Sport a Siracusa

strutture, eventi e società sportive di Siracusa
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Voce principale: Siracusa.

Lo sport a Siracusa si è sviluppato ad un alto livello solo dal secondo dopoguerra i primi successi sia a livello individuale che di squadra si attestano dagli anni cinquanta in poi.

Concetto Lo Bello durante la finale di Coppa dei Campioni 1969-70

I maggiori atleti di spicco che hanno intrapreso una carriera brillante diventando famosi, sono gli arbitri di calcio Concetto Lo Bello ed il figlio Rosario sia a livello nazionale che internazionale, Enzo Maiorca detentore più volte del record di immersione in apnea, ed il pattinatore Pippo Cantarella nella specialità di pattinaggio di velocità a rotelle.

Negli sport a squadre, il primo scudetto vinto da una squadra aretusea risale al 1987, con la conquista del campionato italiano di pallamano ad opera dell' Ortigia (il primo di tre consecutivi). Nel 2000 a ripetersi nella stessa disciplina ma categoria femminile è stata l' EOS. Le altre discipline a vincere il tricolore sono la Canoa polo con la KST (tre volte campione d'Italia) e la Canottieri Siracusa, e il Tennistavolo con il Città di Siracusa nel 2012.

Titoli nazionali di squadra vinti

 
Una formazione dell'Ortigia Siracusa campione d'Italia

Il primo scudetto vinto da una squadra siracusana proviene dal settore Pallamano, nella stagione 1986-87 quando a vincerlo è l'Ortigia Siracusa. In quegli anni, la realtà siracusana, oltre ad avere un ottimo vivaio giovanile dispone di forze economiche importanti, che le permettono di ingaggiare alcuni stranieri di valore innalzando il tasso tecnico. I biancoverdi ripeteranno l'impresa anche nei due anni a seguire nel 1987-88 e nel 1988-89, rimanendo ad oggi l'unica realtà siciliana ad aver vinto il campionato in questa disciplina. Stessa disciplina, ma settore femminile, anche qui la città di Siracusa dimostra di possedere un ottimo vivaio, e dopo essersi permessa addirittura 3 società in serie A (EOS Siracusa, Polisport SR e Pentapoli SR), nell'anno 1999-00 ottiene il suo scudetto grazie all' EOS Siracusa, entrando di diritto nell'albo dei vincenti. Altro sport che ha portato lustro alla città è la Canoa polo, grazie agli scudetti della Canottieri Siracusa prima (1997) e KST poi, quest'ultima capace di vincerne 3 consecutivamente(2013, 2014, 2015), imponendosi di diritto tra le squadre più competitive in ambito nazionale.

Capitolo a parte merita la disciplina del Tennistavolo, in quanto da sempre in città c'e' stata una certa tradizione legata a questo sport, arrivando a coronare nel 2012 il sogno di vincere lo scudetto, sbaragliando tutte le concorrenti. Scudetto che purtroppo non ha portato i benefici che la società immaginava, costringendo la proprietà a dover vendere il proprio titolo per problemi economici, passando nel giro di qualche mese dall'apice del successo alla mancata iscrizione.

 
Le squadre scudettate

Altri titoli nazionali vinti

 
Il Siracusa che vinse la storica coppa Italia semiprofessionista

Oltre agli scudetti, ci sono stati alcuni club nelle rispettive competizioni che hanno vinto altre coppe nazionali ed internazionali. La Coppa Italia a vincerla sono stati 3 club: nel calcio dall' As Siracusa 1924 nel 1978-79, anno in cui oltre la coppa fù vinto il campionato accedendo alla categoria superiore (ad oggi in Sicilia questa competizione oltre gli aretusei è stata vinta dal Palermo); nella pallamano dall' Ortigia Siracusa vincente nelle stagioni 1995-96 e 1996-97; nella Canoa polo dal KST Siracusa nel 2013, 2014 e 2015.

Nella Pallanuoto, la società CC Ortigia Siracusa ha vinto sia in ambito maschile che femminile. Nella maschile, si è aggiudicata per 2 volte la Coppa COMEN nel 2000 e 2001, nella femminile la Coppa LEN per 2 volte, nel 2004 e 2005.

Le squadre titolate

Sport di squadra

 
Il Siracusa 1928/29

La maggiore realtà calcistica della città è il Siracusa[1]. Nella stagione 2015-2016 milita in Serie D, il quarto livello del campionato italiano di calcio.

Il club fu fondato il 1º aprile 1924[2], per poi esser rifondato più volte: nel 1937, in seguito alla precedente radiazione dai ruoli federali[3], nel 1995, quando l'US Marcozzi Siracusa divenne il primo club cittadino[4], e nel 2012, da alcuni rappresentanti del tifo organizzato e iscritto in Terza Categoria per scongiurare la fine dell'attività calcistica in città. Nell'estate del 2013 tale sodalizio non verrà iscritto ad alcun campionato in seguito al trasferimento del titolo sportivo del Palazzolo nella città aretusea, fondando dunque l'attuale società[5]. Il colore sociale del club è l'azzurro mentre lo storico simbolo è il leone.[6] L'impianto sede delle partite casalinghe è lo stadio Nicola De Simone, intitolato all'omonimo calciatore morto dopo alcuni giorni di coma (il 30 maggio 1979), a causa di uno scontro di gioco durante il match contro la Palmese[7]. Nel palmarès, il Siracusa annovera la conquista di una Coppa Italia Semiprofessionisti nel 1979.[8]

Nella sua storia quasi centenaria, il Siracusa ha disputato 7 campionati di serie B e 47 tornei di terza serie, diventando una realtà ben consolidata nel panorama calcistico italiano.

La prima squadra di pallanuoto sia in ambito maschile che femminile è il Circolo Canottieri Ortigia. Nella stagione 2015-2016 la squadra maschile milita in Serie A1, la femminile in Serie A2. Il colore sociale del club è il biancoverde. L'impianto sede delle gare casalinghe è il Paolo Caldarella, intitolato all'omonimo giocatore, (perno fisso dell'Ortigia e della nazionale italiana) che perì in un incidente stradale alle porte di Siracusa il 27 settembre 1993. Inoltre, nel 1979 al sodalizio biancoverde, è stato conferito il premio Stella d'Oro al merito sportivo. L'Ortigia è rappresentata sia in campo maschile che femminile. Il settore giovanile è stato da sempre il punto di forza del club, ottenendo ottimi risultati, che permettono a diversi atleti locali di intraprendere una brillante carriera agonistica. La maschile, sicuramente vanta più tradizione, essendo già dai primi anni ottanta approdata in serie A. È uno dei club con più partecipazioni in massima serie, ritagliandosi un ruolo importante nel panorama pallanuotistico. La femminile, si è insediata in serie A nei primi anni duemila, raggiungendo subito ottimi risultati, disputando anche una finale scudetto contro le etnee dell'Orizzonte Catania nella stagione 2002-2003. Tra i trofei vinti dal club, 2 coppe COMAN nella maschile (2001-2002) e 2 coppe LEN nella femminile (2004-2005).

Circolo Canottieri 7 Scogli

Sempre in ambito maschile, da annoverare una seconda squadra cittadina militante in serie A2, il Circolo Canottieri 7 Scogli Siracusa. I biancoblu, nati dalla fusione con la Enzo Grasso, vengono promossi in seconda serie nella stagione 2013-14, disputando l'anno successivo anche uno storico derby con i cugini dell'Ortigia (quest'ultima vittoriosa in entrambe i match disputati).

Capitolo più ampio merita questa disciplina, capace di regalare alla città di Siracusa le migliori soddisfazioni mai ricevute da altro sport. La maggiore realtà pallamanistica cittadina in ambito maschile ai primi anni '80 erà l'Ortigia Siracusa. L'Ortigia, ha svolto la sua attività dal 1978 al 2002, vincendo 3 scudetti, 2 coppe Italia, e partecipando a tre edizioni della Coppa Campioni, due edizioni della Coppa delle Coppe e diverse edizioni della Coppa EHF. Fiore all'occhiello del club biancoverde è stato da sempre il settore giovanile, con la quale ha vinto diversi trofei a carattere regionale e nazionale.

 
C.C. Ortigia SR 1989-90: Zanghì S., Gaia, Mauceri, Chionchio, Bronzo, Magni,Scognamiglio accosciati Di Giuseppe, Rudilosso L., Zovko, Reale, Fusina e Bossi

L'impianto di gioco delle gare casalinghe è stato inizialmente il "tensostatico" (luogo delle maggiori vittorie biancoverdi) per poi essere sostituito dal palazzetto dello sport "pala Lo Bello" progettato e realizzato per ospitare grandi eventi sportivi ed intitolato all'ex arbitro di calcio Concetto Lo Bello nonché ex presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball. Nel 2002, la società che da alcuni anni faceva i conti con una crisi economica, si ritira dalle competizioni sportive, sparendo dal panorama pallamanistico ma non dall'albo dei vincenti, grazie ai suoi successi ottenuti.

