Bozza:Wikiracing
Wikiracing è un gioco in cui i partecipanti competono per passare da una pagina di Wikipedia a un’altra utilizzando esclusivamente i collegamenti ipertestuali.[1][2][3] Il gioco ha molte varianti e nomi alternativi, tra cui The Wikipedia Game, Wikipedia Maze, Wikispeedia, Wikiwars, Wikipedia Ball, Wikipedia Racing e Wikipedia Speedrunning.[4] Sono stati creati siti web esterni per facilitare il gioco.[5]
Conosciuto anche come Wikipedia Speedrunning, il Wikiracing richiede velocità, precisione e un po’ di fortuna. I giocatori devono partire da una pagina casuale o prestabilita e raggiungere un’altra pagina selezionata, usando solo i link presenti all’interno delle voci.
Oltre ad essere un passatempo divertente, il Wikiracing ha anche proposto **benefici educativi**. The Seattle Times lo ha consigliato come attività formativa per bambini,[6] e la Larchmont Gazette ha osservato: «Non conosco adolescenti che leggerebbero un’enciclopedia per piacere, ma molti la consultano giocando al Wikipedia Game».[7]
Una competizione chiamata The Amazing Wiki Race è stata anche parte dell’evento TechOlympics.[8]
Il numero medio di collegamenti che separa una qualsiasi voce di Wikipedia in inglese dalla pagina del Regno Unito è di 3,67. Per questo motivo, tale pagina è stata talvolta esclusa dal gioco. Altre regole comuni, come il divieto di utilizzare la voce sugli Stati Uniti, aumentano la difficoltà.[9]
Le regole del Wikiracing sono state anche utilizzate come metodo per studiare alcuni aspetti strutturali di Wikipedia.[10]
Varianti
modificaIl Wikiracing presenta diverse varianti, tra cui:
- Speed Wiki, in cui i partecipanti devono raggiungere una pagina finale prestabilita entro un tempo limite. Vince chi arriva per primo.[11]
- Click Wiki, in cui l’obiettivo è raggiungere la pagina finale con il minor numero possibile di click o entro un numero prefissato di click.
- Wikispeedia, che segue le stesse regole del gioco base, ma serve anche alla raccolta dati per il laboratorio di Data Science della École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) di Losanna, Svizzera.[12] Un’altra versione, creata dalla Wikimedia Foundation, è stata lanciata nel febbraio 2025 sulla piattaforma ROBLOX, dove ha superato le 17.000 partite (ad agosto 2025). L’obiettivo è analogo alle altre versioni, ma si basa sul tempo impiegato piuttosto che sul numero di link.[13]
- Il Gioco della Filosofia, in cui l’obiettivo è raggiungere la voce Filosofia cliccando sempre e solo sul primo link interno di ogni pagina.
Voci correlate
modificaNote
modifica- ^ Aubrey Whelan, 'Wikiracing' picking up speed among college students, in The Philadelphia Inquirer, 21 luglio 2010.
- ^ Ben Jones, Latest game for bored students? Wikiracing, in Star Tribune, 20 giugno 2010.
- ^ Colin Hepke (2008). "On Your Mark, Get Set, Wikipedia"! Archiviato il 3 aprile 2012 in Internet Archive. Cornerstone 2(3), 8.
- ^ Stefan Thaler, Katharina Siorpaes, Elena Simperl e Christian Hofe (2011). "A Survey on Games for Knowledge Acquisition". Archiviato il 25 maggio 2012 in Internet Archive. Semantic Technology Institute International, pp. 14–17.
- ^ John Walker, Searching For Fun: Wikipedia Game, in Rock, Paper, Shotgun, 10 giugno 2010.
- ^ Heidi Stevens, Zero in on your child's lack of focus, in The Seattle Times, 14 agosto 2011.
- ^ Jacqueline Hornor Plumez, The Career Doctor, in Larchmont Gazette, 25 settembre 2008. URL consultato il 16 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Denise Smith Amos. "500 teens converge for TechOlympics". Cincinnati Enquirer, 5 marzo 2010.
- ^ Brock Read, 6 Degrees of Wikipedia, in The Chronicle of Higher Education, 28 maggio 2008.
- ^ "I Made a Graph of Wikipedia... This Is What I Found", su YouTube.
- ^ (EN) Daniel Nations, Love Wikipedia? Then You'll Also Love the Wiki Game, su Lifewire, 4 marzo 2020. URL consultato il 18 aprile 2025.
- ^ Wikispeedia, su dlab.epfl.ch. URL consultato il 9 gennaio 2021.
- ^ (EN) Wikispeedia: the Wikipedia Speedrunning Game, su ROBLOX. URL consultato il 28 agosto 2025.
Collegamenti esterni
modifica- Stephen Harrison, The Art of Wikiracing, su Slate, 26 settembre 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.