento. L'esoscheletro è un tegumento composto da più strati, organizzati in una membrana basale, un epitelio semplice, detto epidermide, e uno strato inerte, rigido e pluristratificato, detto cuticola.
La cuticola è lo strato da cui derivano le principali proprietà dell'esoscheletro; è formato da sostanze organiche (chitina, cere, lipoproteine, ecc.) in grado di conferire rigidità, robustezza, impermeabilità, elasticità, flessibilità. Lo spessore della cuticola non è uniforme: la cuticola si interrompe in corrispondenza delle articolazioni, venendo sostituita da un tessuto membranoso, e in corrispondenza delle suture, linee di minore resistenza che separano le porzioni di esoscheletro vero e proprio (dette scleriti). Le aree membranose conferiscono all'esoscheletro la flessibilità, permettendo il movimento, le suture conferiscono una minore resistenza che permette lo svolgersi della muta.
La superficie dell'esoscheletro è caratterizzata, spesso, dalla presenza di peli, setole, squame e sculture che, secondo i gruppi sistematici, possono essere essenziali per la determinazione ai fini tassonomici.
Note
Bibliografia
- Ermenegildo Tremblay, Entomologia applicata. Volume primo: Generalità e mezzi di controllo, 3ª ed., Napoli, Liguori Editore, 1985, ISBN 88-207-0681-4.
- Antonio Servadei, Sergio Zangheri; Luigi Masutti, Entomologia generale ed applicata, Padova, CEDAM, 1972.
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