Rai
La RAI - Radiotelevisione Italiana, abbreviata spesso in RAI, è la radio e televisione di Stato italiana, cioè la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. È una delle più grandi aziende di comunicazione d'Europa: opera, oltre che nel settore televisivo e radiofonico, anche in quello editoriale e cinematografico. È una società per azioni sotto a totale partecipazione del Tesoro.
Come radio e televisione di Stato la RAI ha degli obblighi di legge consistenti nel produrre trasmissioni di servizio e di pubblica utilità in una percentuale oraria prefissata. La RAI riscuote, tramite lo Sportello Abbonamenti TV, il "canone televisivo", una imposta sul possesso di qualsiasi apparecchio atto, o adattabile, alla ricezione di programmi televisivi.
Delle tv pubbliche europee, è quella con lo share maggiore (45%) per due motivi: la presenza di tre reti e la presenza di un unico concorrente principale (pure con tre reti), Mediaset, avente circa lo stesso share.
La sua sede legale principale è a Roma. Gli studi principali si trovano a (in ordine di numero di programmi trasmessi in àmbito nazionale) : Roma in via Teulada 66 e a Saxa Rubra, Milano in corso Sempione 27, Napoli in viale Marconi 11 e a Torino in via Verdi 16. A Roma, Milano e Napoli sono dislocati in zone diverse ulteriori studi secondari; inoltre ogni capoluogo di regione ha uno studio dal quale trasmette il tg regionale.
In seguito ai referendum abrogativi del 1995 fu decisa per volontà popolare la vendita dei canali statali a libere imprese ma ancora non si procede poiché tutta la riforma pertinente le concessioni governative alle televisioni commerciali è turbata da aspre polemiche tra i vari partiti politici, che hanno enorme interesse sull'emittenza televisiva tramite la quale poter propagandare i loro scopi manipolando l'opinione pubblica.
Storia
La nascita dell'azienda è legata ad un provvedimento normativo: il Regio Decreto 1067/1923 affidava allo Stato l'esclusiva sulle trasmissioni radiofoniche da esercitare tramite società concessionarie. È così che nel 1924 nasce l'azienda che oggi conosciamo come RAI - Radiotelevisione Italiana, sotto il nome di URI - Unione Radiofonica Italiana, dalla fusione tra la società Radiofono di Guglielmo Marconi e la SIRAC, creata per volontà del primo Ministro delle Comunicazioni d'Italia Costanzo Ciano.
Quattro anni dopo, nel 1928, l'URI viene trasformata in EIAR - Ente Italiano Audizioni Radiofoniche. Il 26 ottobre 1944 l'EIAR assume la nuova denominazione RAI - Radio Audizioni Italiane passando alle dipendenze del Ministero delle Poste. Il 10 aprile 1954, in seguito alla partenza del servizio televisivo regolare avvenuta il 3 gennaio 1954, la RAI - Radio Audizioni Italiane si trasforma definitivamente in RAI - Radiotelevisione Italiana.
Cronologia
- 1924: Nasce l'URI - Unione Radiofonica Italiana.
- 1928: URI - Unione Radiofonica Italiana viene trasformatan in EIAR - Ente Italiano Audizioni Radiofoniche.
- 1931: Inaugurato il centro di produzione radiofonica di via Asiago 10 a Roma. Il palazzo in cui si è fatta la storia della radio, viene tutt'oggi utilizzato per la messa in onda dei programmi di radio RAI (come Viva Radio 2 con Fiorello e Baldini).
- 1944: EIAR - Ente Italiano Audizioni Radiofoniche cambia nome in RAI - Radio Audizioni Italiane.
- 1954: Il 3 gennaio, con l'annuncio della prima annunciatrice italiana Fulvia Colombo, inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a Roma, Milano, Napoli e Torino. Alla sera prende il via "La Domenica Sportiva", il programma più longevo della televisione italiana ancora oggi in onda. Tra le famose trasmissioni della RAI passate alla storia si ricorda anche "90° minuto", "Lascia o raddoppia?" con Mike Bongiorno, Il Musichiere con Mario Riva, fino al più recente "Studio Uno".
- 1954: Il 10 aprile la RAI - Radio Audizioni Italiane diventa RAI - Radiotelevisione Italiana.
