Opere di Antonello Gagini
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Elenco delle opere di Antonello Gagini divise per località e ubicazione.
Sicilia
Palermo
Immagine | Titolo | Tipologia | Anno | Ubicazione | Note |
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Palermo | |||||
Madonna del buon riposo | statua marmorea | 1528 | Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis | proveniente dalla "Cappella di Santa Maria del Riposo" o "Cappella Ansaloni", manufatto marmoreo con monumenti funebri della cappella patrocinata dalla famiglia Ansaloni commissionata per disposizione di Scipione degli Ansaloni, barone di Castelluccio, esecutori testamentari la madre Caterina Ansaloni e il fratello Francesco Ansaloni, barone di Pettineo.[1] Nonostante la morte repentina degli esecutori testamentari e le diatribe fra gli eredi, la complessa struttura è portata a termine secondo le volontà del committente.[2] La custodia presenta alla base l'iscrizione delimitata dagli stemmi di casa Ansaloni e Del Campo. Due colonne scanalate con capitelli corinzi reggono una architrave sovrastante la nicchia contenente la Santa Maria del Riposo, due putti decorano i pennacchi, altri quattro fanno corona nella calotta. Sul cornicione corre il rilievo dello Spirito Santo fra altrettanti angeli. La prospettiva si chiude con dieci figure di Patriarchi in atto di venerazione. Opere documentate nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo.[3]
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Ritratto di giovinetto, già come San Vito | busto marmoreo | XVI secolo | proveniente dalla Chiesa di San Vito, Palermo. | ||
Annunciazione | Lastra marmorea | XVI secolo | proveniente dalla Chiesa di Santa Cita, Palermo. | ||
L'arcangelo Michele | statua marmorea | XVI secolo | proveniente dal Collegio dei Gesuiti, Palermo. | ||
Lastra di tabernacolo | Lastra marmorea con tracce di doratura | XVI secolo | |||
Madonna col bambino | Lastra marmorea | XVI secolo | proveniente dal Convento di Santa Maria di Gesù, Palermo. | ||
Madonna col bambino | Lastra marmorea | XVI secolo | |||
Madonna col bambino | Lastra marmorea | XVI secolo | |||
Madonna della neve | statua marmorea | 1516 | proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Palermo. | ||
Madonna di Corleone | statua marmorea | XVI secolo | proveniente dal Monastero della Maddalena, Corleone. | ||
Madonna della Scala | statua marmorea | 1503 | Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta | opera scolpita durante la permanenza a Messina.[6] | |
Sarcofago funerario | manufatto marmoreo | 1511 | monumento funebre dell'arcivescovo Giovanni Paternò.[7] | ||
Cappella Afflitto | manufatto marmoreo | 1535 | opera eseguita in collaborazione col figlio Fazio Gagini. Documentata presso la penultima cappella del lato destro, la seconda della navata sinistra per l'osservatore, denominata Cappella dell'Assunta o Cappella della Trapassione di Maria o Cappella Afflito, fondazione e patrocinio della famiglia Afflitto. L'altare commissionato fu smantellato per far posto alla Cappella di San Mamiliano nel 1663, il basamento trasferito nella parete del braccio meridionale del transetto, gli ornati furono dispersi.[8] | ||
Ciborio | manufatto marmoreo | 1510 | commissionato dall'arcivescovo palermitano Giovanni Paternò per la Cappella del Sacramento, la mensa del primitivo altare oggi è sormontata dalla sontuosa custodia di lapislazzuli.[9] | ||
Tribuna e Arco | manufatti marmorei dedicati a Santa Cita | 1504 - 1517 | Chiesa di Santa Cita | [10] | |
Sarcofago funerario e Cappella Scirotta | manufatto marmoreo | 1526 | monumento funebre commissionato da Antonio Scirotta † 1526, opera caratterizzata dalle raffigurazioni di Sant'Antonio tentato dal diavolo e San Geronimo penitente, nella lunetta in alto la Vergine con bambino fra angeli. Opere recuperate e riassemblate nella cappelletta laterale lato vangelo.[11] | ||
Arco e Cappella Platamone | manufatto marmoreo | 1519 - 1527 | monumento funebre commissionato da Antonino Platamone, barone di Risichillia, e Caterina Cardona opera caratterizzata da arco istoriato con re e patriarchi dell'albero di Jesse, lo scudo apicale con la Vergine Maria in rilievo, medaglioni di Ottaviano Augusto e della Sibilla Cumana, gli stemmi della famiglia Platamone - Alagona - Cardona, collocato nella Cappella Platamone. Portale d'accesso alla cappella con custodia, tabernacolo e statua di Sant'Eustachio con rilievi sul piedistallo del Martirio di Sant'Eustachio, Battesimo di Sant'Eustachio, Orazione nella spelonca. Le opere scampate alla riedificazione sono presenti nelle seconda cappella sinistra contigua alla Cappella del Rosario.[12] | ||
Sant'Eustachio Martire | statua marmorea | 1521 | |||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1519 | monumento funebre per Caterina Cardona della famiglia Platamone. | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1526 | monumento funebre nella cappella gentilizia di San Geronimo di Geronimo Scirotta con raffigurazione della Madonna con bambino fra Sant'Antonio di Padova e San Geronimo Penitente. | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1526 | monumento funebre commissionato dalla famiglia Corbera con riproduzione del Risorto sul sepolcro fra guardie pretoriane. Opera recuperata e riassemblata nella cappella laterale sinistra.[13] | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | XVI secolo | commissione di monumento funebre per Lorenzo Selvaggio. | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1524 | commissione di monumento funebre per Blasco Lancia. Al presente solo una cassa sepolcrale proveniente dalla primitiva chiesa è pervenuta nell'attuale tempio.[14] | ||
Sarcofago e Cappella Branciforti | manufatto marmoreo | 1524 | commissione di monumento funebre per donna Frisina Branciforti, caratterizzato dalla raffigurazione della Beata Vergine del Salterio o del Rosario sedente con San Domenico e altre figure di personaggi dell'Ordine domenicano da una parte, dall'altra il Papa, l'Imperatore Carlo V e il seguito dei notabili, aristocratici ed ecclesiastici, tutt'intorno i quindici misteri del rosario.[15] | ||
Cappella | manufatti marmorei | 1519 - 1526 | monumenti funebri dedicati alla famiglia di Antonino Platamone.[16] | ||
Tribuna ed arco di Santa Cita | manufatti marmorei | 1516 | Opere collocate nell'abside dietro l'altare maggiore, provenienti dalla preesistente chiesa di Santa Cita. Sulle paraste laterali dell'arco sono incastonate dieci formelle istoriate con figure di santi dell'Ordine dei frati predicatori, rispettivamente due Pontefici, due Cardinali, due Vescovi, due livelli con due Frati ciascuno, tutte in atteggiamento meditativo durante la lettura delle Sacre Scritture. Alla base due coppie di putti con stemmi della famiglia Diana nei basamenti, nell'intradosso otto scene riproducenti Storie di Santa Cita, due medaglioni con i busti di San Tommaso d'Aquino e San Pietro Martire nei pennacchi e una trabeazione istoriata con le figure degli Evangelisti con i loro animali simbolici.
