İtalyan, Rum Casusu Çıktı

album di Elio e le Storie Tese del 1992
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Italyan, Rum Casusu Çikti è un album del 1992 di Elio e le Storie Tese.

Italyan, Rum Casusu Çıktı
album in studio
ArtistaElio e le Storie Tese
Pubblicazione12 giugno 1992
Durata62 min : 18 s
Dischi1
Tracce16
GenereRock demenziale
Rock progressivo
EtichettaHukapan/Sony Music
ProduttoreOtar Bolivecic
RegistrazionePsycho Studios, Milano
Noteesistono due ristampe della Aspirine/Bmg: una versione rimasterizzata del 1994 e una confezione digipack del 2000, contenente anche una traccia video di Servi della gleba
Elio e le Storie Tese - cronologia
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
OndarockPietra miliare

Il titolo in lingua turca significa "Si è scoperto che l'italiano era una spia greca": questa frase era apparsa su un quotidiano turco in merito all'arresto di un fotografo italiano, Massimo Rana, scambiato per una spia nel 1991 dalla polizia turco-cipriota.

L'immagine di copertina richiama quella di Atom Heart Mother dei Pink Floyd[senza fonte].

Tracce

  1. Rum Casusu - 0:21
  2. Servi della gleba? - 0:17
  3. Servi della gleba - 4:38
  4. Arriva Elio (intro) - 0:56
  5. Uomini col borsello (Ragazza che limoni sola) - 5:19
  6. Il vitello dai piedi di balsa - 3:09
  7. Cartoni animati giapponesi - 4:20
  8. Cinquecento - 1:34
  9. Supergiovane - 8:24
  10. Essere donna oggi - 7:00
  11. Pork e Cindy - 5:09
  12. Pipppero® - 4:45
  13. Il vitello dai piedi di balsa reprise - 1:31
  14. Urna - 4:55
  15. Arrivederci - 1:48
  16. La vendetta del Fantasma Formaggino - 8:06

