Valentino Rossi

pilota motociclistico, pilota automobilistico e dirigente sportivo italiano (1979-)

Valentino Rossi (Urbino, 16 febbraio 1979) è un motociclista italiano, annoverato tra i più grandi campioni del motociclismo sportivo di tutti i tempi.

{{{Nome}}}
Valentino Rossi nel 2017
Nazionalità
Altezza182 cm

È l'unico pilota, nella storia del motomondiale, ad aver vinto il titolo mondiale in 4 classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6).

Biografia

Nasce a Urbino il 16 febbraio 1979 e da piccolissimo si sposta a Tavullia. Rossi inizia a prendere confidenza con i motori fin da piccolo, mostrando subito il suo talento. Inizia coi kart grazie al padre Graziano, che corse nel motomondiale negli anni settanta; passa poi molto velocemente alle più economiche minimoto, che al tempo non avevano ancora avuto lo sviluppo odierno, e prende la prima licenza come pilota del Moto Club Cattolica, sodalizio pioniere delle gare di minimoto. Fa le sue prime esperienze e gare presso la pista Motorpark a Cattolica, la prima omologata FMI. A 13 anni prova per la prima volta la Aprilia Futura 125, ma il debutto nelle campionato Sport Production lo fa nel 1993 in sella alla Cagiva Mito 125, gestita da Claudio Lusuardi.
Nel 1994 partecipa contemporaneamente ai campionati Sport Production e GP italiani, riuscendo a vincere il campionato delle derivate di serie ed a fare esperienza sui prototipi da GP.

L'anno successivo vince il campionato italiano della classe 125 e si classifica terzo nell'europeo della stessa categoria. Da quando ha debuttato in 125 nel '96, fino al 2010 Rossi non ha mai saltato una gara.

 
Le Aprilia RS 125 (a sinistra) e 250 (a destra) con le quali Rossi ha vinto i mondiali 125 (1997) e 250 (1999).

Carriera nel motomondiale

Classe 125

L'alba della stagione 1996 del motomondiale sancisce l'esordio nel campionato del mondo. Dopo alcune prestazioni di rilievo, ottiene la sua prima vittoria nel Gran Premio della Repubblica Ceca, a Brno, dopo aver conquistato anche la sua prima pole position; ottiene inoltre un terzo posto in Austria e conclude la stagione al 9º posto con 111 punti.

Nel 1997 passa dal team AGV al Team ufficiale Aprilia e ottiene il suo primo titolo mondiale in sella alla RS 125 con 321 punti iridati. Nel corso della stagione ottiene undici vittorie (Malesia, Spagna, Italia, Francia, Olanda, Imola, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Catalogna e Indonesia), un secondo posto in Austria, un terzo posto in Repubblica Ceca e quattro pole position (Malesia, Olanda, Imola e Germania). A questo punto Rossi passa alla 250.

Classe 250

A partire dal 1998 corre nella classe 250. Trascorre un anno di ambientamento all'interno del "mega team" Aprilia 250, che in quell'anno schiera ben 3 piloti: il campione mondiale a fine anno Loris Capirossi, il veloce ma sfortunato Tetsuya Harada e il giovane Valentino. Il cambio di cilindrata segna anche il cambio di capo team, passando da Mauro Noccioli a Rossano Brazzi. Conclude la stagione al 2º posto con 201 punti, solo 23 in meno di Capirossi; nel corso della stagione ottiene cinque vittorie (Olanda, Imola, Catalogna, Australia e Argentina), tre secondi posti (Spagna, Italia e Francia) e un terzo posto in Germania.

Nel 1999 si laurea campione del mondo della 250 con 309 punti; ottiene nove vittorie (Spagna, Italia, Catalogna, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia, Sudafrica e Brasile), due secondi posti (Olanda e Imola), un terzo posto in Argentina e cinque pole position (Malesia, Francia, Olanda, Germania e Argentina.