Vigili del Fuoco Siracusa

Da ricordare anche un altra formazione aretusea che ha militato per diversi anni in serie A2, ovvero la Vigili del Fuoco Siracusa, che ha contribuito a sviluppare ulteriormente il movimento in città, lanciando diversi atleti, prima di dover sparire anch'essa.

Dopo la scomparsa dell'Ortigia, ad ereditare le redini di prima squadra cittadina è stata l'Albatro Siracusa, che nel giro di pochi anni ha riconquistato la massima serie nella stagione 2007/08. Nella stagione 2015-2016 milita in Serie A1, partecipando costantemente alla fine della regular season ai play off scudetto.

Polisport Sr & Pentapoli Sr

In ambito femminile, i maggiori successi sono riscontrati negli anni '90. Difatti, il movimento raggiunse l'apice del successo quando nel campionato di massima serie (A1), arrivarono a partecipare tre realtà cittadine, l'EOS Siracusa la Polisport e la Pentapoli. Mentre la prima rimase con più costanza nel massimo torneo femminile, le altre due realtà siracusane, si ben comportarono nei tornei di seconda serie A2, fino al raggiungimento della massima serie. Il primo tecnico della Polisport in serie A1 fu Pierandrea Izzi che in seguito passerà all'Eos Siracusa vincendo lo storico scudetto.

Il club che annovera più costanza raggiungendo i maggiori successi fu l'Eos. Il club divenuto tra i più importanti ed ambiziosi di serie A, lanciò in orbita nazionale diverse atlete locali. In totale partecipò a 12 campionati di serie A1 ottenendo l'apice del successo nella stagione 1999-2000, quando ottenne il suo primo ed unico scudetto. Scompare nella stagione 2006, dopo essere piombato in serie A2, per via nei noti problemi economici che in quegli anni colpirono numerose società tra cui la squadra maschile dell'Ortigia. Nella stagione 2013-14, l'Albatro iscrisse una formazione femminile al torneo di serie B, riuscendo a vincere il torneo, ma rinunciando ad iscriverla al torneo superiore. Ad oggi, la città in ambito femminile, non è rappresentata in nessuna categoria.

In ambito di pallacanestro, la città viene rappresentata dall'Aretusa Siracusa. I biancoverdi, nella stagione 2015-2016 militano in Serie C, il quarto livello del campionato italiano di basket. La società fu fondata il 16 aprile 1944 per poi essere rifondata nel 2000. I colori sociali del club sono il bianco-verde, l'impianto sede di gioco delle gare casalinghe è il PalaAkradina. La società raggiunge i vertici del Basket Italiano negl'anni sessanta, esattamente quando nella stagione 1961/62 vince il campionato di serie B sotto il nome Sincat Siracusa classificandosi al primo posto, ottenendo l'accesso al suo primo campionato di serie A nella stagione 1962/63. Nello stesso anno, nel campionato di serie B la Pallacanestro Siracusa (altra realtà siracusana) si ben comporta classificandosi al terzo posto. Da qui, l'idea a fine campionato, di unire le proprie forze, decidendo di iscrivere l'anno successivo un'unica squadra nel campionato di serie A sotto il nome di Pallacanestro Siracusa. La sua permanenza in massima serie resiste fino al 1964/65, anno in cui vengono riformati i campionati che subiscono un allargamento, provocando il declassamento dei biancoverdi al torneo di serie B. Nel palmarès, annovera anche la conquista di una Coppa Sicilia nel 2013.

TecnoService & Costanzo Sr

Grande tradizione riserva questa disciplina alla città aretusea. In ambito femminile i migliori risultati. In passato i club della TecnoService e della Costanzo Siracusa hanno calcato i palcoscenici della serie B1 (terza serie nazionale) e B2 (quarta serie nazionale). Nella maschile negli anni '80 a regalare alla città la serie B2 fu l' Aurora Siracusa, ma negli anni a seguire vennero calcati con più costanza i tornei dilettantistici, inducendo il club oggi a puntare maggiori risorse in ambito femminile.

Holimpia Siracusa & Costanzo Sr

Nella stagione 2015-2016 la femminile è rappresentata dall' Holimpia Siracusa (promossa al torneo di B2) e dall'Aurora Siracusa (promossa in serie C).

Il Calcio a 5 particolarmente sviluppato nella vicina Augusta, vede negli anni '90 i migliori risultati in città. l' Ares prima squadra cittadina, arriva a frequentare i quartieri alti del campionato italiano nella stagione 1993-94 a disputando il torneo di Serie B (all'epoca seconda serie). Negli a venire disputa con costanza il torneo di terza serie fino a quando il club non viene più iscritto a nessun torneo. Altre realtà si sono susseguite nel tempo, una fra tutte con più costanza (la Imbrò Meraco in serie C2), fino a quando nella stagione 2008-09 il Siracusa calcio a 5 riporta la terza serie in città, rimanendoci per due stagioni consecutive prima di sparire nuovamente. Attualmente nella stagione 2015-16 a rappresentare la città nel torneo di C2 vi sono due club, L' Holimpia Siracusa e la Siracusa Meraco. Da annoverare che nella stagione 1997-98, la formazione juniores dell'Ares, diventa vicecampione d'Italia classificandosi alle spalle della più quotata RCB Roma.

Nel movimento femminile nella stagione 2013-14 il club Le Formiche Siracusa raggiunge il torneo di massima serie (A), sviluppando ulteriormente questo sport. Nella stagione 2015-16 per via dell'allargamento dei gironi viene declassato di una categoria, mantenendo però un buon seguito di appassionati oltre che un buon numero di iscritte.

Questa disciplina, viene rappresentata in città dalla Sirako Rugby Club. Fondata il 13 settembre 1989, nella stagione 1991-92, dopo solo 3 campionati disputati, la Syrako agguanta la promozione in Serie C1 con 21 vittorie e nessuna sconfitta. Una marcia trionfale che prosegue, con immutato entusiasmo, anche negli anni successivi. Alla prima squadra vengono affiancate le formazioni giovanili Under 14 e Under 16, entrambe più volte vicine alla conquista del titolo regionale di categoria. Nella stagione 1996-97, la Syrako Rugby Club si fonde con il Rugby Club Siracusa, l’altra squadra cittadina, sfiorando addirittura la promozione in serie B. Nel frattempo, da giocatore e “mentore”, Saro Buscema diventa allenatore della squadra; il rugby acquisisce, finalmente, popolarità. Nella stagione 2008-09, viene ingaggiato come tecnico lo scozzese William Vickers, che porta una ventata di novità e affianca per 2 stagioni Saro Buscema nella gestione tecnica della squadra. Nella stagione 2015-16 la Sirako disputa il campionato di Serie C2, il campo da gioco, seppure la città di Siracusa non disponga di un area adibita esclusivamente a questa disciplina, dalla stagione 2012-13 il club ottiene dal Comune il nulla osta per disputare le gare interne nello spazio in erba del Campo Scuola “Di Natale”.

Altra disciplina dalle grandi tradizioni è il Tennis. Difatti a rappresentare la città ad oggi sono l' ASD TC Match Ball che milità nel torneo di serie A2 ed il Tennis Club Siracusa nel campionato di serie B. Entrambe le squadre posseggono un ottimo vivaio di giovani, che fanno della propria società il valore aggiunto. Dagli anni duemila sono entrate prepotentemente nei campionati di seconda e terza serie, rappresentando al meglio il nome di Siracusa in questa disciplina. I campi da gioco sono per il Match Ball in via Agnello nei pressi del Teatro greco di Siracusa, per il Tennis Club la sede è ubicata nel quartiere Santa Panagia.

La disciplina del Tennistavolo, da sempre in città ha riscosso una certa tradizione. L'apice del successo giunge nel 2012, quando il Città di Siracusa militante nel massimo torneo di serie A1 inaspettatamente, sbaraglia tutta la concorrenza vincendo uno storico scudetto. Scudetto che purtroppo non porta i benefici che la società immaginava, difatti i problemi economici costringono il club a dover cedere il titolo, passando in modo grottesco dalla vittoria del campionato alla scomparsa dalla massima serie nel giro di pochissimi mesi. Ad oggi, la città viene rappresentata da due realtà, l’ Asd Vigaro e dal Città di Siracusa (che nel frattempo è ripartito dalle categorie più basse) nel campionato di Serie A2.