- 1957: Va in onda il primo numero di Carosello ed è inaugurato il centro TV di via Teulada 66 a Roma.
- 1960: Debutta "Tutto il calcio minuto per minuto", programma storico di Radio RAI popolarissimo ancora oggi nonostante la diretta televisiva delle partite sulle Pay TV.
- 1961: Aba Cercato inaugura la seconda rete televisiva
- 1968: entra in funzione il centro di produzione di Torino
- 1975: il 14 aprile viene approvata la Legge n. 104 che riforma il servizio pubblico radiotelevisivo
- 1977: il 1 febbraio iniziano ufficialmente le trasmissioni a colori
- 1979: nasce la terza rete televisiva progettata e realizzata per la diffusione di programmi su base regionale.
- 1990: È inaugurato a Roma il Centro tecnico di produzione Radio TV di Saxa Rubra inizialmente destinato come centro servizi TV per i Mondiali di calcio di Italia '90. Attualmente da Saxa Rubra vanno in onda i telegiornali della RAI. Iniziano inoltre le trasmissioni satellitari analogiche di Rai Uno e Rai Due sul satellite Eutelsat 1 F5 a 10 gradi est.
- 1996: La RAI inaugura le trasmissioni via satellite in digitale sul satellite Hotbird
- 2000: Cambia il logo RAI, il vecchio logo è infatti sostituito con una farfalla bianca con gli estremi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano.
- 2002: cambia ulteriorormnte il logo delle 3 emittenti; la base rimane la medesima farfalla con l'aggiunta di colori: blu per Rai Uno, rosso per Rai Due e verde per Rai Tre.
Viene inoltre ideato un logo da attribuire alle trasmissioni sportive: farfalla dal colore giallo oro che si alterna a quello predefinito della rete dove viene trasmesso l'evento.
- 2004: In occasione dei 50 anni della RAI prendono il via ufficialmente le trasmissioni in digitale terrestre. Viene inoltre effettuato un restyling grafico, novità anche per le "signorine buonasera" che vengono sostituite con delle nuove ragazze. Nella stessa giornata, va in onda una grande festa TV condotta da Pippo Baudo per festeggiare i 50 anni della RAI.
- 2008: in occasione dei campionati europei di calcio (che si sono tenuti in Austria e Svizzera) e delle Olimpiadi di Pechino, le due manifestazioni sportive saranno trasmesse, in alcune aree, in alta definizione mentre in tutta Italia si potranno vedere in formato 16:9. Entrambi saranno trasmessi sul nuovo canale gratuito digitale terrestre Rai Sport Più che è stato inaugurato il 10 maggio 2008 in occasione della partenza del 91° Giro d'Italia.
- 2008: nasce Rai 4, canale televisivo del digitale terrestre dedicato ai giovani.
Ordinamento
La RAI è governata da nove membri del Consiglio d'Amministrazione: sette consiglieri vengono eletti dalla Commissione parlamentare di vigilanza, due consiglieri vengono indicati dal Ministero del Tesoro che è il maggiore azionista della RAI. I membri del Consiglio d'Amministrazione hanno un termine di mandato di tre anni anche se possono essere nominati di nuovo.
Tra i consiglieri di sua nomina, il Ministero del Tesoro indica il Presidente del Consiglio d'Amministrazione. Per insediarsi il Presidente deve ottenere un voto di gradimento da almeno due terzi dei membri della Commissione parlamentare di vigilanza.
Il Consiglio d'Amministrazione vota il Direttore Generale, che ha sempre un mandato di tre anni rinnovabile, ed è di nomina del Ministro del Tesoro. Il CdA nomina, altresì, i direttori delle reti e delle testate giornalistiche.
A parere di taluni osservatori, commentatori e giornalisti, nonché di forze politiche minoritarie, in primo luogo Radicali Italiani, col supporto dai dati rilevati dal Centro di Ascolto dell'informazione radiotelevisiva, accusano da anni la RAI di soggiacere al controllo politico (parlamento e governo), secondo loro, strutturalmente non sarebbe in grado di assicurare un'informazione indipendente, non condizionata dagli interessi di parlamentari e ministri. L'accusa alla RAI è di mancare di pluralismo e di operare censura verso professionisti di indubbio valore e competenza ma sgraditi agli uomini politici di riferimento, in sostanza l'azienda viene tacciata di lottizzazione, ovvero avere nei posti chiave, dove si prendono le decisioni, persone scelte dai partiti politici. I dossier e le denuncie relativi al caso sono disponibili nel sito Radicali Italiani.
