Gaio Marcio Rutilo Censorino
Gaio Marcio Rutilo Censorino (fl. IV-III secolo a.C.) è stato un militare e politico romano.
Gaio Marcio Rutilo Censorino | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Gaius Marcius Rutilus Censorinus |
Gens | Marcia |
Padre | Gaio Marcio Rutilo |
Consolato | 310 a.C. |
Princeps senatus | 269 - 265 a.C. |
Biografia
modificaFu eletto console nel 310 a.C., con Quinto Fabio Massimo Rulliano[1]. A Fabio toccò la campagna militare contro gli Etruschi, mentre a Gaio Marcio quella contro i Sanniti.
Appena entrato nel Sannio, il console strappò ai nemici la città di Alife, iniziando poi a razziarne le campagne. Però i Sanniti, cui era giunta la notizia della campagna militare romana nei monti Cimini, così distanti da Roma, e contro un popolo valoroso come gli Etruschi, riorganizzarono le proprie forze, attaccando l'esercito consolare romano, che subì pesanti perdite, oltre il ferimento dello stesso console Gaio Marcio[2].
Questa sconfitta, spinse il Senato alla nomina a dittatore di Lucio Papirio Cursore[2].
Nel 300 a.C. fu uno dei primi quattro plebei ad accedere alla carica di pontefice, fino ad allora, accessibile solo ai Patrizi[3].
Note
modifica- ^ Tito Livio, Ab urbe condita libri, IX, 33.
- ^ a b Tito Livio, Ab urbe condita libri, IX, 38.
- ^ Tito Livio, Ab urbe condita libri, X, 6-9.