Comitato Addiopizzo

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Il Comitato Addiopizzo è un movimento antimafia italiano, nato e sviluppatosi in Sicilia, impegnato principalmente sul fronte della lotta al racket delle estorsioni mafiose (il cosiddetto pizzo),[1] nato a Palermo nel 2004.[2]

Comitato Addiopizzo
Fondazione2004
Scopolotta al racket delle estorsioni mafiose
Sede centraleItalia (bandiera) Palermo
IndirizzoVia Lincoln, 131
Sito web

Ha sede a Palermo, in via Lincoln n. 131,[3] in un appartamento confiscato alla famiglia mafiosa degli Spataro e concesso al Comitato in base alla legge n. 109 del 7 marzo 1996, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. Esso è intitolato a Mario Bignone,[4] capo della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo, scomparso prematuramente per cause naturali nel 2010.[4]

La nascita

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La mattina del 29 agosto 2004, nell'anniversario dell'uccisione di Libero Grassi, il centro di Palermo si ritrova tappezzato di adesivi listati a lutto con la scritta: Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità. L'iniziativa suscita grande curiosità, oltre all'interessamento di mass media, forze dell'ordine, Procura della Repubblica.[5]

L'iniziativa è stata ideata da alcuni ragazzi, che a partire da ciò decidono di creare un'associazione contro il fenomeno del pizzo. Le prime attività del movimento Addiopizzo sono contraddistinte dall'anonimato dei promotori.[5]

Quello stesso 29 agosto, sui cavalcavia della tangenziale di Palermo appaiono degli striscioni sui quali si legge Un intero popolo che si ribella al pizzo è libero.[6]

Nel maggio 2005 il Comitato Addiopizzo, con la pubblicazione del manifesto e dei suoi primi 3500 sottoscrittori, avvia la campagna Contro il pizzo, cambia i consumi in cui viene incentivato il consumo critico contro l'estorsione: consumatori che orientano i propri consumi verso un'economia legale, premiando coloro che si oppongono al racket.[7]

Il comitato conclude la sua “clandestinità” nel 2006, con la presentazione ufficiale della campagna Contro il pizzo, cambia i consumi.

Caratteristiche del movimento

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Addiopizzo è un’associazione di volontariato espressamente apartitica ma politica, perché promuove la partecipazione democratica.[8]

Il comitato ha anche redatto la cosiddetta Mappa pizzo-free,[9] che raccoglie gli imprenditori, i commercianti e gli artigiani che aderiscono alla campagna di Consumo critico contro il racket delle estorsioni, i cui aderenti recano la dizione “Certificato Addiopizzo”.[10]

Attività

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Campagna Contro il pizzo, cambia i consumi

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Il 18 febbraio 2006 la FAI (Federazione Nazionale delle Associazioni Antiracket e Antiusura) organizza a Palermo un'iniziativa di promozione a sostegno della campagna di consumo critico del comitato Addiopizzo, distribuendo ai commercianti del centro di Palermo dei dépliant informativi della campagna, con una lettera di Tano Grasso, presidente della FAI, che invita gli imprenditori ad aderire all'iniziativa.[11][12]

Il 2 maggio 2006 con la campagna “Contro il pizzo cambia i consumi”, nella sala Magna di palazzo Steri, viene presentata la lista di consumo critico con cui alcuni commercianti dichiarano di non pagare il pizzo. Con l'occasione viene presentata la giornata Pizzo Free.[13] Ad oggi il numero di operatori economici pizzo-free è salito a 826 e quello dei consumatori a più di 10.000.[14]

 
Emporio Pizzo Free a Palermo

Il 29 giugno 2006 gli attacchini del Comitato festeggiano il loro secondo compleanno affiggendo adesivi per le vie dei quartieri di Palermo interessati – poco più di una settimana prima – dall'operazione “Gotha”, tra i quali: Uditore, Passo di Rigano e San Lorenzo. Viene intrapresa una iniziativa analoga da un gruppo di cittadini di Catania dove, due giorni prima, è stato arrestato un estorsore affiliato al clan dei Santapaola.[15]

Nel marzo 2008, in Corso Vittorio Emanuele a Palermo è inaugurato il Punto Pizzo Free "L'Emporio", che vende solo prodotti di artisti, artigiani e commercianti che aderiscono al Comitato Addiopizzo, oltre a prodotti biologici delle cooperative che gestiscono i terreni confiscati alla mafia.[16]

La sensibilizzazione nelle scuole

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Il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano incontra l'Associazione Addiopizzo Junior.

Dal 2005 il Comitato intraprende, nelle scuole di ogni ordine e grado della città,[17] un lavoro di sensibilizzazione sui temi dell'antiracket e di promozione della cultura della legalità,[18] con l'aiuto di magistrati e commercianti impegnati nella lotta al racket.

