Crack spread

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Il termine Crack Spread è associato allo spread trading in materie prime e in particolare a strategie Multileg complesse.


Nell’industria petrolifera, le raffinerie rappresentano la parte maggiormente impattata dalla necessità di coprire la differenza tra i costi iniziali e quelli finali del prodotto.


I profitti sono direttamente legati allo spread tra il prezzo del greggio e il prezzo dei prodotti raffinati, benzina e distillati (diesel e carburante per motori a getto).


Questo spread è comunemente chiamato Crack spread. Il termine nasce perché il processo di raffinazione viene spezzato (in inglese "craked") nei suoi principali prodotti finiti.


Normalmente la benzina è circa il doppio dei carburanti distillati, rispetto alla misura del barile che contiene il diesel o il carburante per motori a getto. Questo rapporto di raffinazione si traduce in un Crack spread 3:2:1 – 3 contratti di greggio (CL) contro 2 di benzina (RB) e 1 di olio combustibile (HO).


Questo tipo di crack spread implica quantità espresse in unità di misura diverse e bisogna quindi procedere alla conversione. Il greggio viene quotato in dollari al barile, mentre la benzina e l’olio combustibile in dollari per gallone e poi moltiplicato per 42 galloni al barile per convertire il prezzo in dollari al barile.


Possiamo definire il “gross cracking margin” (GCM), margine lordo di spezzettatura, con il rapporto 3:2:1:


GMC = -3*CL+2*RB*42+HO*42


Questo tipo di Crack spread è molto simile a quella degli spread sul margine lordo di trasformazione. La vendita di crack spread viene chiamata “raffinazione sintetica” e va a coprire i costi di una raffineria. Invece, un “reverse Crack” spread replica teoricamente la posizione della raffineria.


Insieme il rendimento ottenuto dalla vendita della benzina e dell’olio combustibile devono coprire i costi del greggio e della sua lavorazione. I Crack spread possono essere influenzati dalla stagionalità; per esempio, durante il periodo estivo la domanda per la benzina è maggiore rispetto a quella dell’olio combustibile mentre in inverno è il contrario.


Se lo spread è piuttosto ampio, le raffinerie lavoreranno a massima potenza per ottenere più profitto dai prodotti raffinati.


Bibliografia

Seasonalgo Petroleum Intelligence Weekly Trading Journal Blog