Negli cassettoni della tribuna in stile rinascimentale sono raffigurate: gli Apostoli attorno il ciborio, la Natività di Gesù fra la Vergine Maria e San Giuseppe, ai lati le figure di Sant'Agata e Sant'Oliva. La scena della Morte di Santa Cita fra le statue di San Domenico di Guzman e San Vincenzo Ferreri, nella lunetta superiore la figura del Padreterno fra angeli.[17][18] | ||
Balaustre[19] | manufatti marmorei | 1525 | |||
Sepolcro | manufatto marmoreo | 1522c | monumento funebre commissionato da Francesco Zuppetta per il fratello Giovanni Zuppetta † 1522, opera caratterizzata dal rilievo Cristo libera i santi padri dal Limbo.[20] | ||
Tribuna della Cattedrale di Palermo | 1507 - 1509 | Museo diocesano di Palermo | fu smontata nel 1797. La ricostruzione in scala 1:10 della Tribuna, realizzata nel 2000 dal Prof. Rizzuti presso la sua Cattedra di Scultura all'Accademia di belle arti di Palermo.[21] | ||
Storie di Santa Cristina | manufatto marmoreo | 1490 - 1501 | in collaborazione di Domenico Gagini e prima attività lavorativa a Palermo con Giorgio da Milano, Fazio Gagini, Vincenzo Gagini e Gabriele di Battista, frammento dell'arco della Cappella di Santa Cristina commissionata nel 1477 (all'epoca Santa Cristina protettrice della città di Palermo. La Cappella e le opere in seguito disassemblate per l'intervento di Ferdinando Fuga), proveniente dalla Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Palermo.[22][23] | ||
Santa Restituta d'Africa | statua marmorea | 1535 | con la collaborazione del figlio Giacomo consegnata nel 1557, opera destinata alla chiesa del Monastero di Santa Chiara di Palermo.[24] | ||
Cappella dei Genovesi (nell'immagine Arco di San Ranieri di Pisa) | Cappella | 1519 - 1526 | Chiesa di San Francesco d'Assisi | In seguito all'ultimo intervento di restauro del XX secolo è seguito il riassemblaggio dell'"Altare di San Giorgio", dell'altorilievo "San Giorgio, la Principessa e il drago", dell'"Arco di San Ranieri di Pisa" realizzato da Gabriele di Battista costituendo l'attuale "Cappella di San Giorgio" che riunisce in un'unica Cappella i capolavori commissionati dalle comunità Pisana e Genovese presenti a Palermo in epoca rinascimentale. | |
Altare di San Giorgio | altorilievo marmoreo | 1519 - 1526 | Realizzato per la Cappella dei Genovesi oggi è collocato nella navata destra.[25] | ||
San Giorgio, la Principessa e il drago | altorilievo marmoreo | 1519 - 1526 | Realizzato per abbellire l'Altare di San Giorgio nella Cappella dei Genovesi oggi è collocato nella navata destra.[26] | ||
San Giovanni Battista | busto in terracotta | XVI secolo | opera custodita nella Cappella di San Giovanni Battista già primitiva Cappella Gentilizia Riggio. | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | XVI secolo | monumento funebre per Caterina Cardona della famiglia Platamone, opera documentata nella Cappella dei Genovesi odierna Cappella di San Giorgio. | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1516 | monumento funebre commissionato per il banchiere Domenico Besadone, opera custodita nel chiostro della chiesa.[27] | ||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1515 | commissione di monumento funebre per Francesco Bologna, esponente della famiglia Bologna, opere custodite nella Cappella Bologna.[28] | ||
Madonna della Neve | statua marmorea | 1516 | Museo archeologico regionale Antonio Salinas | ||
Sarcofagi | manufatti marmorei | 1524 | monumenti funebri nella cappella gentilizia della famiglia Ansaloni: Scipione, Francesco e Caterina Ansalone con raffigurazione della Madonna con bambino fra i Dieci Patriarchi e Serafini e angioletti, opera eretta nella Cappella di Santa Maria del Riposo della Chiesa del Monastero degli Olivetani di Santa Maria dello Spasimo di Palermo. La statua e la custodia nel 1573 furono trasferite nella Chiesa del Santo Spirito, in seguito la statua allocata nella chiesa di San Giorgio in Kemonia in seguito declinata in chiesa di San Giuseppe Cafasso. Del monumento, la Madonna degli Ansaloni o Santa Maria del Riposo. | ||
Ciclo (opere sulla Passione di Gesù) | bassorilievi marmorei | XVI secolo | Chiesa di Sant'Antonio Abate | ||
Santi Pietro e Paolo | manufatto marmoreo | XVI secolo | |||
Ciclo | bassorilievi marmorei | XVI secolo | raffiguranti la Passione di Gesù, opere custodite nell'abside. | ||
San Pietro e San Paolo | statue marmoree | XVI secolo | opere presenti nel portale d'ingresso | ||
Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo | edificio | 1524 | Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo | luogo di culto ubicato alla Kalsa.[29] | |
Fontana della Doganella | manufatto marmoreo | XVI secolo | opera ubicata presso la facciata della chiesa. | ||
Fontana | fonte marmorea | XVI secolo | Palazzo Castrone - Santa Ninfa | opera rappresentante il mito di Perseo e Andromeda. | |
"Natività" e "Adorazione dei Magi" | bassorilievi | XVI secolo | Chiesa di Santa Maria della Catena | capitelli delle colonne, portali d'ingresso e le statue di Santa Margherita, Santa Ninfa, Santa Barbara, Santa Oliva in collaborazione con il figlio Vincenzo Gagini. | |
San Giovanni Battista | statua marmorea | 1510 | Chiesa e Monastero di San Giovanni di Baida[30][31] | commissionata e recante lo stemma dell'arcivescovo palermitano Giovanni Paternò. | |
Madonna di Trapani | statua marmorea | XVI secolo | Chiesa di San Giuseppe dei Teatini | ||
Vergine con Bambino | statua marmorea | XVI secolo | |||
Altare sepolcrale | manufatto marmoreo | 1520 | Chiesa di San Domenico | monumento funebre commissionato da Giacomo Maddalena, segretario regio, per la Cappella Maddalena. Opera documentata nel primitivo edificio addossato alle colonne.[32] | |
Santa Caterina d'Alessandria | statua marmorea | 1527 | opera decorativa per la Cappella Maddalena commissionata da Giacomo Maddalena, segretario regio. Opera documentata sulla mensa dell'altare addossato alle colonne del primitivo tempio. Con la riedificazione del 1636 la scultura è stata posizionata in una cappella della navata sinistra.[33] | ||
San Giuseppe | statua marmorea | XVI secolo | |||
Sepolcro | manufatto marmoreo | 1526 | monumento funebre commissionato da Antonino Settimo, barone di Sambuca, per il fratello defunto Giovanni Luigi Settimo, per la Cappella Settimo. Opera documentata prima della riedificazione del 1640.[34] | ||
Madonna con Bambino [35] | statua marmorea | 1516 | Chiesa di Santa Maria delle Grazie o delle Ree Pentite | ||
Crocifisso | mistura di cartapesta | 1529 | Chiesa di Santa Caterina | ||
Santa Caterina d'Alessandria | statua marmorea | ||||
Crocifisso | mistura di cartapesta | ||||
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1517 | Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta «La Gancia» | commissione di monumento funebre con raffigurazione di "Cristo salva i Patriarchi dal Limbo" per Lorenzo Selvaggio documentato presso l'altare di San Diego d'Alcalá. Alla distruzione scampò un frammento d'opera oggi incastonato nella facciata settentrionale a sinistra del portale d'ingresso. Opera documentata nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta «della Gancia» di Palermo.[36] | |
Pergamo | manufatto marmoreo | 1517 | attribuzione d'opera con raffigurazioni del Cristo Risorto, degli Evangelisti e lo stemma della città di Palermo.[37] | ||
Bassorilievo | manufatto marmoreo | 1519 | documentazione commissione per Giuliano Castellano con raffigurazione di Sant'Anna, Maria Vergine, San Giuseppe e San Giovanni Evangelista, lapide sepolcrale per monumento funebre.[38] | ||
Madonna della Consolazione | statua marmorea | 1535 | Chiesa del monastero di Santa Maria delle Grazie | in collaborazione col figlio Giacomo, con raffigurazioni di Sant'Antonio di Padova, Sant'Alberto, della Vergine Annunciata e dell'Angelo Annunciante.[39] | |
Altare dello Spasimo [40] | manufatto marmoreo | 1517 | Chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto detta «dello Spasimo» | La parte strutturale costituita da elaborate colonne con decorazioni a tralci vegetali, l'architrave, il fregio con motivi vegetali, il timpano contenente un rilievo con raffinata decorazione a grottesca, sei tondi laterali coi mezzi busti in rilievo di Profeti (eliminati nella rimodulazione di Casa Professa), scene raffiguranti la Passione di Gesù con particolare riguardo ai personaggi del Cireneo e Ponzio Pilato.[41]
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Sarcofagi | manufatti marmorei | XVI secolo | monumenti funebri nella cappella gentilizia della famiglia Basilico. | ||
Cappella Alliata | manufatto marmoreo | 1517 - 1524 | Chiesa di Santa Maria di Gesù | commissione di monumento funebre di Andreotta Alliata, barone di Villafranca, per Antonio Alliata † 1512. L'opera è costituita da arco, pilastri con architrave, fregi e stemma della famiglia Alliata, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù di Palermo.[44] | |
Santa Caterina d'Alessandria | statua in marmo di Carrara | 1521 | Chiesa del Carmine Maggiore | con fregio dell'Ordine Carmelitano, opera custodita nella Cappella di Santa Caterina d'Alessandria.[45] | |
Acquasantiera | manufatto marmoreo | 1521 | |||
San Michele Arcangelo | altorilievo in terracotta | 1521 | Chiesa di San Michele Arcangelo | commissione verosimilmente effettuata per la chiesa di San Michele documentata presso il Ponte dell'Ammiraglio.[46] | |
