Xena
Xena di Amphipolis è un personaggio dei famosi telefilm Xena: Principessa Guerriera e Hercules: Il Viaggio Leggendario.
La parte di Xena è stata recitata dall'attrice Lucy Lawless.
Secondo il libro 6000 Nomi Per Il Tuo Bambino, Xena sarebbe una parola Greca col significato di "Ospitale".
Storia
Xena è apparsa per la prima volta, nella serie televisiva Hercules: Il Viaggio Leggendario (nell'episodio La Principessa Guerriera andato in onda nel Marzo 1995 negli USA), come una seducente, ma sleale "donna guerriera". In altri due episodi andati in onda nel mese di Maggio c'è stato un mutamento significativo di questa figura che, da malvagia è diventata buona e soprattutto amica ed alleata di Hercules. L'interesse per questo nuovo personaggio è stato fortissimo e ben presto è nata la nuova serie televisiva La Principessa Guerriera, di cui Lucy Lawless è stata protagonista. Le sei stagioni della serie hanno avuto grande successo, tanto che questa, in breve tempo, è riuscita a mettere in ombra quella storica di Hercules e anche ad affascinare il pubblico televisivo, poiché è stata la prima donna protagonista in una serie d'azione, per molti anni, e che ha influenzato altre idee fantastiche come Buffy e Alias. Ironicamente, benché il suo personaggio fosse originariamente ossessionato a causa della sconfitta di Hercules e l'ottenimento del titolo come il più forte guerriero vivente, lei non ha mai sconfitto il figliol prodigo di Zeus. In realtà fu Hercules quello che vinse Xena in combattimento e che le mostrò che l'egoismo e l'avidità non sono la giusta strada per vivere. Nella sua serie personale, Xena si propone di rimediare alle sue cattive azioni combattendo i tiranni e i malvagi e difendendo i deboli e gli innoceneti. Le avventure che raccontano le fasi prenliminali della formazione militare di Xena, (ovvero prima che Xena incontri la compagna inseparabile Olimpia) sono state mostrate negli episodi delle sei stagioni in flashback (anche se molte sono rimaste ignote).
Il Principio Della Storia (prima che icontri Olimpia)
Xena è l'unica figlia della taverniera, cresciuta ad Amphipolis con i suoi due fratelli. Credeva, inizialmente che suo padre avesse abbandonato la famiglia quando era ancora una bambina, ma successivamente le fu rivelato che in realtà era stato assassinato da sua madre Cyrene, quando tentò di uccidere la piccola Xena (ancora settenne), come sacrificio ad Ares. Durante la sua maturità, il capo militare Codro attaccò il villaggio, cosicché indusse alcuni abitanti, compreso il fratello maggiore di Xena, Toris, a scappare per le colline. Tuttavia, Xena e suo fratello minore Lyceus convinsero il resto del popolo a rimanere e a combattere.
Sebbene il villaggio di Amphipolis fu salvo, Lyceus e molti altri compaesani furono uccisi in battaglia. La morte dell'amato fratellino indussero Xena a combattere Codro per vendicarlo. Sconfitto il nemico fu bandita immeritatamente dalla città; Xena, dunque, iniziò ad attaccare le terre confinanti per proteggere Amphipolis. Inizialmente, navigò i mari come pirata, incontrando Giulio Cesare e una giovane schiava gaelico, (passeggera clandestina), di nome M'Lila, che influì profondamente sul destino della Principessa Guerriera. Fino a quando stette sulla nave di Xena, M'Lila le insegnò le varie tecniche di combattimento, così come la istruì sul punto di pressione, per fermare la pressione sanguigna e paralizzare un uomo con un solo gesto delle dita.
Xena prese Cesare come ostaggio e fu ingenuamente persuasa dal giovane ufficiale ad allearsi con lui. Il comandante romano, riscattato a Roma, avrebbe dovuto rubare le navi e ripartire con Xena, come avevano progettato, ma si rivelò un traditore: la crocifisse insieme ai suoi uomini su una spiaggia vicina, controllando che i suoi ordini di romperle le gambe fossero eseguiti.
M'Lila la liberò dalla croce e portò Xena da un guaritore chiamato Niklio. Furono scovati da due soldati romani che uccisero la donna gaelica quando lei, facendo da scudo a Xena, salvò la vita alla principessa guerriera. Quando M'Lila morì fra le sue braccia, colpita dalla freccia Romana, Xena perse la testa e uccise i romani spietatamente, nonostante le gambe rotte.