 
Il campo da gioco della KST

Questo sport merita maggiore importanza tanto quanto la Pallamano. Infatti, cosi come l'Ortigia Siracusa, in questa disciplina sono arrivati i maggiori successi che la città abbia ricevuto. Questo sport grazie alle molteplici squadre impegnate nel settore Canottaggio, si affaccia alla Canoa polo negli anni '90, arrivando in un breve tempo nel massimo campionato italiano. La prima squadra che riuscì a vincere lo scudetto fù la Canottieri Siracusa nel 1997, negli anni a seguire il club ottenne anche secondi e terzi posti a fine campionato. Ma i maggiori successi sono arrivati successivamente. Difatti, la KST Siracusa divenuta nel frattempo la massima espressione cittadina, nel 2013, 2014 e 2015 riesce nell'impresa di vincere scudetto e coppa italia, confermandosi tra le squadre più forti d'Italia [9]. Nel 2016 a rappresentare la città in massima serie c'e' la KST, mentre il Circolo Canottieri Ortigia (con un passato in massima serie) disputa il torneo di serie B[10]

Sport Individuali

 
Rosario Lo Bello
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Giovanni Pisano

Nell'ambito calcistico, le personalità più importanti di Siracusa che hanno intrapreso una carriera brillante si hanno nel settore degli arbitri con Concetto Lo Bello che detiene il record di maggior numero di partite arbitrate in Serie A (328), e nel 1963 è stato insignito con il prestigioso Premio Giovanni Mauro. Nella sua carriera ha dato prova di grande autorità e bravura in più occasioni, si è imposto in situazioni-limite mantenendo sempre il suo ruolo, malgrado le critiche per molte prese di posizione che erano viste come manie di protagonismo. Fu tra i primi a cercare di tutelare gli attaccanti concedendo dei rigori considerati generosi: fu anche arbitro di alcune sfide che decisero il campionato, tra cui lo spareggio-scudetto del 1964 fra Bologna e Inter e la partita di campionato del 1970 tra Cagliari e Juventus, che diede la vittoria dello scudetto ai sardi. Lo Bello si è premurato di far crescere a livello nazionale alcuni sport minori e l'intero movimento sportivo e ricreativo della città di Siracusa.[11] In campo internazionale ha collezionato 93 partite, di cui 34 tra Nazionali A. Ha diretto alcune partite delle fasi finali delle Olimpiadi 1960 (gli incontri di qualificazione Polonia-Tunisia 6-1 a Roma, Danimarca-Polonia 2-1 a Livorno, e la finale Jugoslavia-Danimarca 3-1), dell'Europeo 1964 (semifinale Unione Sovietica-Danimarca 3-0 a Barcellona) e del Mondiale 1966 (Inghilterra-Messico 2-0 al Wembley Stadium, e la semifinale Germania Ovest-Unione Sovietica 2-1 a Liverpool). Ha inoltre arbitrato la finale di Coppa Intercontinentale 1966 (Real Madrid-Peñarol 0-2) e le finali di Coppa dei Campioni 1967-1968 (Manchester United-Benfica 4-1 dts) e del 1969-1970 (Feyenoord-Celtic 2-1 dts), di Coppa delle Coppe 1966-1967 (Bayern-Rangers 1-0 dts), di Coppa delle Fiere 1965-1966 (Real Zaragoza-Barcelona 2-4 dts) e di Coppa UEFA 1973-1974 (Feyenoord-Tottenham 2-0).

Stesso successo, anche se di intensità minore è stato ottenuto da Rosario Lo Bello figlio di Concetto, che esordì in serie A il 18 maggio 1975 arbitrando Sampdoria-Fiorentina[12], terminata poi 4-3 per i toscani[13], venendo nel 1983 nominato arbitro internazionale. In tale veste accompagnò come guardalinee il connazionale Paolo Bergamo in occasione della semifinale degli Europei del 1984 tra Francia e Portogallo. Arbitrò numerose "classiche" del campionato, tra cui un Derby di Roma, due Juventus-Milan, uno Juventus-Roma, un Derby della Mole e le sfide-scudetto Inter-Napoli della stagione 1986-1987 e Napoli-Milan della stagione 1987-1988. Vanta anche ben tre finali di Coppa Italia: nel 1983 Verona-Juventus, nel 1989 Sampdoria-Napoli e nel 1992 Juventus-Parma. Proprio nel 1992 terminò l'attività da arbitro effettivo, per raggiunti limiti d'età, con un consuntivo finale di 195 presenze in serie A. Prima di smettere di arbitrare, era comunque riuscito ad aggiudicarsi nel 1986 il Premio Mauro, una sorta di Oscar alla carriera arbitrale. Il principale aneddoto per cui si ricorda Rosario Lo Bello fu la partita Verona-Milan del campionato 1989-1990, quando scatenò, per il suo discusso arbitraggio, la rabbia dei milanisti che avrebbero poi perso lo scudetto a vantaggio del Napoli. Nella gara di Verona, fra l'altro, vennero espulsi gli olandesi Frank Rijkaard (poi squalificato 5 giornate) e Marco van Basten (squalificato una giornata), Alessandro Costacurta (squalificato 2 giornate) e l'allenatore Arrigo Sacchi che però, a differenza dei giocatori, non venne squalificato dal giudice sportivo.

Gaetano Intagliata

Altro arbitro siracusano che intraprende una buona carriera agonistica arrivando a dirigere incontri in terza serie è Gaetano Intagliata. Intagliata, dal 2014 intraprende la carriera di Guardalinee che lo vede protagonista sia in Serie B che in Serie A.

Elio Gervasi

Altro guardalinee degli anni cinquanta che ha collaborato strettamente con Concetto Lo Bello è stato Elio Gervasi, annoverando numerose apparizioni in massima serie.

Tra i calciatori siracusani ad aver intrapreso una carriera brillante, sicuramente si ricorda Giovanni Pisano. Fa il suo esordio in serie A il 4 ottobre 1992 in un Brescia-Foggia terminata per 4-1. I maggiori traguardi li ottiene con la maglia della Salernitana [14] conquistando il titolo di capocannoniere con 21 gol nella stagione 1994-1995.[15]. In seguito in serie B indosserà anche le maglie del Genoa e del Pescara, prima di fare le fortune di decine di altre società italiane.

 
Alessandro Campagna

Nel settore Pallanuoto, numerosi atleti siracusani grazie alle tradizioni sportive del proprio club d'origine (Circolo Canottieri Ortigia), riescono ad emergere e ad ottenere una brillante carriera. Il più importante fra essi è sicuramente Alessandro Campagna. Da giocatore è stato campione olimpico nell'edizione di Barcellona 1992 col settebello. Altri due ori li vince l'anno successivo a Sheffield ai Campionati europei e due anni dopo a Roma, nella finale dei mondiali. Ritiratosi dall'attività è diventato allenatore delle nazionali giovanili italiane e nel 2001 è approdato alla panchina azzurra, con la quale si è aggiudicato un argento europeo ed è arrivato quarto ai mondiali. Dal 2003 al 2008 è stato allenatore della Nazionale greca, conquistando la medaglia di bronzo ai Mondiali di nuoto di Montreal, il quarto posto ai Giochi di Atene e due terzi posti nella World League di pallanuoto, nel 2004 a Long Beach e nel 2006 ad Atene. Nell'autunno del 2008 è stato nuovamente chiamato ad allenare il Settebello, conquistando il bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, ma nei Campionati mondiali di nuoto 2009 di Roma, il Settebello chiude con all'11º posto. La nazionale, allenata sempre da Campagna, riesce a riscattarsi parzialmente l'anno seguente vincendo il trofeo otto nazioni e conquistando l'argento agli europei del 2010 tenutisi a Zagabria, battuta in finale dai padroni di casa croati. Alla World League 2011 il Settebello conquista un altro argento, fermata in finale dalla Serbia. A pochi mesi dalla World League, ai mondiali di nuoto 2011 a Shanghai, la nazionale riesce a conquistare il gradino più alto del podio, la medaglia d'oro, in finale ancora contro la Serbia, dopo i tempi supplementari, con una squadra con sette esordienti rispetto ai mondiali di 2 anni prima. Agli europei del 2012 si classifica quarta dietro Serbia, Montenegro e Ungheria. Il 19 aprile 2012 alla cerimonia dei Collari d'Oro al Merito Sportivo riceve per la sua carriera l'onorificenza della Palma d'Oro al Merito Tecnico. Il 27 luglio del 2014 vince come allenatore insieme al suo settebello il bronzo, ai campionati europei di pallanuoto di Budapest, finendo dietro a Serbia prima e Ungheria come seconda.

Altro pallanuotista che ottiene brillanti risultati è Paolo Caldarella. Si dedica alla pallanuoto fin da bambino nella piscina di Siracusa che adesso porta il suo nome. Legato da sempre al Ortigia Siracusa, con la calottina biancoverde numero sei muove i primi passi nel massimo campionato giocando insieme all'altro grande talento siracusano, Alessandro Campagna e conquista la convocazione nella nazionale italiana di pallanuoto maschile. Con il "Settebello" è campione olimpico nell'edizione di Barcellona 1992. L'anno successivo arriva un altro oro, a Sheffield nell'Europeo conquistato in finale contro l'Ungheria. È pure l'anno della Coppa del Mondo. Muore in un incidente stradale alle porte di Siracusa: tornava a casa in moto da Catania al termine di una giornata trascorsa all'università[16].