Cona | manufatto marmoreo | 1534 | Monastero di Santa Caterina al Cassaro | con la statua di Santa Caterina d'Alessandria fra San Domenico e San Tommaso d'Aquino, otto raffigurazioni di Vita della Santa, lo stemma della famiglia Bologna, di detta opera documentata esiste al presente solo la statua della titolare custodita nel tempio.[47] | |
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1533 | Chiesa di San Francesco di Paola | monumento funebre nella cappella gentilizia dei D'Andrea con raffigurazioni di San Girolamo penitente e terracotta con l'effigie di Geronimo D'Andrea.[48] | |
Sarcofago | manufatto marmoreo | 1536 | monumento funebre nella cappella gentilizia di Giangiacomo Cangialosi. | ||
Sepolcro | manufatto marmoreo | XVI secolo | monumento funebre della nobildonna Giovanna de' Caravellis. | ||
Santa Barbara | statua marmorea | 1533 | custodita nella cappella gentilizia di Giangiacomo Cangialosi fino al 1730. Detta statua data per dispersa, mostra per descrizione di particolari notevoli somiglianze con la medesima presente nella chiesa di San Domenico di Palermo. | ||
Bassorilievi | manufatti marmorei | XVI secolo | raffiguranti scene di vita di Santa Caterina d'Alessandria.[49] | ||
Frontespizio | manufatto marmoreo | 1536 | opera in collaborazione col figlio Giacomo Gagini raffigurante la Madonna delle Grazie, Santa Oliva e San Francesco di Paola, il figlio porta a termine le statue di San Benedetto e della Madonna della Consolazione sbozzate dal genitore l'anno precedente. Opere documentate per la primitiva chiesa di Santa Oliva. | ||
Fonte battesimale | manufatto marmoreo | 1531 | chiesa di San Giacomo la Marina | attribuzione per stile. Presenta un tondo istoriato raffigurante il Battesimo di Gesù.[50] | |
Tabernacolo per Sacramento | manufatto marmoreo | 1531 | chiesa del Monastero di Santa Chiara | opera disassemblata anticamente custodita nell'altare maggiore del Sacramento.[51] | |
San Giacomo Apostolo | statua marmorea | 1523 | chiesa di San Giacomo la Mazzara | commissione incompiuta e portata a termine dal figlio Giacomo | |
San Luca Evangelista | statua marmorea | XVI secolo | Cattedrale | portico meridionale |
Provincia di Palermo
Immagine | Titolo | Tipologia | Anno | Città | Ubicazione | Note |
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Maddalena [52] | statua marmorea | 1520 | Alcamo | Chiesa di San Francesco d'Assisi | Nella base della statua della Maddalena è raffigurata una scala e lo stemma della famiglia Scalisi, che la fece realizzare. | |
San Marco [52] | statua marmorea | 1520 | ||||
Madonna tra i Santi Filippo e Giacomo e la Dormitio Virginis in predella [53][54] | bassorilievo marmoreo | 1519 | Basilica di Santa Maria Assunta | Cappella del Privilegio: appartenuta alla famiglia Mastrandrea | ||
Crocifisso dell'Abbondanza | 1519 - 1523 | realizzato in mistura, copia di un altro crocifisso che si trova nella Chiesa di San Domenico a Palermo, realizzato dalla famiglia Matinati.[55] | ||||
Dormizione della Vergine (o Dormitio Virginis o Transito della Vergine) | altorilievo marmoreo | 1529 | Cappella della Madonna di Trapani (o Madonna delle Grazie) [56][55][57] | |||
Madonna con Bambino | statua marmorea | 1516 | Caccamo | Chiesa dell'ex convento domenicano di Santa Maria degli Angeli | [58] | |
Madonna con Bambino [59] | statua marmorea | 1520 | Castelbuono | Chiesa di Maria Santissima Assunta | ||
Madonna con Bambino | statua marmorea | XVI secolo | Castronovo di Sicilia | Duomo della Santissima Trinità | opera censita e documentata nella chiesa dell'abolito convento dell'Annunziata successivamente trasferita | |
Ciborio | manufatto marmoreo | XVI secolo | ||||
Fonte battesimale | manufatto marmoreo | XVI secolo | attribuzione per stile | |||
San Pietro | statua marmorea | XVI secolo | attribuzione per stile, opera proveniente dalla chiesa di San Pietro | |||
Madonna con bambino | statua marmorea | 1533 | Cefalù | Cattedrale del Santissimo Salvatore | sul basamento Dormienza di Maria bassorilievo ed effigi del committente Filippo Serio e della moglie.[60] |
- 1533, "Santa Barbara", statua marmorea, commissione per monumento funebre del giureconsulto Giangiacomo Cangialosi, esponente della famiglia Cangialosi, recante sullo scanello raffigurazioni di cinque episodi di vita della santa. Opera documentata nella Cappella Cangialosi della chiesa di San Francesco d'Assisi di Palermo. Rimossa nel 1730, in mancanza di documentazione certa, la statua è verosimilmente somigliante per descrizione e stile alla raffigurazione presente nella chiesa di San Domenico di Palermo.[61]
- ?, "Altare" e "Cappella Cangialosi", manufatto marmoreo, monumento funebre del giureconsulto Giangiacomo Cangialosi, ubicato a destra rispetto alla controfacciata accanto al portale d'ingresso, addossato alla prima colonna e alla pila dell'acqua santa (corrispondente alla navata sinistra per il visitatore), della chiesa di San Francesco d'Assisi di Palermo.[62]
- 1521, "Crocifisso", mistura di cartapesta, opera custodita nella Chiesa di San Francesco d'Assisi del convento dell'Ordine dei Frati Minori di Ciminna.[63]
- 1522, "Custodia Sacramentale", manufatto marmoreo con ciborio, altorilievo della Pietà e figura del Padre Eterno, opera conservata nella chiesa di San Domenico di Ciminna.[64]
- 1532, "Madonna di Loreto", statua marmorea, opera conservata nella chiesa di San Domenico di Ciminna.[65]
- XVI secolo, "Santa Lucia", statua marmorea, opera conservata nel duomo antico di Santa Maria di Collesano.
- XVI secolo, "Madonna con bambino", statua marmorea, opera conservata nel duomo antico di Santa Maria di Collesano.[66]
- XVI secolo, "Battesimo di Gesù", rilievo marmoreo, attribuzione per stile, opera custodita nella Cappella del Battistero del duomo di San Martino di Corleone.[67]
- XVI secolo, "Custodia", manufatto marmoreo, opera custodita nel duomo di San Nicolò di Isnello.
- XVI secolo, "Polittico", altorilievi marmorei, opera custodita nella chiesa di San Bartolomeo di Geraci Siculo.
- 1534, "Madonna", statua marmorea, opera conservata nel santuario di Maria Santissima di Gibilmanna.[68]
- 1528, "Trittico", manufatti plastici, Madonna in trono con bambino, San Giuseppe e San Francesco di Paola, opere provenienti dal duomo di Monreale e custodite nella chiesa della Collegiata del Crocifisso di Monreale.[69]
- 1535, "Fonte", manufatto marmoreo, opera consegnata a posteriori dal figlio Giandomenico nel 1539 e documentata per Gaspare Ventimiglia.
- XVI secolo, "Madonna dell'Udienza", statua marmorea, opera conservata nella chiesa di Santissimi Apostoli Pietro e Paolo di Petralia Soprana.
- XVI secolo, "Madonna con bambino", statua marmorea, opera custodita nella navata destra del duomo dei Santi Giovanni e Paolo di Pollina.
- 1514, "Cappella della Madonna della Grazia", manufatto marmoreo, opera custodita nel duomo dei Santi Giovanni e Paolo di Pollina.[70][71]
- 1514, "Madonna della Grazia", bassorilievo marmoreo, opera custodita nel duomo dei Santi Giovanni e Paolo di Pollina.[70][72]
- 1517, "Custodia", manufatto marmoreo, opera custodita nel duomo dei Santi Giovanni e Paolo di Pollina.[73]
- 1527, "Presepe" gruppo scultoreo, opera custodita nella Cappella del Sacramento del duomo dei Santi Giovanni e Paolo di Pollina.[70][74]
- 1521, "Tribuna", manufatto marmoreo, attribuzione per stile con raffigurazioni della Madonna seduta col bambino, San Pietro e San Paolo Apostoli, l' Assunzione, l' Annunziata e l'Angelo e la Coronazione della Vergine, opera custodita nella chiesa di Santa Maria dei Franchi di San Mauro Castelverde.[75]
- 1531, "Fonte battesimale", manufatto marmoreo, opera custodita nella chiesa di Santa Maria dei Franchi di San Mauro Castelverde.[75][76]
- XVI secolo, Maria Santissima col Bambino, manufatto marmoreo presso la chiesa di Sant'Antonio di Prizzi.[77]
Agrigento e provincia
- 1522, "San Vito", statua marmorea, commissionata per contratto della Confraternita di San Vito della chiesa di San Vito di Burgio.[78]
- 1534, "Madonna", statua marmorea, opera custodita sull'altare maggiore della chiesa del Convento del Carmine di Caltabellotta.[79]
- 1534, "Custodia", manufatto marmoreo, in collaborazione col figlio Fazio opera documentata costituente il disassemblato altare maggiore della chiesa del Convento del Carmine di Caltabellotta.[80]
- 1535, "San Benedetto", statua marmorea, in collaborazione col figlio Giacomo con raffigurazioni di San Calogero e San Pellegrino, opera proveniente dalla chiesa di San Benedetto e dal 1783 custodita nella chiesa di Santa Maria di Valverde di Caltabellotta.[81]
- 1534 - 1536 - 1543, "Madonna della Catena", statua marmorea, opera terminata dal figlio Giacomo, proveniente dall'antico duomo normanno e attualmente custodita nel duomo di Maria Santissima Annunziata di Naro.[82]
- 1534 - 1536 - 1543, "Arco", manufatto marmoreo per la custodia della Madonna della Catena con la raffigurazione di Sant'Agata con serafini, la Trinità, opera terminata dal figlio Giacomo e documentata nell'antico duomo normanno di Naro.[83]
- XVI secolo, "Sacra Famiglia", gruppo scultoreo, opera della bottega dei Gagini custodita nel duomo di Maria Santissima Annunziata di Naro.
