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Nobel per la letteratura |
Elias Canetti (Rustchuk 25 Luglio, 1905 - Zurigo, 14 Agosto, 1994), romanziere e saggista.
Biografia
Canetti nacque in Bulgaria da una famiglia ebrea sefardita che parlava lo spagnolo del XV secolo. Sempre "mitteleuropeo", nonostante le molte peregrinazioni, ebbe molte lingue madri, ma scrisse sempre in tedesco. Vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1981.
La famiglia, dopo la morte del padre, si sposta in diverse città: Zurigo, Francoforte, Vienna. Nel 1938, si reca a Londra, dove vi rimane per 33 anni, sino al 1971. Successivamente torna a Zurigo, la “sua” città idealizzata nel periodo dell’adolescenza, dove muore il 14 agosto 1994.
I viaggi, le relazioni e le numerose lingue praticate, costituiscono il corposo patrimonio culturale di Canetti. Le peculiarità delle sue opere scaturiscono dalla sua concezione del sapere, visto come propedeutico alla possibilità di essere liberi.
Del 1931 è il suo unico romanzo "Auto da fè", che esplora il rapporto tra intellettuale e cultura, tra idealità e realtà. Il soggetto principale del libro è però la solitudine e la tristezza da essa causata. Il libro anticipa metaforicamente le tristi vicende totalitaristiche europee (Hitler salirà al potere solo due anni dopo) e annuncia pessimisticamente il disfacimento del razionalismo occidentale.
In "Massa e potere" (1960), analizza a tutto tondo la psicologia delle masse e del potere. Questa è un opera di difficile gestazione, impiega trent’anni a scriverla e lui stesso la definisce come l’opera “di una vita. Le tematiche presenti nel libro sono in parte riconducibili a ”Autodafé".
Scrive anche una autobiografia, divisa in più volumi ("La lingua salvata", "Il frutto del fuoco" e "Il gioco degli occhi"), che viene pubblicata fra il 1977 e il 1985. E’ proprio quest’opera, una delle più intense della letteratura contemporanea, che fa di lui uno degli scrittori più importanti del Novecento.
Opere
- "Auto da fè" (1931)
- "Massa e potere"(1960)
- "La lingua salvata"(1977)
- "Il frutto del fuoco"(1980)
- "Il gioco degli occhi"(1985)
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