Le classi 500 e MotoGP

Gli anni con la Honda (2000-2003)
 
Valentino Rossi sulla Honda RC 211 V durante una gara

Il 2000 è l'anno del passaggio alla classe 500 e del cambio di scuderia. Firma, infatti, un contratto con la Honda. Nella stagione di esordio, vince due GP (Gran Bretagna e Brasile) ed è vicecampione del mondo con 209 punti, dietro a Kenny Roberts Junior; oltre alle due vittorie, ottiene tre secondi posti (Germania, Repubblica Ceca e Pacifico) e cinque terzi posti (Spagna, Francia, Catalogna, Portogallo e Australia).

Nel 2001, ultima stagione prima della sostituzione di questa classe con la MotoGP, vince il terzo titolo iridato; ottiene undici vittorie (Giappone, Sudafrica, Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Portogallo, Pacifico, Australia, Malesia e Brasile), un secondo posto in Olanda, un terzo posto in Francia, quattro pole position (Sudafrica, Spagna, Italia e Catalogna) e 325 punti iridati. Sempre nel 2001, si cimenta nella prova più importante del Mondiale Endurance per le case giapponesi, la 8 ore di Suzuka, imponendosi assieme all'allora compagno di marca (e pilota ufficiale Superbike Honda) Colin Edwards.

Il Motomondiale 2002 fu il primo della nuova classe MotoGP, caratterizzata dai nuovi motori 4 tempi da 990 cc. Rossi, alla guida della nuova RC211V a cinque cilindri, ottiene 11 vittorie (Giappone, Spagna, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Portogallo, Brasile e Australia), quattro secondi posti (Sudafrica, Pacifico, Malesia e Comunità Valenciana), sette pole position (Giappone, Sudafrica, Spagna, Francia, Italia, Olanda e Gran Bretagna) e 355 punti iridati, che gli consentono di vincere il quarto titolo mondiale.

Nell'anno successivo vince nuovamente il titolo con 357 punti, nove vittorie (Giappone, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Portogallo, Brasile, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), cinque secondi posti (Sudafrica, Francia, Catalogna, Germania e Pacifico), due terzi posti (Olanda e Gran Bretagna) e nove pole position (Giappone, Francia, Italia, Catalogna, Repubblica Ceca, Brasile, Malesia, Australia e Comunità Valenciana). In questa stagione ha concluso tutte le gare sul podio.

Campione con la Yamaha (2004-2005)
 
Rossi in sella alla Yamaha YZR-M1 nel GP di Gran Bretagna 2005.

Nella stagione 2004 Rossi passa dalla Honda alla Yamaha, seguito da quasi tutti gli elementi chiave della vecchia squadra, come il capotecnico australiano Jeremy Burgess, con lui sin dalla prima stagione in Honda nel 2000. Rossi vince il Motomondiale 2004 con 304 punti iridati, a dodici anni di distanza dall'ultima vittoria di un pilota Yamaha, lo statunitense Wayne Rainey. Nel corso della stagione ottiene nove vittorie (Sudafrica, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Portogallo, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), due secondi posti (Repubblica Ceca e Giappone) e cinque pole position (Sudafrica, Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Malesia). In questa stagione il suo compagno di squadra è stato Carlos Checa.

Anche nel 2005 Rossi vince la competizione con 367 punti, divenendo campione del mondo con quattro gare di anticipo, a Sepang, il 25 settembre. Conquista 11 vittorie su 17 gare (Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia), 16 podi complessivi (tre secondi posti (Portogallo, Malesia e Turchia) e due terzi posti (Laguna Seca e Comunità Valenciana). In questa stagione ha corso in coppia con Colin Edwards, che sarà suo compagno di squadra anche nei due anni successivi.

La crisi di risultati (2006-2007)
 
Rossi durante il GP d'Australia 2006.

Il 2 agosto 2006, Rossi firma il rinnovo contrattuale con la Yamaha.

Nella stagione 2006 Rossi si classifica al secondo posto con 247 punti. Nell'ultima gara perde il primo posto in classifica, ottenuto all' Estoril, venendo definitivamente superato dal nuovo campione del Mondo Nicky Hayden, che viola l'imbattibilità quinquennale di Rossi. Ottiene comunque 5 vittorie (Qatar, Italia, Catalogna, Germania e Malesia).

