Via del Proconsolo

Via Storica di Firenze

Via del Proconsolo è una via di Firenze tra piazza del Duomo e piazza San Firenze.

Il cortile di palazzo Pazzi

La via seguiva più o meno il tracciato della prima cerchia di mura romane: la pianta di due antiche torri romane sono visibili sul tracciato stradale e negli scavi sotto al'edifico all'angolo con via Dante Alighieri.

Il nome odierno della strada deriva dalla carica del proconsolo, il capo dell'Arte dei Giudici e Notai, che nella Repubblica Fiorentina divenne in seguito il capo di tutte le Arti maggiori e minori, secondo solo al Gonfaloniere di Giustizia.

Il Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai si trova infatti su questa strada, mentre il proconsolo risiedeva al numero 6, come si legge in un epigrafe datata 1878.

All'inizio della strada si apre il minuscolo slargo della piazza di Santa Maria in Campo dove si affaccia l'omonima chiesetta. Di origine molto antica ha un aspetto piuttosto disadorno. Una curiosità è che sebbene fosse a pochi passi dal Duomo di Firenze essa dipendeva dalla Diocesi di Fiesole.

All'angolo con Borgo Albizi si trova il Palazzo Nonfinito, oggi sede del Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia, dal curioso aspetto multiforme, come dice il nome stesso. Vi lavorarono architetti come Bernardo Buontalenti, Valerio Cigoli, Santi di Tito e Giovanni Caccini. Il museo Antropologico è il più antico d'Italia ed uno dei più ricchi in Europa. Tra gli straordinari reperti si contano le collezioni del capitano James Cook e di Fosco Maraini.

Al numero 10 si affaccia il Palazzo Pazzi Quaratesi, uno dei più belli di Firenze. Disegnatio forse da Giuliano da Maiano tra il 1458 e il 1469, ha un armonioso cortile ad arcate con colonne su eleganti capitelli di ispirazione ionica, con le volute costituite dai delfini, come quelli presenti nelllo stemma di famiglia.

Il portale di accesso alla Badia, di Benedetto da Rovezzano

Poco più avanti sul lato ovest si può intravedere l'antica zona absidale della Badia fiorentina. In realtà oggi la chiesa ha tutt'altro orientamento, ma sui muri esterni sono rimaste le strutture e le finestre del periodo gotico, ormai prive di corrispondenza con l'interno. La Badia è una delle chiese antiche di Firenze, fondata nel X secolo dal marchese Ugo di Toscana come abbazia benedettina. Oggi conserva tra i capolavori opere di Filippino Lippi, Mino da Fiesole e Bernardo Rossellino. Della rsitrutturazione gotica, forse ad opera di Arnolfo di cambio resta lo slanciato campanile esagonale (1333). Un ciclo di affreschi si trova nel chiostro degli Aranci.

Attorno alla badia esisteva la zona dei librai o cartolai fiorentini, un distretto di produzione libraria, dalla produzione della pergamena, alla copiatura calligrafica, la legatura e la miniatura, dal quale uscirono intere biblioteceh destinate a monarchi di tutta Europa.

Il Palazzo del Bargello era la sede dei priori prima del Palazzo della Signoria e nei secoli di storia ospitò un tribunale, la sede della polizia cittadina, un carcere e, solo dal 1865, l'attuale museo. Specializzato in scultura e arte applicata, conserva uno straordinario numero di capolavori, tra i quali si possono citare le quattro sculture di Michelangelo, i bronzi di Giambologna e Benvenuto Cellini, i capolavori di Donatello, Andrea Verrocchio, ecc.