Gianni De Gennaro

poliziotto, funzionario, prefetto e dirigente d'azienda italiano (1948-)
Versione del 25 gen 2017 alle 13:32 di EnzoBot (discussione | contributi) (clean up, replaced: [[Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza → [[Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (2) using AWB)
Disambiguazione – Se stai cercando il canoista italiano, vedi Giovanni De Gennaro.

Gianni De Gennaro, all'anagrafe Giovanni De Gennaro (Reggio Calabria, 14 agosto 1948), è un prefetto, funzionario e dirigente pubblico italiano. Ex capo della polizia, è stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Monti. Dal 2013 è presidente dell'azienda statale Leonardo.

Gianni De Gennaro
De Gennaro alla parata della Festa della Repubblica nel 2006.

Presidente di Leonardo
In carica
Inizio mandato4 luglio 2013
PredecessoreGuido Venturoni

Capo della Polizia
Durata mandato26 maggio 2000 –
2 luglio 2007
PredecessoreFernando Masone
SuccessoreAntonio Manganelli

Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania
Durata mandato11 gennaio 2008 –
26 maggio 2008
PredecessoreGoffredo Sottile
SuccessoreGuido Bertolaso

Direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
Durata mandato23 maggio 2008 –
11 maggio 2012
PredecessoreGiuseppe Cucchi
SuccessoreGiampiero Massolo

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Durata mandato11 maggio 2012 –
28 aprile 2013
Capo del governoMario Monti
PredecessoreGianni Letta
SuccessoreFilippo Patroni Griffi

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"

Carriera

Poliziotto

Dopo essersi laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", si arruola in Polizia, ottenendo il primo incarico, col grado di commissario, presso la questura di Alessandria[1]. In seguito viene trasferito a Roma, presso la sezione narcotici della Squadra mobile[2]. È stato promosso per meriti straordinari nel 1980 per aver posto fine, con irruzione solitaria e un conflitto a fuoco, al sequestro di trenta persone all'interno dell'ambasciata belga a Roma[1][3].

Durante la sua carriera ha collaborato anche con Giovanni Falcone, svolgendo varie indagini anche a livello internazionale nella lotta a Cosa nostra. Nel 1984 si occupò dell'estradizione dal Brasile di Tommaso Buscetta che si convinse al pentitismo nei colloqui avuti con De Gennaro durante il viaggio aereo di rientro in Italia[3]. Il suo nome è legato alle indagini che portarono, nel 1990, alla liberazione della bambina Patrizia Tacchella[3], e per le indagini e per l'irruzione, da lui guidata e condotta a mano armata, in una casa di Colonia, per l'arresto di due ricercati per l'omicidio di Rosario Livatino[3].

Al pari di Giovanni Falcone, e altre figure di spicco dell'antimafia, il suo nome fu bersaglio delle diffamazioni della vicenda del "corvo" al Palazzo di Giustizia di Palermo[3].

Funzionario

È stato a fine 1989 il primo direttore del Servizio centrale operativo e nel 1990 viene promosso di nuovo, al grado di dirigente superiore, per meriti straordinari maturati per la "conclusione di una serie di importanti operazioni di rilievo internazionale contro la mafia siciliana"[1] , passando a fine 1990 alla DIA come vice direttore[4]. Nell'aprile 1993 ha assunto l'incarico di direttore della Direzione investigativa antimafia e nel 1994 è stato nominato prefetto di I classe e vice capo della Polizia, direttore centrale della Criminalpol[5].

Il 26 maggio 2000 viene nominato dal Consiglio dei ministri capo della Polizia italiana. Il 2 luglio 2007 gli succede Antonio Manganelli, già suo vice, mentre De Gennaro diventa capo di gabinetto del Ministero dell'Interno.[6] Dall'11 gennaio al 26 maggio 2008 riveste anche l'incarico di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania.[7] Il 23 maggio 2008 viene nominato dal Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.[8]

L'11 maggio 2012, il consiglio dei ministri del governo Monti nomina Gianni De Gennaro sottosegretario di Stato delegato per la sicurezza della Repubblica[9] e ricopre tale incarico fino al 28 aprile 2013.

Dirigente pubblico

Il 3 luglio dello stesso anno, il governo Letta lo designa presidente di Finmeccanica[10] (azienda statale successivamente ridenominata Leonardo[11]). Questo incarico gli viene confermato dal consiglio di amministrazione della società il 15 maggio 2014.[12]

Procedimenti giudiziari

Irruzione alla scuola Diaz

Nell'aprile 2008 viene richiesto il rinvio a giudizio per De Gennaro per istigazione alla falsa testimonianza nelle indagini inerenti ai fatti del G8 di Genova e in particolare i fatti della scuola Diaz.[13] Il 1º luglio 2009 il pm chiede che gli siano attribuiti due anni di reclusione per istigazione alla falsa testimonianza, cioè per pressioni sull'ex questore affinché dichiarasse il falso sugli eventi alla scuola Diaz durante il G8 di Genova, per cui in aprile dell'anno prima era stato chiesto il rinvio.[14]