 
Rossi nel MotoGP d'Olanda ad Assen, nel 2007

Nel 2007 si classifica al terzo posto finale, dietro al nuovo campione del mondo della Ducati, Stoner, e al pilota della Honda Pedrosa. Vince quattro gran premi, nell'ordine Jerez, Mugello, Assen e Estoril (dove dedica la vittoria a Colin McRae, scomparso il giorno precedente); arriva secondo a Losail, Shanghai, Montmeló; ottiene inoltre dei piazzamenti di minor rilievo a Istanbul (decimo posto) e a Le Mans (sesta posizione). Nelle qualifiche dell'ultimo GP a Valencia Rossi, conseguentemente a una caduta, si procura un trauma multiplo alla mano destra. L'aiuto della clinica mobile gli consente di partecipare comunque alla gara, dalla quale però si ritira per un guasto elettronico. Durante quest'ultimo fine settimana avverrà la comunicazione ufficiale del suo passaggio alle gomme giapponesi Bridgestone, dopo diversi anni con le Michelin.

La rivincita (2008)

Nel 2008 è ancora in sella alla Yamaha. Nelle prime tre gare, Stoner, Pedrosa e il debuttante compagno di squadra Lorenzo si alternano sul gradino più alto del podio. Successivamente Rossi riconquista la prima posizione in classifica mondiale con tre vittorie consecutive nei gran premi di Cina, Francia ed Italia. Nel Gran Premio di Francia, a Le Mans, raggiunge le 90 vittorie in carriera, al pari di Angel Nieto.

A partire dal Gran Premio degli USA di Laguna Seca, Rossi conquista una serie di vittorie, a Brno, Misano Adriatico, Indianapolis e Motegi.

Ad Indianapolis, dove il 14 settembre 2008 le moto gareggiano per la prima volta, Rossi conquista la vittoria che gli consente di superare, con 69 vittorie tra 500 e MotoGP, il record assoluto detenuto in precedenza da Giacomo Agostini. A Motegi Rossi, con tre gare di anticipo rispetto alla fine del campionato, torna a laurearsi campione del mondo, arrivando a 8 titoli iridati: 1 in 125, 1 in 250 e 6 tra 500 e MotoGP. Ottiene un'ulteriore vittoria a Sepang.

Tra i dati statistici, sono rilevanti il record di punti in una singola stagione (373), e 7 ulteriori piazzamenti sul podio: i secondi posti in Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Germania e Australia, e i terzi posti in Portogallo e a Valencia; ottiene anche due pole positions (Mugello e Indianapolis).

Il nono titolo iridato (2009)

La stagione 2009 inizia piuttosto bene per Rossi, con due secondi posti in Qatar e a Motegi (rispettivamente dietro Stoner e Lorenzo) e la vittoria in Spagna a Jerez.

La gara successiva, a Le Mans, giunge sedicesimo al traguardo. Ritorna sul podio, ottenendo un terzo posto al Mugello (Gran Premio del quale aveva vinto le precedenti sette edizioni), e ottiene la vittoria in Catalogna, dopo una gara combattuta con Jorge Lorenzo e un sorpasso all'ultima curva.

Il 27 giugno 2009, in occasione del Gran Premio d'Olanda ad Assen, Rossi ottiene la sua centesima vittoria in carriera, festeggiata con l'ostensione, al termine della gara, di uno striscione recante le foto di tutte le vittorie ottenute dal pilota sino ad allora.

 
Valentino Rossi a Laguna Seca nel 2009.

A Laguna Seca Rossi ottiene il secondo posto alle spalle di Dani Pedrosa e davanti a Lorenzo e Casey Stoner, mentre in Germania conquista la pole sul bagnato e la vittoria in gara dopo un duello col compagno di squadra Jorge Lorenzo. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, dopo aver ottenuto la pole position ottiene la quinta posizione in gara, condizionato da una caduta.

In Repubblica Ceca conquista pole e vittoria, davanti a Pedrosa, il che gli consente di allungare in classifica sui principali rivali per la lotta iridata, Lorenzo (caduto) e Stoner (che non ha partecipato a causa di problemi fisici).