Sopravvissuta all'inganno di Cesare, una Xena zoppa e piena di collera andò verso Est, dove si unì con il capo guerriero Aristarco, che lasciò sua moglie e suo figlio per diventare suo amante. I due terrorizzarono la dinastia Ch'in con l'unione delle loro forze, finché Xena non fece arrabbiare Aristarco allontanando le potenti famiglie cinesi dei Ming e dei Lao. Xena rapì, infatti, senza la consapevolezza di Aristarco, Ming T'ien, il figlio di Ming Tzu, per richiedere un riscatto. Aiutato da Aristarco, Ming Tzu catturò Xena intenzionato ad ucciderla per divertimento. Fu salvata da morte certa con l'aiuto della mamma di Ming T'ien, Lao Ma, una donna dal grande potere spirituale. Lao Ma guarì le sue gambe e fu lei che le diede il nome di Principessa Guerriera. Sotto la tutela di Lao Ma, Xena perse un po' della sua malvagità finché Aristarco non rientrò nella sua vita. Quando lei uccise Ming Tzu si formò una crepa nel rapporto tra Xena e Lao Ma e Aristarco propose di uccidere anche Ming T'ien. Con Lao Ma ora loro nemica, Xena ed Aristarco furono costretti a lasciare Ch'in.
I due se ne andarono ancora più a Est, in Giappone, dove rapirono una ragazza di nome Akemi per chidere il riscatto. Xena finì per farsela amica e le insegnò una delle sue più temibili tecniche di combattimento: il tocco che ferma il flusso del sangue. Akemi usò questa nuova conoscenza per uccidere il suo violento e tirannico padre, Yodoshi, poi commise un seppuku (suicidio onorevole). Xena, ubriaca e addolorata per il suicidio della ragazza, provò a mettere le ceneri di Akemi nella cripta di famiglia, ma fu assalita dalla folla del villaggio che aveva sentito che voleva profanare la cripta mettendovi le ceneri di una patricida. Per difendersi e acquistare favori nel popolo, dominò un'incendio che lei stessa aveva provocato (consapevolmente). Il risultato fu la morte di 40.000 persone.
Migrati in una terra a settentrione, (probabilmente in Siberia), Xena e Aristarco conobbero la sciamana Antinea che, promettendogli grande potere, la fece diventare sempre più malvagia. Fu aiutata anche da Cyane, la regina delle amazzoni, che tentò di guidarla verso la bontà dell'animo; Ma Xena scelse la promessa di Antinea e uccise Cyane e le amazzoni più vecchie, a suo discapito. Dopo essere stata messa in cinta da Aristarco, Xena partì con l'intezione di conquistare Corinto. Aristarco era sempre più turabato dall'eccessiva violenza della sua donna, ma poté fare poco per fermarla: per questo divisero le loro armate e Xena risultò la più potente. A Corinto divennere nemici mortali e in seguito, lui riuscì a convincerla a non uccidere i Centauri, con i quali provò a negoziare un accordo. Con Xena in attesa di partorire, Aristarco tentò di farla uscire dal suo accampamento con l'intenzione di restaurare la loro relazione. Fu ucciso da Dagnine, uno dei luogotenente dell'armata di Xena; ma una serie di cose: la notizia che il suo uomo stava tornando da lei perché lo amava e il fatto che il figlio non era ancora nato ebbero uno strano effetto su Xena. In seguito, le fu sufficiente lasciare ai centauri il suo neonato figlio Seleuco, così che fosse sicura che suo figlio sarebbe stato lontano dai molti pericoli che la accompagnavano.
Ad un certo punto, viaggiò verso le terre del nord]] e trascorse un po' di tempo a servire Odino nei panni di una valchiria e provò senza successo ad ottenere il potere supremo rubando l'anello d'oro, (non è chiaro se questo è accaduto quando ebbe conosciuto Antinea o dopo la morte di Aristarco).
Durante il lungo periodo non documentato della sua vita, immediatamente prima che apparisse nella serie di Hercules, Xena ottenne il Chakram dell'Oscurità. Le fu apparentemente dato da Ares, il dio della guerra. Avendo perso il suo esercito a Corinto, ne formò uno nuovo con il quale partì alla conquista (e al saccheggio) della Grecia.
Le Avventure Successivi (periodo in cui incontra Olimpia)
Circa dieci anni dopo, Xena incontrò Hercules. Inizialmente si propose di ucciderlo, poi il suo esercito le si rivoltò contro dopo che ebbe fermato il suo luogotenente Darphus che stava per uccidere una bambino di uno dei villaggi saccheggiati. Xena affrontò il Gauntlet ma riuscì a sopravvivere, (fu l'unica persona ad essere mai sopravvissuta ad un Gauntlet). Dunque combatté contro Hercules, con la speranza che il suo esercito tornasse indietro per riaccoglierla come capo. Xena sembrava essere in vantaggio, finché non intervenne il cugino di Hercules, Iolao, che diede un aiuto per riacquistare padronanza di se e sconfiggere Xena. Tuttavia, Hercules non volle sconfiggerla, cercando di convincerla che uccidere non è l'unica strada per dimostrare che si è un valoroso guerriero. Commossa ed ispirata dall'onestà di Hercules, Xena si unì a lui e a suo cugino per battere il suo vecchio esercito. Hercules disse a Xena che c'era bontà nel suo cuore e così condivisero una breve ma romantica relazione, prima che Xena decidesse di partire per fare ammenda del suo passato.