In molti altri paesi europei sono in atto leggi che svincolano almeno parzialmente le televisioni pubbliche dal controllo dei politici. La proposta principale che viene avanzata per risolvere questo problema è quella di lasciare la Rai totalmente in mano a professionisti del settore e di effettuare le nomine attraverso concorsi pubblici, mezzo che anche la Costituzione vede come garanzia di indipendenza nel caso ad esempio della magistratura.
Presidenti
Direttori generali
Offerta
I principali canali televisivi che la RAI trasmette in analogico terrestre, digitale terrestre e sul satellite (con alcune trasmissioni codificate) sono:
Un programma comune a tutte le tre reti analogiche è Appuntamento al cinema, in onda dal 1987.
Oltre a questi esistono altri canali che vengono trasmessi in chiaro in digitale terrestre: uno di informazioni all-news (Rai News 24), uno sportivo (Rai Sport Più) e uno dedicato ai bambini (Rai Gulp). Su satellite invece esistono due canali che si occupano di educazione (Rai Edu), due canali che si occupano di formazione (Rai Nettuno Sat), un canale dedicato al Mediterraneo (Rai Med), e uno per gli italiani all'estero (Raitalia).
Esistono anche 6 canali televisivi satellitari criptati prodotti da Rai Sat e offerti con il bouquet di SKY:
Molti contenuti RAI sono poi offerti tramite il video on demand agli utenti delle IPTV Alice Home TV e Tiscali TV.
La RAI realizza inoltre tre canali radiofonici principali che vengono trasmessi in analogico, sul satellite e via streaming sul web:
- Rai Radio Uno (Radio 1)
- Rai Radio Due (Radio 2)
- Rai Radio Tre (Radio 3)
Oltre a questi esistono canali di servizio trasmessi su analogico terrestre, DAB e satellite: GR Parlamento dedicato alle sedute parlamentari e Isoradio dedicato ai viaggi in autostrada. FD Leggera/FiloMusic (musica leggera) e FD Auditorium (musica classica) sono i canali della filodiffusione e vengono trasmessi anche via cavo telefonico.
Le testate giornalistiche principali sono:
La TGR, Testata Giornalistica Regionale, si occupa appunto dell'informazione regionale su Rai Tre, con tre telegiornali al giorno, un settimanale al sabato e speciali tutele per le zone bilingue in Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, e Valle d'Aosta e sulle radio RAI con giornali radio locali. Rai Sport segue gli eventi sportivi con notiziari sui tre canali televisivi, i tre canali radiofonici e un canale dedicato: Rai Sport Più, ex Rai Sport Satellite.
Rai Educational è una struttura che si occupa di programmi educativi sulle tre reti televisive e dispone di due canali satellitari dedicati: vedi Rai Edu. Raitalia (ex Rai International) è una struttura che produce e trasmette programmi televisivi e radiofonici per gli italiani nel mondo attraverso tre canali televisivi satellitari e un canale radiofonico chiamato Satelradio. Gestisce inoltre Italica, un portale web dedicato alla promozione della lingua italiana.
Altre testate giornalistiche sono il Televideo, trasmesso in teletext sulle tre reti televisive, Rai Net News, notizie per il portale web prodotte da Rai Net, e Rai Click, che propone sui suoi 7 canali i migliori programmi TV della Rai in visione on demand sia attraverso il suo portale web, sia attraverso la piattaforma TV di FASTWEB.
Rai Teche conserva il preziosissimo archivio audiovisivo italiano. Nel campo dell'editoria, la Rai è presente con RAI ERI e concede i suoi diritti all'estero tramite Rai Trade.
Oltre al mondo televisivo, la Rai si è specializzata negli ultimi anni anche nelle produzioni cinematografiche (Rai Fiction e Rai Cinema, con la quale è spesso presente in prestigiosi concorsi cinematografici internazionali con altrettanto prestigiose coproduzioni) e in produzioni tematiche quali Rai Vaticano (in collaborazione con il CTV Centro Televisivo Vaticano, con il quale concede in esclusiva alle televisioni di tutto il mondo le immagini degli importanti avvenimenti della Santa Sede) e Rai Quirinale, la piattaforma mediante la quale RAI trasmette il messaggio di fine anno a reti unificate del Presidente della Repubblica Italiana e pochi altri eventi che si svolgono nella medesima residenza presidenziale.