Nel Gran Premio di Indianapolis, invece, cade nel corso dell'ottavo giro; Lorenzo invece conquista la vittoria recuperando 25 punti in classifica. La settimana successiva, nel Gran Premio di San Marino, Rossi ottiene pole position e vittoria, precedendo i rivali diretti per il titolo, Lorenzo e Pedrosa.

Tuttavia, nel Gran Premio del Portogallo, dopo aver avuto difficoltà nella scelta dei settaggi durante tutto il week-end, Rossi giunge al traguardo al quarto posto, alle spalle di Lorenzo, Stoner e Pedrosa.

A Phillip Island Rossi giunge secondo, dietro a Stoner, in una giornata condizionata da un lutto familiare: infatti, da poche ore era a conoscenza del suicidio del secondo marito di sua madre. La caduta durante le prime fasi della gara del diretto rivale per il campionato, Lorenzo, permette al centauro di Tavullia di conquistare un cospicuo vantaggio sul rivale in classifica, che gli può permettere già a partire dalla gara successiva la conquista del suo nono titolo mondiale.

A Sepang Rossi si laurea per la nona volta in carriera campione del mondo[2]. Giunge infatti terzo, dietro Casey Stoner e Daniel Pedrosa, ma davanti al rivale dell'anno Jorge Lorenzo in una gara condizionata dalla pioggia. Grazie al risultato ottenuto riesce a portarsi a 41 punti di vantaggio in classifica quando manca una sola gara al termine, divario che gli garantisce la vittoria matematica della competizione mondiale.

La stagione si conclude col secondo posto alle spalle di Pedrosa nel Gran Premio della Comunità Valenciana, davanti al compagno di squadra Jorge Lorenzo. Altre pole positions sono state ottenute in Giappone e Malesia.

La stagione 2010

La stagione 2010 inizia con una vittoria in Qatar, davanti al compagno di team Jorge Lorenzo e ad Andrea Dovizioso (team ufficiale Honda HRC), vittoria favorita anche dalla caduta del pilota Ducati Casey Stoner che era al comando della gara. In Spagna (Jerez), si classifica 3º dietro a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, mentre in Francia arriva secondo dopo essere partito dalla pole position. Tuttavia il 5 giugno, durante le prove del Gran Premio d'Italia presso il circuito del Mugello, Valentino cade a causa di un high side riportando la frattura esposta di tibia e perone. L'infortunio, per il quale viene operato al CTO di Firenze, lo terrà lontano dalle piste per qualche mese, compromettendo la stagione.[3] L'8 luglio 2010 il torna alla guida di una moto, per la precisione una Yamaha YZF-R1, sul circuito di Misano per verificare le proprie condizioni fisiche con risultati molto positivi; tuttavia l'ipotesi di un suo ritorno alle competizioni già in vista del Gran Premio di Germania, fissato per il 18 luglio, è sembrata prematura.[4]

La rivalità con Max Biaggi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Biaggi-Rossi.

Durante la sua carriera Rossi ha avuto un'accesa rivalità con un altro pilota italiano, Max Biaggi.

La questione fiscale

Il 3 agosto 2007 l’Ufficio di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate contesta a Rossi compensi non dichiarati per 58.950.311 euro, relativi al periodo 2000-2004. Considerando Irpef, Irap e Iva, l’evasione fiscale è pari a 43,7 milioni di euro. Il fisco chiede anche il pagamento delle sanzioni e degli interessi, per un totale complessivo di 112 milioni di euro. Per tutti e 5 gli anni in questione, Rossi aveva presentato una dichiarazione Irpef con un reddito inferiore a quello reale. Lo stesso dicasi per l’Irap e l’Iva del 2000, mentre per il quadriennio 2001-2004 non ha presentato alcuna dichiarazione Irap e Iva.

Il pilota si è difeso affermando di aver rispettato la legge e di aver pagato tutte le imposte dovute nel Regno Unito, paese UE, dove risulta residente.

