Jean-Pierre Vernant
Jean-Pierre Vernant (Provins, 4 gennaio 1914-2007) è stato uno studioso francese dell'età classica. Numerose le opere sull'antica Grecia. Tutti concordano nel considerare i suoi testi come rivoluzionari[senza fonte], opere che hanno cambiato radicalmente la nostra percezione dei miti greci. Viene anche considerato un grande divulgatore, per essere riuscito a far comprendere la molteplicità e la complessità della mitologia greca anche a non addetti al settore.
La Vita
Nasce a Provins il 4 gennaio 1914 a Provins. Studia nei licei di Carnot e Louis-le-Grand di Parigi, prosegue gli studi alla Sorbona. Partecipa, come combattente, alla Seconda Guerra Mondiale. Dal luglio l940 insegna filosofia a Toulouse. Partecipa alla Resistenza Francesc. Terminata la guerra aderisce al Partico Comunista francesce. Scrive articoli di poticia estera. Insegna fino al 1948. Dal 1948 al 1957 diventa ricercatore presso il Cnrs. Nel medesimo periodo si impegna nelle lotte contro le guerre coloniali in Indocina e d'Algeria. Negli dal l957 al l975 dirige un settore dell'École Pratique des Hautes Études. Promuove, fonda e dirige dal l964 al l985 il Centre de Recherches Comparées sur les Sociétés Anciennes. Dal l975 al l984 occupa la cattedra di Studio comparato delle religioni antiche al Collège de France. Membro di varie e numerose Accademie, citiamo, tra le molte: 'Académie royale de Belgique, l'American Academy of Arts and Sciences, l'Academia Europaea. A ricevuto anche l'onorificenza della Legion d'Onore.
Dalle sue opere
In principio, fu Voragine. I Greci la chiamarono Chaos. Che cos'è Voragine? È un vuoto, un vuoto oscuro, dove niente può essere distinto. È un punto di caduta, di vertigine e di confusione, un precipizio senza fine, senza fondo. Si viene ghermiti da Voragine come dall'apertura di fauci immense in cui tutto può essere ingoiato e confuso in un'unica notte indistinta. In origine dunque, non esiste che Voragine, abisso cieco, notturno, sconfinato.
Poi apparve la Terra. I Greci la chiamarono Gaia. E dal seno stesso di Voragine che sorse la Terra. Eccola dunque, nata subito dopo Caos, di cui rappresenta per certi aspetti il contrario. La Terra non è piú uno spazio di caduta oscuro, senza limiti, indefinito. La Terra possiede una forma distinta, separata, precisa. Alla confusione, all'indistinto carico di tenebre di Caos, Gaia oppone nettezza, compattezza, stabilità. ... da: L'universo, gli dèi, gli uomini»
Bibliografia
- - Le origini del pensiero greco, 1962;
- - Mito e pensiero, 1965;
- - Mito e societa' greca, 1974;
- - Mito e religione greca, 1990;
- - Mito e religione in Grecia antica, Donzelli;
- - Ulisse e lo specchio. Il femminile e la rappresentazione di sé nella Grecia antica, con Francoise Frontisi, Donzelli;
- - Mito e tragedia, due, Da Edipo a Dioniso, insieme con Pierre Vidal-Naquet, Einaudi;
- - L’ individuo, la morte, l’amore, Cortina Raffaello;
- - Mito e pensiero presso i greci, 1965, edita in Italia da Einaudi;
- - Le astuzie dell’intelligenza nell’antica Grecia, con Marcel Detienne, Laterza;
- - La morte negli occhi. Figure dell’altro nell’antica Grecia, Il Mulino;
- - La cucina del sacrificio in terra greca», con Marcel Detienne, Bollati Boringhieri;
- - Mito e tragedia nell’antica Grecia. La tragedia come fenomeno sociale estetico e psicologico, insieme a Pierre Vidal-Naquet, Einaudi;