- XVI secolo, "Acquasantiera", manufatto marmoreo, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù di Naro.
- 1500 c., "Maria Santissima dell'Udienza", statua marmorea, opera custodita nel santuario di Maria Santissima dell'Udienza di Sambuca di Sicilia.
- XVI secolo, "Madonna di Montechiaro", scultura marmorea, opera custodita nella cappella del castello chiaramontano di Palma di Montechiaro.
- 1535, "San Calogero Eremita", statua marmorea collocata posteriormente dal figlio Giacomo nel 1538, opera custodita nella basilica santuario di San Calogero di Sciacca.[84]
- XVI secolo, "San Calogero" e "San Giovanni Battista", statue marmoree della facciata, opere di Domenico e Antonello Gagini del duomo di Maria Santissima del Soccorso di Sciacca.
- 1535, "Madonna del Soccorso", statua marmorea collocata posteriormente dal figlio Giacomo nel 1538, opera documentata nella chiesa di San Francesco d'Assisi di Sciacca.[85]
Catania e provincia
- 1525, "Acquasantiere", manufatti marmorei, opere custodite nella cattedrale di Maria Santissima Annunziata di Acireale.[86]
- 1516, "Madonna col Bambino" o "Madonna della Salute", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Bonaventura di Caltagirone.
- 1532, "Madonna del Monserrato", scultura marmorea, opera conservata nella chiesa del Santissimo Salvatore di Caltagirone.
- 1538, "Madonna della Catena", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù di Caltagirone.
- 1538, " Madonna della Catena" o "Santa Maria di Gesù", statua marmorea, attribuzione unanime, opera custodita nella chiesa del convento di Santa Maria di Gesù dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti di Caltagirone.
- 1500, "Madonna con bambino", statua marmorea con raffigurazioni nello scanello della Visitazione della Beata Vergine Maria, di San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù del convento dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti, in seguito dell'Ordine dei frati minori riformati di Catania.[87]
- 1504, "Portale", opera marmorea, commissionata e documentata per un edificio dei Padri Carmelitani. Entrambi gli edifici dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo rasi al suolo dal Terremoto del Val di Noto del 1693 nella città di Catania.[88]
- 1518 - 1519, "Portale", manufatto marmoreo d'accesso alla Cappella Paternò - Castello con raffigurazione della Pietà, stemma del casato e busto di Alvaro Paternò (disperso), opera ubicata nella chiesa di Santa Maria di Gesù di Catania.[89]
- 1526, "Madonna con bambino", statua marmorea, sul piedistallo sono presenti le raffigurazioni in bassorilievo della Madonna della Neve, Papa Liberio e il Patrizio Giovanni fra gli stemmi dell'Ordine domenicano. Opera custodita nel primo altare a sinistra della chiesa dell'abolito convento domenicano sotto il titolo di «Santa Maria la Grande» oggi chiesa di San Domenico di Catania.[90]
- XVI secolo, "Madonna di Loreto", statua marmorea, opera conservata nella chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola di Linguaglossa.
- XVI secolo, "Madonna con Bambino" o "Madonna del Carmelo", scultura in pietra policroma, opera custodita nella chiesa di Sant'Antonio Abate, ospedale e convento dei Fatebenefratelli di Militello in Val di Catania.
- 1506, "Portale" e "Sculture", manufatto e ricco ciclo marmoreo, attribuzione, opere custodite nella chiesa di Santa Maria la Vetere di Militello in Val di Catania.
- XVI secolo, "Madonna col Bambino Gesù", scultura marmorea, opera custodita nel duomo di Santa Maria delle Grazie di Misterbianco.
- XVI secolo, "Madonna della Catena", statua marmorea, opera custodita nella chiesa del Carmine di Paternò.
- 1523, "San Nicola di Bari", scultura marmorea, opera custodita nella chiesa di San Nicola di Bari di Randazzo.[91]
- 1523 - 1535, "Ciborio", manufatto marmoreo e altare del Santissimo Sacramento, commissione incompiuta di Antonello Gagini e portata a termine dal figlio Giacomo Gagini, opera custodita nella chiesa di San Nicola di Bari di Randazzo.[92]
- 1500 c., "Duomo", architettura interna, al primo progetto attribuito al padre Domenico Gagini, sostituì le colonne originariamente previste con più statici pilastri, chiesa di San Nicola di Trecastagni.
- 1527, "Madonna delle Grazie" o "Madonna bianca", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù dell'abolito convento dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti di Vizzini.[93]
Enna e provincia
- 1515, "Tribuna" o "Cona" raffigurante i tre regni dell'oltretomba, commissionata dal superiore benedettino poi Arcivescovo di Palermo Giovanni Paternò, opera custodita nella basilica San Leone di Assoro.
- XVI secolo, "Crocifisso", scultura lignea, opera conservata nella basilica San Leone di Assoro.
- XVI secolo, Annunciazione, sculture marmoree, opere custodite nella chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo di Calascibetta.
- 1506, "San Michele Arcangelo", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Michele Arcangelo di Nicosia.[94]
- 1510 - 1511, "Redentore", trittico marmoreo raffigurante Gesù tra la Vergine Maria e San Giovanni Battista commissionato dalla "Confraternita di Santa Maria della Misericordia" per l'omonima chiesa, opera conservata nella basilica cattedrale di San Nicolò di Nicosia.[95]
- XVI secolo, "Fonte battesimale", scultura in marmo, con raffigurazioni di "Adamo ed Eva nell'Eden", opera conservata nella basilica cattedrale di San Nicolò di Nicosia.[96]
- XVI secolo, "Paliotto altare", bassorilievo in marmo, opera conservata nella basilica cattedrale di San Nicolò di Nicosia.
- 1523 - 1525, "Annunciazione", gruppo marmoreo formato dalle statue della Vergine Annunciata e dell'Angelo Annunciante, in alto il Dio Padre fra Troni e Serafini conferito a Bartolomeo Berrettaro. Alla morte di Bartolomeo la commissione passa nel 1525 a Antonino Berrettaro. Per magistrale stile d'esecuzione delle statue è pertanto verosimile che siano state scolpite da Antonello Gagini. Opere scomposte documentate nella chiesa dell'Annunziata del convento di Santa Maria del Carmelo oggi santuario della Madonna del Carmelo di Nicosia.[97][98]
- 1499 - 1511, "Tribuna" o "Cona", gruppo marmoreo con fregi in oro zecchino, raffigurante scene di santi: Santo Stefano Protomartire, San Lorenzo, San Paolino da Nola, San Michele Arcangelo, San Giovanni Battista, Sant'Agata, San Pietro Apostolo, San Paolo Apostolo e il Redentore, il Transito della Vergine, la Natività di Gesù, l' Annunciazione, i Quattro Evangelisti, l' Incoronazione della Vergine, l'Assunzione di Maria, opera per forma e grandezza unica in Sicilia, destinata alla primitiva Confraternita di Santa Maria della Misericordia della chiesa di Santa Maria della Scala, oggi custodita nella ricostruita basilica di Santa Maria Maggiore di Nicosia.[99][100]
- XVI secolo, "Battistero", fonte marmoreo, opera custodita nella cattedrale di Maria Santissima Delle Vittorie di Piazza Armerina.