Valentino Gallo nasce pallanuotisticamente nell' Ortigia Siracusa, dove dopo tutta la trafila delle giovanili riesce ad esordire all' età di 14 anni nel campionato nazionale di serie A2 grazie al mister Bruno Cufino ritagliandosi uno spazio in squadra. Con la maglia dell'Ortigia in serie A1 mette a segno 65 reti, arrivando terzo nella classifica cannonieri dietro i due fuoriclasse Sapic e Benedek. Passato nella stagione 2004-05 a Napoli, inizia a maturare esperienza anche in campo internazionale e a fine stagione conquista l'Eurolega. Nel 2005-06 vince la Super Coppa Europea, nel 2006-07. Valentino è diventato un punto fermo della formazione Napoletana con più di 500 presenze arrivando così nella stagione 2012 ad essere il capitano della formazione del Posillipo, risultando attualmente il giocatore con più presenze e goal segnati. In Nazionale dal 2008, partecipa stabilmente a molte competizioni internazionali, riuscendo a vincere nel 2010 l'argento agli europei di Zagabria, i Mondiali di Shanghai nel 2011 e l'argento olimpico di Londra nel 2012.

Un altro talento aretuseo è Christian Napolitano. Cresciuto nel Circolo Canottieri Ortigia, con cui firma il suo primo contratto da professionista, all'età di 25 anni si trasferisce per la prima volta a seguito della retrocessione del suo club, alla Bissolati Cremona per una stagione. Nel 2008 passa al Catania, per poi fare ritorno all'Ortigia nel 2009. Dopo quattro stagioni in biancoverde, a seguito di una nuova retrocessione del club, passa all'AN Brescia, con cui ottiene due secondi posti in campionato e un quinto posto in LEN Champions League. Entra in orbita della nazionale nel 2013, partecipando ai campionati del mondo disputati a Barcellona in Spagna.

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Enzo Maiorca

Enzo Maiorca nato a Siracusa il 21 giugno 1931, è un apneista italiano, più volte detentore del record di immersione in apnea. Ha imparato a nuotare a 4 anni e presto ha cominciato ad andare sott'acqua, anche se, secondo una sua stessa confessione, ha sempre avuto una gran paura del mare. Un giorno, invece, un amico medico gli mostra un articolo in cui si parlava di un nuovo record di profondità a -41 metri strappato a Raimondo Bucher da Ennio Falco e Alberto Novelli (campioni di caccia subacquea). È l'estate del 1956 e Maiorca rimane fortemente suggestionato da quell'impresa. Dopo una breve riflessione, decide di entrare in competizione con quei grandi nelle immersioni in apnea e si impegna allo spasimo per strappare il titolo di uomo che è andato più in profondità negli abissi marini. Nel 1960 corona il suo sogno toccando -45 metri e battendo il brasiliano Amerigo Santarelli, il quale, nel settembre dello stesso anno, si riappropria il titolo raggiungendo i -46 metri; il primato dura poco perché già in novembre Enzo raggiunge i -49 metri. È l'inizio di una grande era che lo vedrà sulla scena per 16 anni, fino al 1976, anno in cui abbandona l'apnea. Il 22 settembre 1974, nelle acque della baia di Ieranto, sulla costiera sorrentina, Maiorca tentò di stabilire un nuovo record mondiale di immersione in apnea alla quota di 90 metri; per la prima volta nella storia della RAI un simile evento fu teletrasmesso in diretta. Dopo lunghi preparativi, Maiorca finalmente iniziò la discesa lungo il cavo d'acciaio andando a sbattere a neanche venti metri di profondità contro Enzo Bottesini, esperto di immersioni e istruttore subacqueo, ex campione del telequiz Rischiatutto, e inviato della RAI per l'occasione. Riemerso infuriato, si lasciò andare a una sequela di imprecazioni piuttosto forti, molte delle quali furono chiaramente udibili dal pubblico televisivo prima che la regia riuscisse a intervenire disattivando il collegamento audio. Tra queste anche una bestemmia che gli costò l'interdizione dalla televisione per molti anni[17][18]. Nel 1988, per le proprie figlie Patrizia e Rossana (entrambe celebri nel mondo per una serie di record mondiali d'immersione in apnea), ritorna all'apnea per raggiungere il suo ultimo record di -101 metri.La figlia Rossana è morta di cancro nel 2005. Nella sua carriera Maiorca ha avuto alcuni rivali storici: il più grande è stato il brasiliano Amerigo Santarelli (ritiratosi nel 1963), poi Teteke Williams, Robert Croft e Jacques Mayol. Dal 1994 al 1996 è stato senatore nelle liste di Alleanza Nazionale.[19] È un vegetariano dichiarato.[20] In proposito, ha spiegato in un'intervista come abbandonò la pesca subacquea

Alessandro Fusina

Tra i talenti siracusani ad intraprendere una carriera brillante, sicuramente figura il nome di Alessandro Fusina. Vince 3 scudetti con la maglia biancoverde aretusea, ai quali aggiunge 3 titoli a Trieste dal 2001 al 2003 e 3 a Conversano, oltre a 9 complessive Coppe Italia. Con la Nazionale vive a pieno l’era Cervar: medaglia d’argento ai Mediterranei di Bari nel ’97, Mondiali a Kumamoto nello stesso anno ed Europei a Bolzano l’anno successivo, collezionando 196 presenze. Appende le scarpe al chiodo a quarant’anni per rispondere alla chiamata di Bolzano e cominciare una nuova vita da allenatore, dopo l'esperienza nelle giovanili di Conversano, con i quali vince il titolo U21 nel 2005 e poi l’U18 l’anno dopo. Il 2012 è stato il suo anno d’oro, vincendo Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa e scudetto U18.[21]

Corrado Bronzo

 
in alto Bronzo(10), Miglietta(7), Fusina(9)

Nel settore della Pallamano ad intraprendere una carriera brillante, sono diversi atleti siracusani, cresciuti con la maglia della gloriosa Ortigia. Tra i giocatori più amati dalla tifoseria siracusana, sicuramente si ricorda Corrado Bronzo, capace con i suoi tuffi di far innammorare anche il più impassibile dei tifosi. Bronzo, oltre vincere tutto con la maglia dell'Ortigia, farà le sue fortune anche fuyori dalla Sicilia, passando al Rubiera. Torna a Siracusa a fine carriera, indossando la maglia dell'Albatro.

Corrado Miglietta

Altro giocatore che fa le fortune dell'Ortigia è Coprrado Miglietta. Il talento aretuseo, per grazie alla sua prestanza fisica, rende più imponente il gioco di squadra biancoverde. Entra giovanissimo a far parte della Nazionale Italiana, diventando pilatro dell'Italia. é l'ultimo ad abbandonare la nave di un Ortigia piena di debiti, che lo costringono ad emigrare a Prato.

Giancarlo Costanzo

Un altro giocatore scuola Ortigia ad intraprendere una brillante carriera agonistica è Giancarlo Costanzo. Volto noto della pallamano italiana, vanta numerose presenze con la maglia della Nazionale oltre i club in cui ha militato, quali Ortigia, Conversano, Noci, Teramo e Fasano, con cui ha vinto Scudetto e coppa Italia.

 
Giuseppe Cantarella

Pippo Cantarella è stato campione di pattinaggio di velocità a rotelle. Tra il 1963 e il 1981 ha vinto 67 titoli italiani, 27 europei e 15 mondiali[22] Sin da giovanissimo iniziò la pratica del pattinaggio di velocità raggiungendo subito risultati di grande rilievo. Nel corso della sua lunga carriera agonistica, durata dal 1963 al 1981, ottenne 67 titoli nazionali, 27 titoli europei e 15 titoli mondiali equamente suddivisi fra gare in pista e su strada[22]. Ottenne tre record mondiali sulla distanza di un quarto di miglio, 500 metri e mezzo miglio[22]. Il suo unico rimpianto è quello di non aver mai potuto vincere un titolo olimpico[22] in quanto il suo sport non venne mai incluso fra quelli previsti da questa manifestazione. Alla fine della sua carriera agonistica è stato commissario tecnico della nazionale italiana di pattinaggio dal 1992 al 1993[22]. Nel 2011 allena a Siracusa giovani atleti di pattinaggio di velocità in-line[22].

Tanino Dresda & Salvatore Melluzzo

Nella disciplina della Boxe, Siracusa vanta una buona tradizione, con diverse attività sportive attive sul territorio. In passato hanno raggiunto buoni livelli agonistici Tanino Dresda e Salvatore Melluzzo.

