Antonino Arconte
Antonino Arconte (Cabras, 10 febbraio 1954) è uno scrittore, ex militare e agente segreto italiano.
Biografia
Nato a Oristano[1] da una famiglia di militari di carriera, all'età di sedici anni si arruola come allievo sottufficiale nell'Esercito Italiano nel 1970 e frequenta il 14º Corso AS della Scuola Allievi sottufficiali di Viterbo. Nel settembre dello stesso anno, durante la frequenza del corso, viene selezionato insieme ad altri allievi per far parte dei nuovi quadri del Servizio Informazioni Difesa, il SID, il servizio segreto italiano con struttura militare nato nel 1965 e comandato da quell'anno dal generale Vito Miceli. Questi aveva ricevuto l'incarico da Aldo Moro di organizzare la struttura paramilitare segreta italiana di tipo stay-behind nota con il nome in codice di Organizzazione Gladio e integrata con le altre organizzazioni simili sorte negli altri paesi della NATO. Arconte venne inserito nel Nucleo G della "Gladio delle Centurie", la parte militare dell'Organizzazione Gladio e una delle 12 branche in cui era stato suddiviso il SID.[2] e fatto transitare nella Marina Militare.
Le rivelazioni su Gladio e l'attività di scrittore
Nel 1997 pubblica sul web una pagina dal titolo "The Real History of Gladio"[3] e inizia una campagna di divulgazione dei documenti sull'Organizzazione Gladio rimasti in suo possesso in risposta a un attentato alla sua vita che dichiara alla stampa di aver subito nel febbraio del 1993.
Il 26 luglio 1998, rilascia un'intervista a New York al giornalista Stefano Vaccara che la pubblica su "America Oggi", quotidiano in lingua italiana diffuso negli Stati Uniti d'America.[4] L'intervista, pubblicata in due parti su nove pagine, contiene rivelazioni sulla struttura dell'Organizzazione Gladio e riporta alla luce delle esperienze operative del "gladiatore" Arconte, noto con il nome in codice G-71, una panoramica su molti episodi oscuri della recente storia italiana e internazionale. Le rivelazioni creano l'interessamento della procura militare e civile che apre dei procedimenti giudiziari contro Arconte, dai quali uscirà assolto. Nello stesso tempo, si interessa al caso la stampa nazionale e alcune rivelazioni diventano oggetto di interrogazione parlamentare nel settembre 2004.[5]
Nel dicembre 2001 pubblica la sua autobiografia in "L'ultima missione. G-71 e la verità negata" che riepiloga le rivelazioni e i casi giudiziari connessi e illustra le operazioni da agente segreto alle quali l'Arconte asserisce di aver partecipato.
Note
- ^ Polizia parallela. Inchiesta choc. (PDF), in La Nuova Sardegna, 2 luglio 2005. URL consultato il 15 ottobre 2011.
- ^ Maria Lina Veca, A colloquio con Nino Arconte: i segreti della "Gladio delle Centurie", in Tibereide, archivio900.it, 2 gennaio 2002. URL consultato il 15 ottobre 2011.
- ^ The Real History of Gladio, su geocities.com. URL consultato il 17 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
- ^ Moro, G71 e l'attesa per la verità, su americaoggi.info. URL consultato il 17 ottobre 2011.
- ^ 664ª seduta pubblica - resoconto sommario e stenografico, su senato.it, 30 settembre 2004.
Collegamenti esterni
- Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08661, su senato.it, 10 maggio 2005. URL consultato il 31 dicembre 2011.
- Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09568, su senato.it, 20 ottobre 2005. URL consultato il 31 dicembre 2011.
- Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-099264, su senato.it, 22 dicembre 2005. URL consultato il 31 dicembre 2011.
- Vaccara, Stefano, Buonanotte all'informazione, su americaoggi.info. URL consultato il 31 dicembre 2011.
- Arconte, Antonino, lettera/il gladiatore e la lotta contro la censura sui misteri d’italia/g71 ringrazia e precisa, su oggi7.info. URL consultato il 31 dicembre 2011.</ref>