Nel 2008 viene sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Ufficio Scolastico Regionale per la promozione di una “Economia Etica”,[19] che prevede che i fornitori delle scuole firmino una dichiarazione in cui si impegnano a non pagare il pizzo e a denunciarne eventuali richieste da parte di estorsori, pena l'esclusione dalla lista fornitori della scuola.[20]

Le commemorazioni per la morte di Libero Grassi

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Dal 2005, in occasione dell'annuale commemorazione dell'uccisione di Libero Grassi, Addiopizzo organizza una giornata in onore dell'imprenditore palermitano assassinato nel 1991 da due sicari della mafia.[21][22]

La Festa del Consumo critico Addiopizzo

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Ogni anno dal 2006, il mese di maggio vede organizzarsi la Festa del Consumo critico Addiopizzo.[23]

Durante la fiera si possono conoscere gli imprenditori, i commercianti e le associazioni che aderiscono e rendono viva la lista del consumo critico pizzo-free.[23]

Il processo Gotha

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Nel maggio del 2007 il Comitato si costituisce parte civile al processo Gotha, che vede tra gli imputati presunti fiancheggiatori del boss mafioso Bernardo Provenzano.[24]

Ad oggi, il Comitato Addiopizzo si è costituito parte civile in diverse cause, insieme a commercianti vittime di estorsione, con l'assistenza dei suoi avvocati. Oltre 262 vittime di estorsione hanno ricevuto supporto e assistenza gratuiti.[25]

Libero Futuro

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Il 10 novembre 2007 dal Comitato Addiopizzo, in collaborazione con la FAI, in un affollato Teatro Biondo viene presentata Libero Futuro, associazione antiracket di Palermo fatta da imprenditori.[26] Presidente onorario dell'associazione era la vedova di Libero Grassi, Pina Maisano Grassi.[27]

Il 21 gennaio 2005 Confindustria e Associazione Nazionale Magistrati organizzarono, nel medesimo Teatro Biondo, un convegno per parlare del fenomeno del racket ma nessun commerciante partecipò, e la sala rimase vuota.[28] Nel 2008 viene inaugurata la sua sede in via Alcide De Gasperi, in un immobile confiscato alla mafia.

Dalla collaborazione della neonata associazione Libero Futuro e del Consorzio ASI nasce la campagna di sensibilizzazione e informazione alla lotta al racket “Un futuro Libero per le Imprese".[29]

Nel marzo 2010, insieme ad Addiopizzo, Libero Futuro partecipa all'iniziativa “La strada per la denuncia”, con l'allestimento di un presidio volto a offrire ai commercianti di differenti quartieri di Palermo informazioni utili sul pizzo e sui percorsi da intraprendere per una denuncia.[30]

Nell'ottobre del 2011 nasce su questa scia il Comitato Professionisti Liberi, un movimento basato sulla responsabilizzazione dei singoli professionisti nella lotta alla mafia a fianco degli imprenditori.[31] A tal fine viene anche redatto un manifesto che i "professionisti liberi" potranno sottoscrivere entrando a far parte di un elenco pubblico.[32]

La risposta delle istituzioni

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Le campagne del Comitato hanno avuto l'appoggio di diverse istituzioni statali e imprenditoriali siciliane:

  • "Addiopizzo" è il nome che, in onore delle iniziative del Comitato, le forze dell'ordine hanno assegnato a cinque operazioni antiracket.[33][34]
  • Confindustria e Confcommercio si sono impegnate ad espellere i membri che pagano il pizzo.[35]
  • Banca Etica si è impegnata a garantire condizioni agevolate di prestito per le imprese aderenti al Comitato.[36]
  • Nel 2011 viene siglato un protocollo d'intesa tra Confcommercio e Addiopizzo, per dare vita a una collaborazione sui temi della lotta al racket e per la diffusione della pratica del Consumo critico antiracket.

Addiopizzo a Catania e a Messina

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Addiopizzo Catania.

Nel 2006 nasce Addiopizzo Catania, in seguito alle esperienze del Comitato Addiopizzo. Nel 2010 nasce anche Addiopizzo Messina.

Mafia? Nein danke!

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Mafia? Nein danke!.

Mafia? Nein danke! (in italiano, Mafia? No grazie!) è un movimento antimafia analogo ad Addiopizzo nato in Germania il 21 agosto 2007 pochi giorni dopo la strage di Duisburg ultimo atto tra famiglie di 'Ndrangheta in lotta nella faida di San Luca[37]. L'idea è partita da Laura Garavini[38], e le aziende che partecipano (già più di cento) si sono impegnate a non assumere persone che hanno precedenti mafiosi e a rifiutare, denunciare e combattere qualunque tentativo d'estorsione.

