Tumbling

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Il tumbling (detto anche power tumbling) è una disciplina della ginnastica che unisce elementi della ginnastica artistica al suolo con tecniche tipiche del trampolino elastico. Fa parte delle specialità dei Giochi mondiali.[1]

Fin dall’antichità l’uomo ha cercato modi per compiere figure acrobatiche in volo. Rappresentazioni e reperti provenienti da culture come quella cinese, egizia e persiana mostrano pratiche che possono essere considerate antenati del trampolino e del tumbling moderni.

La funzione originaria non è del tutto nota: poiché non si svolgevano competizioni simili, alcuni studiosi ritengono che venissero usate anche a scopi militari.

Il power tumbling nasce negli Stati Uniti nel 1886, anno in cui si disputa anche il primo campionato nazionale. Questa disciplina si distingue per l’esecuzione di lunghe sequenze di acrobazie collegate, più complesse rispetto a quelle della ginnastica artistica tradizionale, e svolte su una pedana allungata invece che quadrata.

In principio i ginnasti eseguivano le prove su sottili nastri di gomma. Con l’aumento del livello tecnico si comprese che il limite era legato al tempo di sospensione in aria. Furono così sperimentati diversi tipi di superfici: tappeti, assi di legno, sci uniti tra loro, fino alla pedana ideata da Randy Mulkey, composta da barre di fibra di vetro o fibra di carbonio.

Una volta individuato il materiale più performante, si è lavorato anche su dettagli come la lunghezza del percorso, l’area di rincorsa e la zona di atterraggio.

Caratteristiche

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L’attrezzatura ufficiale per le gare internazionali di power tumbling è lunga in totale 56 metri (25 m di rincorsa, 25 m di pedana e 6 m di zona d’arrivo), con una larghezza variabile da 1 a 3 metri (1 m la rincorsa, 2 m il tratto di tumbling e 3 m l’arrivo) e un’altezza di circa 30 cm rispetto al pavimento.

Le competizioni sono suddivise per categorie di età, livello e sesso. Nelle prove di massimo livello gli atleti devono presentare due sequenze differenti di dieci elementi acrobatici ciascuna, comprensive di almeno tre salti. Il punteggio cresce in base al numero e alla complessità delle rotazioni attorno agli assi del corpo.

L’allenamento del tumbler è cambiato molto col tempo: inizialmente simile a quello della ginnastica artistica, ha poi integrato metodi del trampolino elastico e del double-tramp. Oggi l’enfasi è posta su velocità ed esplosività, mentre forza statica e mobilità articolare hanno perso centralità. La preparazione fisica è ormai più vicina a quella di un corridore veloce che a quella di un ginnasta tradizionale.

  1. ^ Tumbling – Fisac gym Federazione Italiana Sport Acrobatici e Coreografici, su fisacgym.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.

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