Vivit sub pectore vulnus

locuzione latina
Versione del 2 ago 2005 alle 16:55 di Daski (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

La locuzione latina Vivit sub pectore vulnus, tradotta letteralmente, significa la ferita sanguina nell'intimo del cuore (Virgilio, Eneide, IV, 67).

Il poeta allude alla passione di Didone per Enea, passione che la porterà in seguito alla disperazione. Si cita a proposito di passioni forti, violente, che lasciano una impronta indelebile.

Risorse lessicologiche online