Salvatore Battaglia & Corrado Battaglia

Negli anni'90 alcuni talenti si mettono in mostra ripercorrendo le gesta di chi li ha preceduti. Come i fratelli Salvatore Battaglia e Corrado Battaglia svolgono una buona carriera sportiva, capaci di riportare il puglilato siracusano ad un certo livello professionistico con i loro successi.

Vincenzo Rossitto, altro pugile di un certo livello, diventa 4 volte campione italiano dei pesi massimi detenendo per un totale di 4 volte altre cinture in periodi di tempo differenti. Nel 1999 è arrivato ad occupare il 20º posto nelle graduatorie mondiali della sua categoria diffuse dalla World Boxing Council. È stato campione intercontinentale IBF nel 2005. Il 13 aprile 2012, dopo aver sconfitto lo sfidante, il Georgiano Levan Jomardashvili, diventa campione intercontinentale WBC dei pesi massimi leggeri. Il 15 giugno 2013 affronta e viene sconfitto per il vacante titolo dell'Unione Europea da Mirko Larghetti, per KOT all'ottava ripresa. Il giorno seguente annuncia il suo ritiro definitivo dal mondo del pugilato.

Giuseppe Di Grande, nativo della frazione di Belvedere, è stato un professionista dal 1996 al 2007. Vincitore del Giro d'Italia dilettanti (Giro baby) nel 1995, approda tra i professionisti nel corso della stessa stagione prima con un contratto da stagista alla Mapei, poi rinnovato l'anno successivo. Dopo un anno di apprendistato, nel 1997 conosce la sua miglior stagione della carriera, vincendo una tappa al Tour de Romandie, due alla Settimana bergamasca, ma soprattutto la dodicesima tappa del Giro d'Italia, concludendo la competizione rosa al settimo posto finale. Nel 2002 dopo alcuni vicessitudini legati a sostanze dopanti utilizzate, che lo hanno costretto a sospendere l'attività agonistica, ritorna alle competizioni con il team Alexia, che tuttavia al termine della stagione è costretto a chiudere per via di seri problemi finanziari[23], lasciando Di Grande senza contratto. L'anno successivo non trova sistemazione, decidendo di scendere tra i dilettanti. Nel 2003 ritorna tra i pofessionisti con il team Formaggi Pinzolo[24], concludendo la carriera nel 2007 dopo due annate al Team Miche.

Giuseppe Palumbo, professionista dal 1998 al 2010, fu due volte campione del mondo juniors e partecipò a cinque edizioni del Giro d'Italia. Formatosi nella Libertas Solarino Panificio Valenti,[25] squadra ciclistica del suo paese, fu campione mondiale juniores di ciclismo su strada nel 1992[26] e nel 1993.[27] Subito dopo la prima vittoria mondiale fu costretto a trasferirsi, per motivi di lavoro, in Lombardia e conseguentemente a viaggiare molto spesso tra San Rocco al Porto, il luogo dove abitava, e la Sicilia per poter gareggiare con la società ciclistica solarinese per cui era tesserato, la Flortis Vigorplant, sponsorizzata proprio dall'impresa di fertilizzanti di Fombio, di cui era dipendente come autista.[28]

Alessandro Agosta

Alessandro Agosta raggiunge l'apice del successo arrivando a disputare la serie A2 con l' Orlandina Basket e la Pallacanestro Trapani Sporting Club, decide di tornare a giocare con la casacca della propria citta (Polisportiva Aretusa) nel 2013.

Paolo Rotondo, 2,05 di altezza, vanta 5 presenze in Serie A con la Pallacanestro Biella. Dal 2009 al 2012 ha militato in Serie B1 vestendo le maglie di JesoloSandonà Basket, Fortitudo Agrigento, Latina e Napoli Basketball.

Carlo Grande

In questa disciplina il canottiere siracusano Carlo Grande, diventa due volte campione del mondo di canottaggio (due senza e otto pesi leggeri).

Irene Burgo

La canoista Irene Burgo, campionessa italiana di velocità in canoa e campionessa europea junior nel 2010, fra le convocate a partecipare ai mondiali di Duisburg.[29]

 
Stefano Barrera

Stefano Barrera, membro del Centro Sportivo dell'Arma dei Carabinieri, comincia la sua carriera allenandosi presso la società "A.S. Frascati Scherma"[30], fino al 2007/2008 con il maestro Salvatore Di Naro e poi con il maestro Fabio Galli. Sin da piccolo, ha svolto l'attività schermistica presso il Club Scherma Siracusa, allenato dai maestri Cannarella, e ha dimostrato il suo talento vincendo due volte la fase nazionale del Gran Premio Giovanissimi-Renzo Nostini. La sua carriera è stata costellata da numerosi incidenti ed infortuni, che però non gli hanno impedito di ottenere risultati notevoli. Non si è qualificato per le Olimpiadi di Pechino poiché in quella edizione non si è tenuta la gara di fioretto maschile a squadre, e dunque a ogni nazione era permesso inviare solo due fiorettisti. In quella competizione è stato comunque convocato dalla federazione come sparring partner di Andrea Baldini e Salvatore Sanzo[31].Nonostante la mancata partecipazione olimpica, ha comunque vinto l'oro mondiale a squadre nello stesso anno, ed anche nel successivo. Nel 2010, ai Campionati Italiani Assoluti, vince l'oro sia individuale che a squadre nella sua città d'origine. La finale svolta al Teatro greco di Siracusa contro il fiorettista Andrea Baldini, è spettacolo puro e il pubblico siracusano partecipa notevolmente. Dopo essersi ritirato dall'attività agonistica, ha iniziato ad insegnare scherma presso il Club Scherma Siracusa, dove egli stesso ha iniziato.

 
Giuseppe Gibilisco

Giuseppe Gibilisco specializzato nel salto con l'asta, disciplina nella quale si è laureato campione del mondo a Parigi 2003 e bronzo olimpico ad Atene 2004. Dodici volte finalista in manifestazioni internazionali di atletica leggera: tre Olimpiadi, sei Mondiali (tre outdoor e tre indoor), e tre Europei. Si è avvicinato all'atletica leggera grazie alle lezioni di educazione fisica alle scuole medie. Ha iniziato a praticare il salto con l'asta a 13 anni sotto la guida di Silvio Lentini. A 17 anni si è trasferito dalla sua città natale, Siracusa, al centro federale di Formia per allenarsi sotto la guida di Vitalij Petrov, il tecnico che ha seguito per tutta la carriera Serhij Bubka, il più grande saltatore con l'asta di tutti i tempi, e che ha allenato anche la primatista mondiale Elena Isinbaeva. A livello giovanile vanta due bronzi ai Mondiali juniores del 1998 e agli Europei under 23 del 2001. Nel suo palmarès, il risultato più prestigioso ottenuto è il titolo di campione del mondo, che si è aggiudicato a Parigi 2003 migliorando per ben due volte il record personale e italiano. Dopo due tentativi sbagliati alla quota di 5,75 m, Gibilisco decise di passare e tenere l'ultimo salto rimasto per i 5,80 m. La mossa azzardata si rivelò vincente: non solo Gibilisco riuscì a saltare 5,80 alla prima prova, ma superò senza errori anche la quota successiva, 5,85 m, superando il suo precedente limite personale (e record italiano) di 5,82 m. La quota di 5,90 m risultò invalicabile per tutti i concorrenti in gara tranne che per Gibilisco che così ottenne titolo mondiale, primato personale e record italiano. Ai Giochi olimpici di Atene 2004, nonostante un grave infortunio che ne ha condizionato la stagione, ha vinto la medaglia di bronzo, arrivando terzo in finale con la misura di 5,85 m. Nel 2005 a Firenze ha vinto la sua prova in Coppa Europa, contribuendo in modo decisivo al 3º posto finale dell'Italia. Ha preso parte ai Campionati del mondo di atletica leggera 2005 a Helsinki, dove si è classificato quinto con 5,50 m e agli Europei del 2006 di Göteborg concludendo la prova al 7º posto. Ai Giochi olimpici di Atene 2004, nonostante un grave infortunio che ne ha condizionato la stagione, ha vinto la medaglia di bronzo, arrivando terzo in finale con la misura di 5,85 m. Nel 2005 a Firenze ha vinto la sua prova in Coppa Europa, contribuendo in modo decisivo al 3º posto finale dell'Italia. Ha preso parte ai Campionati del mondo di atletica leggera 2005 a Helsinki, dove si è classificato quinto con 5,50 m e agli Europei del 2006 di Göteborg concludendo la prova al 7º posto. Ai Campionati europei 2010 di Barcellona Gibilisco conclude una buona prova al quarto posto. Successivamente viene riammesso nel gruppo sportivo della Guardia di Finanza. Nel 2013 finisce secondo, miglior piazzamento azzurro, al Campionato europeo per nazioni a Gateshead, dietro a Renaud Lavillenie. Qualche giorno dopo vince la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo a Mersin con un salto di 5,70 m. Il 14 agosto 2014, al termine delle qualificazioni agli europei di Zurigo, che hanno visto Gibilisco concludere senza misura con tre errori la misura di entrata a 5,40 metri, annuncia il suo ritiro dalle competizioni.[32]

Ludovica Farina

La golfista Ludovica Farina, è vice campionessa italiana di golf e campionessa agli assoluti a squadre, in ultimo convocata per disputare gli internazionali di Spagna.[33]

Principali impianti sportivi

Diversi sono gli impianti presenti in città, che nel corso degli anni hanno fatto la storia, lasciando agli sportivi siracusani innumerevoli ricordi.

