La Fiat Mod.1926[1], nota anche come SAFAT mod.1926 o Fiat-SAFAT mod.1926, era una mitragliatrice leggera progettata in Italia nella seconda metà degli anni '20.

Fiat Mod.1926
Mitragliatrice leggera Fiat Mod.1926.
TipoMitragliatrice leggera
OrigineItalia (bandiera) Italia
Impiego
UtilizzatoriRegno d'Italia
Spagna nazionalista
ConflittiGuerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaAbiel Bethel Revelli
CostruttoreSAFAT
Numero prodotto2.000
Descrizione
PesoCompleto: 13,450 kg
Arma: 11 kg
Calcio: 0,450 kg
Treppiede: 2 kg
Lunghezza1340 mm
Calibro6,5 mm
Tipo munizioni6,5 × 52 mm
Azionamentoa corto rinculo di canna
Cadenza di tiro400 colpi al minuto
Velocità alla volata620 m/s
AlimentazioneCaricatore fisso da 20 colpi, caricato con lastrine da 20 colpi.
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Storia ed impiego

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Dopo la Grande Guerra la FIAT decise di creare una società dedicata alla progettazione ed alla costruzione di armi da fuoco, la SAFAT (Società Anonima Fabbrica Armi Torino), che venne fondata nel 1924[2].

Fin dai primi anni '20 il Regio Esercito stava cercando una nuova mitragliatrice leggera con cui rimpiazzare la SIA Mod.18[3]. Sviluppata dopo la Fiat Mod.1924[3], la Fiat mod.1926 fu una delle molte mitragliatrici proposte e venne adottata in un numero relativamente ridotto di esemplari per le prove di valutazione in servizio assieme alla sua diretta concorrente Breda 5C[4].

Non avendo pienamente soddisfatto i requisiti richiesti venne rimpiazzata nella competizione dalla Fiat mod.1928, ora in concorrenza con la Breda 5GF. Il concorso per la mitragliatrice leggera fu vinto in fine dalla Breda Mod.30[5].

Un certo numero di Fiat Mod.1926 venne impiegato anche dalla Regia Marina[6], sia installate sul treppiede originale per l'impiego con le squadre da sbarco a bordo delle unità maggiori sia su un treppiede antiaereo installato su alcune unità minori o di vecchia data[7][8]. Negli stessi ruoli venne progressivamente rimpiazzata dalla Breda Mod.30[9].

Un limitato quantitativo di Fiat Mod.1926 venne fornito dall'Italia ai Nazionalisti durante la Guerra civile spagnola[10].

L'arma venne anche installata su alcuni prototipi di mezzi blindati e corazzati dei primi anni '30, come: la motoblindata Guzzi[11], il carro armato da 9T[12] e il carro veloce con torretta del 1935[13].

Le armi catturate dai tedeschi dopo l'armistizio vennero ribattezzate 6,5 mm Leichtes Maschinengewehr 097(i)[14].

Descrizione

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La Fiat Mod.1926 è un'arma funzionante a corto rinculo di canna[15]. L'arma spara ad otturatore aperto[16].

La mitragliatrice è raffreddata ad aria e la canna presenta un radiatore ad alette longitudinali per favorirne il raffreddamento[17]. La canna si può rapidamente sostituire quando surriscaldata e la sostituzione va effettuata obbligatoriamente, nel tiro a raffica, dopo 300 colpi[18].

Il sistema di alimentazione è molto simile a quello della Breda Mod.30: un caricatore fisso situato sul lato sinistro (nella Breda Mod.30 è sul lato destro) caricato tramite lastrine da 20 colpi[19].

Una caratteristica peculiare della Fiat è che il caricamento del caricatore fisso avviene tramite la finestra di espulsione dei bossoli, dopo aver ovviamente fatto arretrare l'otturatore[20].

 
Viste in sezione della Mitragliatrice Fiat Mod.1926.

Come nella Breda Mod.30 anche nella Fiat Mod.26 è presente un serbatoio dell'olio con relativa pompa, installato nella parte superiore del castello, per la lubrificazione di ogni cartuccia prima del cameramento[19].

La leva di armamento è posta sotto al castello. Sul retro dello stesso vi sono le due impugnature ed il calciolo metallico ribaltabile, incernierato sulla manopola di sinistra. Il mirino è graduato da 1 a 15 ettometri (da 100 m a 1.500 m)[21].

Il treppiede ha le due gambe anteriori regolabili e ribaltabili verso il basso. Con gli spallacci dedicati installati fa anche da basto per il trasporto a spalla dell'arma completa da parte del mitragliere[22].

  1. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926".
  2. ^ Piero Colombano, "Mitragliatrici Fiat (1920-1940)", in TAC Armi, n.3, 1978.
  3. ^ a b Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945), p. 57.
  4. ^ Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945), p.59.
  5. ^ Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945), p. 61.
  6. ^ Bagnasco, Erminio, "Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale", p.101.
  7. ^ Ministero della Marina, "Manuale del cannoniere", p. 225.
  8. ^ Bagnasco, Erminio, "Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale", p. 123.
  9. ^ Bagnasco, Erminio, "Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale", pp. 101-105.
  10. ^ Mortera Pérez, Artemio, "Ametralladoras en España (1936/1939)", p. 89.
  11. ^ Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I, p. 450.
  12. ^ Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I, pp. 610, 611.
  13. ^ Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I, p. 667.
  14. ^ Heereswaffenamt, "Kennblätter fremden Geräts D 50/2: Maschinengewehre", p. 2, D 50/2 Italien.
  15. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", p.22.
  16. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", pp. 23-24.
  17. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", p.1.
  18. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", p. 34.
  19. ^ a b Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", p. 7.
  20. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", pp. 22-23.
  21. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", p.2.
  22. ^ Ministero della Guerra, "Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926", pp. 8-25.

Bibliografia

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  • Ministero della Guerra, Istruzione sulla mitragliatrice leggera Fiat mod.1926, 1928.
  • Villoslada Minon, Mariano, Prontuario de armamento, Valladolid, 1939.
  • Colombano, Pietro, "Mitragliatrici Fiat (1920-1940)". TAC Armi Magazine (n.3, 1978).
  • Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945). Parma, 2008.
  • Bagnasco, Erminio, Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale. Parma, 1978.
  • Ministero della Marina, Manuale del cannoniere. Roma, 1929.
  • Bagnasco, Erminio, Unità veloci costiere italiane. Roma, 1998.
  • Mortera Pérez, Artemio, Ametralladoras en España (1936/1939). Valladolid, 2010
  • Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I. Roma, 2002.
  • Heereswaffenamt, Kennblätter fremden Geräts D 50/2: Maschinengewehre. Berlin, 1943.

Voci correlate

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