Nel febbraio del 2008 è stata resa nota la notizia che Rossi ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate patteggiando il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e 16 milioni per il periodo 2005-2006: trenta milioni legati ai guadagni del periodo e 4,8 milioni legati alla mancata dichiarazione.[5] Per eliminare le sue pendenze anche nei confronti della magistratura, nel maggio del 2009 Rossi chiede alla Procura di Pesaro un patteggiamento a sei mesi di reclusione, anche se non sconterà mai tale pena né il suo nome verrà menzionato nel casellario giudiziario.[6]

 
Rossi durante il Rally del Galles 2008.

Rally

Appassionato di automobilismo, Rossi ha gareggiato in una prova del campionato mondiale di rally WRC, nel 2002, a bordo di una Peugeot 206 WRC, in occasione del Rally d'Inghilterra senza però terminare la gara a causa di un'uscita di pista dopo poche curve. Da qualche anno partecipa anche al Monza Rally Show (di cui ha vinto l'edizione del 2006 e del 2007 su Ford Focus in coppia con Carlo Cassina, ed ha ottenuto un onorevole secondo posto nel 2008 tanto nel rally quanto nel Master Show, alle spalle rispettivamente di Dindo Capello e di Piero Longhi) ed al memorial Bettega del Motorshow di Bologna. Al secondo tentativo di partecipazione ad una prova del mondiale Rally WRC, è giunto 11º al rally di Nuova Zelanda disputato dal 17 al 19 novembre 2006 a bordo di una Subaru Impreza WRC. Nel dicembre del 2008 partecipa all'ultima prova del campionato, ossia il Rally del Galles, e a bordo di una Ford Focus riesce a concludere la gara 12º.

Ragazzo dei record e personaggio pubblico

  • Rossi detiene il record assoluto di gran premi disputati consecutivamente.
  • All'inizio della carriera veniva soprannominato Rossifumi, perché simpatizzante del pilota giapponese Norifumi Abe.
  • Rossi ha sempre usato il numero 46 per la sua moto, nonostante abbia avuto più volte la possibilità di usare il numero 1 in quanto campione in carica; il 46 è stato precedentemente utilizzato nel motomondiale dal padre, ex pilota.
 
Valentino Rossi mentre autografa un casco
  • Rossi gode di grande popolarità tra gli appassionati di motociclismo e tra i giornalisti per il suo carattere estroverso. Famose sono le sue trovate per festeggiare le vittorie assieme ai membri del fan club, che lo accompagnano nelle gare del mondiale (un gruppetto di amici "storici", ai quali Rossi stesso paga metà del costo della trasferta per seguirlo).
  • Appassionato di automobili da corsa, sempre più spesso negli ultimi anni si è parlato della possibilità di un suo passaggio alla Formula 1 con la Ferrari, con la quale ha effettuato diversi test sulle piste di Fiorano e del Mugello: Michael Schumacher lo ha elogiato, dicendo che potrebbe fare tranquillamente il pilota di F1.
  • Rossi nel 2006 ha sfidato Fernando Alonso in una gara a somma di tempi in MotoGP, F1 e Rally, sul circuito di Barcellona, l'unico al mondo dove si svolgono tutte e tre le gare, dopo che il pilota spagnolo aveva minimizzato i risultati del pesarese ottenuti nella sessione di prove sulla Ferrari a Valencia[7].
  • Valentino Rossi è tifoso del club calcistico dell'Inter e nel 2008, in occasione dell'8º titolo iridato, la società milanese si è congratulata con un messaggio sul proprio sito internet[8].
  • Nel 2001 vince, unico pilota italiano ad averlo fatto, la 8 ore di Suzuka, prova più importante del Mondiale Endurance (in coppia con Colin Edwards).
  • Nel 2002 ha ricevuto delle minacce da un movimento anarchico italo-spagnolo (che in quei giorni aveva inviato pacchi bomba contro importanti obiettivi iberici tra i 2 paesi) perché "reo" di avere stampato, su moto e tuta, il nome dell'azienda petrolifera Repsol (con cui ha girato uno spot in Spagna per essa)[9].
  • Il 31 maggio 2005 ha ricevuto una laurea magistrale honoris causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. CPO[10] dall'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".
  • Alla fine del 2005, la Mondadori ha pubblicato Pensa se non ci avessi provato, autobiografia del pilota, scritta con il giornalista Enrico Borghi.
  • Nel 2006 è stato eletto vincitore nella categoria "Spirito sportivo" dei Laureus World Sports Awards.
  • Nel 2007 è uscito in DVD il video fumetto realizzato insieme a Milo Manara, dal titolo Quarantasei, in cui lui doppia se stesso.
 