 
Lo stadio Nicola De Simone

Il principale impianto sportivo che ospita le partite di calcio nella città di Siracusa è lo Stadio Nicola De Simone ex Vittorio Emanuele III, dedicato al calciatore azzurro nel 1979, anno in cui in uno scontro di gioco perse la vita con la maglia del Siracusa. Inaugurato nel 1932, la sua capienza massima è di 6.870, ma in passato si è arrivati ad ospitare anche più di 10.000 spettatori.

File:Gran Premio di Siracusa - foto 3.jpg
Il Gran Premio di Siracusa

La prima grande struttura, nasce nel 1950, con l'inaugurazione del Circuito di Siracusa. Il circuito, rimase aperto fino al 1969, anno in cui, le manifestazioni agonistiche andarono pian piano diminuendo, fino al portare la chiusura definitiva dell'impianto. L'autodromo ha ospitato oltre il campionato del mondo di Formula 1, anche la Formula 2, e diverse edizioni della Coppa d'Oro Sicilia e della 3 Ore Notturna. Inoltre, in Formula 1, le gare automobilistiche svolte in città prendevano il nome di Gran Premio di Siracusa portando notevole lustro e riscontro economico in città. Nel 14 luglio 1964 un altra struttura dal notevole beneficio cittadino viene inaugurata ufficialmente, la Cittadella dello Sport. Uno dei promotori per la realizzazione della Cittadella, fu l'ex arbitro Concetto Lo Bello, grazie alle sue conoscenze e soprattutto al suo impegno nel dare alla città di Siracusa una struttura completa capace di contenere la Piscina olimpionica, pista di pattinaggio a rotelle, campi da tennis, calcio a 5, pallavolo, basket, un area adibita alle sedi dei club ed un area di ristorazione. In seguito, sempre nella stessa area, fu costruito il Palazzetto dello Sport dedicato a Lo Bello, capace di contenere circa 2.700 spettatori, per manifestazioni sportive e spettacoli. Nella stagione 2011 sono stati ospitati nella struttura i campionati italiani di scherma. Altra struttura nei pressi della Cittadella dello Sport è il Pallone Tensostatico, che per anni visti i lavori di completamento del Palazzetto, è stata la casa di diversi club, uno in particolare, l'Ortigia Siracusa, ha vinto in questa struttura ben 3 scudetti nella pallamano. Negli anni settanta, sempre per mano di Concetto Lo Bello, è stato realizzato il Campo Scuola Pippo Di Natale, con la presenza della pista d'atletica, che oltre ad ospitare le varie attività, ospita tutt'oggi la partenza della Siracusa City Marathon, con la presenza di numerosi atleti internazionali. Al Campo Scuola, si sono formati numerosi atleti che hanno intrapreso una brillante carriera, uno su tutti Giuseppe Gibilisco.

 
L'Ippodromo di Siracusa

Nel 1995 è stata realizzata per mano di privati una delle strutture più funzionali e più efficienti di tutta la Sicilia ovvero l' Ippodromo del Mediterraneo. Questa struttura, si estende per 55 ettari e per le sue caratteristiche è considerato tra le migliori d'Europa. Numerosi gli eventi ospitati, e grande partecipazione di pubblico ogni qual volta vi siano gare ufficiali. Il 6 gennaio 2005, l'ippodromo ha ospitato per la prima volta Frankie Dettori il fantino più amato dagli italiani, il quale alla presenza di ventimila spettatori, da spettacolo e prova di grande professionalità ottenendo due vittorie e un secondo posto sulle tre corse disputate. Il 2010 è stato l'anno in cui fu inaugurato dopo tante peripezia il PalaAkradina. La struttura progettata e realizzata sempre per il volere di Concetto Lo Bello, vede ospitare le gare ufficiali delle società impegnate nella pallavolo e basket. Altri impianti di calcio utilizzati per le attività agonistiche dei propri iscritti, sono concentrate in pieno centro cittadino, ad eccezione degli impianti Simoncini e Tuccitto rispettivamente presenti nelle frazioni di Belvedere e di Cassibile.

  • Stadio Nicola De Simone (Capienza 6.870)
  • Impianto Polivalente Cittadella dello Sport
  • Palazzetto dello Sport PalaLobello (Capienza 2.700)
  • Piscina Olimpionica Paolo Caldarella (Capienza 1.300)
  • Circuito di Siracusa
  • Ippodromo del Mediterraneo (Capienza 10.000)
  • Pallone Tensostatico (Capienza 600)
  • Palestra PalaAkradina (Capienza 500)
  • Campo scuola Pippo Di Natale
  • Campo Sportivo Pippo Di Natale (Capienza 500)
  • Campo Sportivo Giorgio Di Bari (Capienza 400)
  • Campo Sportivo Franco Bianchino (Capienza 400)
  • Campo Sportivo Ivan Tuccitto (Capienza 400)
  • Campo Sportivo Simoncini (Capienza 400)

Eventi Internazionali svolti a Siracusa

Il Gran Premio di Siracusa è stata una tradizionale corsa automobilistica riservata a vetture di Formula 1 che si è corsa tra gli anni cinquanta e sessanta sul Circuito di Siracusa. Non era valida quale prova del mondiale. Tradizionalmente tenuta in primavera, ha costituito per molti anni la prima gara stagionale in Europa per le Formula 1. L'ultima edizione ebbe due vincitori ex aequo, caso unico nelle gare di Formula 1. La cosa fu possibile, da un lato, per via della limitata precisione del cronometraggio a mano (entro il decimo di secondo) e della mancanza del fotofinish e dall'altro per un preciso accordo tra i due piloti deciso dalla Scuderia Ferrari, che intendeva ricompensare Parkes per il grande lavoro di collaudo che svolgeva e allo stesso tempo non poteva non avere un vincitore italiano dopo la recente scomparsa di Lorenzo Bandini al Gran Premio di Monaco.

  • Albo d'Oro
 
Gran Premio di Siracusa
anno pilota vettura
1951   Luigi Villoresi Ferrari resoconto
1952   Alberto Ascari Ferrari resoconto
1953   Emmanuel de Graffenried Maserati resoconto
1954   Nino Farina Ferrari resoconto
1955   Tony Brooks Connaught resoconto
1956   Juan Manuel Fangio Ferrari resoconto
1957   Peter Collins Ferrari resoconto
1958   Luigi Musso Ferrari resoconto
1959   Stirling Moss Cooper-Bogward resoconto
1960   Wolfgang von Trips Ferrari resoconto
1961   Giancarlo Baghetti Ferrari resoconto
1962 Non disputatosi
1963   Jo Siffert Lotus resoconto
1964   John Surtees Ferrari resoconto
1965   Jim Clark Lotus resoconto
1966   John Surtees Ferrari resoconto
1967   Mike Parkes /   Ludovico Scarfiotti ex aequo Ferrari resoconto

Rally Maremonti

Il Rally Maremonti è stata per anni una delle manifestazioni automobilistiche più importanti della provincia di Siracusa nonché dell'intera Sicilia. Questa competizione, che ha inizio dai primissimi anni '80, organizzata come sempre dall’Automobile Club di Siracusa, comprendeva una due giorni di corse, con circa 50 prove cronometrate. Tradizione vuole che partenza ed arrivo abbiano come meta Siracusa, attraversando nell'insieme della gara molti comuni limitrofi della provincia, come la Val D’Anapo di Sortino (svolta per lo più in notturna) nella prima sessione, per poi giungere il giorno successivo alla tappa più impegnativa, con tre prove su strada, percorrendo i tracciati di Avola, Avola Antica, Noto Antica e Case Cugni. Negli ultimi anni, la gara ha subito numerosi arresti per via delle difficoltà economiche a reperire i fondi per organizzare l'evento. La manifestazione ha cambiato più volte nome, andando dal tradizionale Rally Maremonti a Rally Città di Sirakusay', fino a giungere a quello attuale del 2016 di Sirakusay Historic Maremonti.[34]

Il 9 settembre 2001 Gianni Morandi, con Ambra Angiolini, promuove e realizza a Siracusa una Partita del cuore tra la Nazionale Italiana Cantanti e una selezione di All Stars di Siracusa, per sostenere il Telefono Arcobaleno. La gara venne diretta dall'ex arbitro di calcio Rosario Lo Bello. Tra gli ospiti si ricordano Gigi D'Alessio e Raoul Bova, oltre ai punti di forza della squadra come Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Paolo Vallesi, Riccardo Fogli e Sandro Giacobbe.[35]

Durante la storia calcistica della città di Siracusa, numerose sono state le amichevoli disputate con club della massima serie anche di una certa importanza. Negli anni '70, a calcare il manto erboso del vetusto stadio aretuseo furono la Fiorentina con il match concluso 0-0, l' Inter (0-1) e la Juventus (1-4). Nel decennio successivo tornarono al De Simone l'Inter (1-2) e la Roma (3-6)[36]. Nel 2006 venne organizzata un amichevole contro il Messina all'epoca militante in Serie A, con vittoria dei peloritani per 4-1. Il 28 maggio 2009, al De Simone si disputò l'amichevole contro la Sampdoria, vinta 2-1 proprio dai blucerchiati[37]. L'ultima amichevole con una squadra di massima serie, venne disputata l' 1 settembre 2011 contro il Catania. Alla presenza di 5.000 spettatori, la gara terminò 1-1, evento che riportò il derby dopo quasi un ventennio di assenza. Da aggiungere vista la presenza di alcuni sostenitori etnei e la grande rivalità che li divide, alcuni tafferugli che hanno contraddistinto l'amichevole prima del match.