  1. ^ Pasquale Esposito, Addiopizzo, una storia raccontata da Dario Riccobono, su Mentinfuga, 24 luglio 2023. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  2. ^ La lotta alla mafia di Addiopizzo: "Ma oggi non è una priorità dell'agenda pubblica", su Luce, 10 maggio 2023. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  3. ^ Comitato Addio Pizzo a Palermo: Numero Telefono e Mappa, su PagineBianche. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  4. ^ a b La nuova «casa» di Addiopizzo nell'appartamento confiscato al boss - Corriere del Mezzogiorno, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  5. ^ a b Un adesivo contro il pizzo - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 30 giugno 2004. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  6. ^ Pedagogika.it, Sud - Pedagogia.it, su pedagogia.it, 13 luglio 2016. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  7. ^ European Parliament, Addiopizzo 2004-2012 (PDF).
  8. ^ ADDIOPIZZO - Chi Siamo, su Addiopizzo.org. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  9. ^ Redazione 24 giugno 2015 12:28 Facebook WhatsApp, Addiopizzo lancia app e mappa: "Fare consumo critico ora è più facile", su PalermoToday. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  10. ^ Il marchio "Certificato Addiopizzo" (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2013).
  11. ^ (EN) Italians say 'basta' to Mafia squeeze on business, in Reuters, 22 ottobre 2007. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  12. ^ Comitato Addiopizzo, La FAI promuove il consumo critico antipizzo, su Addiopizzo.org, 14 febbraio 2006. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  13. ^ Prima giornata siciliana del pizzo free a Palermo, su RedattoreSociale.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  14. ^ (EN) Ethical tourism promoted by the Mafia-free movement: AddioPizzo Travel s.c.a.r.l., su www.interregeurope.eu. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  15. ^ (EN) Chiara Superti, “Addio Pizzo”: Can a Label Defeat the Mafia (PDF), Graduate School of International Relations and Pacific Studies. University of California, San Diego, 2008.
  16. ^ Apre il supermercato pizzo-free - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 4 marzo 2008. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  17. ^ Educazione alla legalità e al consumo critico con Addiopizzo Travel, su www.liceovinci.edu.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  18. ^ Intervista AddioPizzo, su www.scuolamontessoridavinci.edu.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  19. ^ Redazione, Addiopizzo: sconfiggere il pizzo dipende anche da noi, su Associazione Nazionale Famiglie Numerose, 10 gennaio 2009. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  20. ^ Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Palermo, incontro con gli studenti promosso da Addiopizzo all’Educandato Maria Adelaide. Il Direttore dell’USR Sicilia Pierro: “L’impegno civico contro l’illegalità non deve mai finire”, su https://www.usr.sicilia.it/, 13 dicembre 2023. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  21. ^ Redazione 26 agosto 2025 10:27 Facebook WhatsApp, "Anche alla Noce si può fare": Addiopizzo tappezza il quartiere di volantini contro il racket, su PalermoToday. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  22. ^ Comitato Addiopizzo, Il coraggio di essere Libero: XXXIII anniversario della morte di Libero Grassi, su Addiopizzo.org, 24 agosto 2024. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  23. ^ a b Portale del Turismo - Comune di Palermo, su Portale del Turismo - Comune di Palermo. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  24. ^ “Grande Passo 4”, inflitte 6 condanne e 3 assoluzioni alla mafia corleonese – Tele Occidente, su teleoccidente.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  25. ^ Sandra Figliuolo Giornalista Palermo 22 febbraio 2024 18:27 Facebook WhatsApp, Il processo al clan di Porta Nuova, Addiopizzo: "Per la prima volta gli operai parte civile contro gli estorsori", su PalermoToday. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  26. ^ Palermo, il nuovo prefetto incontra le associazioni Libero Futuro e Addiopizzo, su RedattoreSociale.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  27. ^ La redazione, "Grazie nonna". Così i ragazzi e le ragazze del movimento antiracket Addiopizzo salutano Pina Maisano Grassi, la vedova di Libero, l'imprenditore ucciso da Cosa nostra per essersi ribellato al racket del pizzo, su Il paese delle donne on line - rivista, 8 giugno 2016. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  28. ^ Si confronti l' articolo. pubblicato dall'edizione palermitana de La Repubblica il giorno dopo.
  29. ^ Redazione, Quando l'unione fa la forza|42 aziende siglano un patto antiracket, su Live Sicilia, 10 maggio 2010. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  30. ^ Pressenza IPA, La strada per la denuncia collettiva, su Pressenza, 24 marzo 2010. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  31. ^ Redazione Pianainforma.it, Cittanova, nasce il comitato dei Professionisti Liberi, su pianainforma.it, 16 gennaio 2015. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  32. ^ Decalogo antiracket nel manifesto dei professionisti, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  33. ^ ''ADDIOPIZZO 4''. URL consultato il 20 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2016).
  34. ^ Blitz "Addio pizzo", 39 arresti Trovato il dizionario mafioso - cronaca - Repubblica.it.
  35. ^ Pizzo a Palermo, l'ira di Confindustria Chi paga denunci o sarà espulso - Repubblica.it » Ricerca.
  36. ^ Banca Etica sbarca in città 'Puntiamo al settore no-profit' - Repubblica.it » Ricerca.
  37. ^ “Mafia? Nein Danke!”.“Uomini che si piegano alla mafia sono uomini senza dignità.”, su italiaestera.net. URL consultato il 15 marzo 2009.
  38. ^ Laura Garavini apre la sua campagna elettorale ufficialmente a Berlino, su ulivo.it, Partito Democratico, 13 marzo 2008. URL consultato il 14 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).

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