Descrizione tracce

  • Rum Casusu: è un estratto dal film Rocky V. La frase Se la mucca fa mu, allora il merlo deve fare per forza me, presente nel doppiaggio italiano del film, era stata ispirata dal gruppo stesso, in particolare dalla canzone Nubi di ieri sul nostro domani odierno (Abitudinario).
  • Servi della gleba?: questo breve stacco e il seguente Servi della gleba citano rispettivamente In the Flesh? e In the Flesh (due versioni distinte di uno stesso brano dall'album The wall dei Pink Floyd). Qui è semplicemente il coro Le Mystère des Voix Bulgares che annuncia gli Elii a modo proprio. In realtà l'intro originale di Servi della gleba è inserito come ghost track (da decriptare) alla fine del disco, e sarà normalmente ascoltabile su Del meglio del nostro meglio Vol. 1, nella traccia del brano "ufficiale".
  • Servi della gleba: parla del servilismo estremo da parte di un uomo verso la donna di cui è innamorato, che lo sfrutta in tutti i modi possibili. È presente una citazione da Una storia disonesta di Stefano Rosso. L'arrangiamento del ritornello richiama quello di Pamela dei Toto. Nella telefonata finale la voce è di Faso.
  • Arriva Elio: è il brano che introduceva i concerti nel tour del 1986.
  • Uomini col borsello (Ragazza che limoni sola): hanno collaborato Riccardo Fogli, The Chieftains e Sir Oliver Skardy dei Pitura Freska. Sono citate Piccola Katy dei Pooh (dallo stesso Fogli che rifà il verso a se stesso, nel parlato che rimanda alla versione originale del 1967) e I Want It All dei Queen, oltre all'attore Ben Turpin, nella ripetizione "finto, finto, finto bue" si può cogliere, per crasi, una citazione di Toffee di Vasco Rossi. Il racconto surreale di Giorgio e Piero, posto a chiusura del pezzo è recitato dal musicista Vittorio Cosma, con sottofondo tratto dal film M. Butterfly di David Cronenberg.
  • Il vitello dai piedi di balsa: ci sono molte citazioni: Golden Slumbers dei Beatles, il tema di Francis Lai del film Love Story di Arthur Hiller, il fischiettio iniziale da Thick as a Brick dei Jethro Tull, The Great Gig in the Sky dei Pink Floyd, A whiter shade of pale dei Procol Harum e la Rapsodia in blu di George Gershwin. Inoltre in mezzo al brano è inclusa una parte del brano "Pulun Vage Sudu Raula Digay" dall'album The Los Sri Lanka Parakramabahu Brothers featuring Elio e le Storie Tese.
  • Cartoni animati giapponesi: sono campionate le voci di Vittorio Cosma e Marco Masini, quest'ultimo probabilmente scomponendo le sillabe delle sue canzoni "Vai con lui" e "Ci vorrebbe il mare". Di questa canzone non compare il testo nel libretto, adducendo come scusa che non era ancora pronto al momento della stampa.
  • Cinquecento: è cantata da Cesareo e introdotta da Vittorio Cosma. Il brano è stato inciso velocizzato, per poi rallentarlo in fase di incisione, pertanto Cesareo ha dovuto cantare in una tonalità molto più alta di quella che si sente nel disco. Ecco perché, in certi momenti, si sente il chitarrista in evidenti difficoltà a raggiungere le note più alte, oltre al fatto che la sua voce appare innaturale, come quando si scaricano le pile di un registratore. Concettualmente, il brano è a sua volta parodia di alcuni mini spot dedicati alla nuova versione della utilitaria FIAT, per i quali avevano scritto dei jingle inediti Eugenio Finardi, Enrico Ruggeri e Gino Paoli. La melodia richiama Una lunga storia d'amore, proprio di Gino Paoli, mentre il ritornello è basato sulla melodia de Il mondo di Jimmy Fontana. In sottofondo, la chitarra elettrica suonata con l'E-bow cita per un istante il solo di Steve Hackett in Firth of Fifth dei Genesis.
  • Supergiovane: il ruolo del "matusa" è interpretato da Diego Abatantuono, quello del supereroe da Mangoni. È citato lo spot del Crodino e la canzone The Old Landmark cantata da James Brown in Blues Brothers, oltre a numerosi retaggi della generazione di adolescenti a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, ad esempio la musica dei Genesis.
  • Essere donna oggi: sono citati Perché lo fai? di Marco Masini e Any Downers? di Frank Zappa, oltre al film Ritorno al futuro di Robert Zemeckis. Il ritornello parla di Loretta Goggi, ricordandola nello sceneggiato La freccia nera, che viene anche nominata come esempio inerente al titolo. Nel primo inciso c'è una citazione al jingle di uno spot di assorbenti igienici, e al contenuto dello stesso, che prevedeva la presenza di una macchina pressatrice che rendeva il prodotto sottovuoto. Nel testo vengono citati il romanzo Piccole donne di L.M. Alcott e la canzone Piccolo uomo di Mia Martini. Vengono anche citate le Trombe di Falloppio, che è anche il nome di un gruppo che in quegli anni ha pubblicato il disco Santi Numi, prodotto da Cesareo. L'assolo finale di Cesareo è improvvisato. Alla fine, il sottofondo di Rochenrol pam pam è Stairway to Heaven dei Led Zeppelin. Nel breve parlato sono citate Alla fiera dell'est di Angelo Branduardi e L'angelo azzurro di Umberto Balsamo. Feiez suona gli accordi di Smoke on the Water dei Deep Purple.