Rossi durante la stagione 2006 prima di una gara

Statistiche nel Motomondiale

Statistiche aggiornate al 23 maggio 2010

Per stagione

Stagione Classe Moto Gare Vittorie Podi Pole Giri più veloci Punti Pos. fin. Titoli
1996 125 Aprilia RS 125 R 15 1 2 1 2 111 0
1997 Aprilia RS 125 R 15 11 13 4 7 321 1
1998 250 Aprilia RSW 250 14 5 9 0 3 201 0
1999 Aprilia RSW 250 16 9 12 5 8 309 1
2000 500 Honda NSR500 16 2 10 0 5 209 0
2001 Honda NSR500 16 11 13 4 10 325 1
2002 MotoGP Honda RC211V 16 11 15 7 9 355 1
2003 Honda RC211V 16 9 16 9 12 357 1
2004 Yamaha YZR-M1 16 9 11 5 3 304 1
2005 Yamaha YZR-M1 17 11 16 5 6 367 1
2006 Yamaha YZR-M1 17 5 10 5 4 247 0
2007 Yamaha YZR-M1 18 4 8 4 3 241 0
2008 Yamaha YZR-M1 18 9 16 2 5 373 1
2009 Yamaha YZR-M1 17 6 13 7 6 306 1
2010 Yamaha YZR-M1 3 1 3 1 0 61 7º*
Totale 230 104 167 59 83 4087 9

Per classe

Classe Stagioni 1º GP 1º podio 1º vittoria Gare Vittorie Podi Pole Giri più veloci Punti Titoli
125 1996-1997 Malesia 1996 Austria 1996 Rep. Ceca 1996 30 12 15 5 9 432 1
250 1998-1999 Giappone 1998 Spagna 1998 Olanda 1998 30 14 21 5 11 510 1
500 2000-2001 Sudafrica 2000 Spagna 2000 Gran Bretagna 2000 32 13 23 4 15 534 1
MotoGP 2002-2010 Giappone 2002 Giappone 2002 Giappone 2002 138 65 108 45 48 2611 6
Totale 1996-2010 230 104 167 59 83 4087 9

Risultati in gara

Nota bene: in grassetto sono indicate le pole position, in corsivo i giri più veloci.

Anno Classe Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Pos. fin. P.ti
1996 125 Aprilia MAL
6
INA
11
JPN
11
SPA
4
ITA
4
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NED
RIT
GER
5
GBR
RIT
AUT
3
CZE
1
IMO
5
CAT
RIT
BRA
RIT
AUS
14
111
1997 125 Aprilia MAL
1
JPN
RIT
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1
ITA
1
AUT
2
FRA
1
NED
1
IMO
1
GER
1
BRA
1
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1
CZE
3
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1
INA
1
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6
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1998 250 Aprilia JPN
RIT
MAL
RIT
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2
ITA
2
FRA
2
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RIT
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1
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RIT
GER
3
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1
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1
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1999 250 Aprilia MAL
5
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ITA
1
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1
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2
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1
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1
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1
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2000 500 Honda RSA
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2
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2
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2001 500 Honda JPN
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7
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1
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2002 MotoGP Honda JPN
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1
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1
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2
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2003 MotoGP Honda JPN
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2004 MotoGP Yamaha RSA
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1
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2005 MotoGP Yamaha SPA
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2006 MotoGP Yamaha SPA
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2
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247
2007 MotoGP Yamaha QAT
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2008 MotoGP Yamaha QAT
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CZE
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IND
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1
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VAL
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373
2009 MotoGP Yamaha QAT
2
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3
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1
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1
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VAL
2
306
2010 MotoGP Yamaha QAT
1
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2
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Palmarès

Caschi

Disegni sui caschi usati da Rossi nelle varie stagioni.

 
Alcuni caschi celebrativi del pluricampione del mondo

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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