Il Giro d'Italia già restio a dover inserire tracciati in Sicilia, nella sua storia ha riservato poche volte un suo passaggio nella città di Siracusa. La prima volta avvenne nel Giro d'Italia 1965, quando nella 12° tappa fu inserita la tratta di corsa Agrigento-Siracusa con arrivo a Siracusa. Quel giorno, il 26 maggio 1965, la tappa fu vinta dall'italiano Raffaele Marcoli. Altra apparizione avvenne il 21 maggio 1976, durante il Giro d'Italia 1976, nella tratta Catania-Siracusa. Il gruppo arrivò in città, con vittoria del belga Patrick Sercu. Il giorno seguente, da Siracusa ripartì la 2° tappa alla volta di Caltanissetta. Discorso diverso nel Giro d'Italia 1999. Il 16 maggio 1999 durante la 2° tappa Noto-Catania, la città venne attraversata dal gruppo dei corridori, quando in maglia rosa vi era Marco Pantani fresco vincitore l'anno prima del Giro. Una strana coincidenza che accomuna l'ingresso dei corridori del giro nella città di Siracusa è il mese, difatti l'organizzazione sceglie Siracusa come tappa nel mese di Maggio.

Il Giro della Provincia di Siracusa era una corsa in linea maschile di ciclismo su strada, che si svolse in Sicilia, in Italia, dal 1998 al 2001 nei mesi di febbraio o marzo. Riservata ai ciclisti professionisti, faceva parte del calendario UCI come gara di classe 1.3.[38][39]

  • Albo d'oro
Anno Vincitore Secondo Terzo
1998   Nicola Minali   Silvio Martinello   Ján Svorada
1999   Alessandro Baronti   Marco Velo   Giuseppe Palumbo
2000   Marco Zanotti   Nicola Minali   Gabriele Balducci
2001   Mario Cipollini   Nicola Minali   Marco Zanotti
2002   Fabio Baldato   Mario Manzoni   Mychajlo Chalilov

La gara nacque nel 1975 per volontà dell'Amministrazione Provinciale, dell'Azienda Provinciale Turismo e delle amministrazioni locali di Sortino e Floridia. Nel 1976 si aggiunse agli enti organizzatori il Comune di Solarino, successivamente le Amministrazioni locali di Ferla (dal 1978) e Canicattini Bagni (dal 1992) e per un'edizione (1990) anche quella di Siracusa.

Tuttavia, già dalle sue prime edizioni, il Trofeo Pantalica non ebbe mai vita facile dal punto di vista organizzativo, soprattutto a causa degli oneri economici cui erano sottoposti gli enti organizzatori,[40] cosicché nel 1990, soltanto con l'ingresso del Comune di Siracusa si riuscì a far partire la sedicesima edizione, mentre nel 1993, la corsa non venne disputata. La gara si svolgeva su un tracciato che variava di anno in anno, a seconda delle località di partenza e di arrivo, ma che sostanzialmente si articolava in circuito, da percorrere più volte, che attraversava la valle dell'Anapo fino a lambire la Necropoli di Pantalica. Il comune con più arrivi - ben sette - è stato Sortino (1975, 1979, 1983, 1987, 1994, 1998, 2000), seguito da Solarino (1977, 1981, 1985, 1989, 1995, 1999) e Floridia (1976, 1980, 1984, 1988, 1991, 1996) entrambi con sei, quindi Ferla con quattro arrivi (1978, 1982, 1986, 2002), Canicattini Bagni con tre (1992, 1997, 2001) ed infine, Siracusa con un solo arrivo nell'edizione del 1990.

  • Albo d'Oro
 
Trofeo Pantalica
Anno Vincitore Secondo Terzo
1975   Roger De Vlaeminck   Francesco Moser   Costantino Conti
1976   Francesco Moser   Roger De Vlaeminck   Pierino Gavazzi
1977   Giuseppe Saronni   Enrico Paolini   Wilmo Francioni
1978   Giuseppe Saronni   Wladimiro Panizza   Knut Knudsen
1979   Giovanni Battaglin   Palmiro Masciarelli   Gianbattista Baronchelli
1980   Giuseppe Saronni   Francesco Moser   Knut Knudsen
1981   Tommy Prim   Wladimiro Panizza   Silvano Contini
1982   Giuseppe Saronni   Pierino Gavazzi   Mario Beccia
1983   Francesco Moser   Alfredo Chinetti   Giovanni Mantovani
1984   Pierino Gavazzi   Rudy Pevenage   Davide Cassani
1985   Giuseppe Saronni   Guido Van Calster   Johan van der Velde
1986   Francesco Cesarini   Acacio Da Silva   Francesco Moser
1987   Daniele Caroli   Franco Chioccioli   Silvano Contini
1988   Steve Bauer   Rodolfo Massi   Camillo Passera
1989   Rolf Sørensen   Teun van Vliet   Enrico Galleschi
1990   Adriano Baffi   Jos Lieckens   Asjat Saitov
1991   Scott Sunderland   Giorgio Furlan   Luc Leblanc
1992   Dimitri Zdanov   Stefano Colagè   Christophe Manin
1993 non disputato
1994   Giorgio Furlan   Zbigniew Spruch   Gianni Bugno
1995   Stefano Colagè   Adriano Baffi   Paolo Fornaciari
1996   Fabiano Fontanelli   Oleksandr Hončenkov   Davide Rebellin
1997   Michele Coppolillo   Gabriele Colombo   Simone Borgheresi
1998   Stefano Colagè   Massimo Donati   Andrea Peron
1999   Andrea Ferrigato   Davide Rebellin   Giuliano Figueras
2000   Danilo Di Luca   Mirko Celestino   Davide Rebellin
2001   Roberto Petito   Sergio Barbero   Sergej Ivanov
2002   Fabio Baldato   Massimiliano Gentili   Giuliano Figueras
2003   Miguel Ángel Martín Perdiguero   Enrico Cassani   Giuliano Figueras

Il 18 Agosto 1960 la fiaccola olimpica proveniente dalla Grecia sbarca al Foro Italico di Siracusa per i Giochi della XVII Olimpiade. Inizialmente, la prima parte del viaggio avvenne interamente in territorio ellenico, e cioè: Olimpia, Pirgo, Patrasso, Corinto, Megara, Eleusi, Atene. Dallo Stadio Panatenaico della capitale ellenica il Fuoco fu trasferito alla volta del Porto di Turcolimano, al Falero. Alle ore 21 del 13 agosto, il Fuoco fu consegnato da S.A.R. il Principe Costantino di Grecia, con suggestiva cerimonia, a Piero Oneglio, Vice Presidente del C.O.N.I., in rappresentanza del Comitato Organizzatore, il quale lo passò ad Aldo Mairano, Presidente del Comitato della Fiaccola Olimpica; questi a sua volta provvide a consegnare il simbolico Fuoco ad un cadetto della Marina Italiana che, subito imbarcatosi su una baleniera greca, giunse al porto di Zéas presso il Pireo per issarlo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, per giungere via mare in Italia, al porto di Siracusa. Alle ore 20,30 del 18 agosto il Fuoco sbarcò a Siracusa ricevuto dal Presidente della Regione Siciliana e prese terra nei pressi della Fonte Aretusa. Da Siracusa il tracciato della staffetta fu ricalcato su quello già percorso dagli antichi Greci all'epoca in cui fondarono le colonie e gli stabilimenti che nel loro insieme raggiunsero tanto splendore da meritare la denominazione di Magna Grecia. La nave a vele spiegate scortata da tantissime imbarcazioni entrò nello storico porto di Siracusa, accolta da una folla immensa e ammutolita, una folla affamata di cose importanti, una folla che, scrisse un giornalista, fu da sola in grado di rappresentare spettacolo nello spettacolo. Furono stimati in 35.000 i cittadini presenti allo sbarco per una città che all’epoca ne contava 80.000. La torcia fu consegnata a Concetto Lo Bello, considerato il miglior arbitro di calcio in Italia e in Europa incaricato a rappresentare la città di Siracusa al meglio per questo evento storico. egli raccolse la torcia, la impugnò con orgoglio, ed avviò la sua corsa maestosa, il primo dei 1.199 tedofori sul suolo italico, circondato da sei giovani valletti dello sport siracusano. [41][42]