  • Pork & Cindy: è un omaggio alla sit-com Mork & Mindy. L'assolo di batteria di Christian Meyer omaggia Moby Dick dei Led Zeppelin e Black Night dei Deep Purple. Sulla coda della canzone, il gruppo esegue anche un breve coro che consiste in un'armonizzazione di gargarismi. Al termine parla in inglese, con voce camuffata, il loro produttore Otar Bolivecic, al secolo Claudio Dentes.
  • Pipppero®: cita soprattutto Ramaya di Afric Simone, ma anche I Feel Fine dei Beatles, Barbara Ann dei Beach Boys, Bugiardi noi di Umberto Balsamo. Inoltre, la base ritmica è quella di The Power degli Snap!. Molti altri artisti e dischi sono nominati al termine della canzone: Kung Fu Fighting di Carl Douglas, Fly Robin Fly di Silver Convention, Il meglio dei Tavares, Ali Shuffle di Alvin Cash, Disco Inferno di The Trammps, Cerrone, Boney M. con Ma Baker, Daddy Cool, Rasputin, Disco Duck di Rick Dees, Gimme Some di Jimmy "Bo" Horne, Sandokan ed Orzowei degli Oliver Onions, e Cuba dei Gibson Brothers. Il motivo della canzone è preso da 'The Mystery of the Bulgarian Voices' un ensemble di cori di donne bulgare. Pippero in bulgaro significa peperone, autocitazione che si ritrova nel testo di Piattaforma e T.V.U.M.D.B. con Giorgia.
  • Il vitello dai piedi di balsa reprise: anche questa con Enrico Ruggeri, preceduta da una chiacchierata con Claudio Bisio, che chiede notizie sulle sorti del vitello. Il sottofondo è Let's All Chant della Michael Zager Band.
  • Urna: cita Les feuilles mortes di Joseph Kosma su poesia di Jacques Prévert. Sono presenti alcuni versi da Dei sepolcri di Ugo Foscolo. Sono nominati Mauro Bellugi, Gianni Bella e Ufo Robot. Faso ha sempre dichiarato di non amare la versione speed metal di questa canzone, preferendo la versione che si trova nell'album Peerla con un arrangiamento più "soft".
  • Arrivederci: chiudeva i concerti del 1986. La musica è la stessa di Arriva Elio. I verbi saltare, brasare, fornire, forgiare sono una parodia di Gioca jouer di Claudio Cecchetto.
  • La vendetta del Fantasma Formaggino: ritroviamo Diego Abatantuono (qui nel ruolo del Dio della barzelletta). Numerose le citazioni canoro-musicali: il riff di Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano, Sei forte papà, Andavo a cento all'ora e Un mondo d'amore di Gianni Morandi, This Jesus Must Die (dalla Rock Opera Jesus Christ Superstar), Nessuno mai di Marcella Bella, Binario di Claudio Villa, Terra promessa di Eros Ramazzotti e la canzone napoletana I' te vurria vasa', oltre ad un cenno all'inno nazionale italiano. Il gruppo si autocita con campionamenti della Shidzu Version di John Holmes (Una vita per il cinema) e di Ang ang ang, dal primo album del gruppo. La barzelletta del Fantasma Formaggino, a inizio brano, è raccontata, malissimo (ovviamente apposta), da Claudio Bisio agli Elii, che fingono di non capirla.
  • A fine disco, dopo un po' di silenzio, c'è una ghost track che contiene, velocizzata, l'introduzione a Servi della gleba (successivamente pubblicata su "Del meglio del nostro meglio Vol.1", riregistrata e riarrangiata) di cui però è regolarmente pubblicato il testo nel booklet.

Curiosità

  • L'album è dedicato a Paola Tovaglia, che aveva precedentemente collaborato con il gruppo con lo pseudonimo di Peev Agliato.
  • Nei crediti relativi a Il vitello dai piedi di balsa figura, alla stregua degli altri ospiti, anche Sting, precisamente nel ruolo del Vitello dai piedi tonnati. Quest'ultimo però è l'unico, fra tutti i personaggi della canzone, che non parla direttamente. Pertanto non c'è nessuna prova che Sting abbia preso effettivamente parte alle registrazioni.
  • La terzultima pagina del libretto del CD riproduce, capovolta, l'ultima pagina del booklet di Matto come un gatto di Gino Paoli, uscito l'anno prima. Su tutto compare una sorta di nota del gruppo, manoscritta e resa in un italiano sghimbescio, quasi da analfabeti, quindi corretta e valutata da Roberto Vecchioni (che firma con le sole iniziali) nelle sue vesti di professore di lettere. Vecchioni apporta correzioni anche alla nota originale di Gino Paoli qui riprodotta.

Formazione

Altri musicisti

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