Letteratura occitanica

letteratura prodotta in lingua d'oc (XII-XV secolo) e poi in occitano moderno (dal XIX secolo a oggi)
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La letteratura occitanica si sviluppò in Provenza con una produzione di liriche prevalentemente amorose in lingua d'oc e si svolse parallelamente alla produzione letteraria in lingua d'oil che diede l'avvio alla letteratura oitanica.

Essa nacque nelle ricche e raffinate corti feudali in un ambiente quindi di costumi cortesi e canta soprattutto l'amore secondo quel modello che verrà teorizzato nel trattato De amore, scritto in prosa latina da Andrea Cappellano nella corte di Champagne intorno al 1185.

Nella lirica provenzale la donna amata viene rappresentata dai trovatori come castellana o signora (domina), l'amante come vassallo fedele, l'amore come servizio (omaggio e devozione assoluta).

Questo amore nasce al di fuori del matrimonio ed è un amore perenne perchè inappagato e motivo di elevazione spirituale per l'uomo. Esso serve a nobilitarne l'animo e non può esistere in un animo volgare, ma solo in un animo cortese, dando modo così all'amante vassallo (pertanto senza feudo) di raggiungere i propri signori, se non ad una parità nobiliare almeno spirituale.

La lirica occitanica pertanto non rappresenta l'amore come una reale passione ma attraverso formule di alta astrazione.

I poeti provenzali utilizzarono per la loro lirica una lingua poetica molto raffinata e influirono moltissimo su tutta la lirica d'arte delle altre nazioni e, in Italia, su tutta la lirica d'amore, dalla Scuola siciliana, allo stil novo e allo stesso Dante.

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