Provincia di Firenze
La provincia di Firenze è una provincia italiana della Toscana di 1.002.831 abitanti[1].
| Provincia di Firenze provincia | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Amministrazione | |
| Capoluogo | Firenze |
| Presidente | Andrea Barducci (PD) dal 6/7-06-2009 |
| Territorio | |
| Coordinate del capoluogo | 43°46′17″N 11°15′15″E |
| Superficie | 3 514 km² |
| Abitanti | 1 002 831 (31-07-11) |
| Densità | 285,38 ab./km² |
| Comuni | 44 comuni |
| Province confinanti | Pistoia, Prato, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Arezzo, Siena, Pisa, Lucca |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 50100 |
| Prefisso | 055, 0571 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 048 |
| Targa | FI |
| PIL procapite | (nominale) 30.044 € |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Confina a nord e a est con l'Emilia-Romagna (province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna), a sud-est con la provincia di Arezzo, a sud con la provincia di Siena, a ovest con le province di Pisa, Lucca, Pistoia e Prato.
La provincia di Firenze risulta destinata alla soppressione per istituire la Città metropolitana di Firenze; la decisione è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 6 luglio 2012 nell'ambito della legge sulla spending review.[2]
Storia
La provincia deriva dall'omonima prefettura granducale istituita nel 1848, che comprendeva la parte più antica dei domini fiorentini.
Con l'unità d'Italia venne creato nel 1860, il compartimento fiorentino sostanzialmente sovrapposto alla prefettura granducale. Presieduto da Luigi Guglielmo Cambray-Digny che manterrà la carica fino al 1906.
Nel 1865, con l'approvazione della legge comunale e provinciale (legge del 20 marzo 1865, n. 2248), furono definite le provincie, governate da un consiglio provinciale eletto ma presieduta dal prefetto di nomina regia.
Con la legge 30 dicembre 1888 n. 5865 il consiglio elegge il presidente, Paolo Onorato Vigliani a cui succede nel 1919 Gismondo Morelli Gualtierotti.
In seguito all'ascesa del regime fascista, nel 1922, il consiglio e la deputazione provinciale sono sciolti sostituiti da una commissione straordinaria. Inizia un periodo di distacchi territoriali.
Nel 1923 avviene il distacco del circondario di Rocca San Casciano, la cosiddetta "Romagna Toscana" (comuni di Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Tredozio e Verghereto), il cui territorio venne annesso alla provincia di Forlì (allora con sigla FO);
Nel 1925 la cessione alla provincia di Pisa dei comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno e Santa Maria a Monte;
Nel 1927 il distacco dei comuni di Agliana, Cutigliano, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Montale, Pistoia, Piteglio, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese, Serravalle Pistoiese e Tizzana (oggi Quarrata) che andarono a formare la provincia di Pistoia;
Il regime fascista promulga la legge comunale e provinciale del 1928, che pone a vertice della provincia un preside in luogo della deputazione e un rettorato, composto da 4 a 8 rettori, al posto del consiglio, entrambi nominati su proposta del Ministro dell'Interno.
Durante la seconda guerra mondiale, l'11 agosto del 1944, il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, al termine della battaglia per la liberazione di Firenze, si insedia in Palazzo Medici Riccardi (sede della provincia) e ristabilisce la Deputazione provinciale, sancita da un decreto del 4 aprile 1944 (R.D.L. 4 aprile 1944, n. 11). Primo presidente è Mario Augusto Martini. La nomina resterà prefettizia fino alle elezioni del 1951.
A seguito della nuova legge dell'8 marzo 1951, n. 122, il 10 giugno si tengono le elezioni ed il 10 luglio il nuovo consiglio provinciale elegge presidente Mario Fabiani, primo sindaco della Firenze nel dopoguerra, che rimarrà in carica fino al 1962.
Nel 1992 avviene il distacco dei comuni di Prato, Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio che formarono l'attuale provincia di Prato.
L'attenzione al paesaggio agrario
La provincia di Firenze ha zone in cui un'urbanizzazione massiccia e incontrollata ha provocato guasti. Tuttavia permangono alcune zone di grande pregio per il paesaggio agrario, comprese le sistemazioni di colle, frutto della fatica secolare del mondo agricolo toscano, che si tenta ora di salvaguardare per quella parte che è rimasta.
Gemellaggi
La provincia di Firenze è gemellata con la Wilaya (Provincia) di Smara della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica).
Comuni
Appartengono alla provincia di Firenze i seguenti 44 comuni:
- Bagno a Ripoli
- Barberino Val d'Elsa
- Barberino di Mugello
- Borgo San Lorenzo
- Calenzano
- Campi Bisenzio
- Capraia e Limite
- Castelfiorentino
- Cerreto Guidi
- Certaldo
- Dicomano
- Empoli
- Fiesole
- Figline Valdarno
- Firenze
- Firenzuola
- Fucecchio
- Gambassi Terme
- Greve in Chianti
- Impruneta
- Incisa in Val d'Arno
- Lastra a Signa
- Londa
- Marradi
- Montaione
- Montelupo Fiorentino
- Montespertoli
- Palazzuolo sul Senio
- Pelago
- Pontassieve
- Reggello
- Rignano sull'Arno
- Rufina
- San Casciano in Val di Pesa
- San Godenzo
- San Piero a Sieve
- Scandicci
- Scarperia
- Sesto Fiorentino
- Signa
- Tavarnelle Val di Pesa
- Vaglia
- Vicchio
- Vinci
Elenco dei Comuni più popolosi
Comuni con più di 15.000 abitanti:
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