Rai Way è la società in cui la RAI ha trasferito la sua rete di trasmissione, mentre Rai Corporation è la struttura RAI per gli Stati Uniti.
Il 10 maggio 2008 la televisione di Stato ha annunciato l'entrata, con la piattaforma Rai Digit, nel mondo del digitale terrestre già ampiamente dominato dalla concorrente Mediaset. Il bouquet sarà composto da 8 canali, 2 dei quali già esistenti (Rai News 24 e Rai Gulp), che saranno visibili sia da ddt che da satellite. Il giorno del lancio, in concomitanza col via del 91° Giro d'Italia, verrà lanciato il primo canale, Rai Sport Più che seguirà da vicino l'evento ciclistico. Su questo canale verrano estese le trasmissioni dei XXIX Giochi Olimpici di Pechino e degli Europei di Calcio di Svizzera - Austria dei quali Rai detiene in esclusiva tutti i diritti. Nel piano industriale 2008-2010 entreranno i restanti canali, dei quali però non si hanno notizie precise.
Le minoranze etnico-linguistiche e le regioni autonome
La RAI consente la trasmissione da parte di alcune sedi regionali di una programmazione più vicina alle popolazioni e alle realtà locali. Ciò avviene soprattutto nelle tre regioni autonome dell'Italia settentrionale.
Alto Adige
L'esempio più importante di programmazione regionale è forse rappresentato dalla sede RAI di Bolzano. La sede RAI del capoluogo altoatesino - patria, peraltro, dell'hockey su ghiaccio italiano via etere - ha infatti la possibilità di trasmettere tre tipi di programmazione per i tre gruppi linguistici tedesco, italiano e ladino.
Oltre al quotidiano TGR e al TGR-Settimanale del sabato in lingua italiana trasmesso per il Trentino-Alto Adige insieme in parte da Bolzano e in parte da Trento, ogni domenica mattina nella fascia oraria 09:45-10:55 e alternativamente da Bolzano e da Trento, sempre in questa lingua, vengono trasmessi dei programmi riguardanti la realtà locale (ambiente, economia, tradizioni...), ai cittadini (Puntopiù -a cura del centro consumatori-) o le realtà simili (minoranze linguistiche, realtà culturali simili in Italia e in Europa), tra cui vi è "Alpe Adria" (prodotto dalla RAI di Trieste, ma con la collaborazione di Bolzano e Trento).
Il gruppo linguistico tedesco ha la possibilità di contare su un proprio canale generalista, chiamato RAI-Sender Bozen ("Trasmissioni Rai da Bolzano"), il cui orario di trasmissione varia quotidianamente (il lunedì le trasmissioni iniziano alle 18 e terminano alle 22:30). Questa emittente trasmette programmi dedicati ai bambini (Karamela, Die Abenteuer der Maus auf dem Mars), agli adolescenti e studenti (Klick-das Jugend Info-Magazin), agli anziani (Regenbogen), all'agricoltura (Landwirtschaft), all'economia e alla società (Trend, Pluspunkt), alla cultura, alla storia, all'attualità (Pro und Kontra) e allo sport (Sport am Sonntag).
Sender Bozen è anche inserita, in quanto parte della RAI, nel circuito dell'EBU (Eurovisione) e produce il popolarissimo concorso canoro della "Volksmusik" (musica popolare, Grand Prix der Volksmusik) insieme a tre colleghe germanofone: la tedesca ZDF, l'austriaca ORF e svizzero-tedesca SF DRS; questa trasmissione viene prodotta ogni anno in un luogo diverso e nel 2002 ha avuto luogo a Merano ed è stato organizzato da Sender Bozen. Sender Bozen trasmette in diretta ogni anno il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni e le selezioni per il "Grand Prix der Volksmusik", nonché edizioni speciali a cura della redazione giornalistica in casi di avvenimenti elettorali.
