Maurizio Ganz

allenatore di calcio e calciatore italiano (1968-)
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Maurizio Ganz (Tolmezzo, 13 ottobre 1968) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

{{{Nome}}}
Nazionalità
Altezza174 cm
Peso70 kg
Carriera
Squadre di club
1986-1988Sampdoria13 (0)
1988-1989Monza33 (9)
1989-1990Parma32 (5)
1990-1992Brescia70 (29)
1992-1995Atalanta76 (37)
1995-1997Inter68 (26)
1997-1999Milan40 (9)
dic.1999-2000Venezia19 (8)
2000-2001Atalanta24 (5)
ott.2001-2002Fiorentina15 (2)
2002-2004Ancona54 (14)
2004-2005Modena31 (4)
2005-2006Lugano23 (8)
2006-2007Pro Vercelli26 (10)

Carriera

Giocatore

Club

Esordisce nella Sampdoria il 14 settembre 1986, diciassettenne, dopo essere cresciuto nelle giovanili blucerchiate.[1]

Nella stagione 1988-1989 gioca con il Monza in Serie B, passando poi al Parma e al Brescia, dove rimane due stagioni vincendo con 19 gol il titolo di capocannoniere della Serie B nel 1991-1992.

Si trasferisce a Bergamo nell'estate 1992 e con la maglia nerazzurra dell'Atalanta resta per tre stagioni.

Dopo il campionato di Serie B del 1994-1995 viene acquistato dall'Inter, dove disputa due stagioni segnando 13 gol nella prima e 11 nella seconda.[1] Segna anche 10 gol in 16 partite nelle coppe europee (vincendo la classifica marcatori della Coppa Uefa nell'edizione 1996-1997[2]) e 3 gol in 14 partite in Coppa Italia che gli valgono di diritto il soprannome "El segna semper lu" (in italiano "Segna sempre lui")[3].

A metà della stagione 1997-1998 la società di Massimo Moratti lo cede ai "cugini" del Milan nel dicembre 1997.[4] Pochi giorni dopo segna uno dei 5 gol con cui i rossoneri travolgono l'Inter nel derby d'andata dei quarti di finale di Coppa Italia (match vinto dal Milan per 5-0).[5] L'anno successivo vince lo scudetto sotto la guida di Alberto Zaccheroni, segnando 4 gol in 20 partite di campionato, tutti decisivi per la conquista del titolo in volata sulla Lazio. Tra questi uno nella vittoria sul Parma - dove in contropriede salta i due futuri campioni del mondo Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon - e uno contro la Sampdoria segnato al 94' minuto.

Nel dicembre 1999, in Milan-Atalanta 3-0 di Coppa Italia, disputa la sua ultima partita in rossonero. La voglia di giocare costantemente lo porta a lasciare il Milan per passare al Venezia.[6] In laguna viene impiegato in maniera più continua, e totalizza 8 gol in 19 partite.

Tenterà poi nuovamente l'avventura bergamasca, ma senza il successo della prima volta (2000-2001, con 5 gol in 24 partite).[1]

Ad ottobre 2001 passa alla Fiorentina,[7] con cui segna 2 gol in 15 partite.[1]

Nel 2003 torna a giocare fra i cadetti e con 11 gol contribuisce alla riconquista della Serie A dell'Ancona,[8] e nel successivo torneo 2003-2004 la squadra termina la stagione con un'immediata retrocessione.

Dopo il campionato 2004-2005 disputato fra le file del Modena si trasferisce in Svizzera, nel campionato di Challenge League, fra le file del Lugano.[9]

A 38 anni torna in Italia, giocando il campionato 2006-2007 nella Pro Vercelli, iscritta al campionato di Serie C2 - girone A,[10] con la quale conquista l'ottavo posto in campionato e termina la carriera.

Nazionale

Nel 1993 è stato convocato per due volte da Arrigo Sacchi in Nazionale, senza però esordire[11].

Selezione padana

Ha partecipato nelle file della Padania all'edizioni 2009 e 2010 della Viva World Cup, campionato mondiale di calcio tra nazionali della NF-Board e non riconosciute dalla FIFA[12], andando in rete in entrambi i tornei.

Allenatore

Cresciuto sotto la guida di Marcello Lippi, che lo allenò a più riprese durante il periodo giovanile e tra i professionisti, e di Fabio Capello, Maurizio Ganz decide di intraprendere la carriera di allenatore a Milano, collaborando con il settore giovanile del Milan, prima nella scuola calcio Masseroni Marchese.[13] e poi all'Aldini Bariviera[14]

Palmarès

Club

Milan: 1998-1999

Selezione padana

2009
2010

Individuale

Inter: 1996-1997 (8 gol)[2]
Brescia: 1991-1992 (19 gol)

Curiosità

Fino a 14 anni è stato agonista nella combinata nordica (sci di fondo e salto con gli sci). Il miglior piazzamento ottenuto è stato il quinto posto nel Campionato Italiano del 1982.[senza fonte]

Il figlio Simoneandrea gioca nelle giovanili del Milan, di cui attualmente è capocannoniere con 25 gol in stagione, vincendo inoltre il titolo di capocannoniere al Torneo Città di Arco[15].

Note

  1. ^ a b c d Panini, 2003-04
  2. ^ a b Inter, che peccato, in La Gazzetta dello Sport, 22 maggio 1997, p. 3. URL consultato il 30-04-2010.
  3. ^ I tifosi arrotolano lo striscione. In soffitta "El segna semper lu", in Corriere della Sera, 17 dicembre 1997, p. 43. URL consultato il 30-04-2010.
  4. ^ Ganz al Milan fino al 2000, in La Gazzetta dello Sport, 16 dicembre 1997, p. 7. URL consultato il 18-03-2010.
  5. ^ Il Milan cancella l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 09 gennaio 1998, p. 3. URL consultato il 18-03-2010.
  6. ^ Michele Contessa, Spalletti affida il Venezia a Ganz, in La Gazzetta dello Sport, 02 gennaio 2000, p. 10. URL consultato il 18-03-2010.
  7. ^ Fiorentina: è Ganz il sostituto di Chiesa, in Corriere della Sera, 26 ottobre 2001, p. 46. URL consultato il 18-03-2010.
  8. ^ Alessio Da Ronch, A come Ancona, 11 anni dopo, in La Gazzetta dello Sport, 08 giugno 2003, p. 15. URL consultato il 18-03-2010.
  9. ^ AC Lugano - European football clubs & squads, in eufo.de. URL consultato il 18-03-2010.
  10. ^ Maurizio Ganz senza tramonto, in Il Tirreno, 05 dicembre 2006, p. 18. URL consultato il 18-03-2010.
  11. ^ Convocazioni e presenze in campo, in FIGC. URL consultato il 18-03-2010.
  12. ^ Non-FIFA World Cups, in Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 18-03-2010.
  13. ^ Maurizio Ganz soccer school, in A.S. Masseroni Marchese. URL consultato il 18-03-2010.
  14. ^ Scuola Calcio Milan, in U.S. Aldini Bariviera. URL consultato il 18-03-2010.
  15. ^ Simoneandrea Ganz: El segnerà semper lù, in zonacalcio.it. URL consultato il 14-04-2010.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni