Discussione:Titulus crucis


Ultimo commento: 16 anni fa, lasciato da Paola Severi Michelangeli in merito all'argomento Contenuto del cartiglio

Quali sono le referenze scientifiche di Michael Hesemann? Se, come pare, si tratta di un giornalista con pubblicazioni su ufo, cerchi nel grano e cose simili, non sarebbe il caso di valutarne l'effettiva autorità in materia di reliquie? --DispAcc01 19:18, 13 gen 2009 (CET)Rispondi

In linea di principio non è importante che sia esperto di reliquie, l'importante è che sia un giornalista serio che cita correttamente le fonti senza inventarsi nulla. Se, però, è solo un esperto di sensazionalismo, come dici, la tua preoccupazione è molto giusta. Dato che il libro, che non ho letto, sarebbe basato sulla collaborazione da parte di specialisti qualificati occorrerebbe cercare le loro pubblicazioni originali e sostituirle al libro di Hesemann, sperando possibilmente che siano in italiano. Per il resto quanto si riferisce in WP del libro di Hesemann, a parte la boiata sulla data del legno, subito smentita dal carbonio 14, non mi sembra faccia particolari danni Pinea (msg) 21:14, 13 gen 2009 (CET)Rispondi

Ho trovato sul WEB la tesi di ML Rigato, in cui però mancano alcune pagine cruciali (in attesa della pubblicazione) e che ho letto frettolosamente. Ho quindi modificato il testo della voce, che, però contiene ancora lacune e imprecisioni sanabili solo dopo aver letto e confrontato i tre libri. Pinea (msg) 00:24, 14 gen 2009 (CET)Rispondi

Ho rimosso la parte di Hesemann, in quanto venivano riferite le sue conclusioni personali, non quelle degli esperti da lui consultati (in caso non fosse così, è l'occasione buona per trovare i riferimenti agli studi scientifici originari). --DispAcc01 11:14, 14 gen 2009 (CET)Rispondi

Il fatto che ad entrambi non piacciano i cerchi sul grano non autorizza a censurare l'esistenza di Hesemann e del suo libro. Un conto è evitare di dare credito alla cieca a un libro che nessuno di noi ha letto, un altro è oscurare l'esistenza di un libro. Infatti:

  • de-wiki dedica una paginata a Hesemann
  • le Paoline sono uno dei principali editori cattolici
  • le librerie e it-wiki sono piene di libri di giornalisti. Seguendo il tuo criterio bisognerebbe immediatamente cancellare la voce propagandistica inchiesta sul cristianesimo e mille altre notizie analoghe di it-wiki.
  • con l'obiettivo di documentare l'attualità e le controversie it-wiki è piena di collegamenti a stronzate scritte da giornali o su blog (basta prendere un qualunque argomento controverso, possibilmente relativo alla chiesa cattolica). Anche questo è un caso controverso, come già documentato nella voce, anche se la mia versione ne smorzava i toni ed evitava di dare qualsiasi forma di "endorsement" ad alcuno dei libri in questione.
  • Hesemann invece non sembra essere solo un giornalista, ma avere presentato contributi a convegni scientifici (cosa che Augias non ha mai fatto).

In conclusione mi sembra indispensabile eliminare le tue censure. Se qualcuno che ha letto il libro ha delle critiche motivate, che ampli la voce! Pinea (msg) 12:02, 15 gen 2009 (CET)Rispondi


