Luigi Bonaparte
Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone I (Ajaccio, 5 settembre 1778 – Livorno, 25 luglio 1846), fu re d'Olanda.
Luigi I | |
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Re d'Olanda | |
In carica | 1806-1810 |
Predecessore | Titolo creato |
Successore | Luigi II |
Nascita | Ajaccio, 5 settembre 1778 |
Morte | Livorno, 25 luglio 1846 |
Casa reale | Bonaparte |
Padre | Carlo Maria Bonaparte |
Madre | Letizia Ramolino |
Consorte | Ortensia di Beauharnais |
Figli | Napoleone Carlo Napoleone Luigi Carlo Luigi Napoleone |
La vita
Figlio di Carlo Maria Bonaparte e di Letizia Ramolino, fratello quindi di Napoleone I, sposò nel 1802, dietro pressioni del fratello Napoleone I, Ortensia di Beauharnais, figlia di primo letto della cognata Giuseppina Tascher de La Pagerie e di Alexandre Beauharnais[1] e fu quindi creato da Napoleone re d’Olanda nel 1806.
Comandò l'armata che costituiva, insieme alle truppe del generale Motier, la copertura occidentale della Grande Armée nella campagna del 1806 contro la Prussia.
Nel 1810 abdicò in favore del figlio Napoleone Luigi, essendo venuto in forte contrasto con il fratello Napoleone I, che non tollerava il suo atteggiamento di indipendenza[2], e fuggì in Austria. Subito dopo l'Olanda fu, però, invasa da Napoleone ed annessa all'Impero francese.
Divenuto "Conte di Saint Leu" sotto la protezione asburgica, dopo essersi dedicato a lunghi viaggi si trasferì in Italia stabilendosi a Roma. Morì a Livorno, dove soggiornava in un albergo nel quartiere San Marco; le esequie si tennero nella vicina chiesa di Santa Caterina e quindi il corpo fu trasportato in Francia.
Discendenza
Da Ortensia ebbe tre figli:
- Napoleone Carlo, (1802 – 1807)
- Napoleone Luigi, (1803 – 1831), Luigi II d'Olanda e granduca di Clèves e di Berg dal 1808 (ricevette il titolo dallo zio Gioacchino Murat quando questi divenne re di Napoli) fino al 1813. Sposò la cugina prima Carlotta Bonaparte, figlia dello zio Giuseppe. Affiliato alla carboneria, morì a Forlì combattendo contro le truppe austro-pontificie.
- Carlo Luigi Napoleone, (1808 – 1873) che diventerà nel 1852 imperatore dei francesi con il nome di Napoleone III
Note
<references>
Ascendenza
(1778 - 18401) |
Padre: (1746 - 1785) |
Nonno paterno: Giuseppe Maria Buonaparte (1713 - 1763) |
Bisnonno paterno: Sebastiano Nicola Buonaparte (1683 -1703) |
Trisavolo paterno: Giuseppe Buonaparte (1663 – 1703) |
Trisavola paterna: Maria Bozzi (1668 c. – 1704) | ||||
Bisnonna paterna: Maria Anna Tusoli di Bocagnano |
Trisavolo paterno: Carlo Tusoli di Bocagnano | |||
Trisnonna paterna: Isabella | ||||
Nonna paterna: Maria Saveria Paravicini (1715 - prima del 1750) |
Bisnonno paterno: Giuseppe Maria Paravicini |
Trisavolo paterno: ? | ||
Trisavola paterna: ? | ||||
Bisnonna paterna: Maria Angela Salineri |
Trisavolo paterno: Angelo Agostino Salineri | |||
Trisavola paterna: Francetta Merezano | ||||
Madre: (1750 - 1836) |
Nonno materno: Giovanni Geronimo Ramolino (1723 - 1755) |
Bisnonno materno: Giovanni Agostino Ramolino |
Trisavolo materno: Giovanni Girolamo Ramolino | |
Trisavola materna: Maria Letizia Boggiani | ||||
Bisnonna materna: Angela Maria Peri |
Trisavolo materno: Andrea Peri | |||
Trisavola materna: Maria Maddalena Colonna d'Istria | ||||
Nonna materna: Angela Maria Pietrasanta (1725 - 1790) |
Bisnonno materno: Giuseppe Maria Pietrasanta |
Trisavolo materno: Giovanni Antonio Pietrasanta | ||
Trisavola materna: Paola Brigida Sorba | ||||
Bisnonna materna: Maria Giuseppa Malerba |
Trisavolo materno: ? | |||
Trisavola materna: ? |
Onorificenze
Note
- ^ Il generale Alexandre Beauharnais, primo marito di Giuseppina Tascher de La Pagerie, fu ghigliottinato nel 1794 con l’accusa di tradimento. Napoleone fu sempre molto affezionato ai due figli di Giuseppina e del suo primo marito e da loro fu sempre ricambiato.
- ^ Due furono i motivi principali del dissidio con il fratello Imperatore: la ritrosia di Luigi ad adottare anche per l'Olanda la coscrizione obbligatoria ed il rifiuto di aderire al Blocco Continentale proclamato da Napoleone contro l’Inghilterra. Questo rifiuto è più che comprensibile se si pensa che l'economia della piccola Olanda si basava principalmente sui traffici marini ed il paese non poteva perciò permettersi di inimicarsi la più potente marina del mondo di allora, né rinunciare al commercio marittimo.
Bibliografia
- Max Gallo, Napoléon, Paris, Edition Robert Laffont, 2002, ISBN 2-221-09796-3
- J.Tulard-J.F.Fayard-A.Fierro, Histoire e Dictionnaire de la Révolution Française, Paris, Éditions Robert Laffont, 1998 ISBN 2-221-08850-6
Voci correlate
Altri progetti
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