Sinfonia di Salmi
CompositoreIgor Stravinskij
Epoca di composizione1930
Prima esecuzione13 dicembre 1930
Durata media22 minuti

La Sinfonia di Salmi è una composizione di Igor Stravinskij per coro e orchestra del 1930. Stravinskij era un uomo intimamente religioso; già dai primi anni venti pensava di scrivere una messa, intenzione che si realizzò solo un ventennio dopo. La Sinfonia di Salmi, realizzata in questo primo periodo , è tuttavia la sua opera di argomento religioso più famosa.

Storia

L'opera fu scritta su richiesta del direttore d'orchestra Sergej Kusevickij per celebrare il cinquantesimo anniversario della fondazione della Boston Symphony Orchestra. Una prima parte fu scritta all'inizio dell'anno 1930, ma quasi subito Stravinskij dovette interrompere per una serie di concerti che lo impegnavano in Europa. Nell'estate compose le altre due parti terminando il 15 agosto a Echarvines in Alta Savoia. La prima esecuzione in Europa avvenne a Bruxelles al Palazzo delle Belle Arti il 13 dicembre 1930 sotto la direzione di Ernest Ansermet, contemporaneamente Kusevickij la dirigeva a Boston. L'esecuzione ebbe un'accoglienza eccezionale , cosa che commosse il musicista.[1]

Struttura dell'opera

La sinfonia non è da intendersi nel senso classico del termine, ma piuttosto come un fluire di insieme di voci [2] , si articola in tre movimenti senza soluzione di continuità e dura circa 22 minuti. La struttura in tre movimenti è tipica di Stravinskij ed è in antitesi con la forma classica in quattro movimenti. Le tre parti sono basate su altrettanti salmi davidici : Exaudi orationem meam (Salmo 38, versetti 13 e 14 ), Expectans expectavi Dominum (Salmo 40, versetti 2,3,4), Laudate Dominum (Salmo 150 tutto ). Il primo movimento vale come preludio e consta in una breve preghiera, il secondo è una complessa doppia fuga strumentale e corale; l'ultimo e più esteso movimento è una lode a Dio di intensa e particolare espressività.

Orchestrazione

L'opera manifesta ancora una volta la predilezione del musicista per gli strumenti a fiato [3]; l'organico è particolare, mancano infatti violini e viole nella sezione degli archi e i clarinetti in quella dei legni. L'apparato è tuttavia grandioso, oltre all'imponente sezione degli ottoni, che comprende anche una piccola tromba, include percussioni, arpa e due pianoforti. Il coro a quattro voci non contempla soprani e contralti sostituiti da voci bianche.

Note

  1. ^ Igor Stravinskij, Chroniques de ma vie, Parigi, Editions Danoel, 1935.
  2. ^ Roman Vlad, Stravinskij, Torino, Einaudi, 1958.
  3. ^ Heinrich Strobel, Stravinskij Classic Humanist, New York, Merlin Press, 1955.