- 1523, "Cappella Barresi", manufatti marmorei, monumenti sepolcrali, commissioni per Matteo Barresi, marchese di Pietraperzia, per Laura Barresi † 1532 e altri componenti della famiglia Barresi detentori del patrocinio del cappellone. Opere documentate prima presso l'altare maggiore e dislocate con la riedificazione del tempio lungo le navate del duomo di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia.[101]
- 1527, "Portale", "Finestre" e "Decorazioni", manufatti marmorei, commissioni della famiglia di Matteo Barresi, opere in via di degrado come le sorti del Castello Baronale di Pietraperzia.[102]
- 1527, "Statua", manufatto marmoreo raffigurante giovine intento a cavarsi una spina da piede, opera documentata nel Castello Baronale di Pietraperzia.[103]
Messina e provincia
- 1498, "Santa Maria della Grazia", statua marmorea raffigurante Vergine con bambino, commissione per la Confraternita di Santa Maria della Grazia, prima opera documentata della bottega di Messina e custodita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Bordonaro.[104]
- 1499, "Madonna con bambino", statua marmorea, opera dispersa in seguito ad alluvione del 1863 dalla chiesa di Santa Maria di Gesù del convento dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti (ex fondazione carmelitana, ex monastero benedettino dei Cistercensi) di Ritiro Superiore di Messina.[105]
- 1499, "Madonna con bambino", statua marmorea, con raffigurazioni della Visitazione della Beata Vergine Maria, l'Annunciazione, San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova, opera destinata alla chiesa di Santa Maria di Gesù del convento dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti di Ritiro Inferiore e attualmente custodita nella nuova chiesa di Santa Maria di Gesù di Messina.[106]
- 1500, "Statua", scultura bronzea raffigurante giovine intento a cavarsi una spina da piede, opera documentata come decorazione di fonte nel Palazzo Alcontres di Messina.[107]
- 1503, "Madonna con bambino", statua marmorea, opera documentata per chiesa di Santa Maria di Loreto della circoscrizione di Pezzolo.[108]
- 1504, "Custodia", manufatto marmoreo, attribuzione per stile, con le raffigurazione di scene della Passione di Gesù, opera scomposta nel rifacimento del XVII secolo della Cappella del Sacramento della cripta della basilica cattedrale Protometropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Messina.[109]
- 1504 - 1530, "Cappella" e "Sarcofago", manufatto marmoreo, monumento funebre dell'arcivescovo messinese Antonio La Lignanime, con la raffigurazione della Madonna del Soccorso (in seguito tramutata in Madonna della Pace), opera distrutta durante il Terremoto di Messina del 1908. Gli altorilievi raffigurano l'Annunciazione, la Madonna con il Cristo morto sulle ginocchia, San Pietro Apostolo e Sant'Antonio di Padova, fregi sormontati dalla Vergine del Soccorso nell'atto di percuotere il Diavolo con una mazza. Sul coperchio del sepolcro la figura giacente del committente in abiti pontificali. Decorazioni verosimilmente eseguite da Giovan Battista Mazzolo, che nel frangente aveva assunto l'incarico di capomastro della Fabbrica del Duomo. Opere documentate nella basilica cattedrale Protometropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Messina.[110]
- 1507, "Cappella", manufatto marmoreo, commissione per la famiglia Faraone e probabilmente andata distrutta causa evento sismico. Opera documentata in una chiesa o cappella di San Tommaso Apostolo di Messina.[111]
- 1508, "Porta", manufatto marmoreo commissionato per la Cappella dei Disciplinati presso l'ospedale e chiesa dell'Accomandata. L'opera non è pervenuta, infatti sull'area sorgeranno il Collegio dei Gesuiti e la chiesa di San Nicolò dei Gentiluomini di Andrea Calamech. Quest'ultimi monumenti passati all'Ordine cistercense, dopo la soppressione della Compagnia di Gesù, a loro volta sono andati distrutti nel 1908 dal terremoto di Messina.[112]
- 1525, "Cappella Palermo", manufatto marmoreo, monumento funebre della famiglia patrizia messinese di don Cristoforo Palermo di Santa Margherita caratterizzato dalla figura di donna genuflessa. Opera andata distrutta durante il terremoto di Messina del 1908 e custodita nella basilica cattedrale Protometropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Messina.[113]
- 1534, "Madonna", statua marmorea, con la collaborazione del figlio Giacomo, opera documentata e probabilmente distrutta durante la successione di eventi sismici anteriori al Terremoto di Messina del 1908 nel santuario Monastero di Santa Maria di Montevergine di Messina.[114]
- 1535, "San Giovanni Battista", statua marmorea, opera su commissione di Giovanni Campagna custodita nel basilica cattedrale Protometropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Messina.
- XVI secolo, "Tondo", bassorilievo marmoreo, manufatto proveniente dal Monastero di Santa Maria di Gala. Opera trasferita nel XVIII secolo, censita, documentata e trafugata nel 1991 dalla chiesa di Maria Santissima del Tindari dell'ex Monastero dei Basiliani di Barcellona Pozzo di Gotto.
- 1517, "Madonna del Soccorso", statua marmorea con raffigurazione in altorilievo di San Giacomo Apostolo, opera conservata nel santuario San Giacomo Apostolo Maggiore di Capizzi.[99][115]
- 1534, "Annunziata", statua marmorea, opera originariamente conservata nella chiesa dell'Annunziata, temporaneamente nella chiesa di San Costantino, dal 2012 è esposta nella restaurata e riconsacrata chiesa dell'Annunziata di Capri Leone.
- 1533, "Madonna", statua marmorea, opera documentata nella chiesa dell'Annunziata di Capri Leone.[116]
- 1506, "Sarcofago", manufatto marmoreo con figura scolpita sul coperchio, opera commissionata per Geronimo Rosso e originariamente censita nella chiesa di Santa Maria di Gesù dell'abolito convento de' frati Minori Osservanti di San Francesco d'Assisi, oggi custodita nel Museo Civico presso l'ex Oratorio dei Padri Filippini di Castroreale.[117]
- 1507 - 1508, "Arco", manufatto marmoreo, completamento del sepolcro commissionato per Geronimo Rosso e originariamente censito nella chiesa di Santa Maria di Gesù dell'abolito convento de' frati Minori Osservanti di San Francesco d'Assisi, oggi custodito nel Museo Civico presso l'ex Oratorio dei Padri Filippini di Castroreale.[118]
- 1519, "Annunciazione", gruppo marmoreo autografo costituito dalla Vergine Annunciata in meditazione sul libro delle Sacre Scritture, l'Arcangelo Gabriele e tondo in bassorilievo raffigurante il Padre Eterno circondato da putti, opera custodita nella chiesa di Sant'Agata di Castroreale.[119]
- 1500 - 1501, "Madonna con bambino", statua marmorea, opera giovanile commissionata per la chiesa di Santa Maria di Gesù dell'abolito convento de' frati Minori Osservanti di San Francesco d'Assisi e oggi custodita nel duomo di Santa Maria Assunta di Castroreale.[120]
- 1530 - 1534, "Acquasantiera", manufatto marmoreo con raffigurazione della Vergine Maria, opera custodita nel duomo di Santa Maria Assunta di Castroreale.[121]
- 1530 - 1534, "Acquasantiera", manufatto marmoreo con raffigurazione del Salvatore, opera documentata nella chiesa del Salvatore di Castroreale.[122]
- 1534, "Santa Caterina d'Alessandria", statua marmorea, opera commissionata per la chiesa di San Nicolò e custodita nel duomo di Santa Maria Assunta di Castroreale.[123]
- 1534, "Acquasantiera", manufatto marmoreo, opera commissionata e documentata per la chiesa di San Nicolò di Castroreale.[124]
- 1536, "Santa Caterina d'Alessandria", statua marmorea, opera documentata nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria di Santa Lucia del Mela e custodita nel Museo regionale di Messina.
- 1507, "Annunziata", statua marmorea, opera custodita nel duomo dell'Annunziata di Ficarra.[125]
- 1525 - 1528, "Tabernacolo", manufatto marmoreo, opera custodita nel duomo dell'Annunziata di Ficarra.[126]
- 1534, "Tabernacolo", manufatto marmoreo per la Cappella del Sacramento con altorilievi di San Pietro Apostolo e San Paolo Apostolo, Padre Eterno fra angeli in gloria, opera custodita nel duomo dell'Annunziata di Ficarra.[127]
- 1534, "Trinità", gruppo marmoreo, commissione incompiuta e portata a termine dal figlio Giacomo, opera custodita nel duomo di Santa Maria Assunta di Galati Mamertino.
- 1534, "Annunciazione", gruppo marmoreo, commissione incompiuta e portata a termine dal figlio Giacomo, opera custodita nel duomo di Santa Maria Assunta di Galati Mamertino.
- 1534, "Madonna della Neve" o "Madonna delle Grazie", statua marmorea, commissione incompiuta e portata a termine dal figlio Giacomo, opera custodita nella primitiva matrice o chiesa del Rosario di Galati Mamertino.[128]
- 1534, "Tabernacolo", manufatto marmoreo, opera custodita nella primitiva matrice o chiesa del Rosario di Galati Mamertino.
