Roby Crispiano
Roby Crispiano, nome d'arte di Roberto Castiglione (Roma, 18 luglio 1938), è un cantante e cantautore italiano che è stato in voga ai tempi della musica beat, ovvero negli anni sessanta. Ha inciso per la Vedette.
Biografia
Debutta nella musica leggera come cantante melodico verso la fine degli anni cinquanta, esibendosi ancora con il suo nome anagrafico. Ottenuta una prima scrittura discografica, partecipa nel 1962 come nuova proposta al Cantagiro. Il brano che presenta è un motivo a ritmo di twist, un ballo all'epoca molto in voga: I nuovi angeli.
I mutamenti in campo musicale provenienti dagli USA, con l'esplosione della folk music, lo indussero però ben presto a cambiare genere e ad avvicinarsi a sonorità più moderne. Con il nuovo pseudonimo di Roby Crispiano pubblica nel 1966 un brano fra il folk ed il blues intitolato Solo io e te. A sorpresa, la canzone si piazza al primo posto nella settimanale classifica stilata dalla trasmissione radiofonica Bandiera gialla, scalzando una cantate al tempo molto in voga come Caterina Caselli.
Ma è nello stesso anno che Crispiano viene censurato al Festival delle Rose di Roma, dove doveva presentare con i Pooh, un proprio brano intitolato Brennero 66, che parlava dei giovani militari chiamati a vigilare sui tralicci dell'alta tensione in Alto Adige al tempo al centro degli attentati di movimenti autonimisti sudtirolesi. Alla canzone di Crispiano viene cambiato il titolo in Le campane del silenzio ed una frase, "Tu sei morto inutilmente", viene sostituita con "Tu sei morto in silenzio". Altri suoi hit di quell'anno sono A piedi scalzi (presentata al Cantagiro 1967) e Uomini uomini (musicata da Francesco Anselmo).
Con il tramonto dell'epoca beat, anche la carriera di Crispiano si avvia ad un rapido declino.[1]
Note
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