Corex

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Il Precesso Corex è un procedimento per la produzione di ghisa liquida. Al contrario di quanto avviene nel processo di produzione mediante altoforno, non è necessario l'utilizzo di carbon coke che pone particolari requisiti al carbone utilizzato.

Storia

Base del processo Corex attuale è il procedimento KR (Kohle-Reduktions / Riduzione di carbonio), sviluppato negli anni [1970|'70] in [Brasile] da Ralph Weber. Il brevetto corrispondente viene acquistato nel [1978] da Willy Korf il quale invita l'allora VOEST-Alpine ad una partnership per sviluppare ulteriormente ed industrializzare tale processo[1]. Dopo il fallimento della Korf Stahl AG, tutti i diritti passano alla VOEST-Alpine e dopo la suddivisione di quest'ultima, in seguito a ulteriori passaggi, alla VAI. IL primo impianto Corex commerciale viene installato presso la ISCOR in Sudafrica nel 1989 (capacità ca. 300.000 ton/anno). Nel frattempo sono messi in servizio con successo un impianto Corex presso la POSCO in Corea del Sud (600.000 ton/anno), un impianto presso Saldanha (Sudafrica) e due impianti presso Jindal Steel in India. Due ulteriori impianti Corex vengono ordinati nel 1994 da Hanbo-Stell in Corea, ma a causa del fallimento di quest'ultima non entreranno mai in servizioref>R.T. Jones Iron and Steel</ref>. Questi due impianti sono frattanto acquistati da Essar Steel e dovranno essere ricostruiti in India.[2]. Nel novembre 2007 è stato messo in servizio presso Baosteel, a Shanghai, l'impianto Corex che, con una capacità produttiva di 1,5 milioni di tonnelate annuali, detiene il record attuale nel mondo.[3]. Successivamente è stato ordinato dalla stessa Baosteel un ulteriore impianto Corex, entrato in servizio alla fine del 2011.[4].

Processo produttivo

Il processo produttivo Corex si compone di due passaggi di riduzione a liquido ('smelting-reduction') che rendono possibile la produzione di ghisa a partire da carbone e minerale grezzi. Scopo del procedimento di riduzione sono, attraverso la combinazione con il processo di fusione, la gassificazione del carbone e la riduzione diretta della ghisa liquida, la cui qualità corrisponde a quella ottenibile da un processo tradizionale ad altoforno. La riduzione a liquido combina il processo di riduzione diretta (pre-riduzione dell'ossido di ferro a ferro spugnoso) con un procedimento di fusione (riduzione finale). Il processo da' inoltre origine in due fasi ad aggregati separati. Per prima cosa vegono ridotti a ferro spugnoso i minerali di ferro, nel secondo passo avviene la riduzione finale, lo scioglimento e la carburazione fino all'ottenimento della ghisa. L'energia necessaria al processo di fusione è fornita dalla gassificazione del carbone (semicoke, 'char'), mediante il quale si ottengono grandi quantità di monossido di carbonio e idrogeno, utilizzati poi come riducenti.

Principio di base

Il Minerale in pezzatura, sinterizzato, pellettizzato od una mescola di questi viene reso metallico a circa il 90% all'interno di un pozzo in controcorrente con idoneo gas di riduzione e trasportato tramite coclea in un predisposto gassificatore a liquido nel quale, assieme alla riduzione e fusione della spugna di ferro, avvengono le necessarie reazioni metallurgiche nel metallo e nella scoria. Ghisa e scoria vengono poi spillate allo stesso modo di quanto avviene in altoforno. Analisi sulla scoria da Corex non hanno, in linea di principio, dato differenze rispetto alla scoria da altoforno.

Fonti

Patente
AT373970 Verfahren und Vorrichtung zur Herstellung von fluessigem Roheisen oder Stahlvorprodukten
AT382390 Verfahren zur Herstellung von fluessigem Roheisen oder Stahlvorprodukten