Manifattura Festi Rasini & C.
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondata daGiovanni Festi e Cesare Rasini
Sede principaleVilla d'Ogna

La Manifattura Festi Rasini & C. è stata un'azienda tessile italiana, operante nel settore cotoniero tra la fine del XIX e gli inizi del XXI secolo, con sede a Villa d'Ogna.[1] [2]

Storia

La Manifattura Festi Rasini si costituisce ufficialmente, come società in accomandita semplice, il 9 marzo 1889, con lo scopo di esercitare «l'industria e il commercio dei filati di cotone ed affini». I soci accomandatari sono il conte Giovanni Festi[3] e il signor Cesare Rasini[4], entrambi nominati in seguito cavalieri del lavoro.

La posa della prima pietra avvenne l'8 settembre 1889, alla presenza della Regina Margherita di Savoia, nel luogo in cui sorgeva la cartiera della famiglia Bonometti.

Nel 1899 la Festi Rasini si trasforma in società anonima. Gli utili dell'azienda sono molto positivi, tanto da indurre all'apertura di un nuovo polo a San Giovanni Lupatoto, a pochi chilometri da Verona nel 1903. In questi anni vengono fatti investimenti nel settore produttivo, ampliando lo stabilimento, incrementando il numero di telai e aumentando il capitale sociale dell'azienda.

Il successo dell'azienda portò a Villa d'Ogna un gran numero di operai, provenienti da tutta la bergamasca. Si pensi che la popolazione residente a Villa d'Ogna era di 1908 persone nel 1941.[5] Nel 1940, solamente gli operai che lavoravano nell'azienda erano 1400.[6]

Congiuntamente agli interventi economici per accrescere il potenziale commerciale, l'azienda si occupò della realizzazione di case alloggio per i dipendenti, del convitto per le operaie residenti in paesi lontani, di un asilo infantile e di una scuola elementare. L'idea era quella di creare un villaggio operaio, sulla base dell'esperienza di altre manifatture tessili, prima fra tutte quella a Crespi d'Adda.

 
La Manifattura Festi Rasini e il villaggio operaio alla fine degli anni 50

Veggo scender dai monti alle pendici
In balda schiera gente come a festa;
Lattrae un nuovo Fato: gli opifici
L'antica forza hanno in suo cor ridesta.
All'onde palpitanti, alla sorgente

Del fiume ond'essa tragge "Forza e Luce"
Ora si specchia la novella gente,
Giuliva in cor per l'opra che l'adduce
Nella corrente di gagliardi imprese
All'agiatezza del natio paese.

(Acrostico di Luigi Tinelli in: A. Bonicelli, Cent'anni di banda a Villa d'Ogna, 2000, p. 13.)


Negli anni 70 la fabbrica rischia di chiudere. Dopo tre mesi di occupazione dagli operai, l'azienda rimane aperta grazie all'intervento del Comune di Villa d'Ogna, della Provincia di Bergamo e della Camera di commercio di Bergamo, i quali ne rilevano il controllo, almeno fino al 1979 quando ritorna in mani private.
Nel 2011 l'azienda cessa di funzionare.


Note

  1. ^ Cotonificio Festi Rasini, Villa d'Ogna, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia Beni Culturali.
  2. ^ Per filo e per segni, Festi Rasini & C., su perfiloepersegni.it.
  3. ^ Giovanni Festi, su cavalieridellavoro.it, Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro.
  4. ^ Cesare Rasini, su cavalieridellavoro.it, Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro.
  5. ^ Popolazione residente al censimento 1941. Si veda tav. 1, p. 69 (PDF), su comune.gromo.bg.it.
  6. ^ Corriere della Sera, Per oltre un secolo un simbolo dell'industria nell'alta Valle Seriana, su archiviostorico.corriere.it.

Bibliografia

  • Alberto Bonicelli, Cent'anni di banda a Villa d'Ogna, 2000.
  • AA.VV., Un'esperienza: la lotta dei lavoratori della "Festi Rasini", 1981.