Carlo Caglieris

cestista italiano

Carlo Caglieris, detto Charlie (Brescia, 2 luglio 1951), è un ex cestista italiano. Playmaker attivo in Serie A negli anni settanta e ottanta, ha segnato un totale di 4795 punti nella massima serie[1].

Carlo Caglieris
Caglieris in palleggio con la maglia della Sinudyne Bologna
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza177 cm
Peso80 kg
Pallacanestro
RuoloPlaymaker
Termine carriera1986

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Carriera
Squadre di club
1969-1970Don Bosco Crocetta
1970-1971Libertas Biella
1971-1974Cierre Asti
1974-1975Fortitudo Bologna
1975-1981Virtus Bologna206 (2055)
1981-1985Auxilium Torino138 (1271)
1985-1986Pall. Treviso27 (153)
Nazionale
1975-1984Italia (bandiera) Italia131 (493)
Palmarès
 Europei
OroFrancia 1983
 Giochi del Mediterraneo
BronzoAlgeri 1975
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

Carriera

Cresciuto cestisticamente,dopo una breve parentesi nei pulcini della Juventus, nella Don Bosco Crocetta di Torino e passato poi nelle giovanili dell'Ignis Varese, nel 1970-71 giocò in serie A con la Gelati Cecchi Biella, retrocessa a fine stagione. Libero da vincoli contrattuali per lo scioglimento della società laniera, scelse l'ambiziosa Saclà Asti allenata da Lajos Toth, con la quale colse la promozione dalla serie B alla serie A. Nel campionato 1972-73 contribuì a portare la squadra astigiana in finale di Coppa Italia (sconfitta dall'Ignis Varese, poi campione d'Italia). Nel 1973-74 ritornò a Torino, in seguito al trasferimento della squadra per mancanza di un palazzetto in grado di garantire i 3500 posti richiesti dal nuovo regolamento federale, dove disputò campionato e Coppa delle Coppe, prima di essere ceduto per motivi di bilancio all'Alco Fortitudo Bologna.

Solo un anno dopo, contrariamente alle sue attese e speranze, invece di rientrare a Torino approdò alla Virtus Bologna di Dan Peterson, con la quale vinse lo scudetto che mancava alla V nera da vent'anni esatti. Con la Virtus ottenne altri 2 scudetti, nel 1978-79 e la stagione successiva con Terry Driscoll.

Nel 1981 tornò nella "sua" Torino dove con la Berloni disputò quattro campionati, senza però ripetere i successi degli anni precedenti.

Nel 1985 si trasferì alla Benetton Treviso con cui disputò la sua ultima stagione.

Con la nazionale italiana di pallacanestro ha giocato 131 partite, segnando 493 punti, guadagnando la medaglia d'oro ai campionati europei di Nantes nel 1983 (famosa l'immagine del playmaker che bacia il pallone a fine gara). Partecipò alle olimpiadi di Los Angeles 1984, ottenendo il quinto posto e disputò i mondiali di Manila. Vinse inoltre un titolo mondiale militare.

Venne anche selezionato nella formazione del Resto d'Europa e vinse in Cecoslovacchia l'Oscar del Basket.

Considerato uno dei più forti playmaker italiani di tutti i tempi è stato un professore di Educazione Fisica universitario e presso l'ITIS A. Avogadro di Torino, nonché promotore di un progetto sociale molto importante che riguarda le carceri. Attualmente è insegnante di educazione fisica presso il liceo "Giordano Bruno" di Albenga (SV). Nel 2005 ha vinto il premio "Basket e Solidarietà". Ha partecipato ad una puntata de I soliti ignoti - Identità nascoste, condotto da Fabrizio Frizzi, andata in onda su Rai Uno il 14 settembre 2007. Nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame del basket italiano.

Palmarès

Virtus Bologna: 1975-1976, 1978-1979, 1979-1980

Campionato Europeo Nantes 1983 Campionato Mondiale Militare Udine 1972

Note

  1. ^ Almanacco illustrato del basket 1990. Panini, Modena, 1989, p. 25.

Collegamenti esterni

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