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The Voyage of the Space Beagle | |
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Autore | A. E. van Vogt |
Sottogenere | Space Opera |
Crociera nell'infinito è un romanzo di fantascienza di A. E. van Vogt, il cui sottogenere può essere identificato nella Space opera.
Il romanzo è una raccolta di quattro racconti pubblicati dall'autore fra il luglio 1939 ed il maggio 1950 e poi fusi insieme in un testo unico, edito nel 1950 in Canada con il titolo The Voyage of the Space Beagle. Nel corso della lettura, sono chiaramente distinguibili le soluzioni di continuità fra un episodio e l'altro. Il racconto che costituisce la base della prima parte del romanzo (capitoli da 1 a 6) fu anche il primo racconto di fantascienza pubblicato da A. E. van Vogt.
I racconti confluiti nel romanzo sono i seguenti:
- "Black Destroyer", pubblicato nel luglio 1939 sulla rivista di fantascienza Astounding magazine (capitoli da 1 a 6)
- "War of Nerves", pubblicato nel maggio 1950 sulla rivista di fantascienza Other Worlds magazine (capitoli da 9 a 12)
- "Discord in Scarlet", pubblicato nel dicembre 1939 su Astounding magazine — il secondo racconto di fantascienza dato alle stampe da A. E. Van Vogt (capitoli da 13 a 21)
- "M33 in Andromeda", pubblicato nell'agosto 1943 sempre su Astounding, e successivamente inserito come storia nel libro M33 in Andromeda (1971) (capitoli da 22 a 28)
Il romanzo fu ripubblicato nel 1952 con il titolo Mission: Interplanetary.
In Italia il volume è uscito il 10 novembre 1953 nella collana Urania (numero 27) ed è stato poi ripubblicato come "numero bis" nella stessa collana il 21 luglio 1963 (numero 312 bis). Nella collana Urania Classici è uscito nel mese di gennaio 1979 (numero 22).
Trama
Template:Trama L'astronave Argus, ricalcando avveniristicamente le orme del brigantino Beagle, che ospitò Charles Darwin nel suo celebre viaggio naturalistico (a cui è ispirato esplicitamente il titolo originale dell'opera), svolge una missione pluriennale alla ricerca di mondi sconosciuti e di forme di vita aliene. Il suo numeroso equipaggio, che conta più di mille componenti, è diviso in due fazioni: gli scienziati, esperti nei più vari settori, ed i militari, che rappresentano la minoranza (circa centottanta uomini) ma che sono pronti a prendere il comando in situazioni di emergenza.
Mentre le sezioni della scienza tradizionale, come la chimica, la medicina, la biologia, sono costituite da numerosi membri, Elliot Grosvenor, lo scienziato della Sezione Connettivista, è l'unico esponente, a bordo, a rappresentare la sua disciplina. Tuttavia il suo apporto risulterà essenziale in ogni battaglia che l'Argus dovrà sostenere contro i nemici che incontrerà.
Il connettivismo è una disciplina che mira a costituire una visione unica ed integrata, un olismo piuttosto che un riduzionismo, una punto di vista globale piuttosto che specifico. Questo non significa che un connettivista sia un tuttologo: lo scienziato connettivista è esperto dei singoli rami della scienza quasi come uno specialista ma aggiunge ai singoli punti di vista una capacità di visione generale del problema.
Il romanzo si articola implicitamente in quattro parti ed ogni parte ha per protagonista una differente "razza" aliena.
Coeurl
Un Coeurl è un essere virtualmente immortale, intelligente, feroce e spietato, con le sembianze di un gatto gigantesco. I Coeurl hanno una storia antichissima; essi erano animali da esperimento dei costruttori della città morta, gli antichi abitatori scomparsi di un pianeta ormai quasi privo di forme di vita, su cui l'astronave Argus è atterrata per scopi esplorativi. Secondo la teoria dell'archeologo Korita, i costruttori erano un popolo di matematici e di artisti, come è testimoniato dalle rovine della città morta, costituita da edifici bizzarri e da architetture gioiose. La vitalità delle forme architettoniche testimonia che la civiltà dei costruttori non si trovava in uno stadio di declino, quanto piuttosto di piena espansione. Circa milleottocento anni prima dell'arrivo dell'Argus, la civiltà dei costruttori improvvisamente venne distrutta. Non si sa quali siano state le ragioni di questa brusca fine. Dall'analisi di elementi raccolti sul pianeta, si può stabilire solo che in quell'epoca avvenne una repentina riduzione di alcune lunghezze d'onda della luce, causata a sua volta dall'aumento di polveri nell'atmosfera; di conseguenza, la quasi totalità delle piante scomparve quasi da un giorno all'altro, alterando irrimediabilmente l'ecosistema del pianeta. I Coeurl, che erano stati addestrati e perfezionati negli esperimenti dei costruttori, si salvarono, ma vennero messi a dura prova da condizioni di sopravvivenza sempre più difficili. Uno di questi Coeurl, ad esempio, per sette volte, durante il secolo precedente l'arrivo dell'Argus, aveva incontrato suoi conspecifici, ancora vivi ma oramai troppo provati dalla fame, e se ne era avidamente cibato.
