Rivolta ionica
La rivolta ionica fu un evento politco militare che coinvolse le città fondate dai coloni greci, nella Ionia, regione situata sulla costa occidentale dell'Anatolia (l'odierna Turchia).
Le colonie ioniche erano state attratte nella sfera di influenza della Lidia dal re Creso, continuatore della politica egemonica del padre Aliatte II.
Nel 546 a.C. Creso fu sconfitto da Ciro il Grande, il Grande Re di Persia, che si impadronì delle città.
Verso la fine del VI secolo il nuovo Grande Re, Dario I, affidò al greco Aristagora di Mileto la conquista della città di Nasso. La spedizione fallì e Aristagora per evitare la punizione di Dario istigò gli Ioni alla rivolta contro il re persiano (499 a.C.).
Aristagora cercò di corrompere il re spartano Cleomene I affinché aiutasse i rivoltosi, ma non ottenne nulla. Trovò invece aiuto in Atene, che inviò un esercito, rivelatosi determinante per il successo della rivolta. Tuttavia, partito l'esercito ateniese, Dario saccheggiò Mileto nel 494 a.C. e ristabilì il proprio controllo sulle città ioniche.
Questo contrasto fu all'origine delle guerre persiane.