Discussione:Papa Pio XII
"Occorre leggere: Britain and the Vatican during the Second World War di Owen Chadwick - Cambridge University Press - 1986"
- Eliminato il link esterno che corrispondeva ad un blog. Per quanto il blog contiene solo una breve biografia (peraltro dai toni a dir poco agiografici) di Pio XII. TierrayLibertad 21:20, Feb 23, 2005 (UTC)
Critiche ed aspetti controversi
Questa sezione non mi pare pienamente NPOV per più d'un motivo.
1. Critiche. Storicamente è noto come Papa Pio XII avesse ricevuto pubblici e privati riconoscimenti da organismi e personalità ebraiche per la sua azione a salvaguardia del popolo ebraico. E ciò sia durante la sua vita e sia immediatamente dopo la sua morte.
Le prime critiche (anni 50/60) non vennero dal mondo ebraico ma bensì da realtà politico/culturali di sinistra.
Solo successivamente a queste critiche esponenti delle comunità ebraiche chiesero un maggiore chiarimento dell'operato di Pio XII attraverso la consultazione e pubblicazione degli atti relativi al suo pontificato custoditi nell'Archivio Vaticano.
Quindi cambierei questa prima parte scrivendo che
- inizialmente il papa ricevette notevoli riconoscimenti dalle comunità ebraiche - a partire dagli anni 50 nasce e si sviluppa in ambienti politici/culturali la critica sui presunti "silenzi di Pio XII" (cifr. Il Vicario di Hochhut) - attualmente è in corso lo studio dei documenti relativi al pontificato di Pio XII che aiuterà a capire se le accuse abbiano attendibilità storica o fossero strumentali.
2. Il documento rinvenuto. Questa parte qui è proprio un falso storico, almeno nel modo in cui viene riportata. Il documento ritrovato non era l'originale del sant'uffizio ma una sintesi elaborata. Il documento originale è stato rinvenuto e ribalta la critica mossa nell'articolo: i bambini ebrei potevano essere restituiti ai leggittimi genitori. Bisognava valutare invece caso per caso quando la richiesta fosse avanzata da una istituzione (e mi pare logico che ciò fosse così...)
Evito per sintesi di riportare qui le pezze d'appoggio relative a quanto ho scritto che però ho riportato in questa pagina: [1] --Akela 14:43, Giu 23, 2005 (CEST)
Ultime modifiche
Noto come ci si ostini a reinserire un paragrafo che storicamente è un falso: Il decreto rinvenuto in Francia non era del Sant'uffizio ma una sintesi elaborata dal Nunzio Apostolico francese.
Per quali ragioni il paragrafo che ho eliminato è palesemente falso?
- perchè vi si dice che sia del Sant'Uffizio e invece non lo è
- perchè vi si dice genericamente che il decreto imponeva di non rispondere alle comunità ebraiche mentre il decreto fa riferimento solo alla richiesta del Rabbino di Gerusalemme e distingue spiegando le motivazioni: dato il pericolo di abuso e di distorsione
- perchè vi si dice che il documento fa esplicitamente riferimento alle organizzazioni ebraiche mentre non è così
- perchè in definitiva, al contrario, il decreto dice: i bambini devono essere affidati alle loro famiglie leggittime, se invece a reclamarli fossero altre istituzioni la Chiesa deve valutare caso per caso perchè non si possono affidare bambini a chi non ne ha i diritti.