Ogni giorno vengono trasmessi due notiziari della durata di circa 20 minuti alle 20:00 (Tagesschau) e alle 22:10 (Tagesschau um 10 nach 10) che trattano di argomenti locali, nazionali e internazionali. Da Bolzano vengono trasmessi anche i programmi in lingua ladina, tra cui il notiziario locale stretto fra TGR e Tagesschau alle 19:55 della durata di 5 minuti e chiamato TRAIL (Televijiun RAI Ladina), nonché un programma settimanale chiamato "Paladina" e della durata di circa 40 minuti. I programmi in ladino vengono diffusi su tutto il territorio altoatesino, in Val di Fassa (Trentino) e, grazie ad impianti privati, nell'Ampezzano.
Friuli Venezia Giulia
La RAI di Trieste, che ha tre redazioni periferiche a Udine, a Pordenone e a Gorizia, ha la possibilità di trasmettere dei programmi a carattere regionale alla domenica mattina.
Oltre alle tre edizioni giornaliere del TGR in italiano (l'edizione delle 14:00 viene trasmessa da Trieste con un collegamento da Udine), viene trasmessa un'edizione in sloveno dello stesso (TDD Furlanija-Julijska Krajina), che per quanto riguarda la grafica e la sigla è identico (al contrario del Tagesschau dell'Alto Adige) e tratta principalmente notizie locali.
Lo stesso programma viene ripetuto in differita sull'emittente pubblica slovena in lingua italiana RTV Capodistria-Koper (che completa così l'informazione interregionale transfrontaliera insieme al notiziario italiano proprio "Tuttoggi" e quello regionale sloveno "Primorska Kronika"). Vi è il progetto in futuro di estendere questa collaborazione al fine di creare una vera e propria televisione transfrontaliera. Ad oggi viene coprodotto il magazine settimanale Lynx.
Le programmazioni radiofoniche in lingua slovena vengono diffuse su tutto il territorio della Provincia di Trieste e in Friuli nell'area slavofona (Provincia di Gorizia, Valli del Natisone, Val di Resia), attraverso un canale interamente dedicato:Radio Trst A. Tale canale trasmette dalla prima mattina fino alle 19:35.
Dal gennaio 2006 la RAI dovrebbe garantire 6 ore di programmazione televisiva e 24 ore di programmazione radiofonica anche in lingua friulana, a settimana. Dal 14 aprile2008 sono iniziate delle trasmissioni radiofoniche regolari in friulano sulle frequenze regionali di Radio 1. Vi sono due appuntamenti di approfondimento della durata di 5 minuti ciascuno alle 12.25 e 15.15.
Ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 16.30, dalle stazioni in AM di Venezia, viene trasmessa da Trieste "L'Ora della Venezia Giulia". La storica trasmissione radiofonica comprende 15 minuti di notiziario nazionale e regionale, e 45 minuti di trasmissioni, intitolate Itinerari dell'Adriatico e in genere condotte da Graziano D'Andrea. Negli anni settanta ebbe un certo riscontro Discodedica, programma di Orio Di Brazzano, a tutt'oggi collaboratore della sede regionale. La domenica "L'Ora della Venezia Giulia" inizia alle 14.30 e propone anche spazi dedicati alla prosa e alla religione.
Valle d'Aosta
Da Aosta vengono diffusi quotidianamente programmi regionali sia in italiano che in francese alle ore 20 (la domenica al mattino).
Tuttavia qui manca un notiziario vero e proprio in lingua francese: nel TGR delle 19:35 solitamente viene proposto un servizio in lingua francese realizzato o dalla sede regionale rodano-alpina di France 3 o dalla sede aostana della RAI.
Fonti di finanziamento
Le fonti di finanziamento della RAI sono la pubblicità e un canone annuale.
Il canone è stato istituito con una legge del 1938 e anche in altri Paesi d'Europa è corrisposto alle solo emittenti radio e TV nazionali per la loro funzione di servizio pubblico, mentre non è percepito da quelle private che si autofinanziano esclusivamente con la pubblicità.
La norma del 1938, ancora vigente, prevede il pagamento del canone per chiunque detenga apparecchi in grado di ricevere il segnale radiotelevisivo. Il canone deve essere pagato per la detenzione di dispositivi che possono ricevere il segnale radiotelevisivo, in modo indipendente dalla reale fruizione del servizio. Sulla base di questo, fino agli anni '80, l'iscrizione fra gli abbonati era contestuale all'acquisto di un televisore. La legge è neutrale dal punto di vista della tecnologia, e non è necessariamente da riferirsi al possesso dei televisori.
