Maps to the Stars

film del 2014 diretto da David Cronenberg

Maps to the Stars è un film drammatico del 2014 diretto da David Cronenberg, con protagonisti Julianne Moore, John Cusack, Mia Wasikowska e Robert Pattinson.

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Logo del film
Paese di produzioneCanada
Durata111 min
Generedrammatico
RegiaDavid Cronenberg
SceneggiaturaBruce Wagner
ProduttoreSaïd Ben Saïd, Martin Katz, Michel Merkt
FotografiaPeter Suschitzky
MontaggioRonald Sanders
MusicheHoward Shore
ScenografiaCarol Spier
TruccoVerity Fiction
Interpreti e personaggi

La pellicola ha partecipato in concorso alla 67ª edizione del Festival di Cannes[1], dove ha vinto il Prix d'interprétation féminine per l'interpretazione di Julianne Moore.

Trama

Benjamin è un bambino prodigio, star di una serie di film comici per tutta la famiglia che si atteggia ad adulto e possiede tutte le nevrosi e l'arroganza del navigato performer. La sua famiglia è formata da un padre psicologo dai metodi poco ortodossi e da una madre che ne asseconda le manie. Contemporaneamente una delle clienti del padre è un'attrice di poca fortuna, figlia a sua volta di una nota stella del cinema che forse potrà interpretare il ruolo di sua madre. Dietro richiesta di Carrie Fisher nella sua vita arriva una ragazza con il volto sfregiato da un'ustione, innamorata di un autista che sogna di fare l'attore. La ragazza vorrebbe lavorare come assistente ma da quando si presenta cominciano anche strane visioni.

Cast e produzione

La prima sceneggiatura del film fu scritta da Bruce Wagner nel 2007, ma il progetto non trovò fondi per la produzione e fu cancellato, finché nel 2012 Wagner riscrisse lo script sotto forma di romanzo, intitolato Dead Stars, ed appena il libro fu pubblicato, David Cronenberg trovò nuovi investitori ed il progetto riprese il via[2].

Il budget del film è stato di circa 15 milioni di dollari[3].

Le riprese del film si sono svolte nei mesi di luglio ed agosto 2013[3] e si sono svolte tra Los Angeles e Beverly Hills negli Stati Uniti d'America, e Toronto in Canada[4].

Per i ruoli principali di Havana Segrand e Stafford Weiss, furono inizialmente scelti Rachel Weisz e Viggo Mortensen, i quali per problemi di programmazione con altri progetti, dovettero rifiutare il film e furono rimpiazzati da Julianne Moore e John Cusack[5].

Maps to the Stars è il secondo film in cui Cronenberg collabora con Robert Pattinson, dopo Cosmopolis, e con Sarah Gadon, dopo A Dangerous Method. È inoltre il terzo film del regista canadese insieme alla Prospero Pictures, la quale aveva già prodotto A Dangerous Method e Cosmopolis[6].

Distribuzione

Il primo promo del film viene diffuso il 14 aprile 2014[7] insieme al primo teaser poster italiano.

La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane il 21 maggio 2014[7] dalla Adler Entertainment[7].

Critica

La pellicola di Cronenberg, dietro alla vicenda dei due attori bambini, ha come obiettivo quello di criticare e ridicolizzare con una vena satirica il rapporto tra il mondo dello spettacolo e la cultura occidentale nel suo complesso, oltre che la vita privata delle celebrità, rivelando le ombre che si celano dietro la macchina da presa[8][9].

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Festival di Cannes 2014: ecco i film in concorso!, su bestmovie.it, 17 aprile 2014. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  2. ^ (EN) Primo progetto, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 15 aprile 2014.
  3. ^ a b (EN) Budget, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 15 aprile 2014.
  4. ^ (EN) Location, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 15 aprile 2014.
  5. ^ (EN) Attori protagonisti, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 15 aprile 2014.
  6. ^ Cannes 2013 (PDF), su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 4 febbraio 2013. URL consultato il 29 novembre 2014.
  7. ^ a b c Il primo trailer di Maps to the Stars di David Cronenberg, su badtaste.it, 15 aprile 2014. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  8. ^ (EN) Pattinson and Mortensen Could Re-Unite with Cronenberg for ‘Maps to the Stars’, su screenrant.com, 15 febbraio 2014. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  9. ^ Maps to the stars secondo la stampa straniera, su archivio.internazionale.it, internazionale.it, 21 maggio 2014. URL consultato il 17 gennaio 2015.

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