L'8 ottobre 2009 nella sentenza di 1º grado, De Gennaro viene assolto.[15] Il 17 giugno 2010 De Gennaro viene condannato in appello ad un anno e quattro mesi di reclusione per istigazione alla falsa testimonianza nei confronti dell'ex questore di Genova Francesco Colucci nel processo per l'irruzione alla Diaz del G8 nel 2001[16][17][18]. Il 23 novembre 2011 viene infine assolto in quanto "i fatti non sussistono".[19] Il 10 dicembre 2012 l'ex questore di Genova Francesco Colucci è però condannato a due anni e otto mesi per falsa testimonianza in favore di De Gennaro, lasciando quindi diverse incongruenze circa il ruolo e le accuse rivolte a De Gennaro.[20]

Nell'aprile del 2015 la corte europea dei diritti umani accoglie un ricorso presentato da Arnaldo Cestaro, vittima del pestaggio all'epoca sessantaduenne e condanna così l'Italia per il reato di tortura data la violazione dell'art.3 della costituzione. La sentenza unanime dichiara inoltre che il sistema normativo italiano risulta essere non adeguato per quanto riguarda sanzioni contro gli atti di tortura evidenziando così gli aspetti poco lineari dell'intera vicenda giudiziaria fino ad allora occorsa.[senza fonte]

Onorificenze

Onorificenze italiane

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 9 febbraio 1993[23]

Onorificenze straniere

FBI's Medal of Meritorious Achievement (Stati Uniti)
— Washington, D.C., 8 dicembre 2006[24]

Note

  1. ^ a b c Giovanni De Gennaro, profilo dal sito della Polizia di Stato
  2. ^ Biografia Corriere della Sera, su cinquantamila.corriere.it
  3. ^ a b c d e Da Buscetta alla Tacchella: tutti i successi di De Gennaro, la Repubblica, 7 ottobre 1990
  4. ^ http://www.repubblica.it/online/politica/polizia/degennaro/degennaro.html
  5. ^ Biografia ufficiale rilasciata dal governo italiano (cosiddetto "governo Monti")
  6. ^ De Gennaro capo di gabinetto al Viminale, su corriere.it, Corriere della Sera, 25 giugno 2007. URL consultato il 18-2-2007.
  7. ^ Prodi: «Pronto piano per lo smaltimento», su corriere.it, Corriere della Sera, 8 gennaio 2008. URL consultato l'8-1-2008.
  8. ^ Rinnovati i vertici dei servizi: De Gennaro al Dis, Piccirillo all'Aisi, su repubblica.it, la Repubblica, 23 maggio 2008.
  9. ^ Adn Kronos - De Gennaro sottosegretario delegato.
  10. ^ La Stampa - Finmeccanica, De Gennaro presidente
  11. ^ Finmeccanica: ok a nuovo nome 'Leonardo', su ansa.it, Ansa.
  12. ^ Finmeccanica Consiglio di Amministrazione
  13. ^ Massimo Calandro, G8, il pm di Genova accusa. "Piano per salvare De Gennaro", su repubblica.it, la Repubblica, 2 aprile 2008. URL consultato il 12-5-2008.
  14. ^ L'Ansa, G8:CHIESTI DUE ANNI PER DE GENNARO, su ansa.it, L'Ansa, 1º luglio 2009. URL consultato il 1-7-2009.
  15. ^ Giornale Radio Rai, G8 del 2001: De Gennaro assolto per l'irruzione alla Diaz, su radio.rai.it. URL consultato l'8-10-2009.
  16. ^ Redazione online, G8 di Genova, De Gennaro condannato - Un anno e 4 mesi per l'ex capo della polizia, in Corriere della Sera, 17 giugno 2010. URL consultato il 17-06-2010.
  17. ^ De Gennaro condannato a un anno e quattro mesi, in La Repubblica, 17 giugno 2010. URL consultato il 17-06-2010.
  18. ^ De Gennaro depistò le indagini per coprire l'insuccesso del servizio d'ordine, in Corriere della Sera, 18 dicembre 2010. URL consultato il 18-12-2010.
  19. ^ Corriere della Sera, 23 novembre 2011, http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_22/g8-cassazione-degennaro_51e1e24c-153c-11e1-9140-38f81e7faa5e.shtml. URL consultato il 23-11-2011.
  20. ^ Processo G8, condannato l'ex questore, in Corriere della Sera, 10 dicembre 2012. URL consultato il 10-11-2012.
  21. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  22. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  23. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  24. ^ FBI's Medal of Meritorious Achievement - Prefetto Giovanni "Gianni" De Gennaro, Chief of the Italian National Police, su fbi.gov, Federal Bureau of Investigation - Press Release, 8 dicembre 2006. URL consultato il 18-2-2008 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2006).

Voci correlate

Collegamenti esterni