Ad esempio, ai primi del secolo il canone era applicato soprattutto all'utilizzo delle radio, cosa poi caduta in disuso, e, con un'intepretazione fedele, potrebbe essere richiesto un canone a quanti detengono una ricevitore USB per vedere la TV nel proprio computer.
In compensazione di questa entrata, chi svolge il servizio pubblico deve rispettare un contratto di servizio con lo Stato italiano, pena una eventuale revoca della concessione annuale. La televisione pubblica svolge una funzione di servizio universale di pubblica utilità, ed è interessata da una particolare diciplina rispetto alle emittenti commerciali.
Il contratto di servizio comporta delle fasce orarie protette da video a carattere osceno o violento, obblighi di informazione e di trasmissione di un certo numero di ore di sport, documentari, formazione a distanza, la messa in onda di specifici canali tematici, il finanziamento della fiction e cinematografia nazionale, la trasmissione di eventi culturali che hanno minore audience e introiti pubblicitari, come spettacoli teatrali o di musica classica.
Nel febbraio 2007 il Ministro delle Telecomunicazioni Paolo Gentiloni ha firmato il rinnovo del contratto di concessone, inserendo un articolo che pone sotto licenza creative commons una considerevole parte dell'archivio RAI e dispone la stessa misura per future produzioni come spettacoli teatrali e musicali, telegiornali, documentari e programmi educativi, rendendoli gratuitamente consultabili e riproducibili dal sito Internet. La prima emittente pubblica ad adottare un'iniziativa simile fu la BBC nel 2005.
La BBC inglese segue un particolare modello di autofinanziamento, quasi interamente basato sul canone. Fra i più alti in Europa, consente di avere canali privi di pubblicità e una maggiore autonomia delle TV nazionali dal potere politico, in particolare il settore dell'informazione, poiché questa non riceve finanziamenti pubblici. Tuttavia, solo i canali trasmessi solo nel Regno Unito non sono soggetti a pubblicità
Analoga indipendenza esiste nei confronti di aziende private: in altri casi gli inserzionisti pubblicitari annullano la trasmissione e il pagamento degli spot, se la stampa diffonde notizie negative per l'immagine della società o del prodotto, anche perché pochi minuti di un servizio giornalistico trasmesso nell'ora di punta potrebbero vanificare investimenti miliardari di marketing.
Al pagamento del canone è tenuta ogni famiglia che possiede un televisore, dal momento che da questo può visualizzare i canali RAI e fruirne il servizio, tuttavia esso non è commisurato alla quantità di apparecchi o alle loro specifiche tecniche. Il pagamento del canone non si applica a quanti possiedono una radio (e possono ascoltare le emittenti radio RAI), ma non un televisore.
Nei primi anni ottanta, la registrazione degli abbonati avveniva al momento dell'acquisto del televisore. Ora, l'abbonato è tenuto a fornire i propri dati per regolarizzare il pagamento.
Per combattere l'evasione fiscale, la RAI chiede che il pagamento del canone sia associato, come in molti paesi europei, a quello della bolletta elettrica.
Comunque, nel 2006 la Rai è stata condannata al pagamento delle spese processuali e ad un simbolico risarcimento danni a favore di un cittadino di Tradate (Mi), vessato per anni dalla stessa Rai con richieste del pagamento della tassa di possesso del televisore, e con esplicite minacce di visite della Guardia di Finanza, oltre che alla violazione del diritto alla privacy, senza che questo possedesse effettivamente alcun apparecchio televisivo; evidentemente viene violato il principio secondo cui occorrono delle prove certe per poter intervenire, ignorando la Rai che, comunque, l'accesso ad una abitazione privata, non è assolutamente consentito ad alcun funzionario o dipendente Rai, ma deve essere esclusivamente riservato alle forze dell'ordine, previa autorizzazione del Giudice presso la Procura del Tribunale di competenza, fornite di regolare mandato di perquisizione.