Il problema, ora, è che la spedizione scientifica dell'astronave, guidata dal comandante Hal Morton, ha adottato questo Coeurl e lo ha preso a bordo quasi come se si trattasse di un animale da compagnia. Errore imperdonabile, giacché i Coeurl si nutrono esclusivamente di id, il potassio contenuto nelle cellule viventi dell'organismo, che questi animali estraggono dalle loro vittime mentre esse sono ancora palpitanti di vita. Il Coeurl prelevato dalla spedizione è digiuno da mesi, forse da anni, ed è disperatamente affamato, ma riesce ad ingannare l'equipaggio fingendosi docile e molto meno intelligente di quanto non sia. Tuttavia la bestia dovrà pur mangiare, essendo oramai al limite della sopravvivenza. Ne farà le spese uno scienziato della sezione dei chimici, che si era allontanato da solo nella città morta, vicino al punto dove l'astronave è atterrata, e che viene seguito di nascosto dal "gatto". La fine del dottor Jarvey, il chimico, indurrà l'equipaggio a comportarsi in maniera più prudente nei confronti del Coeurl; anche se non ci sono prove che colleghino l'omidicio di Jarvey con il Coeurl, l'animale verrà imprigionato, per sicurezza, in una gabbia speciale. Ma Coeurl è pieno di risorse sconosciute ai suoi carcerieri: è capace di far scattare la serratura della gabbia attraverso un flusso di radiazione elettromagnetica opportunamente direzionato dalle sue vibrisse e in questo modo si libera e inizia a realizzare il suo piano; vuole, infatti, impossessarsi dell'astronave uccidendo il migliaio di uomini di equipaggio e dirigersi verso il pianeta di origine dell'Argus, la Terra, dove si aspetta - a giusta ragione - che siano presenti quantità illimitate di id. Ma il suo disegno è, in realtà, ancora più ambizioso: vuole entrare in contatto con gli altri membri della sua specie e andare alla conquista dell'intera Galassia.
Solo Grosvenor, il connettivista, grazie all'attento studio delle caratteristiche e dei punti deboli dell'animale, sarà capace di elaborare un piano che consentirà la distruzione del Coeurl ed il salvataggio dell'Argus.
I Riim
Lasciato alle spalle il pericolo del "gatto", l'astronave Argus procede nel suo viaggio; la quotidiana vita di bordo è animata, come sempre, dalle battaglie politiche fra le varie fazioni di scienziati. Le imminenti elezioni per il nuovo capo della spedizione non contribuiscono certo a distendere le tensioni. All'improvviso, un flusso di immagini visive irrompe nelle coscienze dei componenti dell'equipaggio, destrutturandole e rendendo espliciti gli antagonismi. Quelli che erano conflitti latenti, irregimentati dai freni della ragione, sfociano in guerre aperte ed attacchi paramilitari; in questo modo l'astronave si trasforma in un campo di battaglia. I responsabili di questa destrutturazione psichica sono i Riim, un popolo di esseri intelligenti probabilmente discendenti da un ramo evolutivo affine a quello degli uccelli terrestri. I Riim avevano intenzioni pacifiche, inviando le loro immagini visive di tipo psichedelico, ignari dell'effetto destrutturante che esse avrebbero avuto sulle coscienze degli esseri umani.
Soltanto Grosvenor, educato dalla scienza connettivista a padroneggiare la suggestione ipnotica, riuscirà a contattare i Riim e ad evitare, così, l'autodistruzione dell'Argus.
Ixtl
Ixtl naviga, da eoni innumerabili, nello spazio profondo, sospinto da un immemorabile slancio iniziale. Il suo moto, non ostacolato da alcun attrito, procede uniforme da così tanti milioni di anni che Ixtl è divenuto, ormai, persino dimentico di sé, della sua coscienza, del nucleo del suo essere chiamato "Io". Procede, dalla notte dei tempi, sopravvivendo grazie all'energia remota delle galassie lontanissime, di cui riesce ad intercettare le particelle sfuggenti. Finché, per uno strano capriccio di un destino improbabile, l'Argus gli sfreccia accanto, nel suo viaggio esplorativo. Ixtl è scosso, non riesce a credere alle sue percezioni, risulta tanto sopraffatto dalla sorpresa che quasi si fa sfuggire quella sua unica occasione di sopravvivenza; e di riproduzione. Ma, dopo il primo istante di sbigottimento, prontamente causa, grazie ai suoi poteri manipolatori dell'energia, un deficit di funzionamento nelle macchine dell'astronave, causandone l'arresto. Ha così modo di studiare gli strani esseri bipedi che fuoriescono dallo scafo per effettuare le riparazioni e decide di farsi notare. L'equipaggio, sbalordito dal suo aspetto purpureo e diabolico, decide di prenderlo a bordo per studiarlo, ma Ixtl modifica erroneamente la sua struttura atomica e così passa attraverso il pavimento della gabbia in cui gli esseri umani l'hanno costretto. Oramai è tardi per rimediare, ma Ixtl non ha nulla da temere, visto che è invincibile, immortale e capace di modificare a piacimento la sua struttura atomica in modo da passare attraverso la materia.
Il suo obiettivo è impossessarsi dell'astronave ma, fondamentalmente, allo scopo di riprodursi. Da un tempo non misurabile Ixtl porta nel suo grembo le uova della sua razza, che gli consentiranno di dare origine ad una nuova stirpe di dominatori dell'Universo. Ora effettua una serie di blitz per catturare uomini, che risultano essere idonei ricettacoli per le sue uova. Quando l'uovo viene innestato nell'essere umano, questi si paralizza, pur restando cosciente; una volta, poi, che l'uovo si schiude, l'Ixtl neonato si ciba del suo ospite dall'interno, man mano che si accresce. Gli uomini catturati sono destinati a una fine di un inimmaginabile orrore.
L'Anabis
Commento
e che ne metteranno a dura prova la capacità di reazione.
La teoria di una "razza" che ha colonizzato l'universo in uno stadio precedente e che è stata catapultata via dal big-bang della rinascita del cosmo appare affascinante, anche se, ovviamente, nessuna forma di vita organizzata avrebbe potuto sopravvivere alla inimmaginabile attrazione gravitazionale di tutta la materia dell'universo concentrata in un solo, smisurato buco nero.