Luigi Guglielmo II Moncada

principe di Collereale, duca di San Giovanni e politico italiano

Luigi Guglielmo Moncada Branciforte, duca di San Giovanni (1670 ca. – Palermo, 24 febbraio 1743), è stato un nobile e politico italiano del XVIII secolo.

Biografia

Unico figlio di Ferdinando dei principi di Paternò, e di Giovanna Branciforte Moncada dei duchi di San Giovanni e conti di Cammarata, dopo la morte di quest'ultima, ricevette investitura dei predetti titoli acquisiti da parte materna l'11 settembre 1680.[1] Ereditò anche il titolo allodiale di Principe di Collereale dallo zio paterno Giuseppe, morto senza eredi - di cui era stato investito nel 1670 dal re Filippo V di Spagna - che vendette nel 1717 a Giovanni Minutoli Bonfiglio barone di Callari.[1][2]

Sposò in prime nozze Giovanna Ventimiglia Pignatelli dei principi di Castelbuono e marchesi di Geraci, da cui ebbe tre figli (Caterina, Ferdinando e Francesco Rodrigo[3]), ed ottenne anche l'acquisizione di cinque titoli (baronia delle Foreste di Troina, baronia di Buonalbergo, signoria delle terre di Rapisi, Gauteri e Baruni).[1] In seconde nozze sposò Giovanna Beccadelli di Bologna Reggio dei marchesi della Sambuca.[1]

Nel 1713, alla morte del cugino Ferdinando Moncada Aragona, principe di Paternò, il Duca di San Giovanni promosse una lite giudiziaria contro la sua unica figlia Caterina, erede di tutti i titoli e feudi di famiglia, sposata con Giuseppe Alvarez deToledo, duca di Ferrandina e marchese di Villafranca.[4] Le ragioni del ricorso si poggiavano sul fidecommisso agnatizio mascolino emanato nel 1500 da Giovanni Tommaso Moncada, conte di Adernò, che stabiliva la successione dei titoli e dei feudi all'interno della famiglia Moncada solo in linea maschile.[5] La vertenza si concluse nel 1752, con l'assegnazione del Principato di Paternò e degli altri feudi e titoli connessi ai discendenti.[6]

Fu governatore della Compagnia dei Bianchi di Palermo nel 1701, Grande di Spagna dal 1713 e Gentiluomo di Camera del re di Sicilia nel 1735.[3]

Note

  1. ^ a b c d V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 5, Forni, 1981, p. 641.
  2. ^ Rivista del Collegio Araldico, vol. 32, Collegio Araldico, 1933, p. 12.
  3. ^ a b LINEE GENERALE MONCADA DI PATERNÒ, su mariomoncadadimonforte.it. URL consultato il 02-07-2018.
  4. ^ F. Figlia, Il Seicento in Sicilia: aspetti di vita quotidiana a Petralia Sottana, terra feudale, Officina di Studi Medievali, 2008, p. 145.
  5. ^ LE INCOGNITE DEI TESTAMENTI: NEMESI STORICA IN CASA MONCADA* (PDF), su core.ac.uk. URL consultato il 02-07-2018.
  6. ^ LA CAPITALE DI UNO STATO FEUDALE CALTANISSETTA NEI SECOLI XVI E XVII (PDF), su dspace.unict.it. URL consultato il 02-07-2018.

Bibliografia

  • A. Borella - Annuario della nobiltà italiana - Teglio, SAGI, 2008.
  • F. M. Emanuele Gaetani - Della Sicilia nobile - Bologna, Forni, 1757.
  • G. Savasta - Memorie storiche della città di Paternò - Catania, Galati, 1905.
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