47/32 Mod. 1935

cannone anticarro
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Il Cannone 47/32 è un cannone anticarro (chiamato più comunemente elefantino) usato durante la seconda guerra mondiale dal Regio Esercito.

47/32 Modello 35
Tipocannone
Impiego
UtilizzatoriRegio Esercito Italiano
Produzione
CostruttoreAnsaldo
Entrata in servizio1938
Descrizione
Peso277 kg (in batteria)
Lunghezza canna1,680 m
Calibro47 mm
Tipo munizioniGranata esplosiva perforanti ordinarie e perforanti a carica cava
Peso proiettile1,45 kg
Velocità alla volata630 m/s
Gittata massima7.000 m
Elevazione-10°/56°
Angolo di tiro60°
CaricaTNT
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Storia

 
Vista del cannone
 
Il cannone esposto presso le "Gallerie di Trento"

La sua messa in batteria richiedeva la rimozione delle ruote, scomposto in pochi elementi poteva essere someggiato, ippotrainato da un solo cavallo o trainato per brevi tratti dai suoi stessi serventi. Il cannone disponeva di granate ad alto esplosivo (HE), perforanti ordinarie Modello 35 (AP) e perforanti a nocciolo indurito Modello 39 (APHC), oltre alle efficaci granate anti-carro EP (effetto pronto) ed EPS (effetto pronto speciale, a carica cava): queste ultime due erano rarissime e, anche quando erano a disposizione, non venivano usate, perché avevano quasi la stessa potenza delle granate perforanti standard ad energia cinetica.

Le granate standard ad alto esplosivo avevano una velocità iniziale di 250 metri al secondo, mentre quelle perforanti ben 635 metri al secondo. Con munizionamento perforante ordinario era in grado di penetrare la corazza frontale dei carri modello Cruiser inglesi delle prime serie (A9/10/13) a distanze variabili tra i 900 ed i 1200 metri[1].

Essendo considerato dagli alti comandi "pezzo di accompagnamento", le munizioni perforanti formavano una minima parte del munizionamento ordinario e questo ha fatto nascere la leggenda dell'incapacità di tale pezzi di perforare alcunché.

Questo cannone è stato anche utilizzato all'interno delle camere di combattimento di molti bunker del Vallo Alpino come arma controcarro in sostituzione del cannone 57/43 Mod. 1887.

Il 47/40 Mod.38

Nel 1942, per dotare la torretta del nuovo carro armato medio M15/42 di una più efficace arma controcarro, il 47/32 Mod. 1935 fu allungato di 8 calibri, ottenendo il 47/40 Mod.38, che aveva una velocità alla volata superiore del 30% rispetto al predecessore (900 contro 630 m/s); ciò comportò un aumento del potere perforante; in particolare, con le granate E.P., cioè effetto pronto (il termine italiano per descrivere le granate a carica cava) poteva perforare fino a 112 mm (a 100 m), riducendosi gradualmente a 60 mm a 500 m, 43 mm a 1000 m e 24 mm a 2000 m.

Note

  1. ^ T:.Jentz datas

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