Trofeo Syracusae

Tradizione vuole, che Siracusa organizzi ogni anno un torneo che ospita le migliori squadra del panorama pallanuotistico femminile. Dapprima la manifestazione era chiamata 8 Nazioni, in cui le migliori 8 nazioni al mondo si sfidavano in un torneo organizzato appunto dalla città di Siracusa. Dal 2011 l'evento ospita le migliori 4. Il pubblico numeroso, e il clima favorevole, permette alle nazioni partecipanti un buon approccio alle gare, permettendo ai club attesi da competizioni più impegnative quali i mondiali o gli europei di effettuare un buon rodaggio di gioco. [43]

Il 31 marzo 2015 la piscina Paolo Caldarella ha ospitato la Nazionale Italiana allenata dal siracusano Alessandro Campagna, nel match contro la nazionale Turca. La gara valevole per la World League, è una tra le manifestazione internazionale più importanti.[44]

Il 25 giugno 2008 a Siracusa, la [[Nazionale di pallanuoto femminile dell'Italia ]] allenata all'epoca da Mauro Maugeri, prima della partenza per Europei di Malaga in Spagna, ha affrontato in amichevole la nazionale della Grecia, in una sfida affrascinante vista la carica olimpica che ricoprivano le due squadre (rispettivamente oro e argento). La prima di due partite amichevoli (la prima a Siracusa la seconda il giorno dopo a Messina), vide imporse le ragazze azzurre sulle elleniche per 8-7.[45]

Un grande evento che ha coinvolto direttamente la città di Siracusa, sono stati i Campionati italiani assoluti di scherma. L'evento, grazie alla collaborazione della Regione Siciliana, della Federazione Italiana Scherma e del Comitato Organizzatore, ha fatto sì che venissero ospitati due grandi evento sportivi, a Siracusa (2010) i campionati italiani, mentre a Catania i mondiali (2011). Gli impianti di gioco sono stati il PalaLobello e il Tensostatico, ad eccezione della finalissima disputata nell'affascinante Teatro greco di Siracusa, con grande partecipazione del pubblico proveniente da tutta Italia. Il fatto che Siracusa abbia ospitato gli Assoluti ha rappresentato una grande opportunità di promozione e di attrazione turistico-sportiva non solo per la città aretusea, ma per la Sicilia intera. Tanti i campioni che hanno partecipato al torneo, dal siracusano Stefano Barrera (vincitore della medaglia d'oro sia individuale che a squadre), a Elisa Di Francisca, Aldo Montano, Diego Confalonieri, Mara Navarria, Valentina Vezzali, Ilaria Bianco e tanti altri ancora che hanno regalato emozioni e spettacolo agli spettatori presenti.

Final Eight Coppa Italia

Nel 2015 Siracusa ha ospitato la Final Eight di coppa Italia della massima serie di Pallamano. L'evento, disputato interamente all'interno del PalaLobello, ha visto affrontarsi le migliori 8 del campionato italiano. A prendervi parte anche la formazione aretusea dell' Albatro Siracusa. A vincere la competizione il Bolzano, mentre l'Albatro conclude l'edizione al 7° posto.[46]

Il 03 dicembre 2003 il PalaLobello di Siracusa ha ospitato la finale di Supercoppa Italiana del massimo torneo di pallavolo femminile. Ad affrontarsi furono le squadre di Asystel Volley Novara contro la Pallavolo Sirio Perugia. A vincere furono le ragazze piemontesi, che si imposero col risultato di 3-0 (25-22, 25-16, 25-19). Ad assistere al match quasi tremila spettatori.

Siracusa City Marathon

Dal 1999 in città si svolge la Siracusa City Marathon, maratona in cui partecipano numerosi atleti nazionali ed internazionali. Nel 2015 la manifestazione è stata svolta per la 16esima volta nella sua storia, diventando un apppuntamento fisso per gli amanti di questo sport, ma nel 2016 per problemi organizzativi la corsa inizialmente fissata per il mese di Aprile è stata annullata, rinnovando l'appuntamento per l'edizione del 2017.

Nel 2003 il PalaLobello, ospitò un amichevole tra Sicilia Messina e Viola Reggio Calabria in quell'epoca militanti nel massimo campionato di serie A. L'evento organizzato dalla Polisportiva Aretusa con lo scopo di regalare agli appassionati di questa città una serata di grande basket, ebbe un buon riscontro di pubblico, che venne deliziato dalle giocate dei giocatori presenti.

Note

  1. ^ Comunicato Ufficiale n° 59 del 13/11/2015 (PDF), su lnd.it, http://www.lnd.it/, 13 novembre 2015. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  2. ^ Spada, p. 12
  3. ^ 1925-1944 Il Siracusa fascista, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
  4. ^ 1995: Dall'Avellino all'Acate, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
  5. ^ La difficile situazione del Siracusa sbarca sui social network, su blogdisport.it, http://www.blogdisport.it/, 19 giugno 2014. URL consultato il 7 novembre 2015.
  6. ^ CALCIO – Presentato il nuovo stemma del Città di Siracusa, su reteregione.it, http://www.reteregione.it/, 30 luglio 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.
  7. ^ Spada, p. 193
  8. ^ 1979-1980: lo squadrone e la Coppa Italia, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
  9. ^ KST 3° coppa Italia, su siracusanews.it, www.siracusanews.it. URL consultato il 28 agosto 2009.
  10. ^ CC Ortigia, su siracusanews.it, www.siracusanews.it. URL consultato il 28 agosto 2009.
  11. ^ [1] Libreriauniversitaria.it
  12. ^ Secolo XIX del 17 maggio 1975
  13. ^ Italy 1974-1975 Rsssf
  14. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Legaserieb
  15. ^ Vitale, pp. 323-324
  16. ^ È morto Caldarella, anima del Settebello, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 16 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale).
  17. ^ Il racconto dettagliato dell'episodio di Gigi Oliviero
  18. ^ Dialogo su 50 anni di tv tra Marino Bartoletti e Paolo Limiti (3º capitolo), su archivio.sorrisi.com, TV Sorrisi e Canzoni.com, 7 gennaio 2004. URL consultato il 24 novembre 2010.
  19. ^ http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Attsen/00001403.htm Scheda di attività al Senato
  20. ^ Umberto Veronesi, Verso la scelta vegetariana, Giunti Editore, 2011, p. 8. ISBN 978-88-09-76687-7
  21. ^ Alessandro Fusina, su handballtime.it, http://www.handballtime.it. URL consultato il 28 agosto 2009.
  22. ^ a b c d e f Articolo su Sicilia Oggi, 21 febbraio 2009
  23. ^ (EN) Jeff Jones e Chris Henry, Index-Alexia and Team Coast behind in payments, in Cyclingnews.com, 13 settembre 2002. URL consultato il 21 aprile 2011.
  24. ^ (EN) 87th Giro d’Italia: Team Previews - Formaggi Pinzolo Fiavé, in Dailypeloton.com, 8 maggio 2004. URL consultato il 21 aprile 2011.
  25. ^ Carmelo Gennaro, Cuore siculo. La favola su due ruote di Giuseppe Palumbo, in La Sicilia, 21 settembre 1992.
  26. ^ Alberto Morandi, Palumbo è mondiale juniores, in La Sicilia, 21 settembre 1992.
  27. ^ Carmelo Gennaro, Bis iridato. Per Palumbo, pedali mondiali, in La Sicilia, 05 ottobre 1993.
  28. ^ Giuseppe Benanti, L'emigrante del pedale, in La Sicilia, 22 ottobre 1996.
  29. ^ Canoa: la siracusana Irene Burgo ai Mondiali di Duisburg
  30. ^ Lista atleti del club Frascati Scherma
  31. ^ Sito FIS su Pechino 2008.
  32. ^ Atletica, UFFICIALE – Giuseppe Gibilisco: “Finisce qui la mia carriera! Mi ritiro”, su olimpiazzurra.com, 14 agosto 2014. URL consultato il 15 agosto 2014.
  33. ^ Golf, la siracusana Ludovica Farina vince a Padova il titolo italiano a squadre under 18
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  35. ^ La partita del Cuore, su rockol.it, http://www.rockol.it. URL consultato il 20 agosto 2001.
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