- XVI secolo, "Santa Caterina", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Caterina di Galati Mamertino.
- XVI secolo, "Santa Caterina", statua marmorea, opera custodita nel duomo di San Nicola di Bari di Gualtieri Sicaminò.
- 1534 - 1536, "Annunziata", statua marmorea, opera commissionata ad Antonello e completata dai figli Antonino e Giacomo Gagini, proveniente dalla primitiva chiesa dell'Annunziata e custodita nell'attuale chiesa dell'Annunziata di Longi.[129]
- 1530, "Tabernacolo", manufatto marmoreo, opera documentata nel duomo di Santa Maria Assunta in Cielo di Mirto.[130]
- 1531, "Madonna della Catena", statua marmoreo, attribuzione, opera custodita nella Cappella della Madonna della Catena del duomo di Santa Maria Assunta in Cielo di Mirto.
- 1507, "Madonna del Crispino", statua marmorea, opera custodita nel santuario ed eremo di Maria Santissima di Crispino - Pellegrino di Monforte San Giorgio.[131]
- XVI secolo, "Santa Caterina d'Alessandria", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria di Montalbano Elicona.
- 1537, "Trittico", gruppo marmoreo, opera custodita nella chiesa di Maria Santissima delle Grazie di Pettineo.
- XVI secolo, "Madonna dell'Udienza", statua marmorea, opera conservata nella chiesa della Madonna dell'Udienza di Roccella Valdemone.
- 1526, "San Nicola di Bari", statua marmorea, opera custodita nel duomo di San Nicolò di Bari di Roccella Valdemone.[132]
- 1526 - 1542, "Custodia Sacramentale", manufatto marmoreo con raffigurazioni della Natività di Gesù su altorilievo fra le statue di San Nicola di Bari, San Giovanni Battista e gli Apostoli, sullo scanello ultimato con la collaborazione postuma del figlio Giacomo e l'aiuto di Vincenzo, opera custodita nella Cappella del Sacramento del duomo di San Nicolò di Bari di Roccella Valdemone.[133]
- XVI secolo, "Madonna col Bambino Gesù", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Benedetto il Moro di San Fratello.
- XVI secolo, "Madonna del latte", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Benedetto il Moro di San Fratello.
- 1529, "Madonna della Neve" o "Nostra Donna della Neve" o "Madonna delle Celle" o "Madonna degli Uccelli", statua marmorea, opera commissionata dai magnifici Pietro d'Amico e Leonardo d'Alberto, proveniente dalla chiesa di San Giuseppe e dal 1674 custodita nel santuario della Madonna della Neve di Santa Lucia del Mela.[134]
- 1481, "Sarcofago dei Filangeri", manufatto marmoreo, opera custodita nella chiesa di Sant'Agostino a San Marco d'Alunzio.
- 1525, "Santa Maria di Gesù", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù a San Piero Patti.
- 1520, "Madonna con bambino" o "Madonna della Neve", statua marmorea, opera proveniente dall'antica chiesa di Santa Maria tuttora esistente e custodita nella basilica Salvator Mundi o del Santissimo Salvatore di San Salvatore di Fitalia.[135]
- 1527 - 1530, "Cona della Trasfigurazione", manufatto marmoreo, opera proveniente dall'antica chiesa di Santa Maria tuttora esistente e riassemblata nella basilica Salvator Mundi o del Santissimo Salvatore di San Salvatore di Fitalia.[136]
- 1530, "Madonna con bambino", statua marmorea, custodita nel cattedrale di San Nicola di Taormina.
- 1527, "Tabernacolo", manufatto marmoreo, opera documentata nella chiesa di San Niccolò di Tortorici.[137][138]
- 1532, "Annunciazione", statua marmorea, opera conservata nella chiesa del Convento di Santa Chiara di Tortorici.
- 1533, "Madonna", statua marmorea, opera documentata nella chiesa dell'Annunciazione di Tortorici.[139]
- 1535, "Stimmate di San Francesco d'Assisi", statue marmoree, dell'opera documentata è presente solo la statua di San Francesco accompagnato da San Leone Magno dormiente, a posteriori il figlio Giacomo onora la commessa 1559, opere custodite nella chiesa di San Francesco del Convento dei Frati Minori di Tortorici.[140]
Ragusa e provincia
- 1525, "Sarcofagi", manufatti marmorei, commissione di monumenti funebri per la famiglia Accardo, opere probabilmente distrutte col Terremoto del Val di Noto del 1693 e documentate a Noto.
- 1529 - 1532, "Annunciazione", gruppo marmoreo, opera che sostituisce una "concita" o "cona" mai consegnata, commissione per la chiesa del convento di Santa Maria Annunziata la Nuova, opera esposta nella chiesa del Carmine di Modica.[141]
- XVI secolo, "Ancona", manufatto marmoreo, proveniente dall'duomo antico di San Giorgio di Ragusa. In seguito al Terremoto del Val di Noto del 1693 i resti del grandioso monumento sono stati trasferiti nel duomo di San Giorgio di Ragusa Ibla.
Siracusa e provincia
- 1508, "Santa Maria Maddalena", statua marmorea, opera esposta nella navata destra della chiesa di Santa Maria Maddalena di Buccheri.[142]
- 1526 - 1527, "Madonna della Neve", statua marmorea, commissione di Ludovico Platamone, vescovo di Siracusa, recante sul piedistallo il rilievo raffigurante la Natività di Gesù, l'effige del committente e lo stemma della famiglia Platamone, opera custodita nella cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima di Siracusa.[143]
- 1526 - 1527, "Santa Lucia", statua marmorea, commissione di Ludovico Platamone, vescovo di Siracusa, recante sul piedistallo il rilievo raffigurante una scena di vita di Santa Lucia, l'effige del committente e lo stemma della famiglia Platamone, opera custodita nella cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima di Siracusa.[144]
- 1526 - 1527, "San Marziano", statua marmorea, commissione di Ludovico Platamone, vescovo di Siracusa, recante sul piedistallo il rilievo raffigurante una scena di vita di San Marziano, l'effige del committente e lo stemma della famiglia Platamone, opera documentata per la cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima di Siracusa.[145]
- 1525c., "Sepolcro", manufatto marmoreo, monumento funebre commissionato da Mariano Accardo per la moglie Giovannella di Lorenzo † e il figlio Camillo † caratterizzato dalle figure oranti dei due defunti, le armi delle due famiglie. Opera documentata prima del terremoto del Val di Noto del 1693 nella primitiva chiesa di Santa Maria del Carmelo di Noto.[146]
- XVI secolo, "Madonna col Bambino", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Chiara di Noto.
- XVI secolo, "Madonna bianca", statua marmorea, opera proveniente dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso di Noto Antica, oggi custodita nella chiesa del Santissimo Crocifisso di Noto.
Trapani e provincia
- 1511, "Santa Oliva", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Oliva di Alcamo.[147]
- 1516, "Madonna con bambino", statua marmorea con la raffigurazione dell'Adorazione dei Magi nello scanello, opera documentata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli di Alcamo.[148]
- 1519, "Custodia", trittico marmoreo con raffigurazioni della Vergine Maria fra San Filippo Apostolo e San Giacomo Apostolo, in alto il bassorilievo raffigurante la Nascita di Gesù, la Dormitio Virginis e due scene di miracoli, opera commissionata da Giovanni Bernardo Mastrandrea, custodita nella Cappella del Privilegio della basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.[149]
- 1523, "Crocifisso dell'Abbondanza", mistura di cartapesta, opera conservata nella basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.[150]
- 1509 - 1529, "Transito della Vergine" o "Dormitio Virginis", altorilievo marmoreo, opera custodita nella basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.[151]
- 1520, "San Marco Evangelista", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Francesco d'Assisi di Alcamo.[152]
- 1534, "Custodia", manufatto marmoreo per la custodia del simulacro di San Marco Evangelista con la collaborazione del figlio Giacomo, opera documentata nella chiesa di San Francesco d'Assisi di Alcamo.[153]
- 1520, "Santa Maria Maddalena", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Francesco d'Assisi di Alcamo.[154]
- 1529, "Dormitio Virginis", bassorilievo marmoreo, opera custodita nella chiesa di San Francesco d'Assisi di Alcamo.
- 1521, "San Giovanni Battista", statua marmorea, commissione per la Confraternita di San Giovanni Battista, presenta nel piedistallo i bassorilievi del Battesimo nel Giordano, la Nascita del Battista e la Decollazione del Battista, opera custodita nella chiesa di San Giovanni Battista di Castelvetrano.[155]
- 1521, "Sant'Antonio di Padova", statua marmorea, nel piedistallo le raffigurazioni di tre episodi, opera custodita nella chiesa di Sant'Antonio di Padova di Castelvetrano.[156]
- 1522, "San Giovanni Battista", statua marmorea, opera conservata nel duomo di San Giovanni di Castelvetrano.
