Backpacking

metodo utilizzato per viaggiare comodamente
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Backpacking è un termine inglese[1][2] utilizzato anche in italiano[senza fonte], letteralmente, viaggiare con lo zaino, che sta a indicare un modo di viaggiare economico. Deriva dall'inglese backpack, che significa zaino. Potrebbe essere tradotto in italiano con il termine saccopelista[3], che veniva usato nella seconda metà del XX secolo per riferirsi ai turisti o viaggiatori che dormivano nel proprio sacco a pelo, spesso all'aperto.[senza fonte]

Il backpacker in genere si sposta per periodi lunghi con un budget limitato.

Gli scopi sono vari:

  • l'esperienza stessa del viaggio;
  • il raggiungimento della conoscenza del mondo per presa diretta;
  • il conoscere persone del luogo;
  • l'imparare le lingue in loco;
  • il vivere secondo i propri ritmi.

Il backpacker si serve di mezzi di trasporto locali, dorme in alloggi a basso costo, mangia in ristoranti economici e considera i propri soldi un bene che deve durare il più a lungo possibile.

In Italia il fenomeno è meno sviluppato rispetto all'Europa del Nord, ma in forte sviluppo.

Bibliografia

  • Giovanna Mascheroni, Le comunità viaggianti, Franco Angeli editore, 2010
  • Rolf Potts, Vagabonding. L'arte di girare il mondo, Ponte alle Grazie

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