Ad esempioil mondo è

Mi dispiace, ma non sono d'accordo. Ho rimosso Hesemann, è vero, ma chiunque può rimetterlo, purché verifichi i requisiti di fonte autorevole, ed Hesemann, di per sé, non lo è, in quanto non è un esperto del campo. Se poi all'interno del libro di Hesemann ci sono i riferimenti a pubblicazioni scientifiche che sostengono le sue posizioni, si mettano quelli; ma come per dire che il legno è medioevale si è reso necessario l'inserimento di una pubblicazione scientifica, così per sostenere che è antecedente al IV secolo bisogna aggiungere una fonte altrettanto autorevole. --DispAcc01 13:12, 15 gen 2009 (CET)Rispondi
Ci sono alcuni problemi con la modifica di Pinea.
Non e' chiaro chi dica queste cose e se si tratti di ipotesi o tesi sostenute da fonti: «La sepoltura,infatti, caratterizzata secondo i Vangeli dall'utilizzo di una tomba di ampie dimensioni, dal trattamento della salma con unguenti preziosi e dall'avvolgimento in un sudario, avrebbe secondo la Rigato tutte la caratteristiche di una sepoltura regale. L'aggiunta del cartiglio, il cui testo era stato formulato ironicamente da Pilato ma comunque proclamava la regalità di Gesù, sembrerebbe ben accordarsi con le intenzioni di Giuseppe d'Arimatea e di Nicodemo.» «Anche i testi in latino e greco sono scritti, da destra a sinistra, come l'ebraico, probabilmente per facilitare la lettura a persone abituate a leggere l'ebraico; inoltre nel testo latino è scritto «Nazarinus» anziché «Nazarenus». Il testo, poi, non sembra corrispondere esattamente a nessuno di quelli dei quattro vangeli. Queste anomalie sono considerate da alcuni indizi di autenticità, in base al ragionamento che difficilmente un falsario le avrebbe introdotte.»
Definire Hesemann uno "studioso" e' quanto meno discutibile; non e' chiaro chi siano i paleografi che affermano che la scrittura e' compatibile con quella del primo secolo e se questa affermazione sia stata pubblicata o meno.
Sarebbe opportuno riportare queste informazioni contestualmente all'inserimento del testo nella voce, non qualche tempo dopo. --DispAcc01 20:43, 15 gen 2009 (CET)Rispondi

Mi sembra poco utile trasformare il testo in un trattato specialistico o in un atto notarile aggiungendo anche le fonti delle fonti. Le risposte ai tuoi interrogativi, infatti, le puoi trovare nella foto dell'articolo (dove ad esempio si legge NAZARINUS e si vede che è scritto da destra a sinistra) e nelle fonti citate o nei collegamenti esterni. Ciao Pinea (msg) 22:41, 15 gen 2009 (CET)Rispondi

Non chiedo di aggiungerle, chiedo di sostituirle. Sapere chi dice cosa è fondamentale per comprendere l'autorevolezza della fonte.
Ad esempio, l'affermazione che i testi erano scritti da destra a sinistra per "facilitare la lettura a persone abituate a leggere l'ebraico" chi la fa? È una ipotesi, o sono portati esempi di altre scritte in latino e/o greco scritte al contrario in ambiente ebraico? Come vedi ci sono problemi non irrilevanti in questa versione della voce. --DispAcc01 10:56, 16 gen 2009 (CET)Rispondi
Come ti ho gia' detto altrove, la tua interpretazione delle linee guida e' troppo restrittiva. Le fonti attendibili non sono solo le fonti primarie scritte dagli esperti del campo. Si suppone che un giornalista, un divulgatore scientifico, un compilatore d'enciclopedia siano in grado di leggere o ascoltare cosa dicono gli esperti e di riportarlo correttamente. Le linee guida ammettono esplicitamente le fonti secondarie come valide e non esiste nessun obbligo di citare "le fonti delle fonti".
Detto questo, ti do' ragione che nella voce com'e' ora ci sono alcune frasi che non e' chiaro a quale fonte siano riferite. Metti pure tutti i "citazione necessaria" che ritieni opportuni. --Gerardo 15:22, 16 gen 2009 (CET)Rispondi
Quindi sta a me dimostrare che Hesemann non ha riportato correttamente le fonti? --DispAcc01 15:41, 16 gen 2009 (CET)Rispondi

Aggiungo che i libri citati sono gli unici facilmente accessibili e che ad esempio il testo della Rigato riporta in appendice fotocopia della perizia paleografica di Emile Puech della Ecole Biblique di Gerusalemme, testo che credo sarebbe ben difficilmente accessibile altrimenti. Su fr-wiki trovi le sue qualifiche, riconosciute da altissime istituzioni scientifiche laiche francesi (CNRS, Collège de France):

Émile Puech, né au aux Cazelles de Sébrazac, près d'Estaing (Aveyron) en 1941, est un prêtre français. Épigraphiste, directeur de recherche au CNRS et professeur à l’École biblique et archéologique de Jérusalem, il est un spécialiste de renommée internationale de l'essénisme, directeur de la revue Qumrân et chercheur statutaire du Laboratoire des Études sémitiques anciennes du Collège de France. Il a supervisé la publication des manuscrits araméens de la grotte 4 de Qumrân.