Ovviamente è obbligato a versare la tassa fiscale di possesso dell'apparecchio televisivo, solo chi possiede materialmente il suddetto, e non sulla presunzione di ovvio possesso sostenuta dall'U.R.A.R. per conto della Rai, per cui non c'è famiglia in Italia che non possegga uno o più apparecchi atti a ricevere trasmissioni televisive.
Noto è il caso del celebre ed eccentrico Prof. Marianini, il quale, pur essendo stato uno dei primi personaggi TV, per via della sua partecipazione alla trasmissione Lascia o Raddoppia condotta dall'allor giovane Mike Bongiorno, ha pubblicamente asserito di non aver mai voluto possedere questo elettrodomestico.
Principali annunciatrici e annunciatori storici
| Periodo | Speaker | Annunciatrici |
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Dal 1954 al 1970 |
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Dal 1970 al 1980 |
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Dal 1980 al 1998 |
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Speaker e annunciatrici attuali
Dal 2006 allo speaker ufficiale della rete si sono affiancati alcuni dei doppiatori più rappresentativi del nostro paese:
Annunciatori attuali
- Piero Bernacchi
- Stefano Nazzaro
- Alvaro Vatri
- Liliana Ursino
- Augusto Lombardi
Annunciatrici attuali
- Elisa Silvestrin (Raiuno)
- Claudia Andreatti (Raiuno)
- Arianna Marchetti (Raidue)
- Janet De Nardis (Raidue)
- Alessia Patacconi (Raitre)
- Giorgia Würth (Raitre)
Loghi e sigle
I loghi
Nei suoi primi anni di vita, la Rai operava in condizione di monopolio e non aveva bisogno di un logo per distinguersi dalla concorrenza. Con la nascita delle televisioni private, la Rai adotta un logo identificativo, che modificherà in seguito diverse volte:
- Dal 1978 al 1984 i loghi erano bianchi e scorrevano da un lato all'altro. Per l'occasione venivano scritti da una titolatrice elettronica.
- Dal 1985 al 1986 i loghi erano ben visibili e contornati. Il meccanismo era lo stesso.
- Dal 1986 all'inizio del 1988 i loghi subirono delle modifiche. Venivano rimpiccioliti e collocati fissi alla destra del teleschermo.
- Dal 1988 al 1993 ai loghi delle tre reti furono aggiunti i cosiddetti numeri di rete. Nel 1991 i loghi diventarono bianchi. La Rai inoltre su questi loghi ha apposto due diverse scritte: per la trasmissione Piacere Raiuno veniva aggiunto, sopra al marchio di Raiuno, la dicitura PIACERE. Per le rubriche del DSE - Dipartimento Scuola Educazione, veniva aggiunto sopra ai loghi di rete, la scritta DSE, sempre con la titolatrice elettronica.
- Dal 1993 al 2000 vennero nuovamente cambiati i loghi. Quelli nuovi avevano dei caratteri che riportavano a quello classico.
- Dal 1° dicembre 2000 è stato adottato un nuovo logo bianco a forma di farfalla, con la dicitura del nome di rete. Inoltre, sempre dallo stesso anno, è stato aggiunto un logo con la farfalla rossa, che indica le trasmissioni adatte solo ad un pubblico adulto. Alla farfalla rossa si sono affiancate, dal 30 novembre 2007, quella verde, indicante i programmi adatti ai bambini e ai ragazzi, e quella gialla, che invece indica i programmi adatti ai bambini alla presenza dei genitori.
- A partire dalla notte del 21 settembre 2003 il logo "a farfalla" è stato modificato e diversificato secondo i colori di rete. Durante l'estate del 2007 la Rai ha aggiunto alle rispettive grafiche che appaiono durante i promo, anche l'indirizzo internet: www.rai.it. Lo si può trovare sotto al rettangolino dei rispettivi loghi di rete.
- A partire da settembre 2008 il loghi e i vari promo di inizio e chiusura delle 3 reti RAI cambieranno;I loghi di RAIUNO - RAIDUE - RAITRE diventano simili a quelli di Rai 4 visibile sul DTT, la scritta Rai scompare ma viene introdotto solo la farfalla con i rispettivi 1 - 2 - 3 affiancati contornati leggermente dei colori delle reti : BLU - ROSSO - VERDE e saranno semitrasparenti. I promo di chiusura e apertura spot e bumper saranno molto simili ma giustamente modificati da quelli di Rai 4.