- 1525, "Annunciazione", gruppo scultoreo, opera proveniente dalla chiesa del Carmine e oggi custodita nella Biblioteca Comunale di Erice o Monte San Giuliano.[157]
- 1529, "San Giovanni Evangelista", statua marmorea, opera commissionata dalla Confraternita di San Giovanni Battista e custodita, pur compromessa nelle venature del marmo, nella chiesa di San Giovanni Battista di Erice o Monte San Giuliano.[158]
- 1529, "Acquasantiera", manufatto marmoreo, opera custodita nella chiesa di San Giovanni Battista di Erice o Monte San Giuliano.[159]
- 1469, "Madonna con Bambino", statua marmorea custodita nel duomo di Santa Maria Assunta di Erice o Monte San Giuliano.
- XVI secolo, "San Vincenzo Ferreri", statua marmorea, opera custodita nella cattedrale di San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury di Marsala.
- 1513 - 1516, "San Tommaso Apostolo", statua marmorea, commissionata da Pietro di Anello, presenta i rilievi raffiguranti i committenti e lo scudo con le armi di famiglia, opera custodita nella cattedrale di San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury di Marsala.[160][161]
- 1532, "Custodia sacramentale", manufatto marmoreo per la Cappella del Santissimo Sacramento, opera incompleta di Bartolomeo Berrettaro e Giuliano Mancino, scioltasi la società, la commissione è riaffidata ai fratelli Bartolomeo e Antonino Berrettaro, portata definitivamente a compimento da Antonello Gagini e dal figlio Giandomenico Gagini, opera custodita nella cattedrale di San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury di Marsala.[162][163]
- 1530, "Altare" e "Arco", manufatti marmorei, Antonello Gagini e il figlio Giandomenico Gagini si impegnano altresì in un'opera che comprende le raffigurazioni delle storie della Passione di Gesù, i Quattro Evangelisti, San Crispino e San Giuseppe, i dodici Apostoli, la Crocifissione di Gesù, San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo, l' Annunciazione, Sant'Eligio e Sant'Oliva, opera custodita nella cattedrale di San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury di Marsala.[164][165]
- 1524, "Santa Caterina d'Alessandria", statua marmorea, opera conservata nella monastero di Santa Caterina di Mazara del Vallo.[166][167]
- 1530 - 1532, "Ciborio", trittico marmoreo, manufatto con raffigurazioni di San Giovanni Battista, San Benedetto e il Padre Eterno, opera proveniente dal Monastero di Santa Caterina e conservata nella chiesa di San Michele di Mazara del Vallo.[168]
- 1532, 1535 - 1537, "Trasfigurazione sul Monte Tabor", gruppo marmoreo eseguito in collaborazione col figlio Antonino, opera in sei personaggi Gesù Trasfigurato, Profeta Mosè, Profeta Elia, San Pietro Apostolo, San Giacomo Apostolo, San Giovanni Apostolo, costituente l'altare maggiore della basilica cattedrale del Santissimo Salvatore di Mazara del Vallo.[169][170]
- 1516, "Cappella Staiti", manufatto marmoreo, commissione di monumenti funebri di Giacomo Staiti detto Galvano, opera custodita nella chiesa di Santa Maria di Gesù dei Frati Francescani Minori Osservanti di Trapani. Col nuovo sistema difensivo voluto dall'Imperatore Carlo V d'Asburgo, nel 1539 fu concessa alla famiglia Staiti una nuova cappella gentilizia nell'erigenda chiesa col titolo di Santa Maria degli Angeli. La Cappella Staiti è ivi trasferita con idonei interventi di Giacomo, Fazio, Vincenzo. Il baldacchino così concepito custodisce un'altra pregevole opera in terracotta di Andrea della Robbia: "La Madonna degli Angeli".[171]
- 1521, "San Giacomo Maggiore", statua marmorea, opera commissionata dalla Confraternita dei Bianchi della chiesa di San Giacomo Maggiore [172], oggi esposta al Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani.[173]
- 1521, "Mensa", manufatto marmoreo, opera commissionata dalla Confraternita dei Bianchi della chiesa di San Giacomo Maggiore di Trapani.[174]
- 1522, "San Giacomo Maggiore", statua marmorea, opera custodita nel Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani.
- 1531 - 1537, "Arco", manufatto marmoreo in collaborazione con i figli Giandomenico, Antonino e Giacomo, opera custodita nella Cappella della Madonna di Trapani della basilica di Maria Santissima Annunziata dei Carmelitani di Trapani.[175]
- 1531, "Sarcofagi e Arco", manufatto marmoreo, monumento funebre nella cappella gentilizia dei Del Bosco con raffigurazioni dei Patriarchi, dell'Annunciazione di Gesù, Elia e Eliseo, manufatto marmoreo in collaborazione con i figli Giandomenico, Antonino e alla morte di Antonello, completata da Giacomo, opera presente nella basilica di Maria Santissima Annunziata dei Carmelitani di Trapani.
- 1531, "Custodia", manufatto marmoreo, opera terminata dai figli o discepoli e custodita nella chiesa del convento di San Domenico di Trapani.
- XVI secolo, "Resurrezione di Gesù Cristo", bassorilievo marmoreo contornato dalle figure di San Pietro Apostolo e San Nicola di Bari, opera realizzata in collaborazione dei figli o discepoli e custodita nella chiesa di San Nicolò di Bari di Trapani.[176]
- XVI secolo, "Madonna del Soccorso" o "Madonna della Mazza", statua marmorea con clava argentea, censita e documentata nella chiesa di Sant'Agostino di Salemi.
- XVI secolo, "San Francesco di Paola", statua in terracotta, attribuzione, opera documentata nella chiesa di San Francesco di Paola del Convento de' Minimi di Salemi.
Calabria
Catanzaro e provincia
- 1504, "Madonna delle Grazie", statua marmorea, custodita nella chiesa del convento di Santa Maria delle Grazie o chiesa di Santa Teresa all'«Osservanza» di Catanzaro.[177]
- 1520, "La Pietà", complesso marmoreo della Pietà commissione per Giovanni Martino d'Aquino con raffigurazioni sul piedistallo di San Giovanni Battista, San Tommaso d'Aquino, Averroè e San Michele Arcangelo, destinata al monastero di Santa Maria della Pietà dell'Ordine Eremitano di Sant'Agostino di Petrizzi, oggi custodita nel duomo di Maria Santissima Addolorata di Soverato.[178]
Cosenza e provincia
- 1505, "Madonna col Bambino", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Bernardino di Amantea.
- 1505, "Madonna degli Angioli", statua marmorea, custodita nella collegiata di Santa Maria Maddalena di Morano Calabro.
Crotone e provincia
- 1504, "Madonna col bambino", statua marmorea, custodita nella chiesa dell'Annunziata di Mesoraca.
- 1504, "Madonna delle Grazie", statua marmorea, custodita nel santuario del Santissimo Ecce Homo di Mesoraca.
Reggio Calabria e provincia
- 1504, "Gruppo dell'Annunciazione", statua marmorea, custodita nella chiesa di San Teodoro di Bagaladi.
- 1521, "Madonna della Neve", statua marmorea, custodita nel duomo di Maria Santissima della Neve e San Nicola di Bari di Bovalino Superiore.
- 1508, "Trittico", statue marmoree raffiguranti raffiguranti San Giovanni Battista, Santa Maria della Valle e San Giovanni Evangelista, attribuzione. Opera commissionata dal cardinale Andrea della Valle, vescovo di Mileto, per la diruta basilica di Santa Maria della Valle, oggi custodita nella chiesa di San Nicola di Galatro.
- XVI secolo, "Vergine di Loreto" con bassorilievo "Trasporto della Santa Casa a Loreto", statua marmorea attribuzione, opera conservata nella chiesa di Santa Maria di Loreto di Melicuccà.
- 1499, "Madonna delle Grazie", statua marmorea, conservata nella concattedrale di Santa Maria Assunta di Nicotera.[179]
- 1508, "Madonna degli Angeli", statua marmorea, con bassorilievi sul piedistallo raffiguranti, l'Ecce Homo, la Maddalena, l'Annunciazione e la Dormitio Virginis, opera custodita presso il quinto altare di sinistra nell'antico Cenobio basiliano di San Nicodemo, poi Convento dei Minori Osservanti sotto il titolo di «Santa Maria degli Angeli», oggi chiesa di San Marco Evangelista di Seminara.
- 1508, "Madonna del Pilerio", statua marmorea, conservata nella chiesa di Santa Maria della Grazie di Sinopoli Superiore.
- 1536, "Madonna di Alica", statua marmorea, opera custodita nell'abbazia basiliana sotto il titolo di «Santa Maria della Lica» o di Alìca di Pietrapennata.