Riporto il decreto originale perchè sia chiaro quanto detto sopra:
«Gli Eminentissimi Padri decisero che alla richiesta del Gran Rabbino di Gerusalemme non si dovesse rispondere, se ciò fosse possibile; in ogni caso, se qualche cosa fosse necessario dire in proposito, ciò doveva essere fatto oralmente dato il pericolo di abuso e di distorsione che potrebbe essere fatto di un qualsiasi scritto in merito proveniente dalla Santa Sede. Eventualmente dovrebbe dirsi che la Chiesa deve fare le sue inchieste e osservazioni per discernere caso da caso essendo evidente che i bambini che furono eventualmente battezzati non potrebbero essere affidati ad istituzioni che non possano garantire l'educazione cristiana di essi. Del resto anche quei bambini che non fossero battezzati e che non avessero più parenti, essendo stati affidati alla Chiesa che gli ha presi in consegna, non possono ora finché non sono in grado di disporre di se stessi, essere dalla Chiesa abbandonati o consegnati a chi non ne avesse diritto. Altra cosa sarebbe se i bambini fossero richiesti dai parenti. La decisione degli Eminentissimi Padri e i criteri ora esposti furono riferiti al Santo Padre nell'udienza del 28 marzo ultimo scorso e Sua Santità si degnò accordare la Sua augusta approvazione» --Akela 09:45, Ago 3, 2005 (CEST)
- Effettivamente il documento era "parziale", ma la sua divulgazione ha scatenato la caccia ad altri testi. Ed è così venuto fuori tra l'altro il promemoria di Mons. Tardini, allora pro-segretario di Stato, in base al quale fu poi stilato il documento di Roncalli. Molti si sono precipitati a dichiarare che ne risultava un netto ridimensionamento della denuncia. In realtà la sostanza e la forma della questione non cambia, anzi viene confermata: la Chiesa rifiuta di consegnare i bambini battezzati, non solo ad organizzazioni, ma anche a famiglie e quelli non battezzati alle organizzazioni ebraiche; e si badi bene che non si parla solo di organizzazioni sioniste, nei riguardi della Chiesa avrebbe esercitato una "doverosa diffidenza", ma di varie organizzazioni: di fatto la maggioranza dei bambini recuperati in Francia fu portata negli Stati Uniti.
Su questo punto ha scritto Vittorio Messori: "Qui è possibile solo tentare di far comprendere alcune delle ragioni che, in simili casi, rendono 'prigioniera' la Chiesa. Questa, conformemente al pensiero dei Padri, proibisce da sempre che i figli minorenni di ebrei siano battezzati senza il consenso dei genitori. Ma se, per una qualunque ragione, il battesimo è validamente amministrato, questo rende 'cristiani' ex opere operato, imprime il carattere indelebile di figlio della Chiesa. La quale, sentendosi Madre, non ha mai consentito né mai consentirà di abbandonare chi - nel mistero della fede - con il sacramento è entrato per tutta l'eternità nella sua famiglia. Ci rendiamo ben conto che, per comprendere un simile atteggiamento, occorre porsi in una prospettiva di fede. Al di fuori di essa, disposizioni come quelle di Pio IX e di Pio XII, in linea con la millenaria Tradizione, possono apparire (perché nasconderlo?) disumane. Se ne sono resi conto i Papi stessi che - custodi e non padroni della Rivelazione - hanno fatto vivere, ma hanno vissuto essi stessi, autentici drammi. Ma non in nome di un arido legalismo, bensì in una dimensione misterica, pur umanamente dura, che solo la credenza nel Vangelo può rendere accettabile.
Su questo tema è intervenuto anche padre Blet in un intervista a Marco Roncalli ("Avvenire" - 2 Gennaio 2005) di cui va segnalato questo scambio di battute: "Era la prassi, una legislazione che Pio XII si era trovata e doveva applicare. Per il diritto canonico vigente in quel periodo, chi aveva ricevuto il battesimo doveva avere un'educazione cattolica". - Già. Ma il dettato inflessibile e l'amore della propria famiglia, il legame del sangue... - "Detto così, anche la prevalenza del legame di sangue può essere razzismo".
Messori ammette con devastante chiarezza e coraggiosa onestà (gliene va dato atto) l'aspetto disumano del problema, che si risolve solo sul piano della fede. Noi che questa fede non condividiamo possiamo dire che se questa è veramente la fede e la dottrina cattolica, gli spazi del dialogo si devono ridurre al minimo indispensabile. Il cattivo gusto di Padre Blet si commenta da sé.
Chiese e Nazismo/Fascismo
Tolte le 2 voci in attesa di almeno uno stub, aperta discussione in proposito con Gagio --> Chiese e Nazismo, Chiese e fascismo --Akela 10:53, 13 feb 2006 (CET)