Le sigle
Fino agli anni '70 la Rai non trasmetteva 24 ore su 24. C'era una pausa di notte e un'altra dalle 14 circa alle 17. Durante queste pause veniva proiettato il monoscopio; i primi monoscopi, in bianco e nero, erano accompagnati da un tono fisso di fondo, in seguito i monoscopi divennero a colori e il tono fisso fu sostituito da musiche strumentali varie.
La sigla di inizio dei programmi (anch'essa nei primi anni in bianco e nero, successivamente a colori) aveva per sfondo un cielo con nuvole, contro il quale un motivo geometrico spiraliforme scorreva dall'alto verso il basso dello schermo; la spirale terminava con un'antenna trasmittente. La musica della sigla era una rielaborazione del finale del Guglielmo Tell di Rossini.
Nella sigla di fine delle trasmissioni, più breve, la spirale aveva un disegno diverso e scorreva in senso opposto; la musica era tratta da Saturno di Roberto Lupi.
Anche i programmi trasmessi in Eurovisione sono preceduti e seguiti da un'apposita sigla che, seppure sia variata negli anni per quel che riguarda la grafica, è nota soprattutto per la musica, una rielaborazione del preludio del Te Deum di Marc-Antoine Charpentier.
Lista di registi televisivi RAI
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Convenzione con lo Stato
I rapporti con lo Stato sono regolati da una convenzione triennale.[1]
Convenzione con San Marino
La RAI è stata parte attiva nella creazione di San Marino RTV, tv di stato del piccolo paese che nel 2007 ha annunciato la partecipazione all'Eurofestival (dove l'Italia da tempo non partecipa). L'ente pubblico italiano nomina per essa il direttore generale. A marzo 2008 le due parti hanno rinnovato la convenzione per altri 5 anni.
Note
Voci correlate
Canali televisivi
- Rai Uno - rete ammiraglia - primo canale - generalista
- Rai Due - secondo canale - generalista
- Rai Tre - terzo canale - generalista
- Rai Quattro - quarto canale - semigeneralista: per giovani
- Rai News 24 - tematico: informazione e approfondimento
- Rai Sport Più - tematico: sport
- Rai Med - semigeneralista - a volte trasmette i programmmi di Raitalia
- Rai Edu 1 - canale della struttura Rai Educational dedicato alla scuola
- Rai Edu 2 - canale della struttura Rai Educational
- Rai Gulp - tematico: per bambini e ragazzi
- Rai Nettuno Sat 1 - tematico: per studenti universitari
- Rai Nettuno Sat 2 - tematico: per studenti universitari
- Camera dei Deputati
- Senato della Repubblica
- canali di RaiSat visibili solo su SKY:
- Raitalia - vedi Rai International
- Nota
- Tutti i canali televisivi sono gratuiti, o meglio sono compresi nel pagamento del canone, ad eccezione dei canali RaiSat. In analogico trasmettono solamente Rai Uno, Rai Due e Rai Tre; gli altri canali sono visibili solo sul satellite e sul digitale terrestre. I parametri tecnici di ricezione per quanto riguarda il satellite sono disponibili alla pagina 516 del Televideo di Raiuno e di Raidue.
Canali radiofonici
- Radiorai
- Rai Radio Uno (Radio 1)
- Rai Radio Due (Radio 2)
- Rai Radio Tre (Radio 3)
- FD Leggera (FD Filomusic)
- FD Auditorium
- GR Parlamento
- Isoradio
- Notturno Italiano
- Raitalia Satelradio (la radio di Rai International)
- Sender Bozen
- Radio Trst A
Testate giornalistiche
- Rai Magazine (Alice Home TV (Telecom Italia))
- Rai Fiction (Alice Home TV (Telecom Italia) e Tiscali TV)
- Viva la Rai (Alice Home TV (Telecom Italia))
- Rai Storia (Alice Home TV (Telecom Italia))
- Rai Supercult (Alice Home TV (Telecom Italia))
- Rai Ritratti (Alice Home TV (Telecom Italia))
- Rai Junior (Alice Home TV (Telecom Italia))
- Rai Teen (Tiscali TV)
- Rai di Più (Tiscali TV)
- Rai Dodo (Tiscali TV)
Strutture
Altri
Altri progetti
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