Vibo Valentia e provincia
- 1528, "Sarcofago", manufatto marmoreo, monumento funebre commissionato da Pietro d'Agostino, maestro razionale del Regno di Sicilia, per Geronimo Cazetta, caratterizzato dalle raffigurazioni del destinatario dormiente sul coperchio e figura femminile distesa sul fianco nel prospetto. In origine sovrastava il sepolcro un blocco marmoreo con altorilievo senza coronamento raffigurante il Risorto sul sepolcro fra guardie pretoriane, scultura attualmente collocata all'interno del tempio sulla porta laterale prospiciente "Largo Duomo". Opere custodite nella cattedrale di Maria Santissima di Romania di Tropea.[180]
- 1523 - 1524, "Trittico", gruppo marmoreo, la statua di Maria Maddalena sulla destra è considerata un capolavoro di statica. Le statue raffigurano la Madonna delle Grazie, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena, opere commissionate dal viceré di Sicilia Ettore Pignatelli, conte e duca di Monteleone, per la chiesa di Santa Maria del Gesù o chiesa di Santa Maria la Nova dell'Ordine dei frati minori osservanti, oggi assemblate e custodite in unico monumento nella Cappella del Purgatorio del duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca di Monteleone di Calabria o Vibo Valentia.[181]
- XVI secolo, "Madonna con bambino" e "San Luca Evangelista", statue marmoree, opere destinate alla chiesa di Santa Maria del Gesù o chiesa di Santa Maria la Nova dell'Ordine dei frati minori osservanti, oggi custodite nella Cappella di San Basilio del duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca di Monteleone di Calabria o Vibo Valentia.[182]
- XVI secolo, "Madonna della Neve", statua marmorea, opera custodita sull'altare maggiore del duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca di Monteleone di Calabria o Vibo Valentia.[183]
- XVI secolo, "San Luca", statua marmorea, statua marmorea, custodita nel Museo di arte sacra di Vibo Valentia.
Opere sparse
- 1504, "Madonna con bambino", statua in alabastro, opera scolpita durante la permanenza a Messina e custodita nella chiesa del convento di Santa Maria di Gesù dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti di La Valletta in Malta.[184]
- 1535, "Sarcofago", manufatto marmoreo, monumento funebre di Philippe de Villiers de L'Isle-Adam Gran maestro dell'Ordine di Malta, opera documentata nel Forte Sant'Angelo e oggi custodita nella Concattedrale di San Giovanni di La Valletta in Malta.[185]
Opere scomparse
Di seguito l'elenco delle opere documentate e non più presenti:
Immagine | Titolo | Tipologia | Anno | Città | Precedente ubicazione | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
Crocifisso | mistura di cartapesta | 1529 | Palermo | opera commissionata dalla Confraternita dell'Oratorio di Santa Caterina all'Olivella.[186][187] | ||
Portale | manufatto marmoreo | 1509 | Ospedale di Santa Maria l'Accomandata | opera distrutta ma, documentata e commissionata per l'antica chiesa e ospedale di Santa Maria l'Accomandata, area sulla quale sorge l'attuale Casa Professa dei Gesuiti ceduta ai cistercensi con la contigua chiesa di San Niccolò. | ||
Tribuna | manufatto marmoreo | 1509 | chiesa di Santa Maria degli Angeli detta «La Gancia» | opera esistente fino al 2 aprile 1672 per crollo del cappellone e cappelle contigue. | ||
Angelo Annunciante e Vergine Annunciata | altorilievi marmorei | 1509 | opere scampate alla distruzione della "Tribuna". | |||
Cappella | manufatto marmoreo | 1517 | commissione di monumenti funebri di Donna Eufemia con raffigurazione di Santa Margherita da Cortona per Berardo di Requesens, opere esistenti fino al 2 aprile 1672 per crollo del cappellone e cappelle contigue. | |||
Cappella di Santa Margherita da Cortona o Cappella Requesens | manufatti marmorei | 1517 | commissione di monumenti funebri di Berardo di Requesens, opere esistenti fino al 2 aprile 1672 per crollo del cappellone e cappelle contigue. Donna Eufemia Requesens è raffigurata genuflessa dinanzi al simulacro di Santa Margherita da Cortona.[188] | |||
Pietà | manufatto di mistura in stucco su base marmorea | 1513 | basilica della Santissima Trinità del Cancelliere detta «La Magione» | opera commissionata per la Cappella della Pietà e attribuita per stile al figlio Vincenzo Gagini.[189] Distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dell'opera sono conservati dei frammenti.
|
Note
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 367
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 368
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 369 e 370
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 370
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 371
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 187
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 180, 181 e 182
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 425 - 427
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 254 e 255
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 189
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 359 e 360
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 341 - 343
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 360
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 310
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 310 - 312
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 292
- ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 296
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 270 - 274
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 248
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 309 e 310
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 215 a 227
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 83
- ^ Touring Club Italiano, pp. 149
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 422
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 347
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 347
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 346 e 347
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 270
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 395 - 396
- ^ ex Santa Maria degli Angeli, antico Cenobio dei Monaci Benedettini oggi dei Minori Osservanti Francescani di Baida.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 253 e 254
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 354
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 354 e 355
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 338
- ^ Pagina 276, Gioacchino di Marzo.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 282 - 283
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 283 - 284
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 283
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 416 - 417
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 278
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 278 e 277bis
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 277bis
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 277bis
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 112, 306 - 309
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 297
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 300 e 301
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 411 - 413
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 403 - 404
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 413
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 394
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 395
- ^ a b Touring Club Italiano, S. Francesco d'Assisi, Alcamo, localita, Chiesa | Touring Club, su Touring Club Italiano. URL consultato il 15 agosto 2016.
- ^ Vitella, p. 36.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 287 e 288
- ^ a b Museo d'arte sacra - La basilica, su chiesamadrealcamo.it. URL consultato il 16 aprile 2015.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 256
- ^ Atlante dell'arte italiana, su www.atlantedellarteitaliana.it. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 408
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 293
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 407
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 405 - 407
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 405 - 406
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 296
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 296
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 402
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 408
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 266
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 407
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 365 e 366
- ^ a b c Touring Club Italiano, pp. 457
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 352
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 269, 352
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 269 e 270
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 351 e 352
- ^ a b Touring Club Italiano, pp. 458
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 394
- ^ Le Chiese di Prizzi, su www.cosediprizzi.it. URL consultato il 4 gennaio 2016.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 300
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 409
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 409
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 416
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 415
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 416
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 420 - 421
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 422
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 335
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 184 e 185
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 194
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 284 - 285
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 339
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 301 e 302
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 303, 424
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 359
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 201
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 259 e 260
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 264
- ^ Touring Club Italiano, pp. 517
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 152, 153 e 154
- ^ a b Touring Club Italiano, pp. 519
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 182 e 183, 260 - 264
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 305 e 306, 352 e 353
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 306, 353
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 352
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 180, 181 e 182
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 175 e 176
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 178 e 179
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 354
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 185 e 186
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 195
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 193 e 194
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 174 e 175
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 198 e 199
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 335
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 410
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 280
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 410
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 197
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 197
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 286 e 287
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 197 e 198
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 402 - 403
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 402 - 403
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 413 - 414
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 414
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 358
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 358
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 414
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 415
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 428
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 357
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 196
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 350
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 350 e 351
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 349 e 350
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 356
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 356 e 357
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 357 e 358
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 386 e 387
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 410
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 422 e 423
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 384 e 385
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 199 e 200
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 339
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 339
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 339 e 340
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 334 e 335
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 257 e 258
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 277
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 287 e 288
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 288 - 291
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 256, 372
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 292 e 293, 411
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 293, 411
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 292
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 298 e 299
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 299 e 300
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 336
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 393
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 393
- ^ Touring Club Italiano, pp. 306
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 268 e 269
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 238
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 388 - 392
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 238
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 388 - 392
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 312 e 313
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- ^ Touring Club Italiano, pp. 313
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 393
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 277 - 280
- ^ Pagina 248. Giuseppe Maria di Ferro, "Guida per gli stranieri in Trapani: con un saggio storico di Giuseppe Maria di Ferro". [1]
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 297
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 297
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 399 - 402
- ^ Pagina 274. Giuseppe Maria di Ferro, "Guida per gli stranieri in Trapani: con un saggio storico di Giuseppe Maria di Ferro". [2]
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 192
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 294 e 295
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 175 e 176
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 360
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 315 e 316
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 316
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 316
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 189, 417 e 418
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 418 - 420
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 291 - 292
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 367
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 280 - 282
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 266 e 267
Bibliografia
- (IT) "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano.
- (IT) Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti", Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, Volume I e II, Palermo, Stamperia del Giornale di Sicilia.
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