Pinea (msg) 16:36, 16 gen 2009 (CET)Rispondi

Contenuto del cartiglio

A proposito del passo «L'aggiunta del cartiglio, il cui testo era stato formulato ironicamente da Pilato ma comunque proclamava la regalità di Gesù», ricordo che il diritto romano prevedeva che al condannato fosse appesa al collo o portasse in mano una tavoletta recante la motivazione scritta della condanna irrogata: questo è l'unico significato storico del titulus che stranamente nella voce non viene citato. Se, come sostengono i vangeli, il titulus riportava rex judeorum, vuol dire che Gesù fu condannato per essersi proclamato re dei Giudei - dunque per sedizione - non già che il cartiglio "proclamasse la regalità di Gesù", né tanto meno che Pilato avesse intenzioni ironiche. A questo punto le affermazioni della Rigato - se effettivamente sono sue - sulla "tomba regale" sono fantasie e vanno quanto meno bilanciate riportando la realtà storica della funzione del titulus.

Aggiungo che l'idea che le parole greche e latine (ammesso pure che il titulus fosse trilingue: lo dice solo Giovanni che in realtà intende con questo sottolineare che il messaggio cristiano è rivolto a tutto il mondo) fossero scritte alla rovescia «per facilitare la lettura agli ebrei» - quando questi avevano a disposizione la scritta in ebraico! - è talmente assurda che, a mio parere, in assenza di fonti precise, non può essere mantenuta. --Paola Michelangeli (msg) 11:37, 18 gen 2009 (CET)Rispondi

Il fatto che il contenuto del titulus sia la sentenza di condanna è detto con chiarezza nella seconda riga all'inizio della voce. E' quindi ovvio che il mio testo, forse troppo stringato per lo spirito prevenuto con cui normalmente vengono letti gli argomenti controversi, non voleva e non poteva sostenere l'assurda tesi che Pilato proclamasse la regalità di Gesù. Perché quindi scriverlo in quel modo e lasciarlo così (quod scripsi scripsi) se non per riaffermare il potere romano sulla Giudea? L'aggettivo "ironicamente", da riferirsi non a Gesù ma alle autorità ebraiche, non piaceva del tutto neanche a me quando l'ho scritto ma non me ne è venuto in mente uno migliore. Attendo volentieri consigli collaborativi.
E' poi normale che fatti e parole acquistino un significato diverso agli occhi e nella mente di chi guarda o legge (come prova questa discussione). Il testo intende solo dire che agli occhi dei cristiani quel testo sembrò inconsapevolmente profetico.
Le motivazioni per scrivere tutte le righe da sinistra a destra mi sembrano irrilevanti, perciò le tolgo volentieri. Non ne sono il padre, ma l'ho inserita perché non mi sembrava così assurda. Dato che l'ebraico non è una scrittura bustrofedica, mi sembrava logico che al termine della prima riga l'occhio si posizionasse nuovamente e istintivamente sull'estremo destro. La scrittura da destra a sinistra, poi, è tutt'altro che ignota alle lapidi greco-romane. Ma non voglio dire altro: sutor, ne ultra crepidam!

Pinea (msg) 17:10, 18 gen 2009 (CET)Rispondi

Nella popolare opinione, mi pare che si ritenga che il titulus fosse applicato solo per la crocefissione di Gesù: mi sembra necessario chiarire che l'utilizzo del titulus fosse prassi comune e necessaria del diritto romano. Sempre per questo motivo, parlare di ironia (certo, rivolta all'autorità giudaica) mi sembra fuori luogo, come fuori luogo che gli stessi ebrei potessero per un momento dubitare del reale significato del titulus: "condannato per essersi proclamato re degli ebrei". Non credo poi che sia lecito pensare che Pilato abbia così scritto "per riaffermare il potere romano sulla Giudea": non ne aveva certo bisogno e avrebbe semmai punito chi avesse osato dubitarne. Mi sembra anche che tutte le considerazioni della Rigato (la tomba regale) discendano da questa pretesa polemica: se gli stessi cristiani sapevano che lo stesso Gesù non si era mai ritenuto un re, perchè apprestargli una tomba regale? Infine: le considerazioni della Rigato sono precedenti all'accertamento del carbonio 14: poiché questo ha dimostrato che il titulus di Roma è stato costruito nel X secolo, che senso ha relegare la notizia in fondo alla voce, anziché - come sarebbe a mio avviso necessario - riportarla all'inizio? Alla luce di questo fatto, le considerazioni della Rigato sono solo curiosità. Quanto alla scrittura greco-latina da destra a sinistra, ch'io sappia attengono solo a iscrizioni di epoca arcaica. Probabilmente, il falsario voleva far credere che il titulus fosse di mano giudea - convinto che gli ebrei scrivessero sempre così - ma naturalmente questa è solo una mia personalissima considerazione. --Paola Michelangeli (msg) 22:56, 18 gen 2009 (CET)Rispondi
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